Venimmo, vedemmo, e senza indugio indovinammo! Il potere dell'horror: ho visto questo film solo una volta da ragazzino, e quel personaggio mi si è piantato per sempre nel cervello!
_________________ "You should be ashamed of yourself". "I am. 24/7".
Io l'avrò visto una volta sola coi sottotitoli mezzo stordito qualche notte d'estate di 15 anni fa od oltre. Vallaricordà certe cose... many thanks
skeletor ha scritto:
il siniscalchi degli ultimi anni pare ricalcare pesantemente foto. per gli sfondi le usa proprio.
In questa sua storia non ci sono molti fondali elaborati, a parti quelli nel bosco... ... per cui 'sta cosa dei ricalchi non mi sembra molto collegabile a delle foto.l Londra e gli interni sono parecchio essenziali.
E anche se fosse, sa ricalcare di certo meglio di altri autori, aggiungendo uno stile proprio da sovrapporre all'impianto di base. Avercene
Gusti A me invece, da quando si è liberato dei padri putativi, è sempre piaciuto molto. L'evoluzione grezza e "corposa" della scuola salernitana di Brindisi, De Angelis, Luigi Coppola, etc. Qui non ha osato il grezzume pulp-issimo e nevrotico di Saguaroper motivi di etichetta, ma si sa che Dylan è un damerino imborghesito...
[...]
Visto che ci siamo, mantengo la parola e torno all'argomento refusi della storia di De Nardo (pure lui membro della scuola salernitana, tra l'altro) Apriamo quindi il jingle per la rubrica:
Chi (non) l'ha visto? ____riferito ad editor e supervisori ovviamente
#'Dunque, il primo più che altro è un refuso concettuale, e credo che la colpa non sia tanto del disegnatore quanto dello sceneggiatore che non ha ben compreso il modus agendi delle sue stesse creature. Quindi roba abbastanza veniale alla fine.
In pratica abbiamo un mutaforma alieno con tanto di tentacoli e uncinoaspiracervello che si impossessa delle fattezze del suo prossimo-aspirante-clonabile-umano, lasciando poi il cadavere di quest'ultimo, tipo involucro svuotato, senza materia grigia nella zucca vuota e privo di connotati come un crush-test dummy qualsiasi. Succede per vari stadi a staffetta, prima con Tim, poi con Madonna-Pamela, poi col direttore Mark, ingannato dal mutaforma nei panni di Pamela mentre se lo scopa nel retro di una Mercedes in pieno bosco (p.62).
Alla fine - pur non essendo chiaro cosa lo ispiri così tanto nel cambiare personalità sempre nell'ambito della redazione di WWW, quando poteva aspirare il cervello di gente più interessante/influente in UK, tipo Lady Diana o David Bowie - vediamo che con l'inganno, nelle (penultime) fattezze di Mark attrae Melody nello sgabuzzino della redazione e prende le di lei fattezze (p.97). Ma mentre testi, disegni ed ammiccamenti allusivi ci indicano che quello legato nello sgabuzzino sia il dummy-zucca vuota di Mark (p. 96, v. anche peli sul petto... piatto ), in realtà quello dovrebbe ESSERE A LIVELLO DI TRANSFER IL CADAVERE-INVOLUCRO di Melody, l'ultima vittima del mutaforma, che non credo dopo il ricongiungimento con Dylan si fosse asportata le zinne per favorire un bel petto villoso da femme fatale per buzzurri trans. Come non credo che il mutaforma sia fosse portato dietro a Londra il cadavere di Mark dal bosco per rinchiuderlo nello stanzino .
##'' Il secondo errore è più scontato e palese, ennesima dimostrazione della forzosaggine (e non-accortezza) del voler ambientar a tutti i costi queste storie negli anni '80-90s dell'Old Dylan, facendosi sfuggire anacronismi pacchiani a più non posso.
Ne avevo parlato ad oltranza qui con altri di voi (settimo post), perché la cosa non è nuova, per cui non mi dilungo e passo solo al dettaglio sfuggito a fior di curatori, editor, proofreader e revisori, pagati per questo, c'è da dire, perché tra disegnatore ed autore dei testi può sempre esserci qualche misunderstanding durante lavori che vengono elaborati nell'arco di mesi, magari cambiando idea in corsa per la destinazione finale.
Vuoi a tutti i costi metterci nel frullatore Martin Mystère delle origini, Gorbaciov, la Thatcher, il vecchio Mercedes, i registratori a nastro, le Big Babol, l'assenza di smartphone ed altre diavolerie? Va bene... se questa è l'ambientazione... ...ma poi non puoi GIA' ALLA SECONDA TAVOLA ficcarci un navigatore satellitare sul cruscotto dell'auto che sfreccia per non darti un passaggio
Qui la cosa è meno grave/evidente/ripetuta che nella serie di svarioni della storia della P&M sul link di sopra, ma lì erano parzialmente giustificate dal fatto che forse l'ambientazione di partenza non era stata concepita per la versione Old Boy di Dylan, con tutto questo integralismo anni '80-90s. Mentre qui De Nardo è fautore a più riprese di una storia che vive proprio di questa ambientazione vintage, da come l'ha indirizzata lui stesso a Siniscalchi consapevole...
Che dire, visto che sono così affezionati a quei tempi saluto la redazione con un Pippo Baudo d'epoca :
Per me Siniscalchi non ci ha guadagnato col passaggio al disegno in digitale. Si è irrigidito tantissimo, ha iniziato a usare questi retini random, ed è vero che ha anche iniziato a ricalcare pesantemente (e scopertamente) materiali di repertorio, non solo per gli sfondi, ma anche per macchine, motociclette, e fisionomie; ma secondo me ha ragione anche Wolk dicendo che comunque cerca sempre di reinterpretarli con il suo stile, che io ritengo a tutt'oggi gigantesco.
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In questa storia non compare neanche mezzo retino di striscio strisciato. Poi il suo tratto non è mai stato particolarmente fluido o sinuoso, anche nelle scene d'azione (v. passaggio dallo stile di Brindisi a quello di Tacconi, mica Freghieri ); per cui più che irrigidito si è un po' appiattito, per l'uniformità dell' "inchiostratura" digitale, ma quello è un male comune. Di sicuro è meno prevedibile e ripetitivo di altri, con quel tratto così "nervoso".
Per quanto riguarda i presunti ricalchi sui fondali ho già detto sopra. L'unica automobile dettagliata che compare è questa qui, e non mi sembra affatto calcata (basti vedere la distanza "sballata" dal fanale alla maniglia della portiera)
Continuo ripetere che in questo albo mi ha soddisfatto parecchio e raramente mi ha deluso
Ultimamente le uniche cose che ho letto di Sinis sono state il suo romanzo a fumetti e saguaro. Se su Dylan alcuni di quei "difetti" non ci sono, tantissimo meglio!
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Ultimamente le uniche cose che ho letto di Sinis sono state il suo romanzo a fumetti e saguaro. Se su Dylan alcuni di quei "difetti" non ci sono, tantissimo meglio!
In Saguaro è abbastanza urticante, ma in modo spinto e voluto, con quel pulp estremo, quasi psichedelico nel grezzo. O ti piace o torni linee più rassicuranti...
Oggetto del messaggio: Re: #OB5 - Il giornale dei misteri - Casanova
Inviato: dom feb 21, 2021 4:55 pm
Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm Messaggi: 3868
wolkoff ha scritto:
Io l'avrò visto una volta sola coi sottotitoli mezzo stordito qualche notte d'estate di 15 anni fa od oltre. Vallaricordà certe cose... many thanks
skeletor ha scritto:
il siniscalchi degli ultimi anni pare ricalcare pesantemente foto. per gli sfondi le usa proprio.
In questa sua storia non ci sono molti fondali elaborati, a parti quelli nel bosco... ... per cui 'sta cosa dei ricalchi non mi sembra molto collegabile a delle foto.l Londra e gli interni sono parecchio essenziali.
E anche se fosse, sa ricalcare di certo meglio di altri autori, aggiungendo uno stile proprio da sovrapporre all'impianto di base. Avercene