Cravenroad7

link alla recensione:
https://www.youtube.com/watch?v=WKdJ5FFvEE0

La copertina può essere i soliti sospetti, come pose.

La copertina ha l'effetto negativo di fare pensare che stai comprando una tamarrata di albo, mentre l'albo, pur con tanti difetti, quantomeno non è una tamarrata. Tirare in ballo il film La stangata è da codice penale, ma la storia non è una cafonata, come pure sti cinque coatti in copertina fanno pensare.

Dal link di Rkc qualcuno sostiene sia un derivato texiano
https://shop.sergiobonelli.it/tex/2018/ ... i-1003368/

Di certo non è una cosa originale, perché il nerdomantra del citazionomane persevera: mai sia provare a non omaggiare qualcuno/-osa sapendo che nessuno omaggerà in futuro i tuoi lavori, dal vuoto di creatività significativamente degna di nota che lascerai...

Premetto che: non ho letto l'abo. Non lo comprerò, così come non comrperò il prosieguo.
Voglio lasciare solo una considerazione.
Mi sembra di capire che questo sia l'albo di eserdio per l'autore. Ebbene, invece di esordire con un soggetto originale, si tuffa a piene mani in un tema super sfruttato. Se ne sente davvero il bisogno?
Golconda. Inferni. Armageddon. Erano figli del loro tempo, con un loro significato. In inferni viene solo citato Golconda, successivamente invece si è sempre cercato di creare un solido legame tra i due. Cosa, appunto, già fatta in passato. Oggi, nel 2024, dopo oltre 400 numeri, ce n'era davvero bisogno? Mah.
Inferni: un bell'albo che, a paragone della roba che sta uscendo da dieci anni a questa parte, diviene una sorta di capolavoro. Ma ce lo ricordiamo Inferni? Chi lo cita, se lo ricorda? Quello burocratico, super citato e mega sfruttato, è solo uno dei tanti, possibili Inferni! Allora perché continuare a citare l'uomo dai due volti, l'uomo con la testa a occhio, quello con la testa a pistola, ecc? Volte citare Inferni? EDbbene, miseria ladra, fatelo con un Inferno del tutto nuovo e originale! E inventatela qualcosa, una volta ogni tanto invece di citare e copiare, copiare e citare!
PS: spero non si ricordino MAI di capolavori come Horror paradise, la casa infestata, Frankenstein, Terrore dall'infinito. Solo per citarne alcuni!

Lo citano perché pensano che il lettore medio si sbrodoli.
È un po' il problema di Morte, di Morte che gioca a scacchi, Morte con la calza a rete e il filo nel sedere e la frusta in mano, il problema di Arlach, quell' altro subnormale che ogni tanto spunta a farci tenerezza, ecc.
È altrettanto chiaro che un esordiente si presenti con questo biglietto da visita, un po' perché calca un terreno familiare, un po' perché si ingrazia la platea con un'ambientazione amata.
Se sei in un ristorante l'etrée va sul sicuro, fa la bocca al cliente.

CHI CAZZO È ARLACH?!?

Vabbeh, senzamembroferire... s'era capito che Berta alludeva a Lord Chester, from Harlech



Ti assicuro che questo albo c'entra pochissimo con quelle storie da citate, nello spirito, nella collocazione, nella struttura, quanto nell'ispirazione. Si tratta solo di sfruttare un mezzo-marchio strumentalmente per imbastitrici altro. Di ambrosiniano (o sclaviano, o chiaverottico) come atmosfera e tematiche nada, solo un vago sentore nel setting scenografico, ma giusto un quantobasta, sale, pepe, olio.

E poi Lanzoni non direi che sia all'esordio, con tutti gli albi della mugghiera a cui ha messo mano(missione) direttamente essendo grandintenditore di DD, pluri-certificato dalla simpatia di Sclavi stesso a quanto pare...

Eh non l'avevo capito perché rimane comunque il fatto che di tutta la serie inedita mensile avrò letto sì e no un quarto, quindi è assolutamente possibile che alcuni personaggi famosi/ricorrenti me li sia completamente persi.

Ma che cavolo è venuto fuori?!
Harlech!

Mi ha fatto subito pensare al film I Soliti Sospetti (tra l'altro Del Toro al centro è vestito un po' alla Dylan).

Spero che non si manifesti la legge non scritta delle storie doppie (più recenti), per cui la prima con-tutte-le-buone-intenzioni-possibili risulta quantomeno passabile, incuriosendo quel zinzino verso la successiva... che poi rivelerà tutta la sua pochezza complessiva alla fine delle 188 pagine

Per ora, con moooooooolta fatica, a parziale impressione ho votato 6 di pura prospettiva, ma come detto sopra spero che Murphy si contraddica nelle sfiducia strisciante date le premesse.



S ♰ P ♰ O ♰ I ♰ L ♰ E ♰ R




Per sommi cap(occion)i mi è sembrato di leggere un De Nardo imborghesito, verso una deriva action-pseudofantasy di vaga impostazione hollywoodianica, dove entrambe le componenti sono col freno a mano tirato, verso un più scolasticamente moderato mood Martin Mystèrico - complice anche Alessandrini, of course. Un compitino non richiesto, e non caso il clou d'interesse riscosso qua sul forum si rivolge soltanto alla copertina.

Non ci trovo nulla dell'inquietudine surreale del Conte Ambro, a propo' di inferi burocratizzati.
Non ci trovo una briciola della beffardaggine tagliente di Sclavi, quando affrontava certi setting a parodia del misticismo.
Non ci trovo nessuna impronta dylanatiata tipica (Claudione perdonali ) quando si tratta di entrare nel trucido-fatalista che smuove laggiù personaggi e vicende.
In pratica si poteva ambientare nel contesto di un Jumanji o di una qualsiasi rapina filmata a Las Vegas e non cambiava nulla... quando proprio il setting appositamente scelto doveva costituire il cuore viscerato della storia, e non solo un richiamo per le falene nostalgiche da edicola .

Corridoi asetticamente vuoti, spiegonzi pedissequi - di fatto fino a p.43 si parla solo di cosa fare e perché - incontri casuali senza mordente, scontri da tavernetta, poco divertimento di spirito, e un bluff banalerrimo da quattro soldi a completare il presunto twist ansiogeno che dovrebbe proiettarci verso il prossimo albo.
Tutto molto ordinato, nella sua asfittica povertà, che in pochi spicci sembra consistere soltanto in un gironzolaggio continuo per illustrarci una galleria di addetti alla sicurezza idioti quanto sfaticati in cotale sezione degli inferi: a mio vedere questo è il nocciolo (involontario ) dell'albo, che non fa nulla per superarlo .

Si perde mezz'ora soltanto per illustrare tutta la faccenda della sangria ("sanghiaccio") a base di bulbi oculari, e poi l'unico spunto che poteva risentire di un certo fascino "cool" pienamente infernale - la partita a poker - viene ridotto ad una fessacchiottata senz'arte né parte per andamento e sviluppi. A confronto lo scambio di anime in palio sempre a poker messo in scena qui, fa sembrare il nuovo Dostoevskij.

Dopo l'Inferno per Dante veniva il Purgatorio.
Dovremmo ricorrere alle fave di fuca in previsione del prossimo albo

Questo tipo di albo mi da sempre una forte risposta emotiva ma nel modo più sbagliato e involontario possibile.
Prima o poi smatto davvero.

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Allora, iniziamo dalla copertina, da sinistra a destra:
-Lewis, il pugile, viene presentato in versione canottierata e in posa machissima, mentre nell'albo è a malapena un servo muto;
-Hooker ha il fisico di Cristiano Ronaldo, mentre nell'albo no;
-Dylan non va commentato nemmeno, perché ovviamente quella posa da modello di Zara capitato lì per caso si commenta da sola;
-Kelly viene presentata con una spaccazza nella gonna tanto inesistente quanto ridicola, e soprattutto con degli anfibi troppo cazzutissimi, mentre nell'albo ovviamente ha comodissime scarpe col tacco e nessuna minigonna killer;
-la presenza dello scheletro del dottore è forse il più grande SPOILER mai visto su una copertina di Dylan!
Sullo sfondo, il caveau più DOZZINALE mai realizzato da mano umana. Praticamente i Cestaro hanno preso la vignetta a pagina 34, e l'hanno ingrandita senza aggiungere una virgola in termini di chiarezza del disegno, che è un errore che persino io ho capito quando avevo tredici anni.

De copertina, satis.

In definitiva:
Una copertina ultra tamarra che stona moltissimo col tono che invece ha l'albo, e che soprattutto stona a morte con il concetto di Stangata di hilliana memoria. Quindi: specchietto per le allodole, buono per i polli e i gonzi.

L'albo, forse perché ho ricominciato la dieta, e sono piuttosto deboluccio, a me non è dispiaciuto, al netto di alcuni difetti veramente pesanti (e al netto del fatto che è il primo di una dilogia).
Il primo difetto è la premessa assolutamente balzana, con i tesori dei morti che finiscono all'inferno, una trovata di rara scemità.

Il secondo difetto è che il piano "altamente congegnato" da Hooker, la sua "stangata", fa acqua da tutte le parti, e se non fosse che tutti gli impiegati infernali non hanno voglia di fare un cacchio, il piano fallirebbe a pagina 23, con l'arrivo di Kelly, quindi nello stesso istante in cui il piano INIZIA. Non so se mi spiego. L'albo è una continuazione di impiegati degli Inferni che vedono succedere cose fuori dal protocollo e non riportano la cosa ai superiori. Succede a pagina 23, a pagina 26, a pagina 43, a pagina 53, a pagina 56, a pagina 63, a pagina 71, a pagina 73, a pagina 74, a pagina 86. Secondo me, un po' troppo spesso.

Il terzo difetto, ovviamente, è il pressappochismo dilagante, che fa sì:
-che Dylan venga cloroformizzato senza accorgersi che ci sono degli esseri umani che gli stanno arrivando alle spalle scendendo le scale;
-che Hooker debba TATUARSI sulla mano l'indizio di guardarsi il corpo, casomai uno nell'arco di una giornata mancasse di togliersi la maglietta!
-che Dylan faccia parte del piano SENZA CHE GLI SI DICA QUALE SIA IL PIANO FINO A QUANDO NON SONO FINITI AGLI INFERI, che è uno dei cliché per me più insopportabili. Letteralmente Dylan NON SA NEMMENO che cosa sta portando nella valigetta!
-per quale motivo Kelly dovrebbe essere esperta di cavi telefonici per fare tutto il triccheballacche con le derivazioni, solo Lanzoni lo sa;
-e poi, qui sono molto confuso: il piano di Hooker è mettere mano al suo fascicolo per correggere la sua data di morte. Ora, lasciamo stare il fatto che gli hanno dato tre mesi di vita, e in questi tre mesi di vita lui HA TROVATO IL MODO 1) di fare avanti e indietro dagli inferi, ma vedi che botta di culo! 2) Di scoprire che i soldi dei morti finiscono all'Inferno, ma vedi che botta di culo! 3) Di fare questo tracchiggio TREDICI VOLTE! In quanto tempo?!? Nei tre mesi che gli rimangono da vivere?!?!?
Lasciando stare questo: la cosa che mi sembra strana è che Hooker dice di aver già letto i fascicoli dei suo sodali Lewis e Kelly. Se ha letto questi fascicoli, che immagino siano secretati come il suo, non vuol dire che il suo piano era già riuscito prima? Perché quando ha visto i fascicoli di Lewis e Kelly non ha rubato anche il suo? Ma soprattutto, già che c'è perché non rubare anche i fascicoli di Lewis e Kelly, così da ricompensarli del loro aiuto nella stangata? Ma poi, guarda un po' che botta di culo, trovare due complici che PURE LORO hanno poco tempo da vivere, e uno di questi complici ha PURE UN TELEFONO CHE COMUNICA CON GLI INFERNI!

Allora, tolto questo delirio, che ora che ci penso è peggio di quello che credevo all'inizio, abbiamo un albo che tratta il tema degli Inferi in modo sì accademico, ma comunque rispettoso della tradizione dylaniana. In altri tempi, sotto altre curatele, probabilmente avremmo avuto Duefacce che citava i film di Clint Eastwood e l'albo che si intitolava "Colpo grosso coi mitra e il bazooka laser". Quindi da questo punto di vista la classicità dell'albo è salva, per quanto abbastanza di maniera.

Secondodipoi, Alessandrini da par suo garantisce classicità ad ogni vignetta, laddove un Gerasi avrebbe riempito tutto di faccette e smorfiette, o un Pontrelli avrebbe riempito tutto di sticker di Dall'Agnol, e anche questo dunque va messo nei pro.

Terzodipoi, Groucho compare per una pagina, ed è gestito abbastanza bene.

Non so se c'è un quartodipoi, ma di sicuro ho letto l'albo più di una volta, e non ho avuto la sensazione di essere preso in giro. Mi piace immaginare che Lanzoni, al suo esordio, abbia voluto quantomeno impegnarsi, per cui, rarissima avis, voglio dargli la sufficienza, sperando che il tutto non svacchi nel prossimo episodio, dove il cambio di disegnatore già mi fa preoccupare... La copertina del prossimo albo, in ogni caso, fa presagire il peggio, con un Dylan meno Dylan che mai, addirittura in motocicletta, perché se non citiamo La grande fuga in ogni serie Bonelli a quanto pare si rischia la querela.

Neanche a me fa piacere il cambio di disegnatore in una storia doppia, perché qui Alessandrini mi è garbato parecchio, e poi...



Accademismo con laurea specialistica per corrispondenza da Tirana, forse .

Come già detto sopra, Lanzoni ha provato a fare il compitino in format, ma per me non ha infuso nulla degli "inferni" dylaniati in quanto tali, per atmosfera, mood, e movenze dei diretti coinvolti. Ci vedi forse qualcosa del surreale di Ambrosini o del grottesco di Sclavi in materia infernale
Ti sembra un setting ispirato da quelle storie "storiche" un contesto dove uno degli snodi della sceneggiatura è il non trovare posteggio al furgoncino (pp.45 e 53) e lo si lascia in doppia fila sollevando sospetti, manco fossimo al parcheggio sotterraneo di Mediaworld? - ma tanto diranno che è una citazione - come l'ingorgo mooooolto burocrato-infernale (pp. 89-93) dove si verifica il fatal car crash e una pagina dopo (94) ci si ritrova senza motivo in una stazione di smistamento evidentemente distante uno sputo di pidocchio dalle corsie dell'autostrada?

Io ci vedo - e con Alessandrini si finisce nella tautologia- poco più di un Martin Dog dis-enigmato (perché stordito) che scorrazza passivamente per corridoi cercando di capirci qualcosa dei presunti mysteri orditi da altri, con ogni tanto una zuffa a margine senza Java ferire, e un tentato appeal noir-action da acuta rapina feat.mandrakata con De Nardo che se la ride per © rimasti intatti. Persino Gualdoni o Di Gregorio quando si sono confrontati con gli Inferni burocratici sono andati più a tiro .
Senza contare che il Duefacce si allarma verginello qui (p.27) per un possibile varco col mondo dei vivi, quando il 98% delle storie con lui coinvolto di basano su questi passaggi dimensionali da 30 anni e passa, mentre per qualche strano motivo semantico chiama il mondo dei vivi "aldilà", mentre in tutte gli altri albi si era usato "aldiqua" per i-non-ancora-morti o concetti dal valore simile.

[...] Passando ad altro, non mi va di infierire sulle falle logiche della questione "fascicoli" insita nel presunto piano di Hooker perché ci hai già pensato tu - tanto se ne usciranno col fatto che è un contaballe cronico, come sulla storiella delle precedenti 13 gite agli inferi, affachéppoi? - ma di ripensare un attimo all'atteggiamento di Dylan. Mi sta bene che faccia lo scorbutico scazzato da gang movie in un albo simile, però quando inizialmente si trova legato al lettino sotto farmaci, su quattro tavole in croce, tre sono devolute alle sue minacce contro Kelly e Natalino Balasso... ehhhm, volevo dire Hooker: ma che mmmmenghia si pensa di minacciare in quelle condizioni da immobilizzato? Una contro-dose di Groucho per 24h illimitate di freddure come contrappasso dantesco quando (e se) si libererà? Un rutto in faccia da Bloch mentre Jenkins torna a dirigere il traffico nei parcheggi dei centri commerciali?
Senza contare che viene ufficialmente arruolato (come sempre in questi casi) nella figura di "catalizzatore" di eventi ultra-medianici, mentre di fatto la sua unica funzione consiste nel consegnare bulbi ghiacciati e intavolare una scenetta pseudo-tarantiniana al bar, ovviamente non riuscita.

Ho già detto come l'insipida partitella a poker (per modalità ed esito) sia la più grossa chance sprecata dell'albo, e Meridio davvero un demonucolo senza ispirazione: vogliamo scommettere che anche qui diranno sia la citazione di qualcosa? Io ho pensato all'Harkonnen pelato e panzone di Dune ma di sicuro si tratta di altro... come è una citazione dai giochi della saga Fallout il concept del caveau in copertina.

Infine la cosa più spassosa a livello di nonsense dell'albo, e cioè l'ossessione di Lanzoni per i corsivi buttati nel mucchio a muzzo random, anche a costo di rinunciare al grassetto, perché forse pronunciati tra i denti e non vere e proprie esclamazioni - tipo p.13.iii; 66.vi; 92.ii o lo scarto tra pp.82.iii e 82.iv.

Quando capiremo cosa ci stavano a fare lì, le nostre anime si saranno già dannate per altro...