Cravenroad7

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# 337 - Spazio profondo
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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 4:50 pm 
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Io mi sono fatto trascinare dal ritmo della storia, dalla bellezza dei disegni e dalla meravigliosa parte finale.

Tutta la "meta" dietro, al pari di bertuccia, non l'avrei acchiappata nemmeno tra 100 anni! Sono più dalle parti di rimatt, ben venga se ci sono più livelli di lettura perchè così la lettura può essere più o meno arricchita a seconda del lettore (vedi il trittico di "Queste oscure materie" di Pullman) ma se non si sostiene intrattenendo il lettore rimane un mero esercizio di stile.

Dopo aver letto la recensione di mr.glass mi sono detto: " ma quanto sono gnucco, effettivamente tutto torna", ma nonostante questo, se lo rileggo, torno ai miei livelli di lettura.

Detto questo, bellissimo albo, soprattutto la parte finale. Aggiungo però che sono contento che Recchioni si limiti, a parte un paio di storie l'anno, a fare il curatore. Il suo modo di scrivere Dylan non sempre mi piace (vedi "I nuovi barbari" o "Il modulo a38") ma apprezzo la sua sfacciataggine e il ricercare sempre di spiazzare il lettore, aspetto utilissimo in questa seconda fase!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 5:30 pm 
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Stento comunque a credere che il famoso lettore medio possa scoprire questa metastoria, anzi stento a credere che chiunque se ne avveda.
Senza un minimo di indicazione o pulcetta nell'orecchio o soffiata...
É impensabile che tutta questa macchinazione vada perduta.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 7:02 pm 
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Kowalsky ha scritto:
Il premio della critica "Horror Post" per il commento più orribile arrivato sui social network va a quello che da del vecchio rincoglionito a Sclavi per aver affidato Dylan a Recchioni.


chi è questo cafone? cosa ha scritto di preciso?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 8:09 pm 
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Credo mi sia piaciuta :wink: :wink: :wink: .


Senza troppe perplessità o riserve, ma anche senza troppi entusiasmi… anche se dalla seconda lettura in poi – con le varie “chiavi” – finisce per guadagnarci.
Alla fine non è un episodio pilota (nello spazio, del nuovo Corso… buonarrotico) ma mi sembra l’ideale per traghettare verso ulteriori sfere il buonvecho cargo dylaniato nei prossimi mesi.
In quanto abbastanza borderline e capace di confrontarsi col personaggio di Dylan da più punti di vista… direi che OSA, termine fondamentale per il trend a seguire 8-) .

Per intenderci, e restando nella cosmologia recchioniana, ma al passato: Mater Morbi è roba di un’altra galassia, I Nuovi Barbari un pianeta a parte, ma siamo già molte esosfere sopra storie più TerraTerra come Il Vigilante o La Nera.

Non entro in molte delle polemiche che avete intavolato perché all’undecima pagina di thread finirei per rimestare nel torbido. Devo solo dire che il citazionismo (qui) non mi pesa affatto perché non è sfrenato mettersi in posa ammiccante tra aficionados né rifrullaggio di quello che non vuole lascarsi sfuggire, all'interno del "genere" da cannibalizzare :? .


SPOILER ∆∆∆ SPOILER ∆∆∆ SPOILER ∆∆∆


In pratica una storia di fantascienza già vista con un mini-ingrediente horror a margine, a parte il protagonista che dovrebbe guidare una collana (scorsoja) horror sulle proprie spalle :x: .
Per quanto ritmo e sbandamenti reggano bene, non la trovo neanche molto intrigante come storia di fantascienza di per sé, in tutta sincerità… (vedi sceneggiatura centrale da pag 27 ad 85, che più standard non si può) : Organizzamoseatrovàimostri-Mesachesollorocheccetrovano-Ssottroppi-Facciamozompàtutto :tc: .

Non molto intrigante, of course, a parte la teoria dei cloni riprogrammati e non responsabili delle proprie azioni, in quanto pre-dotati di un copione di schematismi mentali (leggi: seghe) proprio per rappresentare i limiti delle sfaccettature più abusate del nostro non-più-Old-boy, anche a livello editoriale :evil: .
Già visto Dylan alla prese coi suoi dogmi, per smontarli e metterli all'angolo - Il Giudizio del Corvo - ma qui si procede nell'estremizzare i suoi lati paralleli con tanto di cloni a piede libero... di auto-castrarsi, nella quadratura del cerchio che non potranno mai ottimizzare.

Il più interessante è senza dubbio #4 con la sua coscienza del non essere umano e del non invidiare nulla a questa condizione (p. 36).
Senza entrare nei dibattiti sulla robotica di Asimov, ci sono degli spunti di rilievo per le inquietudini ombreggiate, come quello sulle precedenze comunicative, su ciò che è influente rispetto alla missione – salvare i lettori :?: :o :?: – sulla rigidità del pensiero unico… poi ammorbidito verso una semicomplicità monozigotica (v. pp 58 e 69)
Poco importa se poi #4 riporta in certi casi un frasario spiccicato a quello di Bishop in Alien 2 – p. 46.ii

Profetico al passato lo spettro di Bloch, che dice di non poter esser più se stesso dal 2014 – p.38, in attesa dei nuovi Almanacchi - un po’ meno in ghingheri la seduzione dei sensi di Bree portata verso l’ipersensibile #3, altro immancabile fantasma/fisima di cui è preda il cliché-ofago Dylan :roll: .

#2 è giustamente una marionetta paciosa, #1 forse meritava più spazio.

Bene lo scontro con un linguacciuto ed auto-citante Groucho – unico tasto debole del vero Dylan, Celoni ne sa qualcosa – soprattutto per la resa grafica di Mari che solo qui si avvantaggia enormemente dei colori (pp. 72-82).
Poco originale l’espediente del lancio automatico della pistola – cfr. sempre Celoni, in senso opposto – ma anche gli spettri scarseggiano di fantasia, ed è il leit motif morboso della storia dopotutto :D .

Dialoghi più essenziali del solito e senza alzate d’ingegno ad effetto. In certi casi si sente però la mancanza di un qualcosa sulle righe, anche perché tutto il contesto già lo è.
Alla piattezza di certi fantafilm ‘mmericani, sui dialoghi, ci siamo più che abituati. Anche l’ironia stenta a farsi largo, ma dividendo l’anima di Dylan per 5 o più figur(in)e è normale che lo “spirito” venga meno :g: .

Un punto in più per tutto il sottoscala allegorico bonus, che allude ma non delude :) .
Crea all’interno dell’albo un certo interesse e delle buone sfaccettature di riflesso, per i vari piani di interpretazione sovrapponibili, più o meno mirati al(la) proprio "meta-"
Io personalmente ci vedo un efficace metatesto narrativo ma non una metacritica fumettistica fine a se stessa, da comaraggio inacidito aziendale.
D’altronde anche il fumetto è un’arte comunicativa, e penso sia giusto che il Rrobe abbia utilizzato questo canale per esprimere un certo suo dissenso preoccupato – d’epoca, visto che la storia è stata pensata già prima della Gualdo-gestione – per le sorti di un eroe sempre più preda dei suoi fantasmi asfittici, e per quelle dei suoi lettori naufragati nello spazio non-profondo come ostaggi di storie superficiali o clonate in serie :cry: .

Forse l’unico appunto che farei, prendendo spunto da quanto scritto da Craven, è che per certe cose esistono anche altri canali comunicativi, come precedenze.
E se sta a cuore un’icona come Dylan, ancor prima di meta-testualizzarlo in una storia, si può pensare di parlarne da competente con i diretti interessati di persona , o scrivergli una mail privata, senza auto-hypeizzarsi tramite un blog gasato – o una storia postuma, come questa.
Giusto per salvare il salvabile prima della deriva fatale (auto-indotta) ed ajutarli in un compito non proprio semplice. Non penso che Gualdoni o Marcheselli, all’epoca, avrebbero respinto certe posizioni chiudendosi a riccio… nel profondo del loro spazio limitato/-ante :| .

Tornando alla storia: il finale è più una (facile) rimpatriata nel mondo dylaniesco più che familiare – vedi twist ad incastro chiaverofilo, ed inferno nell'inferno sclaviano – che una degna conclusione di quanto premesso prima :( .
Evvero, c’è un buco nero di mezzo: ma ciò non giustifica certe lacune grigie nel proporre qualcosa di più avvincente o disturbante per l’ultima tappa di queste traghettatura offshore. Scommetto che anche la casa di nature morte in cui piove dall’interno è una citazione di qualcosa, ma qui non ne capisco l’intento né l’afflato, qualunque esso fosse.
E la fuga in controfuga sembra un omaggio abbastanza dichiarato a storie sul genere di Ascensore per l’Inferno .

Dal mese prossimo si torna al piano Terra.
Ferma?

ALOHA COMPAGNI DI VASCELLO
(coscritti pure voi, forse.)



p.s.

No, non sono malato, e se fossi in malattia potrei scrivere di più. E’ per questo che ho accorciato più del solito: questione di scarso tempo a dispositio. Ma tanto ritorno, specie per Mari e per il resto…
…il resto che ho da dire
:3 .

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 8:47 pm 
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ma per quanto ne sappiamo noi possono averne parlato per mesi, si possono esser presi a manate, testate, sfidati a duello dietro il convento delle carmelitane scalze.
se ha scritto questa storia e sclavi sapeva del retroscena, vuol dire che ha le chiappette ben parate.
che se lo può permettere.
aldilà del fatto che sono pienamente convinta che sia solo una constatazione, o una critica più che lecita.

è un lavoro scrivere dylan dog, mica volontariato.
se i disegni erano qualitativamente in declino e tutti noi notavamo che gli autori non sembravano più gli stessi, bensì impegnati in compitini, perchè NON dirlo attraverso una storia?
non è mica vilipendio ad alte cariche dello stato o del monte olimpo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 9:10 pm 
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Sperando di soddisfare una curiosità del collega di sventure nerazzurre, penso che la scena della pioggia sia presa da questa di Solaris

L'utilità effettiva mi sfugge, forse per far capire al lettore che il Dylan abbia ancora a che fare con la realtà di prima e non con un'altra venuta fuori dal nulla e che quello che vede sia una proiezione della sua psiche (anche se il protagonista del film di Tarkovskij vede suo padre all'interno della casa, Dylan avrebbe dovuto vedere qualcuno che gli è familiare e caro, cui è affezionato, tipo Xabaras che prende un tè col Dottor Hicks e Mana Cerace).
Dopo che ho letto del meta-testo non posso fare a meno di pensare al Dylan clone femmina come a quello della Barbato e al Dylan-Schwarzy come a quello che a volte sarebbe stato tentato di realizzare Recchioni stesso :)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 9:30 pm 
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...e il Dylan #1 sagace quello di :r: ?
...e quello col pilota automatico #4 il Dylan del trio delle 5G? (paceallanimaloro).

Grazie per il filmato. Ricordavo qualcosa ma non riuscivo a mettere a fuoco (lento, di memoria).
Però rimangono madre&figlia: anche quelle mi suggeriscono qualcosa... :roll:

bertuccia2004 ha scritto:
ma per quanto ne sappiamo noi possono averne parlato per mesi...
se ha scritto questa storia e sclavi sapeva del retroscena, vuol dire che ha le chiappette ben parate.
che se lo può permettere [...]non è mica vilipendio ad alte cariche dello stato o del monte olimpo.


Mai parlato di vilipendio.
E mi sembra di essser stato chiaro sul fatto che oltre che molto (a me) gradita, la parte meta-fumettiscica è più che legittima 8-) .
L'unica sbavatura è quel tuo imperfetto, perché in realtà l'appello alla perfettibilità è sgorgato su pagina solo da tempi presenti.
Bella forza pubblicare critiche "parate di terga" adesso. In postumità retroattiva e direttamente dalla stanza dei bottoni :!:

ALOHA BENEPLACITO
(Domingo)

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 11:21 pm 
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Kowalsky ha scritto:
Il premio della critica "Horror Post" per il commento più orribile arrivato sui social network va a quello che da del vecchio rincoglionito a Sclavi per aver affidato Dylan a Recchioni.


Si vabbé sarà stato Zampaglione sotto mentite spoglie Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 11:44 pm 
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wolkoff ha scritto:
Però rimangono madre&figlia: anche quelle mi suggeriscono qualcosa... :roll:

Forse sempre Tarkovskij, quello di "Stalker"? Comunque mi pare un maschietto.


Ultima modifica di tommaso il mar set 30, 2014 11:50 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mar set 30, 2014 11:45 pm 
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Cos'è spazio profondo?

POSSIBILI SPOILERS

Sicuramente una buonissima storia.
Un ponte tra il futuro (Fase 2) che si proietta verso qualcosa di veramente interessante e il passato (la vecchia gestione) dalla quale si porta alcuni strascichi.
E' una storia che tecnicamente mi pare eccelsa per tempi narrativi e temi trattati.
L'idea di base che supporta la sceneggiatura è fortemente provocatoria. Un non-Dylan al centro della narrazione attorniato da altri 4 che rappresentano un aspetto portato all'eccesso.

Un Dylan sezionato, analizzato, portato all'eccesso e alla fine denuclearizzato.
Se vogliamo riassumere tutto ciò in una parola: Recchioniano.
Ciò significa anche avere alcuni dialoghi che poco si addicono allo spirito del personaggio (sto pensando alla battuta sprezzante durante il combattimento con Groucho) ma dall'altra parte poter usufruire dell'enorme cultura pop del Rrobe che in parte lo accomuna con Sclavi nel gioco delle citazioni (due modi di utilizzo differenti, ma per me, entrambi condivisibili).

Sulla storia è stato già detto abbastanza: ci tengo invece a sottolineare come le comparse in una storia così atipica di Groucho e Bloch siano perfette a conferma di come Rrobe abbia centrato perfettamente questi due personaggi.

Ma c'è una cosa che non va, e pure grossa, e mi rendo conto che quello che sto dicendo è un discorso chiaramente soggettivo:
Non mi ha emozionato.

Dovevo sentire il freddo dello spazio profondo, la paura del vuoto e dell'ignoto. Volevo perdermi in questo buio infinito, ma non ci sono riuscito. Non so se è stata colpa dei personaggi presentati, del finale prevedibile, oppure della stessa ambientazione fantascientifica. L'unico sussulto che mi ha ferito e inquietato: la scena con Bloch.
Però una cosa è certa: che questo, come prologo, non poteva che essere il migliore. E' il manifesto di Recchioni, il manifesto di intenti, di quello che è ma soprattutto di quello che sarà.

E' la direzione giusta quella intrapresa?
Credo di sì perché Rrobe ha fatto una cosa che solo la Barbato prima aveva fatto.
Osato e io gliene sarò sempre grato.

Voto 7

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 6:09 am 
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bertuccia2004 ha scritto:
è un lavoro scrivere dylan dog, mica volontariato.
se i disegni erano qualitativamente in declino e tutti noi notavamo che gli autori non sembravano più gli stessi, bensì impegnati in compitini, perchè NON dirlo attraverso una storia?
non è mica vilipendio ad alte cariche dello stato o del monte olimpo.


Proprio perchè é un lavoro e stai criticando colleghi di lavoro!!!! Ma è così difficile trovarci poca etica professionale in questo???
Personalmente non mi é mai capitato di leggere critiche (più o meno esplicite) di un autore o disegnatore o responsabile Bonelli verso un suo collega SEMPRE all'interno della Bonelli.
Potevo capirlo se il Rrobe avesse utilizzato questa storia per John Doe, era un'altra casa editrice CONCORRENTE, e sfruttare il proprio personaggio per criticare "metaforicamente" la gestione di un altro personaggio di un'altra casa editrice che però si legge e si ama molto beh... così sarebbe stato meglio...anzi.. GENIALE.
Non è vilipendio a nessuno, è semplice sputtanamento ( perdonate il termine ma lo avevo sulla punta della lingua da un po') di vari colleghi, fatto con una non piccola dose di narcisismo e pretenziositá.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 9:22 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Craven ha scritto:
Potevo capirlo se il Rrobe avesse utilizzato questa storia per John Doe, era un'altra casa editrice CONCORRENTE, e sfruttare il proprio personaggio per criticare "metaforicamente" la gestione di un altro personaggio di un'altra casa editrice che però si legge e si ama molto beh... così sarebbe stato meglio...anzi.. GENIALE.


Lo ha fatto, proprio con Dylan Dog (e Tex e Ken Parker) su uno degli ultimi numeri di John Doe.

Comunque, ribadisco, lo "sputtanamento" fatto con "narcisismo e pretenziositá" è sottinteso in ogni opera autobiografica e polemica, sia in chiave esplicita che (come in questo caso) metaforica. Seconda la tua etica non si salverebbe nessuno, a cominciare da autori come Bukowski, Céline, Guccini...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 9:24 am 
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Craven ha scritto:
bertuccia2004 ha scritto:
è un lavoro scrivere dylan dog, mica volontariato.
se i disegni erano qualitativamente in declino e tutti noi notavamo che gli autori non sembravano più gli stessi, bensì impegnati in compitini, perchè NON dirlo attraverso una storia?
non è mica vilipendio ad alte cariche dello stato o del monte olimpo.


Proprio perchè é un lavoro e stai criticando colleghi di lavoro!!!! Ma è così difficile trovarci poca etica professionale in questo???
Personalmente non mi é mai capitato di leggere critiche (più o meno esplicite) di un autore o disegnatore o responsabile Bonelli verso un suo collega SEMPRE all'interno della Bonelli.
Potevo capirlo se il Rrobe avesse utilizzato questa storia per John Doe, era un'altra casa editrice CONCORRENTE, e sfruttare il proprio personaggio per criticare "metaforicamente" la gestione di un altro personaggio di un'altra casa editrice che però si legge e si ama molto beh... così sarebbe stato meglio...anzi.. GENIALE.
Non è vilipendio a nessuno, è semplice sputtanamento ( perdonate il termine ma lo avevo sulla punta della lingua da un po') di vari colleghi, fatto con una non piccola dose di narcisismo e pretenziositá.


Che l'ego di Rrobe sia smisurato è risaputo. Non mi pare che sia una critica ai vari colleghi..quanto al Dylan degli ultimi (10?) anni passando dagli sceneggiatori ai disegnatori, da Stano (copertine) ai curatori (abbiamo tanto criticato Gualdoni ma nessuno apre bocca sull'operato di Marcheselli) e anche a Tiziano che, per quanto tagliato fuori, ci ha messo anni a capire che stava perdendo definitivamente Dylan. In queste critiche credo e spero ci si metta dentro anche lui: a parte MM le altre storie sono decisamente su un piano inferiore. A tutto dire sarebbe potuta essere anche MM la storia di passaggio tra la fase 1 è il downgrade definitivo.
Non vedo Spazio profondo come un albo di transizione. Lo vedo come un albo che sarebbe potuto uscire due anni fa e allo stesso modo uscire tra 2 anni. Non è un Dylan nuovo o vecchio; è un Dylan portato su uno scenario diverso. L'astronave sarebbe potuta essere un laboratorio o una casa.
Quello che mi ha colpito non è tanto il "come" ma il "cosa". Cosa racconta la storia.

Il merito di Recchioni per me lo vedremo più nel totale che nello specifico. Non credo che saranno le storie a riportar Dylan al (vecchio) Dylan "nuovo" quanto tutto l'insieme delle scelte fatte: nuova grafica, nuovi autori, nuovi disegnatori..una concezione un po diversa delle varie testate con una differenziazione sui temi..e quel che è più importante: Dylan che indaga il presente.

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che possa amarci chi ci ama
a chi invece non ci ama possa dio cambiargli il cuore
ma se il cuore non può cambiare..
..che gli storca una caviglia così sapremo con chi non bere!

Lui aveva un vecchio maggiolone cabriolet..sfatto ma piaceva tanto a lei..


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 9:37 am 
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wolkoff ha scritto:
...e il Dylan #1 sagace quello di :r: ?
...e quello col pilota automatico #4 il Dylan del trio delle 5G? (paceallanimaloro).


Ci starebbero. Per l'1 però sul subito mi è venuto in mente il Dylan spettatore visto tante volte (ad esempio con Di Gregorio), però ha qualcosa del Dylan raziocinante di :r: (di cui a proposito un paio di albi all'anno non mi dispiacerebbe affatto leggere, probabilmente più per l'Old Boy che per il nuovo corso).
Il 4, pensando bene, potrebbe sembrare in generale un Dylan troppo supereroe (assomiglia al Dottor Manhattan) di autori che si dimenticano la sua natura antieroica. Pensando male, un Dylan freddo e impersonale, alla lunga noioso, tra i peggiori della serie (appunto del trio delle meraviglie).
Il 5 invece è un Dylan che, consapevole di non esserlo, guarda a quello originario sclaviano e non solo, che si trova a vivere in un contesto nuovo. Quello che Recchioni tenta di realizzare da ora e a cui facciamo un in bocca al lupo perché ci riesca (ma dipenderà anche dagli altri autori che vi collaboreranno).

tommaso ha scritto:
Forse sempre Tarkovskij, quello di "Stalker"? Comunque mi pare un maschietto.


Sono venuti in mente anche a me la moglie e la figlia esp dello stalker, ma forse ci stiamo concentrando troppo su Tarkovskij (il che è comunque un bene) :)
Magari dovevano essere solo parte di una scena apparentemente e fugacemente idilliaca o un desiderio riposto nell'animo di Dylan, una vita tranquilla, familiare, ecc. Tipo quella di cui ci ha offerto uno scorcio Ambrosini nell'ultima sua storia sul CF (anche lì fugace ed illusoria).


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 10:51 am 
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Iscritto il: ven ago 22, 2014 9:10 am
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Ho letto parte del thread, fate molte osservazioni e analisi interessantissime.
Finalmente ieri ho letto anch'io Spazio profondo, e per dire la mia (mi scuso se ripeterò impressioni già scritte da qualcun altro), al di là del livello di "analisi" del racconto che si può fare, non mi ha convinto del tutto.

Non dico che è una brutta storia. Come storia horror-scifi 'citazionista', è un buon prodotto. Mi sono piaciuti molto i disegni che riescono a creare una certa atmosfera con il linguaggio del fumetto, cosa mai facile. Le "reinterpretazioni" della figura di DyD sono interessanti e riescono a dare l'idea, cioè mantenere qualcosa dell'originale pur nel cambiamento somatico "funzionale" al ruolo.

Mi ha convinto meno però "in quanto albo di DyD". Come vi scrissi nella presentazione, sono un "vecchio" lettore, che si è fermato (come lettura regolare) nella prima metà post-numero 100, per riprenderla saltuariamente, e che non ha quasi mai amato gli albi più recenti. Mi manca perciò la familiarità con il personaggio come si è delineato negli ultimi anni, rispetto ai lettori più costanti. L'impressione che ho avuto quindi è stata quella di NON leggere DyD.

Non è solo questione della storia one-shot con un'ambientazione e un contesto a sé (nella serie ci sono stati tanti altri esempi di ciò), è proprio che mi è sembrato di leggere un altro fumetto. Insomma l'operazione di questo albo mi è sembrata un po' fine a sé stessa: voler spendere un'idea (assemblata per quanto si voglia da varie fonti) in un contesto e con un personaggio che non c'entrano niente. Proprio volendo fare una one-shot "di transizione", potevano trovare tutt'altra ambientazione e tutt'altro contesto, secondo me sarebbe stato meglio. Non so, ad esempio affiancarlo a qualche celebre indagatore dei misteri del passato (Harry Price?), oppure a un altro personaggio bonelliano, o magari..

Certo si può rispondere che l'intenzione degli autori era di far percepire che da ora in poi DyD sarà totalmente un'altra cosa... ma no, non è così, a leggere le loro anticipazioni dei mesi scorsi, sembravano voler riportare DyD all'impostazione e ai fasti del passato. É vero però che tutto ciò può non valere per Spazio profondo, ma bisogna valutare a partire dal prossimo numero. E allora, chiudiamo questa parentesi, per me evitabile per quanto di piacevole lettura, e aspettiamo "Mai più, ispettore Bloch". :)

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Diciamo che ho fatto della curiosità il mio stile di vita.


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