alemans123 ha scritto:
Ciao Keanu,
interessante disanima ma su alcuni punti non concordo totalmente. Mi spiego.
Nel confronto tra Soldi e Pontrelli, a mio parere, entrambi non ridisegnano gli sfondi. A mio parere sono vignette molto simili in cui il disegnatore sceglie di non modificare ciò che non cambia con il passare del tempo (lo sfondo) e di modificare solo ciò che cambia in primo piano (i personaggi e altri particolari). L'unica differenza è che Soldi cambia inquadratura ma secondo me la statua, così come il mappamondo sono identici e probabilmente copiati.
Ciao Alemans, se guardi bene, è tutto ridisegnato nelle vignette di Soldi. Guarda bene i dettagli (ad esempio, l'ombra sulla lampada, le ombre dei cassettini, le posizioni dei libri...), laddove Pontrelli grazie al digitale ha semplicemente riportato su altre vignette tutto veramente uguale. Ovviamente non è che Soldi ha disegnato ogni volta da zero: probabilmente ha usato il tavolo luminoso, inchiostrando tre volte diverse le matite di una stessa vignetta. Fino a questo procedimento, io ci posso pure stare, perché nemmeno io me la sento di chiedere a un povero disegnatore davvero di rifare da zero tre vignette molto simili! Tra l'altro come scelta "registica" mi piace molto.
Cita:
Nel confronto tra Cattani e Soldi ci vedo un valore narrativo. Bloche parla e poi ascolta (avrei però fatto una faccia diversa perch evidentemente quando si parla e quando si ascolta) mentre Carpenter parla e poi riceve una notizia. Da qui le differenti tavole e dalla seconda si vede la reazione.
Qui da una parte ti do ragione, c'è una lieve differenza dal punto di vista narrativo. Però allo stesso tempo la tua obiezione non funziona, proprio perché quando si parla e si ascolta non si fa la stessa faccia, quindi è ingiustificata la scelta di Cattani, e soprattutto nulla vietava a Soldi di lasciare tutto inalterato come Cattani, e modificare solo qualche dettaglio, come succede innumerevoli volte, su Dylan e non solo (cercherò qualche esempio nel mio database!). E invece Soldi ridisegna da capo tutto un disegno che chiunque altro avrebbe ricopiato senza pensarci due volte (e qui torna il disegnatore X di Caravan che mi disse "no, l'ho fotocopiata, che la facevo a fare due volte?"), guadagnandone secondo me in credibilità.
Va anche detto che Cattani ha disegnato quasi trecento tavole, e si è concesso solo due lievi copincolla, persino io mi sento di chiudere un occhio!
Cita:
Per quanto riguarda la copertina di Cavenago è a mio parere giusto che i Dylan siano uguale e incollati perchè le immagini riflesse si rifanno ad uno stesso istante. Sarebbe meno sensato se fossero diverse anche se per piccolissimi particolare, non trovi?
Nella vignetta di Soldi invece è chiaro che c'è un errore da un punto di vista di realismo. Come fa Dylan ad avere una pettinatura diversa da un punto di vista logico?
Qui forse sono in disaccordo maggiore, perché innanzitutto io non chiedo ai disegnatori realismo a tutti i costi, altrimenti Mignola dovrebbe essere arrestato! Io chiedo ai disegnatori di disegnare! Certo che se io mi specchio sugli occhiali non posso essere diverso da una lente all'altra, ma non è OBBLIGATORIO che sia uguale, basta che sia simile e credibile! Con questa impostazione, ogni volta che un personaggio si guarda allo specchio, allora dovremmo avere la sua immagine replicata esattamente, e sappiamo bene che nessun disegnatore si regola così! Vero che la scelta di Cavenago è LOGICA e risponde alle leggi della fisica e dell'esperienza comune ma:
-uno: non ti sembra strano che un disegnatore che ormai è quasi completamente astratto e macchiettistico stai a vedere che si ricorda delle leggi della fisica solo per la faccia di Dylan? Groucho sembra disegnato col pennello cinghiale, e Dylan DEVE essere identico nelle due lenti? Non regge.
-due: cambiava qualcosa se le due facce di Dylan fossero state anche solo leggermente diverse? Assolutamente no! Anzi, sarebbe stato più "naturale", almeno dal punto di vista fumettistico.
Il disegno di Soldi, oltre a poter venire anche molto meglio, detto sinceramente, sceglie la strada del realismo fumettistico. Un essere umano disegna, e non può mai e poi mai fare due immagini perfettamente identiche, a meno di "barare".