Cravenroad7

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#400 - E ora, l'Apocalisse
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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 2:42 pm 
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Iscritto il: gio mag 31, 2018 1:19 pm
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Civit ha scritto:
Ho lasciato DyD con il 300, mi ero rotto i coglioni abbondantemente sotto le gestioni Marcheselli e Gualdoni e la notizia che Recchioni avrebbe preso le redini del personaggio mi lasciò piuttosto indifferente.
Ho comprato qualche numero sparso qua e la (Trash Island? Anarchia in UK? Non me lo ricordo più), ma ricordo albi abbastanza piatti e banali.
Ho preso gli albi coi tarocchi per regalarli ad una tizia in fissa con le cagate New Age, ma non me l'ha più data ed è finita che mi son dimenticato che DyD sarebbe uscito anche il mese dopo.
La novità della continuity mi prese abbastanza bene,ma la montagna ha partorito il topolino e anche lì ho mollato.

La notizia che DyD sarebbe stato stravolto dal 401 è quella che mi ha fatto tornare nuovamente sulla testata. La cosa che ho capito è che l'old boy mi piace solo se espressione degli incubi e della depressione esistenziale di Sclavi. Nessuno riesce a scrivere un DyD che apprezzo fino in fondo: non lo sgangherato Chiaverotti, non il giallista Ruju, non gli anonimi Gualdoni, De Nardo e compagnia andante, non il coatto Recchioni. Ed è proprio per questo che è meglio che il personaggio originale muoia, per tornare ad essere figlio dei tempi a lui contemporanei e delle fisime mentali del suo scrittore. Per tornare a narrare un mondo in cui l'orrore ti è sbattuto in faccia, un mondo malato che merita un narratore non fissato su un archetipo dell'86 che solo il suo creatore sa maneggiare senza cadere nella banalità, o nel manierismo, o nella completa assenza di consapevolezza di cosa si stia scrivendo.
Se a Recchioni serve far morire Groucho per fare tutto questo, vaffanculo a Groucho. A patto che dal 401 la collana torni a scandalizzare, spaventare, fare pensare. Se così non fosse, se anche dal post 400 uscirà fuori il topolino, allora sì che Recchioni sarà da bollare con il marchio dell'infamia.

PS: scusate la grammatica, ma sono impegnato a festeggiare la recente sentenza della Cassazione :mrgreen:

PS2: secondo me morirà prima qualche vecchia cornacchia biliosa che il personaggio Dylan Dog. Di certo spariranno prima le edicole e i classici canali di distribuzione.

PS3: il livello di livore che sto leggendo è spassoso: continuate così, ci prego. Meglio dello zoo.

PS4: il 400 è il miglior celebrativo dopo il 200. La media è sul mediocre andante, comunque. Non sopporto Dylan Dog che parla come gli eroi dei film d'azione ammeregani, ma questa è una caratteristica odiosa del curatore, e vabbè. Stano magnifico.


Sappiamo tutti che certe atmosfere, certe sensazioni sono trasmissibili solo attraverso le sceneggiature di colui che il fumetto lo ha creato.

Ma un minimo rispetto nei confronti del personaggio era rimasto in tutti gli autori che scrissero su Dylan fino all'arrivo di Gualdoni.
Il Dylan Dog sotto Gualdoni era diventato un target per 12enni-15enni. Sotto Recchioni si è continuata la tendenza: soltanto che col Gualdo erano 12-15enni di Comunione e Liberazione, con Recchioni sono gli adolescenti che si gasano con Fast n' Furious e con la nuova versione cinematografica di IT.

Gualdoni e Recchioni penso abbiano rispettato il fumetto per il quale scrivevano solamente con "Il Calvario" e "Mater Morbi". 2 pezzi notevoli, che son contento di avere in collezione.

E comunque il prodotto attuale a me risulta per gran parte inservibile, esattamente come risultava pessimo sotto Gualdoni, ma almeno con lui non c'erano Rania e Carpenter... e Bloch non si chiamava ancora SHERLOCK HOLMES.

Penso inoltre che tra 2000 e 2008 circa 6/8 albi decenti sui 12 annuali della S.R. uscissero.
Medda, Ruju, De Nardo e Barbato non erano certo al pari di Sclavi, ma eseguivano alle volte dei prodotti degni di essere letti. Ma anche alcuni prodotti trashosi tipo quelli della osteomorfosi (Nightmare Tour, Tutti gli amori di Sally), oggi tenderei a valorizzarli, se confrontati con "seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino", con le vignette in posa plastica stile supereroi, e in generale con lo stile d'azione che contraddistingue gran parte del prodotto Baraldiano, Recchioniano, e dell'autore di Anarchia in UK (di cui ho dimenticato il nome).

Purtroppo in famiglia ho gente che ancora compra il prodotto, e quindi mi capiterà ancora per chissà quanto di avere sotto mano certa roba.

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Larry_Varedo


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 3:16 pm 
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E nel mentre la "nostra Cattiveria" di vecchiacci haters, secondo il "nostro", porta ancora a vendite stellari del suo Dylan Doe... :mrgreen: https://www.facebook.com/roberto.recchioni/posts/10156908636097916

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 3:59 pm 
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non vede il burrone metafumettistico davanti ai suoi piedi e il suo fondo che lo attende. carambolaaaaaa. qualcuno andrà al bonelli point a contestare? voglio la diretta!

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 4:17 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Certo che quando si parla di andamento della testata Recchioni diventa quasi monosillabico,altro che bacioni ai sinistri come fa di solito. In merito alla frase "e Dylan resta il secondo personaggio più venduto d'Italia che celebra un anno stabile e positivo" mi piacerebbe sapere ad esempio:

- se la serie inedita di Dylan Dog è ancora la seconda più venduta d'Italia come negli ultimi trent'anni o se per caso la nuova serie Tex Willer vende di più. Perché in questo caso la serie inedita di DD sarebbe adesso la terza più venduta alle spalle di Tex e di Tex Willer. Si rischia di fare confusione mescolando serie e personaggi.. :)

- perché porre l'accento sul fatto che il personaggio "resta" il secondo più venduto?Ha qualcuno alle costole che insidia la sua seconda posizione, tale da celebrare il fatto che non sia stato superato da nessuno? In casa Bonelli, storicamente, c'è sempre stato un abisso di distanza fra le prime due serie (Tex e DD) rispetto a tutte le altre, ed in edicola in generale non vedo personaggi di altre case editrici in grado di rivaleggiare con Dylan Dog.

-... anno stabile e positivo. Si parla di utili, ricavi, margini, vendite o del meteo a Milano? E stabile e positivo rispetto a cosa? E si parla di serie regolare o di qualsiasi uscita a marchio Dylan Dog?, Non sarebbe più chiaro e cristallino dire "il numero di albi venduti della serie regolare nel 2019 è stato maggiore rispetto allo stesso dato del 2018? Oppure rispetto al 2013, anno zero della gestione Recchioni?


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 5:25 pm 
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era quello che anni fa per gonfiare le vendite del mensile ci aveva infilato quelle delle ristampe. su dai, come prenderlo sul serio?.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 6:30 pm 
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Dopo questo, i post subito dopo sono sulla crisi IRREVERSIBILE delle edicole.
A me pare che al rrobe tremino un pochino le gambe, altroché


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 6:46 pm 
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:r:

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Il grooming è un concetto difficile da spiegare in USA, complicatissimo da recepire nella cultura italica


Ultima modifica di Walecs il lun ago 03, 2020 7:19 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 7:42 pm 
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ma quindi niente folla fuori dal bonelli point con bandiere e striscioni che urla oni fuori dagli oni, stacce o ci avete dato due oni ma non avete lo stesso gli attributi?

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 7:46 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Il Sommo Curatore ha scritto:
Quello che proprio non riesce a cogliere (insieme alla sua manciata di disperati che lo segue) è che il problema non viene dal pensionamento di Bloch e dal suo nome demenziale, da Ghost e l'assurda Irma, da Carpenter e socia, dalle dipartite di Groucho e Sclavi.
Questi sono cambiamenti insignificanti rispetto a quelli fatti per Il Pianeta Dei Morti dove è stato stravolto tutto e piace a tutti.
E piace per un motivo banale.
Perché è scritto bene da un autore di talento e non sembra una fanfiction di un lettore infogliato con il metafumetto.
Poi che senso ha vantarsi di dirigere il secondo fumetto più venduto in Italia? Lo era pure ai tempi di Gualdoni e con molti più lettori.
Affonderà semplicemente per penultimo con o senza di lui al timone. A prescindere da crossover, accordi con i quotidiani e copertine subdolamente fuorvianti, variant infinite, regali e allegati.
Che meraviglioso mondo fatato che è la sua bolla social.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 9:57 pm 
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Iscritto il: gio set 01, 2011 1:10 pm
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Località: Roma
Appena finito di leggere....

Non commenterò perché non ho parole, dico solo

DYLAN DOG (1986-2019)

Recchioni ma che c.. O hai combinato? Da un grandissimo albo come Mater Morbi sei arrivato 120 numeri dopo a UCCIDERE la serie stessa! Io non ho parole... Solo parolacce, come direbbe quel tale...


Al netto di grandi disegni di Stano, sempre più bravo nonostante gli anni, e alcune tavole che sono una goduria per gli occhi... Un delirio totale chiuse con le ultime due pagine disegnate da Roi, suggestive si, ma che lasciano però l'amaro in bocca.

Per me Dylan Dog finisce qua, con questo numero. Non darò più un centesimo, mi spiace e lo dico piangendo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: sab dic 28, 2019 10:16 pm 
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Comprato ieri e riletto. E non posso che confermare quanto detto inizialmente: è un brutto albo. Nel complesso parliamo di un numero stupido, insipido, salvato unicamente dalle tavole stratosferiche di Stano colorate magnificamente dalla Niro. Non penso di esagerare etichettando questo 400 e il precedente come i numeri più brutti della storia della testata (e, tra il 400 e il 399 è una bella lotta: ma considerando che questo "E ora, l'Apocalisse" è solo stupido e insipido mentre il precedente era stupido, insipido e particolarmente irritante, penso di affibbiare la mia coccarda simbolica al 399. Cosa che sarà ribadita in una prossima ed eventuale nuova classifica per gli albi più brutti della serie). Dunque, iniziamo:

SPOILER

La partenza è strana: si sprecano tre vignette focalizzate su un'evocativa skyline londinese che implode, trasformandosi in macerie, polverizzandosi. Una scusa per tirare fuori il motivetto di "The End" dei Doors con cui l'albo, oltre a prendere il via, si chiude (quasi: ma il "succo" trova il suo acme e si esaurisce alla fine proprio sulle "note" di questo motivetto). Dylan si sveglia dal suo torpore e si rende conto di essere ancora "soltanto" a Londra. Nudo: beh, certo, è appena fuoriuscito dalla parentesi meteorica, i vestiti saranno stati tutti distrutti. Ma ci si può vedere anche un bel contentino per quelle lettrici mai paghe di ammirare le chiappe dell'indagatore. E vabbè, sino ad ora nulla di eclatante. Ancora chiappe (pagina otto), e un Dylan incazzatissimo che, mentre afferma di essere pronto, fa finta di esibire qualche mossa di arte marziale. Dylan si veste ed esce di casa. Ultra splash page con il galeone di fronte a casa sua. C'è Groucho ad attenderlo (lacrimuccia: Groucho, ci mancherai), ed entrambi sembrano giocare a fare i pirati, con termini aulici a go-go. Uscita a sproposito di Dylan con la citazione di una certa strofa di Bennato. Il viaggio inizia, e si gioca sicuramente sulle atmosfere (il merito è esclusivamente di Stano). Conseguentemente allo sfondamento della quarta parete, con Groucho che si rivolge ai lettori (che odio. Funzionava su Horrorpoppin che era un albetto satirico. Qui è solo una cosa irritante e stupida. Considerando poi che questo è o dovrebbe essere l'ultimo Dylan Dog che noi conosciamo, e dunque ci si aspettava più serietà e magari un pizzico di epos), abbiamo l'apparizione di Stano, che, guarnendo il tutto con una battuta triste, ci ricorda che stiamo assistendo, appunto, allo sfondamento della quarta parete. Metafumetto che gioisce nell'esserlo. Ancora Stano, la pagina successiva, che gioca a fare Groucho (la colpa non è sua ma di chi lo sceneggia così). Quindi il celebre disegnatore ricorda i bei tempi andati rimuginando su quando ancora i fumetti si facevano a mano, con la matita e con la china. Saltando alcuni dettagli superflui, i nostri (Groucho e Dylan) arrivano con il galeone nell'isola del teschio. Attraccata l'imbarcazione e messo piede sull'isola si scontrano a più riprese con degli zombi. E la cosa può pure piacere. La nostra memoria torna, con un filo di malinconia, a quando l'inossidabile coppia era immersa in altre atmosfere e in altre storie, appartenenti a tempi andati. Arriviamo così alla mega splash page di pagina 32/33 che potrebbe non essere considerata superflua ed irritante se non fosse per la triste uscita di Groucho: "Dannazione, siamo arrivati al margine pagina...". Ma Cristo. Uno cerca di immergersi in quel poco di trama offerta, uno cerca di lasciarsi trasportare anche se, data la struttura scheletrica della storia è cosa molto difficile... e arriva la botta, sbam, che ti fa ricordare che questo è un c@#o di fumetto. Mai esibire trovate simili se si vuole che il fruitore "entri" nella storia. Ma è evidente che ancora chi scrive/gestisce gode nello schiaffarci in faccia quel "oh, ragà! E' un fumetto eh, è un fumetto!". Si era capito, e se si voleva spezzare la narrazione in malo modo, se si voleva evitare che il lettore tentasse qualsiasi immedesimazione relegando il prodotto a plasticaccia da guardare "dall'esterno", in maniera distaccata... beh, missione compiuta. A pagina trentaquattro, prima vignetta, stessa menata, ma ormai ci siamo dis-immedesimati, siamo stati buttati fuori a calci dalla storia, e non siamo più "con Dylan e Groucho" ad accompagnarli nel viaggio, ma fuori dal fumetto a leggere. Si è creato un distacco che non so se lo sceneggiatore Supremo voleva (forse si) ma che ci impone una visione ben più distaccata con tutta la vicenda.
Ma andiamo avanti. Pagina dopo: Stano lamenta di non avere abbastanza libertà di disegnare quel cacchio che gli pare e si mette a scarabocchiare una donna. Ne esce una Morgana, bellissima, gigantesca, reclinata su di un'isola. Questa minaccia di mangiare i nostri... quando suona il telefono di Stano che si mette in contatto con il Tiz. Dialoghi del caz#o tipo "come va, che Cristo fai, come vanno i cani... evitiamo di far sbranare i Nostri dalla gigantessa... si fa uno stacco e un montaggio". Poi Stano, per bocca del sommo Vate, se ne esce tristemente con un "i lettori ci odieranno per questo... fortuna che sono tutti morti". Andiamo male. L'uscita, apparentemente innocente, sembra lasciar trapelare un qualche malcelato astio nei confronti dei lettori: non il motore della testata ma elementi accessori e forse spine nel fianco (RR era stato chiaro nell'editoriale: "promettiamo di non fermarci, di continuare a provare, e questo [...] lo dobbiamo soprattutto a noi stessi", cioè, importante Sclavi, importanti magari i lettori, ma più importante lo squadrone di RR). Del resto i fumetti non li paghiamo noi. Non li compriamo noi. Giustamente "loro" i fumetti li fanno per loro, perché li devono comprare loro, leggere loro. Noi non serviamo. Ma potrebbe essere una "mia" visione (dunque vade retro voi che venite a dire "eh no, c@zzo, era solo una battuta": ho già specificato che questo è un "mio" modo di vedere, e considerando le lotte tipo American Gladiator messe in campo dal nostro contro una larga fascia di lettori, non penso di essere troppo distante dalla realtà). Comunque, cercando di essere più stringati... i nostri attraccano su un'altra isola, considerata più seducente e trovano il maggiolone e una cabina telefonica. Dylan riceve una telefonata... nientepopodimeno ("quindi la stessa quantità di popò" cit.) che dal Tiz. Scambio di battute tremendamente stupido con un paio di citazioni (Mario bros. e Guerre Stellari... ops... Star Wars. Tristezza quel "Io Sono Tuo Padre". Mi aspettavo da Dylan un "Sticazzi").
Le avventure dei nostri proseguono, tra un orrore e un altro, sino a portare Dylan e il suo fedele Nostromo in una casa, in cui c'è un Dylan deforme preso pari pari da "Spazio Profondo" (il richiamo è ai "personaggi deformati" dell'albo in questione). I due ingaggiano una lotta e Groucho spara al clone malriuscito. Apparizione successiva di Mater Morbi inutile (ma il Rrobe ci doveva ficcare in mezzo qualcos'altro di suo).
Evitando di essere ancora troppo particolareggiato - il rischio è sempre di generare tedio - tutta l'ultima parte è un copia e incolla da Apocalypse Now (non Cuore Di Tenebra). Almeno si poteva optare per qualche variazione, qualcosa di lievemente differente per evitare la puzza di stantio, il retrogusto del riciclo. Ma Sclavi, prima di morire per mano dell'Indagatore parla chiaro "un bravo artista copia, un grande artista ruba, un genio ricicla".
Praticamente non è Sclavi che parla ma Recchioni, il quale, pago di aver riciclato quest'ultima parte (e lascerei per il momento altri discorsi su altri ricicli) si sta dando del genio. Bravo! Modesto soprattutto.
Morte di Sclavi, finale con i tre testoni di Dylan/Xabaras/Morgana piazzati in cielo mentre il galeone continua il suo viaggio (e frasetta poetica tanto per) e... ultime due pagine inutili per presentare DYLAN DOE e assistente menomato. Rigoroso bianco e nero, e un Roi che, data l'essenzialità di quanto proposto, non ci permette di dire "bravo Roi" (ma tanto lo sappiamo. E adoriamo Roi, maestro indiscusso).

FINE SPOILER

Quindi:
Abbiamo una storia vuota, priva di consistenza. Il tutto poteva essere condensato in un albetto di trentadue pagine. Qualcosa di più snello, con Dylan che si sveglia, si trova con il galeone sotto casa, parte per un'indefinita avventura, incontra qualche mostriciattolo nel suo cammino e quindi si scontra con Sclavi. Certo sarebbero mancati i siparietti con Stano, il richiamo a Spazio Profondo, Mater Morbi, tante scene inutili gestite su splash pages usate al solo scopo di occupare spazio (dai, che non mi si dica che sono funzionali alla narrazione, per piacere. Non si sapeva come occupare spazio e si è deciso di far ricorso a questa trovata). Tanto alla fine il succo del discorso è proprio quanto riassunto dal sottoscritto poc'anzi: Dylan esce di casa, entra nel galeone, qualche avventura con Groucho e poi va ad ammazzare Sclavi. Gran trama, non c'è che dire. Ma passi pure la trama, risicata, in parte non troppo dissimile da una versione malriuscita de "La Bottiglia Di Vetro" di Lovecraft, scritta quando l'autore aveva sette anni. Piuttosto i dialoghi sono infantili, le citazioni fatte alla come viene viene. Il tutto sembra più che "un atto celebrativo e di commiato", una parentesi pretestuosa per togliere dagli zebedei Sclavi, elemento ormai scomodo, per far posto a un qualcosa di "nuovo" che dovrebbe essere quasi totalmente farina del sacco del Vate. Quasi. Perché "il personaggio" Dylan Dog non è il suo, e avoja a mettergli la barba e cambiargli assistente. E' come un cuoco alle prime armi che cerca di godere della notorietà di un Gualtiero Marchesi facendo il famoso raviolo aperto in un'altra maniera. Non vorrei usare il termine "cuoco alle prime armi" per uno che si diletta con DD ormai da anni, ma l'impressione che sembra voler dare è quella. Un genio - e parafraso la cazzata di prima - non è solo... anzi, non è per niente quello che ricicla, perché altrimenti Dante Alighieri, o Leonardo, o Mozart sarebbero solo teste di minchia. Un genio è quello che inventa. E inventa bene. Stupendo. Emozionando. Mandando in visibilio, facendo rizzare i capelli, battere il cuore. Il riciclo non fornisce nulla di tutto ciò perché NON C'É ANIMA, NON C'É SENTIMENTO DIETRO AL RICICLO. E le parti peggiori di questo 400 sono qui a dimostrarlo.

P.s. metto anch'io mediocre, specie dopo la giusta riflessione di Lord Blendings. Se la storia risulta essere anche per me da 1 (meno sarebbe impossibile penso) i disegni e la colorazione meritano il massimo. Un albo più "visuale" che altro, che andrebbe sfogliato per i bei disegni ma non letto.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: dom dic 29, 2019 2:24 am 
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Nima83 ha scritto:
Non penso di esagerare etichettando questo 400 e il precedente come i numeri più brutti della storia della testata

Con un incipit del genere è difficile prendere sul serio il tuo commento.
A meno che tu non abbia iniziato a leggere Dylan da qualche mese. Anzi, pure in quel caso sarebbe difficile prenderti sul serio, perché già nel solo 2019 abbiamo letto sulla serie regolare almeno tre storie (Il primordio, Morbo M e Chi muore si rivede) indiscutibilmente peggiori di 399 e 400 da ogni punto di vista (sceneggiatura, dialoghi, disegni, coerenza fra intenzioni e realizzazione, fedeltà al personaggio...).

E non mi si venga a dire che 399 e 400 hanno la "colpa" di distruggere per sempre il vecchio Dylan. Niente di ciò che è successo è irreversibile.
Groucho tornerà presto anche sulla regolare.
Sull'Old Boy continueremo a leggere ogni anno 9 storie inedite del solito vecchio Dylan (invero più nella versione di Marcheselli/Gualdoni che in quella di Sclavi).
I Dylan Dog sono tanti e ciascuno continua ad esistere nel proprio universo narrativo.
Sclavi ha pubblicato una sua storia di Dylan (che più Dylan non si può) proprio questo mese e in futuro ne firmerà altre.


Ultima modifica di V.M. il dom dic 29, 2019 2:37 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: dom dic 29, 2019 2:31 am 
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Iscritto il: ven feb 17, 2012 12:14 am
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Letto finalmente. Come al solito mi ha infastidito un sacco il continuo citazionismo.
Devo dire però che nel suo insieme l ho trovato molto migliore di quella boiata pazzesca che era il 399; quello sì insopportabile e imbarazzante.
Per il proposito che si ers dato il meta fumetto in questo 400 ci stava e la fine dello Sclavi Kurtz mi ha un po' emozionato. Abbastanza triste, al di là dell albo in se, chr Sclavi sia d accordo nell essere fatto fuori dalla sua creatura e che abbia rinunciato (sembra) definitivamente (ma sarà poi vero?) a volerne scrivete ancora per noi lettori.
Detto questo la domanda delle domande: ma eta davvero necessario fare tutto questo cjnema per poter tornare a scrivete un buon dyd? Probabilmente no ma speriamo di sì. Ad oggi devo dire che sulla regolare tutti sti cambiamenti han partorito solo ciofeche.
E ckme si diceva più sopra, il pianeta dei morti piace a tutti quindi nn è che siamo quina criticare a prescindere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
MessaggioInviato: dom dic 29, 2019 4:13 am 
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Iscritto il: mar giu 21, 2011 11:26 am
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Nima83 ha scritto:
Civit ha scritto:
Ho lasciato DyD con il 300, mi ero rotto i coglioni abbondantemente sotto le gestioni Marcheselli e Gualdoni e la notizia che Recchioni avrebbe preso le redini del personaggio mi lasciò piuttosto indifferente.
Ho comprato qualche numero sparso qua e la (Trash Island? Anarchia in UK? Non me lo ricordo più), ma ricordo albi abbastanza piatti e banali.
Ho preso gli albi coi tarocchi per regalarli ad una tizia in fissa con le cagate New Age, ma non me l'ha più data ed è finita che mi son dimenticato che DyD sarebbe uscito anche il mese dopo.
La novità della continuity mi prese abbastanza bene,ma la montagna ha partorito il topolino e anche lì ho mollato.

La notizia che DyD sarebbe stato stravolto dal 401 è quella che mi ha fatto tornare nuovamente sulla testata. La cosa che ho capito è che l'old boy mi piace solo se espressione degli incubi e della depressione esistenziale di Sclavi. Nessuno riesce a scrivere un DyD che apprezzo fino in fondo: non lo sgangherato Chiaverotti, non il giallista Ruju, non gli anonimi Gualdoni, De Nardo e compagnia andante, non il coatto Recchioni. Ed è proprio per questo che è meglio che il personaggio originale muoia, per tornare ad essere figlio dei tempi a lui contemporanei e delle fisime mentali del suo scrittore. Per tornare a narrare un mondo in cui l'orrore ti è sbattuto in faccia, un mondo malato che merita un narratore non fissato su un archetipo dell'86 che solo il suo creatore sa maneggiare senza cadere nella banalità, o nel manierismo, o nella completa assenza di consapevolezza di cosa si stia scrivendo.
Se a Recchioni serve far morire Groucho per fare tutto questo, vaffanculo a Groucho. A patto che dal 401 la collana torni a scandalizzare, spaventare, fare pensare. Se così non fosse, se anche dal post 400 uscirà fuori il topolino, allora sì che Recchioni sarà da bollare con il marchio dell'infamia.

PS: scusate la grammatica, ma sono impegnato a festeggiare la recente sentenza della Cassazione :mrgreen:

PS2: secondo me morirà prima qualche vecchia cornacchia biliosa che il personaggio Dylan Dog. Di certo spariranno prima le edicole e i classici canali di distribuzione.

PS3: il livello di livore che sto leggendo è spassoso: continuate così, ci prego. Meglio dello zoo.

PS4: il 400 è il miglior celebrativo dopo il 200. La media è sul mediocre andante, comunque. Non sopporto Dylan Dog che parla come gli eroi dei film d'azione ammeregani, ma questa è una caratteristica odiosa del curatore, e vabbè. Stano magnifico.


CITO:
Chiaverotti è uno "sgangherato".
Gualdoni, De Nardo e compagnia (Quale??? Quella dell'anello???) sono anonimi.
Recchioni è un coatto e se non torna a scandalizzare (?) è da bollare con il marchio dell'infamia.
Groucho può andare a vaffa.
I contestatari sono vecchie cornacchie biliose destinate a morire prima di Dylan Dog.
Il forum è un'alcova di livore.

E poi? I politici sono tutti dei ladri? I negri possono starsene a casa loro? Greta Thunberg è un pupazzo? Ai miei tempi i treni arrivavano in orario?
Grazie della divertente parentesi. Magari invece di farti venire la tendinite facendo lavorare le dita sulla tastiera per riversare acredine verso chiunque puoi sfogare altrove i tuoi istinti.
Parlavamo di haters? Qui non siamo tanto lontani.

Perché hater? Per larga parte del post mi pare che abbia ragione.
Chiaverotti non è sgangherato ? (E ripetitivo come un disco rotto da un decennio)
Gualdoni non è anonimo? (La compagnia è grande, Faraci, Di Gregorio, l’80% di Ruju, Marzano)
Il Dylan di Sclavi è finito da tempo, ed era l’unico vero Dylan. Piuttosto che i gialletti del cazzo dell’epoca Marcheselli/Gualdoni o di una saga sconclusionata come la meteora molto meglio tentare una serie di gestioni all’americana: l’autore A arriva fa il cazzo che vuole, inizia la gestione dell’autore B via di retcon e scordammoce u passato. ci sarebbero sempre brutte gestioni, ma magari anche qualche autore con idee interessanti. Tanto tradire Dylan non deve essere un problema, qualsiasi albo non scritto dallo Sclavi degli anni d’oro è tradimento

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 Oggetto del messaggio: Re: #400 - E ora, l'Apocalisse
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V.M. ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Non penso di esagerare etichettando questo 400 e il precedente come i numeri più brutti della storia della testata

Con un incipit del genere è difficile prendere sul serio il tuo commento.
A meno che tu non abbia iniziato a leggere Dylan da qualche mese. Anzi, pure in quel caso sarebbe difficile prenderti sul serio, perché già nel solo 2019 abbiamo letto sulla serie regolare almeno tre storie (Il primordio, Morbo M e Chi muore si rivede) indiscutibilmente peggiori di 399 e 400 da ogni punto di vista (sceneggiatura, dialoghi, disegni, coerenza fra intenzioni e realizzazione, fedeltà al personaggio...).

E non mi si venga a dire che 399 e 400 hanno la "colpa" di distruggere per sempre il vecchio Dylan. Niente di ciò che è successo è irreversibile.
Groucho tornerà presto anche sulla regolare.
Sull'Old Boy continueremo a leggere ogni anno 9 storie inedite del solito vecchio Dylan (invero più nella versione di Marcheselli/Gualdoni che in quella di Sclavi).
I Dylan Dog sono tanti e ciascuno continua ad esistere nel proprio universo narrativo.
Sclavi ha pubblicato una sua storia di Dylan (che più Dylan non si può) proprio questo mese e in futuro ne firmerà altre.


Beh V.M., che dire... non prenderlo sul serio. Meno male che che non ho lo stesso modo di pormi di chi dice "non ti piace? Allora non lo leggere!" che è un mantra che ormai non ripete solo una persona (inutile sottolineare chi), ma chiunque faccia parte di una certa linea di pensiero.
E... bravo che hai inserito la seconda postilla. Possibilmente l'impressione negativa, data non da un PREGIUDIZIO ma da un giudizio (non sono venuto a criticare l'albo prima di averlo letto, ma ho aspettato di "dargli quell'ampia sfogliata" - a qualcuno qua sul forum questo termine piace - in libreria e poi di comprarlo per leggerlo non uno ma due volte), anche ponderato ha in minima parte anche a vedere con questo. Giudizio/impressione che a te può non piacere. Che ad altri qui sul forum può non piacere. Ma è il MIO giudizio. E quando dico che ETICHETTO (parole mie) l'albo, insieme al precedente, come i numeri meno riusciti, sono consapevole del fatto che è un MIO pensiero. E la cosa prescinde dai disegni: se invece di limitarti all'incipit hai letto qualche riga lo avrai capito.
Perché parlare della BELLEZZA in generale è sempre una questione di gusti. Non esistono, non credo almeno, canoni oggettivi per parlare della bellezza assoluta. E quello che per me è un orrore per te può essere bello. Stupendo. Magnifico. Mentre un altro semplicemente rimarrà indifferente, dando spazio ad un giudizio freddo.
Se leggo una recensione, che so, del Mereghetti, e lui, giudicando un film di Tornatore (da sempre uno dei miei registi preferiti), esordisce dicendo "brutto" (il qui presente giudizio è detto per dire: fatemi il favore di non prendere in maniera letterale ogni cosa che dico), io non mi fermo al primo giudizio. Voglio sapere il perché. Voglio godere di un parere diverso dal mio. Non limitandomi a quel primo "brutto". Perché sono consapevole che un giudizio diverso dal mio mi darà una visione differente che possa anche ampliare la mia visione.
NON giudico il libro dalla copertina, dunque.
SE hai inteso quello che per me è un albo di Dylan Dog, rispettoso almeno un minimo dei canoni del genere, avrai capito che questa tipologia di storie (e in questi due numeri tocchiamo dei vertici in tal senso) fa parte di una categoria antitetica rispetto a quello che vorrei leggere.
Non ho interesse a leggere un Dylan Dog privato di tutto quello che ha reso grande Dylan Dog. Dove c'è una certa fierezza nello spazzare via tutto, e tutto è sorretto su "sfondamenti della quarta parete", meta-richiami, ammiccamenti al lettore.
E ancora, citi Il Primordio, Morbo M, Chi Muore si Rivede, tra le brutte storie (e quante altre ce ne potremmo mettere? Tante, direi... storie come Blacky o Un Mondo Sconosciuto, tanto per fare due esempi), ma... a parte che le prime due SOGGETTIVAMENTE le ho trovate migliori, pur essendo sicuramente NON belle... le altre erano comunque storie di Dylan Dog. Piatte, banali, ma ancora in linea con qualche canone dylaniato.
Qui mi sembra di leggere altro. E in questo "altro" sono varie le cose di scarsa digeribilità: a parte la duplice morte di Groucho, che per me è un personaggio fondamentale - alla faccia di chi dice "vaffa Groucho" - ma anche la continua menata "for dummies" di continuare a calcare la mano sul fatto che "questo è un fumetto, questo è un fumetto, questo è un fumetto". Una volta te lo hanno detto, lo hai capito, maldigerito (ma che bisogno c'era?) e quindi basta.
La trama è risicatissima. Anche Ascensore Per L'Inferno l'aveva. Ma scevra da qualsiasi presunzione. Era Sclavi, uno Sclavi meno pregnante che in passato, che voleva raccontare una storia (?) per immagini, lontano da meta-ammiccamenti e presunzioni (non era certo li per spazzare via il "vecchio", mettere in scena un suo suicidio rituale dicendo "vedete ragazzi? Questo rappresenta la morte del Dylan Dog come lo conoscevate").
I dialoghi spesso e volentieri irritanti: soggettivamente ho poco apprezzato la pantomima dei vari botta e risposta in linguaggio aulico, mentre ho trovato proprio irritante la continua messa in campo delle varie citazioni (capitano mio capitano? Sono tuo padre??? La tua principessa è in un altro castello????).
Dunque il MIO giudizio è messo in campo con una qualche logica. E quando si parla di bellezza c'è da ricordare che bene o male il giudizio è soggettivo. Ma se la cosa ti può infastidire faccio un piccolo edit al mio post precedente specificando tale soggettività.



Daryl Zed ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Civit ha scritto:
Ho lasciato DyD con il 300, mi ero rotto i coglioni abbondantemente sotto le gestioni Marcheselli e Gualdoni e la notizia che Recchioni avrebbe preso le redini del personaggio mi lasciò piuttosto indifferente.
Ho comprato qualche numero sparso qua e la (Trash Island? Anarchia in UK? Non me lo ricordo più), ma ricordo albi abbastanza piatti e banali.
Ho preso gli albi coi tarocchi per regalarli ad una tizia in fissa con le cagate New Age, ma non me l'ha più data ed è finita che mi son dimenticato che DyD sarebbe uscito anche il mese dopo.
La novità della continuity mi prese abbastanza bene,ma la montagna ha partorito il topolino e anche lì ho mollato.

La notizia che DyD sarebbe stato stravolto dal 401 è quella che mi ha fatto tornare nuovamente sulla testata. La cosa che ho capito è che l'old boy mi piace solo se espressione degli incubi e della depressione esistenziale di Sclavi. Nessuno riesce a scrivere un DyD che apprezzo fino in fondo: non lo sgangherato Chiaverotti, non il giallista Ruju, non gli anonimi Gualdoni, De Nardo e compagnia andante, non il coatto Recchioni. Ed è proprio per questo che è meglio che il personaggio originale muoia, per tornare ad essere figlio dei tempi a lui contemporanei e delle fisime mentali del suo scrittore. Per tornare a narrare un mondo in cui l'orrore ti è sbattuto in faccia, un mondo malato che merita un narratore non fissato su un archetipo dell'86 che solo il suo creatore sa maneggiare senza cadere nella banalità, o nel manierismo, o nella completa assenza di consapevolezza di cosa si stia scrivendo.
Se a Recchioni serve far morire Groucho per fare tutto questo, vaffanculo a Groucho. A patto che dal 401 la collana torni a scandalizzare, spaventare, fare pensare. Se così non fosse, se anche dal post 400 uscirà fuori il topolino, allora sì che Recchioni sarà da bollare con il marchio dell'infamia.

PS: scusate la grammatica, ma sono impegnato a festeggiare la recente sentenza della Cassazione :mrgreen:

PS2: secondo me morirà prima qualche vecchia cornacchia biliosa che il personaggio Dylan Dog. Di certo spariranno prima le edicole e i classici canali di distribuzione.

PS3: il livello di livore che sto leggendo è spassoso: continuate così, ci prego. Meglio dello zoo.

PS4: il 400 è il miglior celebrativo dopo il 200. La media è sul mediocre andante, comunque. Non sopporto Dylan Dog che parla come gli eroi dei film d'azione ammeregani, ma questa è una caratteristica odiosa del curatore, e vabbè. Stano magnifico.


CITO:
Chiaverotti è uno "sgangherato".
Gualdoni, De Nardo e compagnia (Quale??? Quella dell'anello???) sono anonimi.
Recchioni è un coatto e se non torna a scandalizzare (?) è da bollare con il marchio dell'infamia.
Groucho può andare a vaffa.
I contestatari sono vecchie cornacchie biliose destinate a morire prima di Dylan Dog.
Il forum è un'alcova di livore.

E poi? I politici sono tutti dei ladri? I negri possono starsene a casa loro? Greta Thunberg è un pupazzo? Ai miei tempi i treni arrivavano in orario?
Grazie della divertente parentesi. Magari invece di farti venire la tendinite facendo lavorare le dita sulla tastiera per riversare acredine verso chiunque puoi sfogare altrove i tuoi istinti.
Parlavamo di haters? Qui non siamo tanto lontani.

Perché hater? Per larga parte del post mi pare che abbia ragione.
Chiaverotti non è sgangherato ? (E ripetitivo come un disco rotto da un decennio)
Gualdoni non è anonimo? (La compagnia è grande, Faraci, Di Gregorio, l’80% di Ruju, Marzano)
Il Dylan di Sclavi è finito da tempo, ed era l’unico vero Dylan. Piuttosto che i gialletti del cazzo dell’epoca Marcheselli/Gualdoni o di una saga sconclusionata come la meteora molto meglio tentare una serie di gestioni all’americana: l’autore A arriva fa il cazzo che vuole, inizia la gestione dell’autore B via di retcon e scordammoce u passato. ci sarebbero sempre brutte gestioni, ma magari anche qualche autore con idee interessanti. Tanto tradire Dylan non deve essere un problema, qualsiasi albo non scritto dallo Sclavi degli anni d’oro è tradimento


Uno che non sembra prendere mai parte a qualche discussione, che non ha mai abbozzato mezza critica a qualche albo, di cui non si ricorda la presenza in questo forum, che entra spalando feci (magari neanche in maniera troppo esagerata, se non in un paio di casi) verso questo e quello (gli attacchi erano molteplici, verso noi, verso Recchioni, certi sceneggiatori)... non è un hater? Vabbè, chiamalo troll, chiamalo come vuoi.
Chiaverotti sgangherato? Daje. Ho capito che nel suo modo di sceneggiare c'è un flavour trash, ma Chiaverotti è un signor sceneggiatore. Gualdoni, De Nardo e compagnia dell'anello anonimi? Si, vabbè. Diciamo che molte storie partorite in un certo periodo mancavano di pepe. Ma a conti fatti all'epoca ancora si aveva a che fare con Dylan Dog. Fatto maluccio, ma c'erano ancora i vecchi canoni e quel Dylan Dog poteva essere perfettibile. Non rivorrei quel periodo esattamente come non voglio tutte queste inutili rivoluzioni. In maniera ponderata avrei preferito una ragionevole via di mezzo (storie ancora basate sul mood classico di Dylan Dog con qualche piccola rivoluzione [matrimonio VERO di Dylan]). Ma è chiedere troppo.
Poi: "Rrobe coatto che andrebbe marchiato di infamia se non torna a scandalizzare". Ma per piacere.
Poi: "i contestatari sono vecchie cornacchie destinate a morire prima di Dylan Dog". Ma per favore.
Poi: "questo forum è un coacervo di livore". Si, certo... basta leggere tutti i post per rendersi conto che siamo tutti haters.

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Ultima modifica di Nima83 il dom dic 29, 2019 1:01 pm, modificato 1 volta in totale.

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