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#36/S - Il progetto Hicks
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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: sab set 24, 2022 8:40 pm 
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Premetto che non ho ancora letto l'albo. Ma si tratta di questioni (anzi, direi "tare") di lunga data sul tema annosamente generico:

Manuel Crispo ha scritto:
Il problema per me è un altro: volgersi, con questo albo, al passato, abbandonando a tempo indeterminato una macro-trama ormai ferma da anni, con numerosi spunti bloccati da tempo immemorabile. A che scopo?


rimatt ha scritto:
direi che è proprio la scrittura di Bilotta a essere divagante e inconcludente, e infatti questi aggettivi sono stati usati a proposito di almeno 3 o 4 degli albi Speciali del PdM fin qui usciti: come giustamente noti, la macro-trama principale è sostanzialmente ferma da eoni. Ci sta che ad alcuni la cosa dia fastidio.


Magari fosse solo la MACRO-trama :!: :!: :!:
Bilotta ha sparso dozzine di tracce, piste, espansioni, rivoli narrativi negli anni scorsi - rendendo più figo ed interessante tutto - senza poi quagliare nulla per indefessa caparbietà nella digressione puntaccapo. Fregandosene dei lettori, dei suoi stessi costrutti, per avvantaggiarsi dell'appeal e della libertà del PdM per cose che altrove non avrebbe mai potuto abbozzare.

Più passa il tempo, più sono convinto che sia sempre meno interessato lui stesso alla PdM in quanto tale, mentre il suo progetto reale consiste nello Ri-Scrivere DD (v. remake in salsa PdM di Morgana, Storia di Nessuno, Attraverso lo Specchio, etc). Ora tocca ad Hicks suppongo... domani alla Trelko, passando per Cagliostro o Marina.
No aspè: Marina è farina del #74 e Bilotta ritiene che DD sia terminato, a livello di saga originaria, col #69.
C'ha sto pallino del #69 (posso capirlo... ma poi bisogna quagliare... non solo di metafore depistanti... sotto le lenzuola? :P ) come il Sommo aveva il pallino per il #5. E pensare che anche Bilotta abbia qualcosa in comune a livello di fisime ridondanti con RR non mi consola affatto. Senza contare che anche quest'ultimo aveva la mania di "riscrivere" gli episodi-chiave di DD (vedasi saga#666).

Io sinceramente faccio parte di quelli che si sono rotti... di giustificare l'andazzo del PdM :x: .
Bilotta è un individualista estremo, umorale e capriccioso che vive di sbalzi rapsodici e divagazioni estemporaneizzate. La progettazione non è il suo forte, figuariamoci in combutta col Sommo. Non si è dimostrato in grado di proseguire la "storia" in quanto tale del PdM perché ha dato la priorità ad altre sue idee che gli balzavano in corsa, di pallino in pallino, senza raccogliere quelle seminate in precedenza.
Che a livello narrativo è FIN TROPPO COMODO. Nel senso che si è fregiato degli allori di riporto dell'hype collegato alla saga di richiamo, per poi tradirla di volta in volta con altra materia da un altro sacco di farina appena importato, dis-organico e disorganizzato. Avvalendosi anche della libertà che si concede fisiologicamente sul PdM, che avrebbe potuto scordarsi entro i "canoni" della regolare (dove infatti le sue storie raramente vanno oltre la mediocrità da travet :? ).

Anche basta, sssiori :mad: .
Nessuno (non il biondino crea-universi) ha chiesto una circolarità calibrata degli eventi, ma almeno una dignità ontologica nel proseguire su un'analoga serie di righe... piuttosto che intavolare altri quadernetti.
Se per il caro Bilotta non c'è volontà di proseguire con le dozzine di tracce narrative sparse a sbafo compiaciuto nei primi 2-3 Speciali (o sull'ultimo Gigante) per comodità, sarebbe più onesto deontologicamente ammettere che non gliene fotte più una cippa della saga, che non ha più la benché minima idea di come far quadrare tutto, o che semplicemente vuole andare (in modo legittimo, eh :roll: ) a dedicarsi verso altro, invece che trascinarsi in questa annosa perculata. Pertanto, please, smettiamola con prequel dei non sequitur che stiamo tracimando nel ridicolo, solo per sfruttare un marchio, quello del PdM, non-morto da oltre 5 anni - se si eccettua la parentesi degli specchi con la Morte due anni fa, che aveva illuso molti di noi.

Poi, questo albo potrà essere pure un capolavoro, ci mancherebbe...
... ma a livello editoriale mi sembra l'ennesima cialtronata che evidenzierà ulteriormente la carenza di programmazione in ogni testata che coinvolge DD, a favore delle meta-menate storiche dei singoli autori, che non hanno ancora risolto IL LORO META-RAPPORTO col personaggio da quando lo leggevano da regazzini . :oops:

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 12:22 am 
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Wolkoff, mi sembra un punto di vista più che legittimo, ma gli ultimi due o tre Speciali sono tra le cose più belle che si siano viste nel fumetto seriale italiano degli ultimi anni.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 2:17 am 
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Non sono entrato nel merito della qualità singola storia, in quanto "ente" da fruire a sé.
Anzi, se proprio devo esprimermi, a parte la storia pilota sul CF, le mie preferite di questa saga sono lo S#29 e lo S#30, perché oltre ad esser scritti magistralmente, lasciavano intravedere avvincenti sviluppi in proiezione.

Proiezioni andate malamente a puttanone zombie, di lettera morta in lettera morta(ccitua) nelle annate successive. Manco fossero gli exit poll(i) di Vespa, come proiezioni senza seguito.

Per me questa è un'offesa ripetuta nei confronti del lettore, preso di continuo per i fondelli di divagazione in divagazione, oltre che un abuso di comodo (sfrattando l'eco del marchio PdM) dettato dalle proprie fisime e delle proprie carenze organizzative, ben sapendo che continuity, cicli, saghe, etc cozzano tremendamente col concetto originario del Dylan sclaviano, e come sia molto arduo ricollocarlo in quei format senza distorcere con fatica la sua natura.

Occorre un certo lavoro a monte per gestire certi progetti sul lungo. Ci vuole gggente brava per fare queste cose, mentre io vedo solo bravate solipsistiche da nerdoni ultra40enni. Inconcludenti ed autoreferenziali. E non mi riferisco solo agli autori, ma a tutta la policy editoriale, che spesso tracima improvvisazione e qualunquismo da pivelli allo sbaraglio, pronti a tornare sui propri passi piroettando su vie traverse scalzi. :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 2:23 am 
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Vediamo di rileggere un po' la prima metà di questo albo, tanto l'hanno capito tutti che questo albo è diviso a metà, e chi ha orecchie per intendere intenda, a buon intenditor poche parole, intelligenti pauca, e una parola è troppa e due sono poche.

Seguiranno
SPOILER
SPOILER
SPOILER

ma tanto è tutto incomprensibile.

I problemi sono vari, ma grossomodo si possono riassumere in tre punti essenziali:
-1. l'idiozia di certe situazioni
-2. la totale mancanza di senso dell'orientamento di Nicola Mari, detto anche "maestro delle ombre e della sintesi"
-3. la totale e ormai conclarata incapacità della Sergio Bonelli Editore di stampare gli albi come Dio comanda senza pasticciare le tavole.

Sulla trama (e men che meno sulla macrotrama!) non mi pronuncio, o quasi, perché non conosco alcuni retroscena del PdM, perché ovviamente non posso sapere a che cosa porterà questo albo in termini di sviluppi futuri (leggi, la "piccola rivoluzione", che chissà che significa), e - che Dio mi fulmini - non mi ricordo nulla di Hicks, di Inverary, di Opal, nè di Vergerus. In questi giorni ripasso.

Iniziamo dal punto 3, così me lo tolgo di mezzo. La mia copia dell'albo è STRAPIENA di sbavature di nero, che in un autore come Mari, capirete, è letale. Ne fanno le spese soprattutto le bocche, ridotte spesso a macchie indistinte (nazista, pagina 9/iii), la faccia di Dylan a 30/i, le facce dei ragazzini (e CHE facce!!!!!!!!) a pagina 37/4, l'occhio di Opal a pagina 100/1, eccetera.

Il punto 1 e il punto 2 sono intercambiabili, quindi mi perdonerete se a volte non sarò analitico.

Cominciamo da pagina 4 e 5: il nazista punta la pistola con la destra, che ha estratto dalla fondina a DESTRA e che ripone nella fondina con la SINISTRA. La fondina ovviamente sparisce a pagina 9 e ricompare a pagina 10.

pagina 9: qualcuno mi vuole spiegare la consequenzialità nel dialogo della vignetta 4? Markus chiede "cosa?!" prima che il collega gli riferisca la situazione.

Pagina 17: Hicks lo dice, che la situazione è ridicola, ma io lo ribadisco egualmente: Dylan minaccia una persona armata senza essere armato. E indossando quegli stivali. Spregio del ridicolo di Bilotta e Mari: 100.000.

Pagina 18: inizia la colluttazione, indi, iniziano i deliri. Deliri di Mari che disegna, di Bilotta che l'action chiaramente non sa cos'è, di Recchioni che la curatela non sa cosa sia, di Bonelli che pubblica.
Iniziamo: Bauer punta la pistola a Dylan da un metro di distanza, QUINDI Dylan ha tutto il tempo di tuffarsi, ma siccome stiamo leggendo Dylan, si tuffa DAVANTI alla scrivania, non dietro, quindi è ancora praticamente un bersaglio perfetto. Infatti Bauer gli dice "Lei è uno stupido, Dylan Dog". Come dargli torto?!? Non solo Dylan è stupido, ma a pagina 19 diventa anche MANCINO, e decide di salvarsi la vita lanciando una statua con la sinistra.
Com'è come non è, colpisce Bauer, che perde dalla mano DESTRA la pistola, che infatti cade alla sua SINISTRA
Intanto, ovviamente, Dylan e Hicks hanno cambiato posizione ogni secondo, così come l'arredamento della stanza.

A pagina 20/iii il chiavistello della porta si trova in mezzo alla porta tra due non so come si chiamano, e nella vignetta accanto è invece da un'altra parte completamente. Va detto, per dovere di cronaca, che ovviamente quella porta è l'UNICA col chiavistello, perché la convenienza è convenienza, e a questa regola aurea non si scappa. Va detto anche che quando Bauer si dirige verso la porta, è spalancata l'anta di DESTRA, ma Bauer poi chiude l'anta di SINISTRA. Questo sempre grazie al maestro della sintesi e delle ombre, ché Bilotta qui colpe non ne ha.

MA ATTENZIONE! Se Dylan vi è sembrato imbecille, è perché non avete ancora conosciuto i soldati, che non solo non colpiscono con dei mitra un imbecille a un metro da loro, ma quando Dylan si mette sul cornicione, il nazista si affaccia e dice "Dov'è?!". Capolavoro! Ma dove minchia vuoi che sia, pollo! Fuori dalla finestra! Dove vuoi che sia andato in due secondi uno che DAVANTI AI TUOI OCCHI cammina sul cornicione al quarto piano??? Mah!!!!!!!!

Cavallo di battaglia di Mari già in "Buongiorno tenebra", a pagina 21 i nazisti sfrangiano la finestra a colpi di mitra, finestra che OVVIAMENTE è ancora intatta nella vignetta dopo e nella pagina successiva. Ovviamente.

Intanto, pagina 21, notiamo Hicks che scappa da una scala a chiocciola che scende da DESTRA verso SINISTRA. Chissà se...

Capolavoro numero 2: Dylan scappa dal cornicione verso SINISTRA, il soldato idiota si affaccia e BAM gli arriva un bel calcione da DESTRA. Chiaro che Dylan non può essersi spostato, perché altrimenti lo avrebbero visto pure dei paciughi come queste sturmtruppen.

Ah, casomai non l'avessi già detto, questo albo è uno SPECIALE che introduce una RIVOLUZIONE, e che costa 7,40. Così, meglio tenercelo come appunto.

Pagina 22: "Giuda ballerino! E' aperta!". Dylan perdonami, ma da COSA lo hai capito che la finestra è aperta??? Cioè, Mari, ma da cosa lo dovremmo capire che la finestra è aperta???

Pagina 23, altro problema di finestre. Ormai è assodato che le finestre di questo palazzo sono a due ante. Infatti la finestra di questa stanza ha un'anta sola! Ma a Mari non basta! La fa diventare a un'anta sola, e soprattutto la fa diventare diversissima da com'era prima, sottilissima e soprattutto piccolissima rispetto all'apertura.

Torniamo a noi: Hicks intanto ha avuto tutto il tempo di scappare, ha già preso la scala a chiocciola che ora, a pagina 23 ovviamente scende da SINISTRA verso DESTRA, al contrario di pagina 21, Dylan è APPENA ARRIVATO alla scala a chiocciola e NONOSTANTE QUESTO Bauer parte in macchina e Dylan già dietro in moto! Qui dobbiamo ringraziare Bilotta, maestro dell'action e della plausibilità.

Ma facciamo un piccolo passo indietro e notiamo due cose:

-uno, l'arredamento della stanza di pagina 23: un buco di stanza, letteralmente una finestra, un mobiluccio (perché Bilotta ci teneva, oh, se ci teneva, a fare vedere che i nazisti leggono Nietzsche, oh, come ci teneva Bilotta a farlo vedere! E Mari: ci penso io, ci metto un comodino!), una scala a chiocciola, e pareti VUOTE. E uno strapiombo sulla scala a chiocciola senza un minimo di protezione, qualcosa. Tira la leva, Kronk!
-due, ma che minchia ne sa Dylan che quella è la stanza da cui è scappato Hicks??????????? Stanno in un palazzo di minimo quattro piani, Dio solo sa quante decine di stanze ci sono, Hicks potrebbe essere scappato da tutt'altra parte, e Dylan "ecco da dov'è scappato...". Ma andate a quel paese, va!

SPECIALE. RIVOLUZIONE. 7 euro e 40.

Incidentalmente, sempre a pagina 23, la guida di Hicks è passata da SINISTRA a DESTRA (iv). Questo errore è sempre tenero.

Pagina 24: Dylan è riflesso nello specchietto di SINISTRA, quindi ovvio che nella vignetta dopo stia sorpassando a DESTRA.

Così com'è ovvio che a pagina 27 salti da SINISTRA per trovarsi a pagina 28 nel sedile di DESTRA! Allo stesso modo, a pagina 111-112, salta verso la macchina da SINISTRA da DIETRO e atterra - boh - sul DAVANTI da DESTRA!

A pagina 28, con grande naturalezza Dylan dà un bel pugno con la DESTRA alla guancia SINISTRA di Hicks.

A pagina 29 Hicks ha gli occhiali che gli sono caduti davanti alla faccia verso il BASSO, SOTTO gli occhi, ovviamente a pagina 31 gli occhiali si trovano SOPRA gli occhi.
Sul fatto che Dylan non si accorga di avere un tubo piantato nel petto che gli esce dalla schiena io mi rifiuto persino di pensarci, che il cervello è ancora occupato a comprendere la planimetria dell'ufficio di Hicks.

Detto inter nos, l'intera sequenza di inseguimento in moto, ripetuta ben due volte, è la trashata più grande del millennio. Imperdonabile. Ma d'altra parte ho recuperato da poco "L'alleanza" di Bilotta e Piccatto. Illeggibile. Orrendo. Cringe ante litteram. Quindi ormai da Bilotta mi aspetto di tutto.

Esaurita la sequenza Hicks/Dylan le orripilezze si fanno più rade, quindi mi spiccio:

pagina 38: "il grido viene dall'ala ovest... dalla stanza del ragazzo!". Cioè, un grido viene da un'ALA di una casa e uno subito identifica la STANZA da cui proviene??? Chi le scrive queste cose???

pagina 47: la torre di Vergerus in cima ha cinque merli, nelle altre pagine ne ha SEI. Ma ovviamente stiamo parlando solo della torre di Vergerus, un luogo che ha pochissima importanza nell'economia di una storia che si basa SOLO sulla torre di Vergerus. Quindi poco male. Anche questo è un classicone di Mari, succedeva anche nella torre di "Buongiorno tenebra".

Pagine 49-55: qui invoco la lesa maestà. Che Mabel Carpenter, superbamente immortalata da Montanari e Grassani, sia ridotta da Mari a questa roba che vedo qui, veramente è una bestemmia, e lo dico in senso letterale! Vergogna a chi lo ha permesso.

Pagina 61: la madre di Jacob è stesa nel letto, alla nostra SINISTRA, quindi Jacob le si mette giustamente accanto a lei, a SINISTRA; logico quindi che Jacob stia poi alla sua DESTRA a pagina 62/iii, e subito dopo di nuovo a SINISTRA, 62/iv. Logico. Mari è un maestro della sintesi, quindi in sintesi non conosce la destra dalla sinistra.

Infine, ma questa più che un errore è una richiesta di aiuto: CHI pronuncia la frase di pagina 70, in questa splash page che arriva dal nulla, e nel nulla torna? QUALE è il senso di questa splash page messa qui adesso???

Fine della prima metà (e della metà MIGLIORE, dai giudizi che leggo qui sopra, e con i quali concordo) di questo albo SPECIALE, apripista di una RIVOLUZIONE, dal costo di 7.40, scritto da Bilotta (già sono tutto bagnato), disegnato da Mari (maestro), e curato (sic) da Recchioni.

Albo SPECIALE che però, prima di legarsi alla trilogia, dobbiamo sorbirci altri due albi che con la rivoluzione non hanno nulla a che vedere. BUH!
Con questo speciale inizia la rivoluzione, che però per altri due mesi la rivoluzione va in stand by, e poi si riparte con la rivoluzione... Chi le pensa queste cose?

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Ultima modifica di Keanu Coen il sab ott 08, 2022 9:47 pm, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 2:25 am 
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wolkoff ha scritto:
Non sono entrato nel merito della qualità singola storia, in quanto "ente" da fruire a sé.
Anzi, se proprio devo esprimermi, a parte la storia pilota sul CF, le mie preferite di questa saga sono lo S#29 e lo S#30, perché oltre ad esser scritti magistralmente, lasciavano intravedere avvincenti sviluppi in proiezione.

Proiezioni andate malamente a puttanone zombie, di lettera morta in lettera morta(ccitua) nelle annate successive. Manco fossero gli exit poll(i) di Vespa, come proiezioni senza seguito.

Per me questa è un'offesa ripetuta nei confronti del lettore, preso di continuo per i fondelli di divagazione in divagazione, oltre che un abuso di comodo (sfrattando l'eco del marchio PdM) dettato dalle proprie fisime e delle proprie carenze organizzative, ben sapendo che continuity, cicli, saghe, etc cozzano tremendamente col concetto originario del Dylan sclaviano, e come sia molto arduo ricollocarlo in quei format senza distorcere con fatica la sua natura.

Occorre un certo lavoro a monte per gestire certi progetti sul lungo. Ci vuole gggente brava per fare queste cose, mentre io vedo solo bravate solipsistiche da nerdoni ultra40enni. Inconcludenti ed autoreferenziali. E non mi riferisco solo agli autori, ma a tutta la policy editoriale, che spesso tracima improvvisazione e qualunquismo da pivelli allo sbaraglio, pronti a tornare sui propri passi piroettando su vie traverse scalzi. :cry:


Intervengo solo per dire due cose:
se questo albo usciva con la dicitura Pianeta dei morti, nessuno avrebbe notato la differenza.
Secondo, Bilotta si giustifica dicendo che sono i lettori ad avere la percezione che tutto vada a rilento e senza apparenti svolte nella macrotrama. Lui attribuisce questa cosa al fatto che si debba aspettare un anno per ogni storia.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 2:38 am 
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Gli mancano le basi della matematica, oltre che della logica narrativa.
Sono 5 anni (1x5 per ogni Speciale dal 2017) che non va avanti con nessuna storia, ma divaga tangenzialmente sui retroscena di questo o quell'altro personaggio. Prima la backstory di Xaby, poi Godwin, poi Bethany e infine Waldo. Ora Hicks chemmancocentrapiùditanto, e parte future menate di cui forse i miei nipoti intuiranno le conseguenze.

Anche uno zombie orbo si accorgerebbe che ormai non gliene fottesega di tutte le tracce lasciate in precedenza da "saga", e che ogni anno trova una nuova priorità deviante dai suoi pallini atavici. Un organismo difforme (da sé) che partorisce di volta in volta nuove metastasi da installazione artistica - se avete visto l'ultimo Cronenberg capirete a cosa mi riferisco 8-)



Non è una percezione, ma una sperequazione :roll: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 9:58 am 
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Ok, data una rapida rilettura, per vedere se ci capivo qualcosa in più: forse ho capito perché non avevo capito.

SPOILER
SPOILER
SPOILER fino a certo punto

La storia che Bilotta racconta è confusionaria come poche, forse perché (opinione personalissima) questo albo era stato pensato per essere autoconclusivo o al massimo spalmato su due-tre numeri della regolare (i famosi e fumosi mini cicli che remakavano vecchi numeri in salsa RR) quindi ci sono parecchi fili di trama che non si incastrano molto bene.

In dobloni d'oro: cosa ci racconta Bilotta? La storia dei fratelli Hicks, nello specifico la genesi di Jakob e il suo rapporto fin dall'infanzia col fratellastro Esau, primo (secondo?) clone del fu dottor Bauer. E fin qui tutto bene, giusto? Ni, perché Bauer muore per colpa di Dylan (che muore a sua volta) , di un Dylan che non si sa da dove salta fuori nel 1940 o giù di lì. Vabbè ce lo spiegheranno più avanti (beata innocenza).

Si passa ai giorni nostri, con una splash che non significa una mazza, e una sequenza che ha senso solo dopo attenta (sovra)lettura: una Mercedes nera passa per quella che sembra essere Craven road, e vediamo un ragazzone ariano davanti al numero 7, che poi se ne va a fare una strage da tutt'altra parte dopo aver postato su Instagram una sua foto col mitta on mano... Eh?!?!? Chiaro il rimando al n. 22, ma che cazzo significa???! Ce lo spiegheranno più avanti (seee come no).

Scopriamo quindi che Dylan non era in casa perché impegnato con una congrega di vampiri, insieme a Groucho. Quando tornano a casa e leggono della strage sul giornale, scopriamo che non è un rimando, ma una strage identica a quella del n. 22 e quindi abbiamo finalmente il collegamento col dottor Hicks. Finalmente un collegamento sensato. Peccato che una pagina dopo vediamo Bloch che con nonchalance lascia a Dylan un indizio importantissimo per poi sparire nel nulla. Ok, necessità di trama. Va bene così.

Entra ora in scena, più o meno, Opal. Figlia di Hicks, suo clone, entrambe le cose, chissà. Opal che sta al buio nella casa di suo padre, proprio mentre Dylan compie l'ennesima effrazione. Perché? Boh. Comunque Dylan fa vedere che è un detective con i controcazzi, quando una ragazza di circa 25 anni lo chiama nel buio e lui la scambia per un 80enne. Molto bene.
Scena nel pub con un Groucho lanciatissimo e Opal che non sa che giorno è, visto che dice che suo padre è scomparso il giorno della strage, ovvero ieri. Quindi diciamo che più che scomparso, non è rincasato. Oooook.

Da qui vediamo qualche clone all'opera :un miliardario che fa il barista, un poliziotto serial killer, un bombarolo irlandese a caso. Due su tre cloni sono fuori di testa. Vabbo'. Non mi faccio più domande. Subisco e basta.
Però ammetto che, al netto del casino a livello grafico,
la scena dello sventato attentato, con tanto di sogno premonitore e finale pacificatore, mi è piaciuta e mi ha emozionato, con l'attentatore che muore felice perché le cose sono andate in modo diverso. Molto molto bello.

Veniamo adesso alle due pagine che credevo contenessero il succo della storia, dove Dylan dice apertamente che sospetta di essere un clone di Hicks, evvivaddio! Invece no. Torna a casa, riceve un soffiata, va in pub (perché?), poi in internet point(perché??), poi è di nuovo a casa, chiama Opal dal telefono fisso, ma c'è la segreteria, quindi va in un posto molto pericoloso da solo (perché? Semplice: perché sì).

E qui ci sono 20 pagine in cui letteralmente non si capisce uno stracazzo di niente: sono sogni? Allucinazioni? È l'ipnosi? Una tossina? Cosa è reale e cosa no? La barba che si allunga e accorcia a caso, non aiuta. Grazie Mari. Ma non è finita, eh no caro mio, perché dopo copulazione notturna, Dylan e Opal tornano alla carica e si ricomincia daccapo: sono sogni? Allucinazioni? Ebbasta.

Le ultime due pagine spiegano tutto: Hicks (il dottore) con un clone di Hicks (dalla somiglianza direi il padre di Jakob, più probabilmente Jacob, ancora più probabilmente Esau che Mari si è Esau-rito e usa delle reference tutte uguali... ), nella torre di Vergerus, che voglio aprire un nuovo reparto al General Hospital, con fuori parcheggiata la Mercedes di cui molto sopra.
Ah ok. Tutto chiaro. Tanto basta aspettare un anno per vedere come finisce.... Se mai finirà. (semicitazione obbligatoria).


EDIT: a scanso di equivoci, questo albo mi è piaciuto, ho votato buono nel sondaggio, per me è un 8 pieno, mi è piaciuto anche Mari, che ho trovato stranamente in forma (arredamenti e scene d'azione a parte). Il fatto che sospetti che dietro la mia mancata comprensione della storia ci sia, oltre a limiti personali, anche la suddetta confusione di idee e trame da parte di Bilotta, non inficia il piacere che honprovato leggendolo. Per essere chiari. Almeno io, hihi.


V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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Vi meritate altri 36 anni di spiegoni. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Scherzi a parte, neanch'io ho capito molto, ma a differenza vostra non do tutta questa importanza alla trama, alla macro-trama e alle piccole incongruenze grafiche o di sceneggiatura. Per lo meno non di fronte a opere autoriali come questa.

Per Bilotta, semplicemente, la macro-trama è un pretesto per concentrarsi, volta per volta, su un diverso personaggio della serie, raccontarne la storia e poi prendere la tangente con divagazioni e suggestioni dal sapore surreale.
Tutto questo per me è bellissimo e perfettamente in linea con le opere di Sclavi.

Del resto, la vita è piena di buchi narrativi. Si nasce a film già iniziato e si muore lasciando aperte mille sotto-trame.


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Manuel Crispo ha scritto:
Allora, io gli ho dato la sufficienza perché mi è piaciuto nettamente meno degli altri... detto questo non si può dire che di ciccia non ce ne sia.


Concordo, al di là delle divagazioni della scrittura bilottiana (peraltro tipiche, al punto da considerarle un elemento ineludibile della sua poetica) di sostanza ce n'è eccome, in questo Speciale. Il problema è semmai quello di far combaciare tutti gli incastri, ma in fin dei conti che Speciale di Bilotta sarebbe, se invece di creare nuovi dubbi desse anche delle risposte? :g:

Ormai do per scontato che, alla fine di ogni Speciale dylaniano, mi sarà spuntato qualche nuovo punto di domanda sulla testa.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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V.M. ha scritto:
Per Bilotta, semplicemente, la macro-trama è un pretesto per concentrarsi, volta per volta, su un diverso personaggio della serie, raccontarne la storia e poi prendere la tangente con divagazioni e suggestioni dal sapore surreale.
Tutto questo per me è bellissimo e perfettamente in linea con le opere di Sclavi.


Tutto questo di sclaviano ha davvero poco, nella struttura e concezione :o .
Sclavi non ha mai fatto uso (o "pretesto" dovrei ormai dire) di una cornice di macrotrama. Non gliene è impippato mai nulla delle origini di X al posto di Y, o di come Z col tempo abbiafattobruttobrutto. Ha sempre deriso il concetto di continuity/saga, e quando ha provato ad affacciarsi a qualcosa di simile, poi se n'è pentito fino ad auto-disconoscerne gli esiti (v. #100).
A Sclavi interessava la storia dell'uomo-medio/comuneggiante che si liquidava in 94pp, non il background dell'eroe/villain/&congiunti che si suppone influirà su quello che è uscito l'anno scorso per meta-projettarsi su quello che vedremo tra 2 anni, non prima di aver approfondito le origini di Cagliostro, Wells, la Trelko, l'Uomo dai due Volti, Anna Never... no Jenkins no... il fatto di esser stato eroe in Germania va tenuto a morire nei secoli dei secoli come tassello cestinato nell'oblio.

Per me questo non è affatto bellissimo, ma stronzo forte :3

Bilotta approfitta di comodo (e di nomea) della pseudo-struttura da saga per tradirla nella forma e negli intenti.
Cosa su cui Sclavi non ha mai ripiegato, essendo immensamente più onesto nei confronti del lettore e più organico nella policy autoriale od editoriale intrapresa. Se avesse coraggio dovrebbe per trasparenza (cosa forse solo momentanea in questo S#36) RINUNCIARE al marchio PdM, e lanciare semplicemente ogni anno uno Speciale intitolato: Bilotta presenta X sottotitolo: "chettanto nunciooosò dove andrò a parare".

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 12:31 pm 
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A questo punto mi tocca specificare. Il messaggio della "ciccia" l'ho scritto al cellulare, cosa che odio perché mi fa essere troppo stringato. Ora sono al computer e scrivo otto cartelle!
Quando ho scritto "dov'è la ciccia?" avevo in mente più o meno, forse per associazione di idee, Primo Levi che parla della zuppa nel Lager che, a seconda di quale punto della fila per il rancio ti trovavi, beccavi le patate che c'erano al fondo (se eri tra gli ultimi fortunati), o beccavi solo sciacquatura di piatti (se eri tra i primi).
Quindi: dov'è la ciccia, in questo albo? Dove sono le patate? Sono nel fondo, annegate in un paiolo di broda! Io stesso avevo detto nelle anticipazioni che anche solo l'idea della X che diventa svastica (pagina 3) era da incorniciare, ma non ditemi che questa era una storia che aveva bisogno di 160 pagine perché mi si screpolano le labbra dalle risate! Esattamente come per l'albo di Waldo: idea giustissima, ma almeno sessanta pagine oltremodo ripetitive se ne potevano andare! Due o tre spunti interessanti ci sono anche qui, quello che ricordava Manuel dei

Spoiler!
fratelli che si trovano su due opposte "fazioni" ma collaborano per un obiettivo comune


su tutti, i riferimenti super puntuali agli albi storici (che però non sono sempre gestiti bene: per semplificare, Morgana bene, Mabel molto male, Luna Park malissimo).

Questo è un albo ripetitivo, dove ogni cosa è detta due volte, se non tre. E mi viene il dubbio di cosa sia autoriale, a questo punto, se le prime trenta pagine sono letteralmente da buttare per come sono scritte, disegnate, impostate. E' autoriale Dylan che è disarmato sia contro Hicks sia contro il capo dei vampiri (scena devastantemente pessima!), è autoriale Dylan che, nel giro di tre pagine, dice "Groucho, io esco!" due volte? Autoriale, Dylan che entra ed esce dalle finestre per tutto l'albo? Persone che sfondano porte in continuazione? Hicks che dice che Hitler non ne poteva più dei suoi esperimenti? La frase sui cloni che rifanno le stesse cose dei clonati c'è un sacco di volte!
Un difetto solo c'è, che mi sembra oggettivo: c'è poca sostanza (anche se potenzialmente rivoluzionaria), e ci sono un sacco di fandonie.
Ci sarebbe bisogno di un maggiore equilibrio. Anche nella "Grande consolazione", albo che ho adorato, un terzo si poteva tranquillamente evitare.

Tutto qui. Hoc dicto, questo nulla toglie al fatto che Mari si deve andare a fare un bell'esame di coscienza, che proprio lui in quest'albo di autoriale non ha nulla!

Aggiungo un'altra cosa, che fa capire come ancora ci sia molto da imparare sul riprendere albi classici per rinverdirli. La ragazza nel tunnel dell'orrore sa che Il "terrorista" ha chiesto di Dylan Dog. Questa cosa, che nel numero 22 dava l'avvio all'albo, in questo albo che fine fa??? Una testimone della strage sa che Dylan è coinvolto, e questa cosa si perde completamente. A meno che non venga ripresa l'anno prossimo (uff), è normale che venga fatta cadere una cosa così?

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 1:01 pm 
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wolkoff ha scritto:
Non sono entrato nel merito della qualità singola storia, in quanto "ente" da fruire a sé.
Anzi, se proprio devo esprimermi, a parte la storia pilota sul CF, le mie preferite di questa saga sono lo S#29 e lo S#30, perché oltre ad esser scritti magistralmente, lasciavano intravedere avvincenti sviluppi in proiezione. (...) Occorre un certo lavoro a monte per gestire certi progetti sul lungo. Ci vuole gggente brava per fare queste cose, mentre io vedo solo bravate solipsistiche da nerdoni ultra40enni. Inconcludenti ed autoreferenziali. E non mi riferisco solo agli autori, ma a tutta la policy editoriale, che spesso tracima improvvisazione e qualunquismo da pivelli allo sbaraglio, pronti a tornare sui propri passi piroettando su vie traverse scalzi. :cry:


Sì, sono il primo a lamentarsi di una orizzontalità che per anni ha lanciato spunti per poi accantonarli (Bloch, Jenkins, il nuovo ispettore, Werner, ecc.). Al tempo stesso, man mano che Bilotta metteva la macro-trama "in panchina" tendeva sempre più a concentrarsi sull'approfondimento dei personaggi, producendo quelli che per me sono gli albi migliori della serie (mentre ad esempio il 29 e il 30, insieme a Saluti da Undead, sono i più deboli). Per quanto mi riguarda Bilotta ha fatto un lavoro incredibile, trasformando una macchietta bidimensionale (Xabaras) un mero espediente metanarrativo (la Morte), una spalla comica (Groucho) in personaggi tridimensionali, in persone vere. E' chiaro che chi cerca nella Saga principalmente il procedere della trama sia rimasto deluso dalle ultime divagazioni, che a me invece hanno rapito il cuore.
Secondo me, condurre una trama orizzontale efficace in un fumetto seriale è già complesso di per sé, figuriamoci poi quando hai a disposizione un albo all'anno...

SPOILER SPOILER SPOILER

Il mio problema con questo albo specifico è che la trama del Pianeta dei Morti non è stata portata avanti neanche di un passo, il Dylan del futuro non è comparso in neanche
Spoiler!
una vignetta
, anzi quello che compare in Il progetto Hicks sembrerebbe proprio quello post-pensionamento di Bloch (sebbene lui qui sia ancora al lavoro...). Apparentemente Bilotta utilizza la stessa formula dei suoi altri albi, ma è evidente che la macro-trama abbia subito uno stop netto e che si sia aggirata la regola dei primi 69 numeri, e a parte l'ultima tavola (quel Donald Wisdom che si vede è l'assistente di Hicks che morderà Groucho) non ci siano altri collegamenti evidenti al PdM.

FINE SPOILER

Se si voleva, bastava lavorarci un po' di più per renderlo un albo della Saga. Non lo si è fatto perché non lo si è voluto fare, e questo non può che farmi temere per il futuro della serie.
Bilotta si è stancato? E' arrivata qualche imposizione "dall'alto"? Boh.
Vi lascio con un ultimo, piccolo delirio: per me Claudio Lanzoni è un alias di Sclavi.
Buona domenica :r:

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 1:41 pm 
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Manuel Crispo ha scritto:
E' chiaro che chi cerca nella Saga principalmente il procedere della trama sia rimasto deluso dalle ultime divagazioni, che a me invece hanno rapito il cuore.
Secondo me, condurre una trama orizzontale efficace in un fumetto seriale è già complesso di per sé, figuriamoci poi quando hai a disposizione un albo all'anno...


Questi sono gli alibi per i polli (spennati) :dito: .

È esattamente il contrario: Bilotta ha tutto l'agio, la comodità, e la libertà cartabianca di poter scrivere con la massima disinvoltura, senza troppe pressioni, all'interno della bolla narrativa che si è auto-appaltato oltre 8 anni fa, per proseguire tranquillamente sulle sue innumerevoli (false)righe. Solo 160pp ogni 12 mesi, non gli si chiede tanto. Invece apre nuovi cantieri estemporanei di volta in volta, senza proseguire i lavori in corso altrovizzati, scroccando tempistiche rimandatarie e semi-fallimentari, dopo battute d'asta al rialzo tarocche, con rilanci ad effetto senza seguito, o rapsodicamente a ritroso, per accattarsi le simpatie del lettore sensibilizzato (più raccattabile emotivamente se viene messo in ballo il "presunto" passato di Groucho o torna in ballo un villain d'epoca come Hicks dai beivecchitempi denavorta). Ogni anno rifrulla su se stesso, piroettandosi a parte per la tangente fregandosene del resto: troppo comodo. Forse se avesse meno tempo a disposizione si concentrerebbe di più su un focus sostanziale... chissà... :roll:

La trama orizzontale non ha la priorità per me, ma basta studiarsi un attimo qualche serie tv per capire come impostarla a sgoccioli, in modo non invasivo, tassello per tassello, anche all'interno di episodi autoconclusivi. Negli ultimi 5 anni solo lo S#34 (in parte) ci è riuscito, buttando tutto all'aria per i prossimi tre anni MINIMO.

Invece, come già dimostrato con la saga della meteora o cose simili, NON SOLO DD come personaggo&testata in senso lato si è dimostrato congenitamente retrivo a queste impostazioni - e quindi il tasso di difficoltà dell'operazione è salito in modo esponenziale dopo i proclami cialtroneschi lanciati in prima istanza :? - ma è emersa una totale DISORGANIZZAZIONE nell'ambito dei progetti editoriali collegati a queste pretese di "cicli", gestiti nel migliore dei casi ad cattsum per palese incompetenza/incapacità quando non in base ai capricci defatiganti o gli afterthought solipsistici dei diretti interessati, che hanno preferito correr dietro le loro inconcludenti fisime auto-referenziali (v. riscrivere i capisaldi della serie storica) piuttosto che dare corpo al loro stesso progetto iniziale in senso organico, scrivendo qualcosa di DAVVERO NUOVO.
Il tutto mantenendo per griffe da hype il marchio PdM, ormai tarocco di se stesso.

Troppo comodo così... :roll:

Spoiler!
E per comodità adesso preferirei io non andare oltre ciclicizzando le mie riserve su questioni annose da "semoallesolite".

Non amando ripetermi, nel caso ci sono diverse intense pagine (dalle 2 alla 7 diciamo, compreso uno scambio interessante con Valla :wink: ) su cotali argomenti in questo topic, giusto un anno fa
viewtopic.php?f=8&t=10055&start=15

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Ultima modifica di wolkoff il dom set 25, 2022 3:37 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 2:48 pm 
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Iscritto il: gio set 24, 2020 1:51 pm
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V.M. ha scritto:
[Piccoli possibili SPOILER]


Il Dylan che vediamo in questo episodio sembrerebbe più vicino a quello rebootato che all'originale: Groucho ha lo smartphone, i PC sono moderni, Londra sembra quella di oggi e Bloch è dietro la sua scrivania.


Nonostante l'albo mi sia piaciuto (devo rileggerlo almeno un'altra volta per capirlo in pieno) per me è questo il grosso problema dell'albo. Sono d'accordo con Rimatt e Crispo: questo è un albo che fa da ponte ai primi 69 numeri e il Pianeta de Morti. E sinceramente non vedevo l'ora di vedere qualche storia che trattasse questa finestra temporale. Ma se questa storia è ambientata (a detta di Bloch) qualche anno dopo gli eventi del numero 22 (avvenuti nel 1988) e ben prima del Pianeta dei Morti (La casa delle memorie è ambientata nel 2011, lo si legge sul computer di Jenkins), questa storia dovrebbe essere ambientata negli anni 90. E invece ci troviamo computer moderni, tablet, telefonini touch con connessione internet, battute su Scarlet Johansson. Per me, questa è la pecca più grossa dell'albo. Le storie di Bilotta sono belle perchè minuziose e attente. E questo modernizzare l'ambiente di una storia che per forza deve avvenire nel passato, per me è stato un gran peccato.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 3:41 pm 
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Iscritto il: lun set 12, 2022 12:58 pm
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Ma in che senso il vero DD è quello dei primi 69 numeri? Mi pare una sparata un po' troppo grossa pure per Bilotta

Quindi questo albo è leggibile senza sapere nulla del Pianeta dei Morti, se ho capito bene. Cioè basta aver letto il DD del primo Sclavi


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