Cravenroad7

Perché non so se l'albo di turno fa cagare fin quando non l'ho letto.
Siccome in rete sento sempre gente che dice "è un capolavoro" e altri " è uno schifo" io rimango nel dubbio di essermi perso qualcosa.
Ma quasi sempre scopro , fopo aver letto l'albo , che c'è davvero tanta gente che non sa cosa significa una " bella storia" ( oppure lo sa, ma spaccia la cacca per cioccolata per interessi personali)

ma ancora gli date corda... mah...

commenti come questo aggiungono credito e valore all'albo del mese.

Leggo in piedi al supermercato, è bellissimo! Non riesco a smettere di ridere! La sto raccontando a tutti in ufficio da me! Ma che vita fai?!
Leggo in 20 minuti in piedi al supermercato!!!!!! A me non verrebbe neanche in mente; piuttosto beviti un caffè con un amico, cacchio! Facendoti offrire il caffè ovviamente, dato che mi pare tu abbia problemi ad arrivare in tasca!!! W lo scrocco!!!!
Comunque grazie bugs bunny, a me hai regalato 20 minuti di ghigne!!

Ecco perchè la bonelli è in crisi, perchè tutti leggono in piedi al supermercato !!!!! La bonelli dovrebbe investire nel rivestimento in cellophane!!!!

Ma davvero ridi con così poco ?
Altro che "la macchina umana".... cmq a me fa ridere pensare che c'è gente che spende soldi per leggere boiate simili.
Potrei leggere le scan come fanno tutti, ma preferisco stare in piedi che rovinarmi gli occhi al PC.
E al supermercato ci devo passare per forza, prima o poi, quindi ...

Per piacere bannatelo suvvia

Basta OT, non interessa a nessuno come e dove leggete i fumetti.

Non è piaciuto neanche a me. Sulla regolare è un po' che stento a trovare una storia che mi colpisca davvero. E' che in una storia come questa o come La Fiamma, quindi sul genere sociale, non riesco a trovarci una sorta di "paura" perchè, pur trattando di attualità, la vedo troppo stiracchiata, troppo distante per lasciarmi inqueto. Questo però è il mio parere, non la verità assoluta.
Continuo a ridere per la surrealità di una persona che perde tempo a leggere un fumetto che non gli piace più, per lo più in una situazione di scomodità e confusione, (come l'essere in piedi al supermercato), e che, successivamente, perde ulteriore tempo per venire a ripetere all'infinito, lo sdegno che ha provato. Che mestizia.
Le recensioni sugli albi le scrivi al banco del pesce o preferisci in coda per la bilancia della frutta ? A proposito, la frutta non pesarla tutta, prima pesa tre mele e attacca lo scontrino, poi aggiungine un'altra nel sacchetto, così una la non la paghi!!!

Ultimi due post eliminati perché off topic.

P.s. tornando in topic...la mia ragazza dall'italia lo ha letto e gli è piaciuto assai. Questo farebbe ben sperare anche nei possibili neofiti del verbo dyd. Niente, tutto qui. Dzech!

Allora le nuove generazioni possiedono la Verità...woooow
Fosse in te starei attento che la tua fidanzata di punto in bianco non si faccia i dread dal parrucchiere, salga su un grattacielo, e si metta ad imbrattare pseudorune sulle pareti...

tranquillo, wolk...niente drealock all'orizzonte soltanto un auspicio che anche altre utenze, oltre noi fedelissimi, si accostino a dyd.

Gigi Cavenago, sempre più bravo, in stile liberty, apre con classe "La fine dell'oscurità".

Mauro Uzzeo, aiutato dalle ottime tavole di Giorgio Santucci, vuole stupire a tutti i costi. Ormai sembra una moda della gestione Recchioni: cercare di realizzare albi che non possano mai essere considerati di routine. Ma pubblicazioni mensili obbligano un po' a questo. Io rimpiango, non dico la routine di Sclavi di fine anni '80, ma quella di Chiaverotti, Ruju, Faraci, De Nardo, Gualdoni, De Gregorio, Marzano. So che il supervisore legge il forum, quindi spero che questo mio messaggio non vada a vuoto.
Già con dialoghi del tipo: "Che bello che sei vivo" non si va lontano.
Nonostante Santucci dia parecchia espressività ai personaggi e al contesto apocalittico, l'ironica fine del mondo sclaviana era molto più originale di questa. Grazie alle chine emergono bene Dylan, l'artista folle e il dio, meno la popputa e insipida fidanzata (ma Dylan andrà mai con una piatta?). I dialoghi però rendono la storia pesantina e ci sembra di leggere una storia malriuscita di Paola Barbato (la scena del tentativo di arrampicarsi sulla fune di Dylan è esemplare).
Capisco che il personaggio Dylan si era un po' incagliato e andava svecchiato. Giusto l'adattamento agli anni '10 del XXI secolo. Quello che non sopporto è il tentativo pretenzioso di voler creare a tutti costi storie "speciali" nella serie regolare. Alla fine si ottiene un patchwork di confusi capitoli.
Sclavi in passato schierò Dylan un po' troppo a sinistra e fu per questo criticato. Non saprei dire se a torto o a ragione. Uzzeo fa lo stesso, con Dylan che attacca i no gender e le fake news "populiste-fascistoidi". Può starci, ho visto di peggio, ma anche il tema fake news, ben analizzato in qualche Martin Mystere, qui si perde in una confusa lotta alla ricerca del sostantivo VERITA'.
Groucho un po' ci salva con le sue freddure, ma 94 pagine per dire che ciascuno pensa di avere la sua verità in tasca è un po' troppo. Non dico di restare fermi ai soli vampiri e zombi, ma diamo in pasto ai lettori qualcosa che faccia chiudere l'albo con un sorriso. Gli sceneggiatori sono bravi, il supervisore non pretenda da loro cose impossibili.

i refusi grammaticali ormai sono la prassi...anche nell'ultimo numero sclaviano c'è un dialogo di carpenter ai limiti della denuncia..