Quest'albo mi è piaciuto più del precedente, tuttavia il mio voto non va oltre il 6 meno meno.
Il mio apprezzamento dipende soprattutto dal soggetto.
L'albo di Simeoni aveva un argomento che proprio non rientra nei miei gusti. Io ormai le storie di "scienziati pazzi" le apprezzo solo se lo scienziato è Hellingen...
Quest'albo ha un soggetto più intrigante e potenzialmente più denso di spunti di interesse.
Il difetto irredimibile sta nella sceneggiatura. Soprattutto nell'incertezza del
registro.
seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R
Certi difetti di Mignacco col passare degli anni sembrano essersi radicati. In particolare l'indeterminatezza e la difficoltà nel trovare un "tono" adeguato.
In tempi recenti è successo, tanto per fare un esempio, con
Trash Island. Con un registro comico-grottesco avrebbe potuto uscirne fuori una storia assai spassosa. Invece non funzionava quasi nulla, perchè Mignacco pretendeva di raccontare in maniera più o meno seria una trama palesemente assurda.
Qui il tono oscilla continuamente tra il serio, il grottesco e la commedia leggera. Il risultato non è carne nè pesce: non è horror, non è thriller, non è surreale, non è ironico. E, quando ricorre alle facezie, non fa ridere.
E' la tipica storia che non sa da che parte andare e finisce impantanata in mezzo al guado.
L'incertezza produce autentiche stranezze. Basti pensare a quando la ragazza rivela a Dylan di averlo assunto
perchè si aspettava che fallisse! Con un tono apertamente comico la rivelazione avrebbe fatto scattare una grassa risata dissacratoria; invece siccome è raccontata in modo serio diventa una bizzarria senza senso.
Storie del genere spingono a rivalutare
Tra moglie e marito, che la maggior parte degli utenti detesta ma a me non era dispiaciuta
. Al di là di certi difetti (una prima parte lenta e faticosa, un Dylan confinato nel ruolo di spettatore...) quella storia utilizzava un tono grottesco adeguato a una trama del tutto fuori di testa.
I personaggi di Marzano erano buffi macchiettoni; potevano non piacere, ma la loro caratterizzazione era frutto di una scelta precisa. Qui tutti i personaggi sono banali o antipatici o irrilevanti. Difficile pensare che si tratti di una scelta precisa...
Questo non è il Mignacco del
Sogno della tigre, ma quello del
Cristallo arcobaleno.