LestatDeLioncourt ha scritto:
Definirla soltanto "una trovata" mi sembra riduttivo,e superficiale.Specie su 94 pagine...cioe',non e' che c'e' UNA trovata in 94 pagine.Ma le 94 pagine sono caratterizzate eventualmente,dalla "trovata".
Appunto, tutto ruota attorno a quell'escamotage. Una struttura pretestuosamente esile e mono-intossicata, nel senso di dipendenza. Tolto quello -
bravi, applausi, bis - rimane solo la sbruffonaggine di permetterselo, crollando tutto il castello di carta igienica su cui è edificato l'albo. Mi spiace, ma ci sono diversi lettori, come me, a cui tutto ciò non comporta nessun entusiasmo né soddisfazione, nel prodotto complessivo. Posso approvare l'idea, come
concept, ma non il suo svolgimento, che qui lascia ispirare solo l'evacuazione intestinale, come vuole suggerire la prima pagina
.
alemans123 ha scritto:
Però c'è anche da dire che in 60 pagine circa sviluppare una storia particolarmente articolata come soggetto non avrebbe avuto senso... un pò per le poche pagine un pò perchè credo che Ratigher volesse puntare proprio sulla semplice possessione per poter sviluppare a pieno l'altro tema .
Visto che vi piace tanto citarlo (a sproposito) come è stato fatto diverse pagine fa, il sig.Sclavi ha scritto in 60 pagine il
Diavolo in Bottiglia. A proposito di storie paracule e citazioniste, ma ad un abisso di distanza da questo arrogante teatrino.
Non sono certo i numeri che condizionano un impianto narrativo, se già scadente alla base. Anzi, come detto prima, proprio per l'impostazione della montagrassanata meta-turlupinante, forse il pacco complessivo sarebbe stato meglio liofilizzarlo in una storia breve su CF, dove lo spirito dilettuoso-alternativodestaminchia, tra compari di pugnette/profeti della
revanche dei nerds gomito a gomito, avrebbe trovato spazio più consono.
ALOHA TI SALUTA PILONE