Una bomba termonucleare.
CONTIENE SPOILER
Sabato mi sono recato in edicola felice e speranzoso della nuova uscita dylaniata. Contento perchè l'ambaradan montato ad hoc per questo albo continuava a farmi pensare che questo numero sarebbe stato quello della svolta. E me lo ripetevo constantemente. Una volta giunto, con grande dispiacere, noto che "
..E cenerai tornerai" non è ancora arrivato. Mannaggia la miseria, dovrò aspettare lunedì ma consapevole che la domenica di attesa sarebbe stata d'aiuto per diminuire la voglia e ridimensionare le mie aspettative. Infatti, dopo una settimana di lavoro, ho deciso di sistemare casa, fare il bucato e cucinare una buonissima parmigiana. Cercando di non pensare alla storia, cercando di dire "Riccardo stai calmo, che sei rimani deluso sono cazzi".
Come dicevo, passa la domenica, vado a lavoro e la prima cosa che faccio appena staccato è quello di recarmi in edicola. Felice come una pasqua, sfoglio tra le dita quello che per me è l'albo della Fase 2. Giusto le prime pagine. Corro a casa, nel frattempo leggo l'editoriale, la solita manfrina boriosa e noiosa. Dopo due righe lo salto a piè pari. Si è fatto tardi, cucino, parlo con il coinquilino, decidiamo di prendere un gelato, torniamo a casa e continuo a parlare con il coinquilino. Primo segno di allarme. Ma non mi preoccupo più di tanto.
Stanco, vado a letto con l'albo che mi aspetta sul comodino. Mi si riaccende la passione, intorpidita da una giornata al lavoro sfiancante e non proprio edificante. Leggo le prime 30 pagine. E dico, ma guarda che Dylan rompiballe, ma che cazzo gli succede? Perché tratta in questa maniera Groucho? Non scopa da mesi?...e Groucho perché sembra umano? Perché non risponde alle invettive del suo capo con lucida follia? Cazzo, brucia pure la casa, l'inquilino di Craven Road pare messo male. Tutto questo perché Carpenter gli sta sul fiato sul collo e non vede le tette di Rania da qualche mese?
Mi faccio abbracciare da Morfeo. Ci sta, ero stanco. Secondo segnale d'allarme.
Mi risveglio, desideroso di leggere la storia. Il mio primo pensiero non è stato manco fare colazione ma leggere questo dannato albo. Arrivo alla bellissima splash page di pagina 47. Deliri, visioni, suggestioni. Dylan che si trova in mezzo alla strada senza Bloch e Groucho. Sballottato a destra e a sinistra, ci sono pure i raminghi (che carini
), continuano le ossessioni, Dylan è malato e non riconosce più i volti delle persone a lui più care. Mi dico, ma la storia? Cavolo ancora siamo a pagina 47 e non c'è un'abbozzo di trama, mi ricorda (con le dovute eccezioni) ai fantasmagorici e lunghissimi prologhi gualdoniani. Interrompo la lettura. Terzo segnale di allarme. Ma dovevo pur fare colazione.
Ri-inizio la lettura. Giungo a pagina 80. Ancora visioni e gli assistenti sociali. Madonna che palle, manco le caratterizzazioni sembrano essere interessanti. Tutti hanno lo spessore di una sottiletta. Scopatina con Minchonne (la Barbato sta in fissa con TWD, CURATELA!) per allentare le tensioni e funziona, tant'è che dopo più di 70 pagine di
musismo inflazionato e piagnistei vari, l'oldboy ci restituisce un ingenuo sorriso (forse la vignetta più bella dell'intero albo). Ma il problema persiste. Un dannato plot che sorregga questa impalcatura onirica c'è o no? Non mi dire che è una supercazzola di 90 pagine con un finale di poche pagine che cerca di dare una giustificazione a tutto quello precedentemente raccontato?! In cuor mio sapevo la risposta, ma lo negavo per poter concludere la lettura. Quarto segnale d'allarme.
La sequenza da pagina 80 a 88, ridesta la mia attenzione. Forse perché il doppelganger è un fenomeno che fornisce molte interpretazioni e si presta tantissimo ai mille volti del'Indagatore dell'incubo. Insomma, quel duello così epico tra i due Dylan (tra il vecchio e il nuovo) l'ho trovato appassionante ma anche molto bene disegnato. Una sfida per decretare quale sarà il Dylan del futuro, in questo caso sì, se c'è una svolta dobbiamo ricercarla in queste pagine.
Poi il finale. Beh, lasciando stare che ho letto una non-storia per circa 90 pagine, è la risoluzione del tutto che mi fa rabbrividire. Anzi una nonrisoluzione. Davvero..ma cosa è successo? Dylan va in paranoia, scaccia Groucho, si ammala e viene aiutato dai suoi amici. Il tutto condito da un surreale davvero spiccio (e guai a chi mi parla di metafumetto, perché questo è tutto fuorché qualcosa
metavattelaapesca). Ripeto. E la storia? Per carità, la Barbato mi piace ma gli hanno messo la museruola, non digrigna più i denti, è diventata un chihuahua quando prima era un dobbermann. Se un'autrice brava come la Barbato ha delle idee così carenti, o quanto meno non ha i guizzi narrativi che aveva in passato, o ancor peggio non riesce a costruire personaggi degni di nota (qualità che le ho sempre riconosciuto, ma da qualche mese faccio fatica a riconfermare) siamo davvero alla frutta. Riformulo la domanda che mi posi all'uscita de
Mai più ispettore Bloch: tornerà quella di
Necropolis e
Lo specchio dell'anima oppure questa è la Barbato 2.0 più sobria ed equilibrata?
Su Groucho specifico, come ha detto già Rimatt, è sbagliato. Ma la Barbato l'ha sbagliato più volte tentando la strada dell'umanizzazione. Qui ricasca in pieno su quell'errore, per quanto giustificato da eventuali complotti tra lui e il signore dei telefonini. Il cliffhanger, proprio da serie tv pura, destabilizza e incuriosisce ma non mi ha ribaltato. Perché dopo novanta pagine di sorniona narrazione spari una svolta così dura che anche se fosse morto Groucho avrei detto: embè? Maliziosamente sono giunto anche a pensare che questo albo si sorregga solo esclusivamente sulla trovata finale. La mancanza di idee, o perlomeno averne una o due di contorno come questa, non per forza determina la riuscita dell'albo. Perché come ha detto Cyber, storie da Indagatore è davvero difficile scriverle e la nuova gestione si sta aggrappando con immane difficoltà a piccoli espedienti che possano in qualche maniera ridestare l'attenzione del lettore ma che poco danno al cuore.
Una bomba termonucleare?
No.
Un minicicciolo.