Cravenroad7

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#374 - La fine dell'oscurità
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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: lun dic 11, 2017 2:18 pm 
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Iscritto il: gio nov 07, 2013 10:29 pm
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ilMaLe ha scritto:
Io rimpiango, non dico la routine di Sclavi di fine anni '80, ma quella di Chiaverotti, Ruju, Faraci, De Nardo, Gualdoni, De Gregorio, Marzano.

Non avrei mai creduto che l' antipatia verso Recchioni potesse spingersi fino a tal punto. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar dic 12, 2017 5:53 pm 
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Iscritto il: ven lug 07, 2017 2:48 pm
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Alvise Mocenigo ha scritto:
ilMaLe ha scritto:
Io rimpiango, non dico la routine di Sclavi di fine anni '80, ma quella di Chiaverotti, Ruju, Faraci, De Nardo, Gualdoni, De Gregorio, Marzano.

Non avrei mai creduto che l' antipatia verso Recchioni potesse spingersi fino a tal punto. :D

Al lettore deluso, che era già lettore di DYD anni o decenni prima del suo arrivo, di Recchioni non può fregare di meno. E se questo tizio non fosse arrivato a rovinare uno dei personaggi più significativi del fumetto italiano, quel lettore nemmeno avrebbe saputo della sua esistenza e avrebbe campato molto bene lo stesso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar dic 12, 2017 9:54 pm 
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Io l'avevo detto anni fa, su queste pagine (ma chi si ricorda iil topic?), che un giorno Gualdoni sarebbe stato rivalutato.


Però scherzavo eh.

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar dic 12, 2017 10:13 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Nora ha scritto:
Alvise Mocenigo ha scritto:
ilMaLe ha scritto:
Io rimpiango, non dico la routine di Sclavi di fine anni '80, ma quella di Chiaverotti, Ruju, Faraci, De Nardo, Gualdoni, De Gregorio, Marzano.

Non avrei mai creduto che l' antipatia verso Recchioni potesse spingersi fino a tal punto. :D

Al lettore deluso, che era già lettore di DYD anni o decenni prima del suo arrivo, di Recchioni non può fregare di meno. E se questo tizio non fosse arrivato a rovinare uno dei personaggi più significativi del fumetto italiano, quel lettore nemmeno avrebbe saputo della sua esistenza e avrebbe campato molto bene lo stesso.

Ma rovinare cosa??
Sono d'accordo con Alvise: l'antipatia verso Recchioni vi acceca.
Dylan era già bell'e rovinato da almeno una dozzina d'anni prima dell'arrivo di Recchioni.
E nel corso della gestione di Gualdoni era diventato una robetta adolescenziale rassicurante e ripetitiva, troppo spesso scritta e disegnata con vergognosa sciatteria (a partire dai titoli e dalle copertine). Aveva rinunciato del tutto a osare, a far riflettere, a lasciare il segno. Gli sceneggiatori migliori se ne erano allontanati, i disegnatori storici lavoravano col pilota automatico.
Capisco rimpiangere "i primi 100" (anche se è un po' sciocco farlo, perché sono un frutto eccezionale e irripetibile del loro tempo e del genio di Sclavi), ma rimpiangere anche ciò che è venuto dopo secondo me è indice di disonestà intellettuale.

Poi è chiaro che il Dylan di Recchioni non è il migliore dei Dylan possibili e che molte promesse non sono state (finora) mantenute, però almeno qualcosa si muove.

Questa storia, giusto per tornare in topic, ne è un esempio.
Come ho già scritto altrove, è criptica, pretenziosa, sgangherata, poco dylaniata e piena di difetti. Non posso dire che mi sia davvero piaciuta.
Eppure è materia viva: parla della nostra epoca, osa, vuole dire qualcosa (anche se non si capisce benissimo cosa), fa discutere di sé e si fa odiare. Ha dietro di sé uno sceneggiatore ispirato e un disegnatore che mette il proprio sangue nelle tavole.
Mille volte meglio un albo imperfetto come questo che un gialletto/horror svogliato come ne abbiamo letti in quantità industriali sotto Marcheselli e Gualdoni.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar dic 12, 2017 10:33 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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V.M. ha scritto:
l'antipatia verso Recchioni vi acceca.
Dylan era già bell'e rovinato da almeno una dozzina d'anni prima dell'arrivo di Recchioni... rimpiangere anche ciò che è venuto dopo secondo me è indice di disonestà intellettuale.


'Saggerato, e poco saggio dire questo :| .
Nessuna rovina e nessun salvatore dalla patria osteggiato dai massimi sistemi che lo mettono in cattiva luce. Sono aporie romanzate di processi naturali. Dylan avrebbe potuto cavarsela anche senza i guru attuali, in un altro modo che non ci è dato sapere - il mondo delle idee è vario e potenziale.

Di certo è inverosimile rimpiangere uno come Gualdoni, ma pensare che questa fosse la sola ed unica risorsa risolutiva mi sembra riduttivo o condizionato dai propri altarini virtuali.

Cita:
Questa storia... è criptica, pretenziosa, sgangherata, poco dylaniata e piena di difetti. Non posso dire che mi sia davvero piaciuta. Eppure è materia viva: parla della nostra epoca, osa, vuole dire qualcosa (anche se non si capisce benissimo cosa),


Io invece, come altri, temo di capire cosa volesse dire - per non parlare del "come" :( - e proprio per questo ritengo sia meglio rimanga materia morta. Perché trasformare un fumetto in un pulpito in cui improvvisare le proprie meta-menate d'indagine pseudosociale da maître a penser de borgata appena arrivato, sinceramente osa solo la mia pazienza :evil: .
Una disonestà pseudo-intellettuale tra noartri onanisti bisognosi di sfoghi appariscenti.

ALOHA ALLA MODESTIA DI :r:

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mer dic 13, 2017 12:39 am 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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wolkoff ha scritto:
V.M. ha scritto:
l'antipatia verso Recchioni vi acceca.
Dylan era già bell'e rovinato da almeno una dozzina d'anni prima dell'arrivo di Recchioni... rimpiangere anche ciò che è venuto dopo secondo me è indice di disonestà intellettuale.


'Saggerato, e poco saggio dire questo :| .
Nessuna rovina e nessun salvatore dalla patria osteggiato dai massimi sistemi che lo mettono in cattiva luce. Sono aporie romanzate di processi naturali. Dylan avrebbe potuto cavarsela anche senza i guru attuali, in un altro modo che non ci è dato sapere - il mondo delle idee è vario e potenziale.

Di certo è inverosimile rimpiangere uno come Gualdoni, ma pensare che questa fosse la sola ed unica risorsa risolutiva mi sembra riduttivo o condizionato dai propri altarini virtuali.

Wolk, sai bene che non considero RRobe un salvatore della patria, né penso che la sua strategia sia l'unica possibile per risollevare Dylan.
Dico solo che 1) c'è un certo accanimento nei suoi confronti (magari dovuto anche alla sua sovraesposizione social e alla durezza delle sue risposte) e 2) la sua gestione, buona o cattiva che sia, NON sta facendo rimpiangere gli ultimi anni di Marcheselli e gli anni di Gualdoni.
Almeno sul punto 2) voglio sperare che tu sia d'accordo. :g:


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mer dic 13, 2017 1:06 am 
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Località: Sardegna
Non posso che essere d'accordo con V.M. anche se non condivido molte scelte del curatore e nonostante mi stia sempre più allontanando da questo fumetto, trovo che sia più vivo del periodo precedente e provi almeno a comunicare qualcosa. Esagerate anche per me certe critiche.

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
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e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mer dic 13, 2017 1:07 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
@V.M.

Certo che sono d'accordo. Gualdoni può continuare a fare danni su Martin e Nathan per quel che mi riguarda :mad: .

La sovraesposizione poi è una croce e delizia, cercata per costruirsi un "personaggio" e lo scontro ad ogni costo, come quel "personaggio" prevede da copione. Quindi nessuna meraviglia per un determinato tipo di responsi, che qui sono molto edulcorati e civili rispetto ad altri luoghi della rete, comprese le sparate del soggetto in questione contro i lettori.
Se non altro contribuiscono a creare clamore, che è quello che in parte si cerca poi...

PURCHE' SI PARLI DI ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mer dic 13, 2017 6:05 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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le critiche c'erano prima (con Gualdoni) e ci sono adesso (con Recchioni), rimpiangiamo il primo? ovviamente no, ma questo non significa essere soddisfatti del secondo...
per quanto mi riguarda ha fatto/sta facendo un discreto/buon lavoro (CF/maxi/magazine), a volte ottimo (speciale) sulle testate extra regolare, mentre sulla regolare siamo in picchiata, con rari episodi che permettono di riprendere quota prima di sfracellarsi al suolo.

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: dom dic 17, 2017 4:14 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Alvise Mocenigo ha scritto:
ilMaLe ha scritto:
Io rimpiango, non dico la routine di Sclavi di fine anni '80, ma quella di Chiaverotti, Ruju, Faraci, De Nardo, Gualdoni, De Gregorio, Marzano.

Non avrei mai creduto che l' antipatia verso Recchioni potesse spingersi fino a tal punto. :D

Non conosco di persona Recchioni, quindi non posso avere antipatia per lui. Anzi, alla festa per i 30 anni di Dylan a Milano fece un simpatico intervento.
Non ero entusiasta della gestione Gualdoni (che pur apprezzo come semplice autore), come non sono soddisfatto di quella attuale. Con la differenza che ora si è in un ambizioso progetto di rilancio del personaggio. Onore al coraggio, ma il risultato, a mio modesto avviso, al momento non è certo eccellente. Tanto da preferire molte storie dell'Old Boy (che comunque fanno parte della gestione Recchioni) a quelle della serie regolare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: sab dic 30, 2017 10:22 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 7:00 pm
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Meta boiata immensa , il più brutto recupero che potessi fare trovando la variant che suona a un mercatino. Non c'è fine al declino, che è diventato Studio Aperto sto fumetto?


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar gen 09, 2018 4:14 pm 
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Iscritto il: ven lug 07, 2017 2:48 pm
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V.M. ha scritto:
Ma rovinare cosa??
Sono d'accordo con Alvise: l'antipatia verso Recchioni vi acceca.
Dylan era già bell'e rovinato da almeno una dozzina d'anni prima dell'arrivo di Recchioni.
E nel corso della gestione di Gualdoni era diventato una robetta adolescenziale rassicurante e ripetitiva, troppo spesso scritta e disegnata con vergognosa sciatteria (a partire dai titoli e dalle copertine). Aveva rinunciato del tutto a osare, a far riflettere, a lasciare il segno. Gli sceneggiatori migliori se ne erano allontanati, i disegnatori storici lavoravano col pilota automatico.
Capisco rimpiangere "i primi 100" (anche se è un po' sciocco farlo, perché sono un frutto eccezionale e irripetibile del loro tempo e del genio di Sclavi), ma rimpiangere anche ciò che è venuto dopo secondo me è indice di disonestà intellettuale.

Poi è chiaro che il Dylan di Recchioni non è il migliore dei Dylan possibili e che molte promesse non sono state (finora) mantenute, però almeno qualcosa si muove.

Questa storia, giusto per tornare in topic, ne è un esempio.
Come ho già scritto altrove, è criptica, pretenziosa, sgangherata, poco dylaniata e piena di difetti. Non posso dire che mi sia davvero piaciuta.
Eppure è materia viva: parla della nostra epoca, osa, vuole dire qualcosa (anche se non si capisce benissimo cosa), fa discutere di sé e si fa odiare. Ha dietro di sé uno sceneggiatore ispirato e un disegnatore che mette il proprio sangue nelle tavole.
Mille volte meglio un albo imperfetto come questo che un gialletto/horror svogliato come ne abbiamo letti in quantità industriali sotto Marcheselli e Gualdoni.

A me francamente dell'esistenza di Recchioni interessa meno di zero. Basandomi su quanto leggevo negli editoriali mi risultava quasi simpatico, anche perché in quel contesto non può esprimere il suo rancore verso il mondo che vomita via internet. Ma mi è tuttora tanto indifferente che, se mi dicessero che da domani si occuperà di abiti e scarpe firmati e diventerà plurimiliardario, mi andrebbe benissimo. Purché stia lontano da Dylan Dog.

Perché Dylan Dog è vero che era già ammalato, ma la cura è stata molto peggio del male. Ora è una macchietta, gli albi sono un pretesto per attaccare questo o quell'altro in modo acido, sgradevole. Dylan Dog aveva sempre avuto la capacità e i modi di portarti a simpatizzare per lui anche quando prendeva posizioni che potevi non condividere, ora l'hanno fatto diventare antipatico anche quando sostiene opinioni condivisibili.

Se i gialletti horror erano il problema, occorreva farne di più belli e ispirati, non questi metarompimenti di palle, questi personaggi idioti che dovrebbero risultare sensati solo perché sono di una certa razza o di una certa religione, questi sermoni faziosi che, se non portassero il nome di un personaggio che hai amato per decenni, butteresti dalla finestra prima di arrivare a pagina 10.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: dom feb 04, 2018 11:53 pm 
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Iscritto il: lun gen 29, 2018 3:48 pm
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Beh quest'albo mi è piaciuto sul serio,merita un bel 7.Bella la storia,e bellissimi i disegni,ma le copertine di Cavenago continuo a non digerirle.

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“Arriva un momento della vita,in cui ti accorgi di conoscere piú morti che vivi!” Francesco Dellamorte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: sab giu 20, 2020 9:44 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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la fine dell'oscurità
fermo restando che la post-verità è un'invenzione dei perdenti che se la prendono con gli elettori brutti, sporchi e cattivi, senza con questo voler negare l'ossessione pro e contro i migranti e il disvalore penale di alcuni episodi, come quello dei no vax.... a me l'albo è piaciuto, pur con tutti i suoi innegabili eccessi... sì, la storia di uzzeo è luogocomunista, intellettualoide, delirante in certi momenti: le mano de dios (come quelle di "il mondo perfetto"), il finale :| il family day :? il gioco di parole fili/figli manco chieverotti avrebbe osato tanto :?
ma i disegni di SANTUCCI sono strepitosi e alcuni passaggi sono davvero inquietanti, visionari, violenti: la strage di westminster, i burattini umani, la povera bimba martoriata con metafumetto a pagina 45... da segnalare anche pazuzu a pagina 20, in basso a destra, e a pagina 84 una vignetta fotografica come quelle di "dopo un lungo silenzio"
albo accettabile tendente al buono, un buono che però va contestualizzato al periodo: un dylan dog sempre più distante dal mio dylan dog ideale.......
copertina straordinaria, un capolavoro, questo è un genio :)

voto 6/7


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