Cari tutti, da
mooolto tempo leggo questo forum. Per
mooolto tempo l'ho fatto senza iscrivermi, poi circa sei mesi fa, alla luce dei cambiamenti in atto, ho avuto voglia di dire la mia e mi non iscritto. Tuttavia da quel momento ho sempre rimandato il mio primo commento perché non ero sicuro delle mie impressioni su questa nuova fase di DyD. Ogni storia ribaltava in parte le impressioni della precedente e facevo fatica a mettere le idee in fila. Credo che oggi però sia giunto il momento. E scusate il preambolo.
Parliamo dell'albo del mese. Inizio subito col dire che
ho votato accettabile. L'ho fatto perché questa è stata la prima impressione che mi ha lasciato subito dopo averlo riposto. E ritengo, almeno per come io sono fatto, che questa sia la sensazione più genuina a cui affidarmi per un giudizio secco. La storia scorre, magari non rapidissima, sulle spalle di una indagine ben condotta da Dylan. La trama non ha sussulti particolari, ma ha il suo punto di forza nella lucidità che, mi pare di poter dire, Simeoni applica ad ogni suo lavoro. Con una buona gestione di Groucho!
A posteriori, e leggendo la discussione, ci sono molti altri
spunti da approfondire.
Per esempio la stessa lucidità del Sime mi pare abbia il suo rovescio della medaglia in una certa voglia o necessità dell'autore nel far filare per forza le cose nel modo in cui le ha progettate, producendo a volte delle forzature o delle storture (e mi riferisco in generale alle storie di Simeoni, tra le quali spicca, per questo aspetto, Anarchia nel Regno Unito). O insabbiando dei momenti narrativi nelle secche di dialoghi in loop (tipo quelli Dylan/Rania in questo albo), sacrificando l'anima della storia sull'altare della sua linearità. Per questo quoto AndreaBerga:
Cita:
Tutto scorre bene, senza dubbio, però, vabbè...Inquietudine? non pervenuta. Horror? forse su Lukas. Ma non si doveva OSARE?
Possibili SPOILERInoltre mi fa sorridere come alcuni cambiamenti che sono stati sbandierati e pubblicizzati con tanta insistenza, al fine di scardinare gli arrugginiti meccanismi narrativi della testata, si riducano alla fine a delle operazioni molto superficiali.
NB: io non ero e non sono contrario a i cambiamenti e quando ho incontrato Recchioni gli ho fatto un sincero in bocca al lupo. Ma:1. Citando sempre AndreaBerga, con cui mi trovo in accordo su diversi aspetti,
Cita:
dopo aver scoperto che può scopare senza innamorarsi il caro Old Boy (NON CHIAMARMI COSIIIII!) diventa uno stalker-narciso e, ogni volta che può, distrae la temporanea collega dalle indagini dicendole "usciamo? guarda come sono bello! vieni con me? voglio impressionarti"
Mi chiedo: era davvero necessario il messaggio della #342? E soprattutto: anche se lo fosse, è così che andrà declinato?
2. Il cane rabbioso Carpenter, messo a rosicchiare le calcagna di Dylan dal #339 per rendergli la vita più difficile, dopo 5 storie si è già ammansito e se ne sbatte non tanto del fatto che Rania se la intenda col nostro (già, ma non doveva essere una che non ci flirtava neanche per sbaglio?), ma che collabori in modo pervasivo con la sua seconda, decidendo le piste da seguire, trattenendo prove...
3. Rania, dalla fredda e integerrima professionista che era nel #339, si è già avvicinata molto a DyD, al punto da mettere in dubbio l'utilità del pensionamento di Bloch, oltre che la sua irraggiungibilità "biblica".
Dell'editoriale in sé non parlo, se non in maniera generica dicendo che mi pare che dalla necessità promozionale per il rilancio di una testatasofferente di costante erosione di lettori, tutta l'operazione Fase uno/due si stia trasformando in un costante parlarsi addosso. Un'autopromozione continua che alla lunga sta iniziando a stancarmi. E questo editoriale mi pare ne incarni lo spirito, come mille altre cose fatte da un anno e mezzo a questa parte. Recchioni è molto bravo, sa fare il suo mestiere (e, attenzione, promuovere la testata fa parte del suo mestiere) se pur con i suoi metodi, molto diversi da quelli cui eravamo abituati. Ho le mie riserve su diverse scelte stilistiche riguardo ai tratti del personaggio (ma l'Hells Bells mi pare poco significativo...), sul modo in cui questa nuova gestione lo fa rapportare a quello che le storie gli mettono davanti. Ricordo che nel luglio scorso, alla conferenza stampa di Castiglione dei Pepoli, Roberto disse che non aveva la pretesa di mettere troppo di sé in un personaggio creato da altri e così ben definito, ma che avrebbe portato la sua visione nel contesto in cui il personaggio agisce. Mi pare che stia un po' tradendo quel proposito.
Ho quindi un po' il timore dell'effetto
supernova -> stella a neutroni -> buco nero. Cioè che alla fine Recchioni espanda la sua influenza sulla testata in modo talmente massiccio da far sì che tutto autocollassi su di sé.
Detto questo rinnovo comunque l'in bocca al lupo a tutto lo staff!
Per concludere questo troppo lungo primo messaggio, mando un abbraccio virtuale (il massimo che posso fare) a Dogamy. Ho sempre letto con molto piacere i suoi commenti, mai banali e dettati da un grande amore per il personaggio, e spero di poter continuare a farlo per
mooolto tempo ancora.
Ciao gente!