Ciao a tutti, mi appresto a leggere il Dylan Dog 401 e come sempre mentre lo leggo vengo a spiegarlo e a notare durante la lettura ciò che più mi piace e ciò che meno mi garba.
Piccola battuta. Leggendo i commenti precedenti al mio non ho capito se questo è il topic sull'ultimo albo di Dylan Dog o il topic "Devo infilare a forza uno o più commenti al vetriolo su Recchioni se no non son contento". Dato che nel mio recente passato ho già scritto su un topic sbagliato io metto qui il mio intervento. Al limite ci penserà il moderatore a spostarlo nel posto corretto.
Posso cominciare dalla
COPERTINA: La copertina mia gusta come disegno, un pò meno come effetto metallizzato. Non so se effetti del genere possono aiutare a raccattare qualche lettore sporadico in più. Probabilmente sì. Di questa copertina, come in molte delle copertine di Cavenago, apprezzo particolarmente ciò che c'è sullo sfondo. Il cancello e gli alberi sono molto inquietanti. Avrei preferito meno "luce" così da andare maggiormente di pari passo con il titolo ma va bene così. Mi piace meno il bollino "Un nuovo inizio" ma ci sta da un punto di vista pubblicitario. Mi piace anche il logo grafico della scritta "Dylan Dog".
EDITORIALE: Solitamente non commento mai l'editoriale ma a questo giro lo faccio perchè sembra scritto da "Recchioni buono". In generale sapete che concordo con lui quando dice che evidentemente DD ci sta che cambi (non deve necessariamente ma è pensabile) in quanto l'orrore degli anni 80 è diverso dall'orrore di oggi. E con orrore non intendo chiaramente i mostri come zombi, lupi mannari ma l'orrore inteso come metafora del male dei tempi. Gli anni 80 avevano dei mali, gli anni 2000 altri e gli anni 2020 altri ancora. Editoriale che quindi in generale mi è piaciuto e ho trovato anche abbastanza garbato. C'è una idea decisa dal curatore che in quanto curatore ha tutto il diritto di perseguirla o provare a farlo. A noi lettori sta leggere, commentare, dire la nostra. Come sempre insomma.
Ma veniamo alla storia....
SPOILER
Pag 4-8: Intro interessante che serve a conoscere il (nuovo) protagonista della nostra storia. E a giustificare come già si fece in passato il motivo dell'esplosione del clarinetto nel numero 1, vero e proprio deus ex machina del primo episodio. Deus ex machina che oggi sarebbe stato criticato moltissimo e giustamente. Oggi perlomeno assume un valore di mistero.
Pag 9-14: Bellissimo incipit che va a riprendere quello delle prime pagine del mitico numero 1. Si comincia con la visione della casa di Sybil da fuoriper poi arrivare alle due vignette dove prima c'è la minaccia incombente poi la fuga (ribaltamento rispetto al numero 1 dove c'era invece prima la fuga e poi la minaccia). Si gira pagina in entrambi gli albi e si nota che sono presenti tutti gli elementi salienti dell'azione come le mani che affiorano dal buio e la scena dell'inciampo e della caduta (sembra quasi che nel 401 si sia "tolto" andando a comprimere l'intera durata dell'azione in meno vignette.) Infatti si insiste su molti meno particolare e le pagine 8 e 9 del numero 1 vengono riassunte per immagini in una sola pagina, la 12 del 401. Si arriva così alla scena delle forbici che anche qui viene riassunta e condensata in un numero minore di vignette (anche perchè vengono disegnate più grandi). Dal confronto non posso fare a meno di notare la maggiore dinamicità della scena del 401 rispetto a quella del numero 1. Senza per questo voler concludere che sia meglio l'una o l'altra. Negli anni 80 i bonellidi tendevano ad essere molti più "spiegosi" e già il lavoro di Sclavi è sublime. E secondo me anche la scena del 401 non ha nulla da invidiare all'altra. Ha il solo, ma grande, difetto di essere venuta dopo e di appoggiarsi su alcune "idee" già presenti nel numero 1.
Pag 15-17: Qui viene tutto piuttosto condensato per l'evidente motivo che non c'è bisogno di far conoscere GRoucho, cosa necessaria nel numero 1. In generale trovo un Dylan che vuole essere abbastanza scanzonato che si prende in giro anche metafumettisticamente ma non lo trovo (per ora) particolarmente borioso o altro.
Pag 18-25: Qui c'è la prima (o meglio seconda) variazione rispetto a quanto fatto nel numero 1. L'introduzione di Bloch, Rania e Carpenter che ripercorrono ciò che è successo a Sybil e in tutto questo lo fa anche Dylan. Bel modo di spezzare la narrazione e in poche pagine condensare un pò di informazioni. Ciò che è successo a Sybil, i rapporti tra Bloch, Rania e Carpenter, il clarinetto che Dylan ora non sa suonare (in effetti per quale motivo lo compra? Boh!). Questo fa pensare anche a quanto sia stato fortunato prima del numero 1 ad averlo aperto sempre nel modo corretto. Lo scambio tra un contesto e l'altro è vivace e naturale e contribuisce a creare ritmo alla storia.
Pag 26-32: Continua la seconda parte di spiegazione dove Dylan e Sybil da una parte e Rania e Carpenter si mettono in azione. Mi è piaciuta la scena della macchina. Credo che il personaggio di Dylan sia simile a un Jack Sparrow, ovvero un personaggio che sa di essere figo ma che in generale è anche un pò sfigato. Diciamo che non mi trovo d'accordo fino ad ora con chi dice che il personaggio è antipatico. La scena della macchina ma anche lo spiegone sull'arte del fumetto me lo fanno sembrare più una sorta di nerd che si atteggia in maniera simpatica e a cui le cose vanno di tanto in tanto male.
Pag 33-34: Tra Rania e Carpenter c'è del tenero in qualche modo o perlomeno un rapporto profondo che va al di là del semplice essere colleghi. Lo fa trasparire il silenzio dell'ultima vigneta di pagina 34.
Pag 35-40: Carino il parallelismo di pag 35 quando gli dice che la prossima volta gli proporrà pizza e cinema, proprio come nel numero 1. Anche qui ritorna il mitico tesserino, un altro leit motiv di Dylan Dog che invece si è scelto di mantenere. Praticamente mentre il Dylan del numero 1 decide di andare a pizza e cinema in attesa del treno per la Scozia, fregandosene dell'autopsia che si sarebbe svolta il giorno stesso, qui Dylan comincia subito ad indagare andando per l'appunto all'obitorio. Direi un comportamento più coerente, però nel modo scanzonato del numero 1 ci sta anche l'essere andati a pizza e cinema.
Pag 41-46: Anche Carpenter e RAnia vanno all'obitorio. Riconoscono il maggiolone di Dylan e qui scopriamo che Dylan e Rania erano ex fidanzati. In generale queste pagine scivolano via veloci proprio per la mancanza di dialoghi lunghi (presenti nel numero 1) e per i continui cambi di scena tra le vicende di Dylan, del dottore e di Rania e Carpenter. Fino ad ora è una lettura piacevole dove la ricostruzione o decostruzione del numero 1 sembra sensata e acquisisce un senso anche senza averlo letto. Bello è però confrontarli proprio per riconoscere le differenze di disegni, di dialoghi, di sceneggiaura.
PAg 47-50: Molto onirica e suggestiva questa scena nella quale il dottore scopre i morti viventi. Roi ha sicuramente fatto un ottimo lavoro con dei disegni da "paura" nel vero senso del termine. Direi che a questo punto è abbastanza chiaro che sia il 401 che il 402 saranno un calco del numero 1. Non penso infatti che nelle prossime pagine si riuscirà a (ri)raccontare tutto ciò che è accaduto nel numero 1. L'obiettivo è quindi quello di dilatare in un certo senso gli eventi del numero 1 inserendoci un nuovo capitolo o una nuova visione. Cosa sarebbe successo se Dylan e la polizia fossero stati presenti durante la scena del risveglio dei morti viventi?
PAg 51-59: Mi è piaciuta la scenetta di pagina 52. In generale Gnaghi è un personaggo molto difficile in quanto non parla e sicuramente farà rimpiangere il buon vecchio Groucho. Questa è una scenetta ch sfrutta Gnaghi in maniera comica. Certo che a lungo andare non sarà banale costruire nuove situazioni in cui far parlare Gnaghi e Dylan. PEr il resto niente di che. Il dottore scopre l'immortalità e anche Rania e Carpenter si stanno muovendo nell'obitorio. Ah Dylan non è l'ex fidanzato ma addirittura l'ex marito di Rania.
PAg 60-64: I due gruppi si incontrano e qu si vede subito la differenza si stile tra Sclavi e REcchioni. Il Dylan di Sclavi non è un uomo di azione ma il più delle volte finisce per esserlo. Il Dylan di Recchioni è invece un uomo d'azione e anche lui finisce per esserlo in un modo chiaramente più "sborone". E qui veniamo alla differenza tra i due autori che è evidente, non tanto nella capacità, quanto nella gestione dei loro protagonisti. Dobbiamo rassegnarci al fatto che Dylan da ora in poi sarà un uomo d'azione. E soprattutto che è consapevole di esserlo.
PAg 65-76: Questa è la scena per ora più debole e per me fin troppo dilatata. Arrivano altri zombi, i 5 cercano di affrontarli e nel frattempo arriva Xabaras (con l'uso di forse troppe pagine per farlo arrivare addirittura 6!). Alla fine Xabaras incendia l'obitorio proprio come a pagina 40 del numero 1. Dylan riconosce la risata e quindi si suppone sia un "nemico" che già conosce. Dico nemico tra virgolette perchè essendo cambiati i ruoli, Xabaras potrebbe benissimo essere suo padre o un amico o qualcosa d'altro. Disegni stupendi però forse troppe pagine dedicate a questo incendio. Simpatica la citazione di "Fuggite Sciocchi!!" ...
Pag 77- 80: ... ma solo perchè viene poi ripresa come presa per i fondelli nella pagina 77, altrimenti sarebbe stata un poco fuori contesto. Qui vediamo la presenza di una costante... Jenkins, stupido era e stupido rimane!!! In generale qui si vuole alleggerire la "tensione" rimandando la fuga dall'incendio dell'obitorio come se fosse raccontato da Carpenter e Rania a Bloch. Menzione d'onore invece per quella che secondo me è uno dei momenti migliori dell'albo e in generale di molto che ci è stato dato nell'ultimo decennio, cioè la pagina 79. Fresca, asciutta con dei tempi comici molto ben costruiti. Non so se è una citazione e quindi se è tutta farina del sacco di Rrobe ma questa pagina è moooooolto bella. Bravo!
Pag 81-86: E' interessante l'abilità di Recchioni di passare a dei registri diversi all'interno di una stessa scena. A pagina 82 Rania e Carpenter trovano il tempo di baciarsi mentre sono in fuga. Chiaramente ridicolo dato che fino a poco prima erano inseguiti da almeno una decina di zombie (a proposito... ma quanti sono?? Non sono un pò troppi per essere in un singolo obitorio?). Però la pagina 83 rende l'inverosimiglianza della scena simpatica con prima Dylan che fa l'ex marito geloso, poi che sentitosi punto sul vivo (essere meglio a letto) reagisce con un "beh non volevo saperlo" e alla fine Sybil che dice l'unica cosa sensata da dire in questi momenti, ma anche lei lo dice con un tono e una fisicità da commedia. Questo scambio a mio modo di vedere è sempre stato presente in Dylan Dog ed era la sua cifra stilistica. Lo stesso GRoucho a pag 83 del numero 1, intrappolato in uno sgabuzzino trova il tempo per una battuta. Qui si porta la battuta di Groucho fino all'estremo in un "gioco" che coinvolge tutti i personaggi e che realmente smorza la tensione in un modo "diverso". Alla fine è un modo che prende e non destabilizza particolarmente. Bellissime le pagine 85 e 86. Roi superlativo.
PAg 87-92: Qui c'è ancora una "tamarrata" con Carpenter e Rania che affrontano gli ultimi zombi (ma quanti sono???). RAnia e Carpenter sparano in tutto 14 colpi. Una volta i colpi nel tamburino della pistola erano 6. Che forse ora con le pistole moderne si sia riusciti a metterne dentro di più???
Pag 93-98: Bella questa parte finale dove tutti i personaggi hanno finalmente uno spessore. Bloch è il sovraintendente di Scotland Yard, Rania ha amato e ora forse "odia" ma rispetta Dylan. In maniera analoga anche Carpenter nutre dei sentimenti di stima verso Dylan così come Bloch considera Dylan "speciale" infatti
DISEGNI: Non mi soffermo tanto. Sono stupendi. 10. Niente da dire
CONSIDERAZIONI GENERALI: La storia è fruibile anche senza avere letto il numero 1 e ha secondo me dei PRO e dei CONTRO rispetto al numero 1.
PRO:
Nuovi personaggi bene inseriti e anche la loro caratterizzazione è ben architettata all'interno della storia.
Scene di notevola paura e pathos
Toni da commedia bene inseriti all'interno delle diverse scene di terrore o inseguimento
CONTRO:
Il classico stile di Recchioni. Tanta azione e la sensazione in certi casi di voler allungare il brodo, come l'arrivo di Xabaras.
TRoppi zombie e troppo caos nell'obitorio. Probabilmente irreale.
In generale voglio dare un 8 alla storia in quanto mi ha divertito, coinvolto e mi ha fatto venire voglia di arrivare alla fine con alcune scene che mi sono particolarmente piaciute.
Ed ora ho voglia di vedere la seconda parte di questa storia.