Cravenroad7

NB: non può trattarsi della Londra2 di cui si parla in "Gente che scompare", perché lì mille sterline corrisponderebbero a svariati milioni.
pertanto poiché sia Dylan che Hamlin la chiamano così, non solo Dylan non è Dylan (ma quello della piramide) ma anche Hamlin non è Hamlin.

Storia nettamente insufficiente!

Il tema della "Verità" potenzialmente pericolosa, capace di provocare vere e proprie apocalissi, è buono, ma di sicuro non nuovo. Neppure per Dylan Dog.
Strano che nessuno ricordi lo Speciale scritto da Paola Barbato qualche anno fa (ora non ricordo il numero) dove era presente lo stesso tema. Già che ci sono, cito anche l'albo di Napoleone Il gioco della verità (il n.45! questo lo ricordo benissimo perchè è uno degli albi 'napoleonici' che preferisco ).

Barbato, Ambrosini e Gualdoni hanno stili molto diversi, e non è il caso di compararli troppo. Ma almeno un dato di fatto va riconosciuto: le storie di Barbato e Ambrosini sono infinitamente più articolate di questa! Con snodi narrativi complessi, trame fitte, personaggi fortemente caratterizzati.
Invece Gualdoni lavora su una trama esilissima e personaggi quasi impalpabili.

Seguono i soliti
S
P
O
I
L
E
R

I difetti della storia sono già stati abbondantemente segnalati, comunque un riassuntino non fa male:

- La trama è troppo esile. Poteva andar bene per 50 o 60 pagine, ma con 90 e passa diventa ripetitiva.

- Questa è una storia che punta tutto sul crescendo 'apocalittico', argomento già affrontato su Dylan in parecchie storie più o meno buone (Gli uccisori, Il male, L'orrenda invasione, Meteoropatia, La collina dei conigli...).
Queste storie per funzionare DEVONO trasmettere il senso di apocalisse crescente. Gualdoni ci riesce fino a pag.40 (quando entra in scena l'avvocato, come è stato giustamente segnalato), poi sprofonda nella ripetitività e in sequenze a metà tra l'assurdo e il ridicolo involontario, tipo i coniugi che prima di scannarsi finiscono il pranzetto...
Ha ragione Caimano : nella seconda metà un po' di sangue sarebbe stato necessario. Non sono un fanatico dello splatter, ma il sangue avrebbe trasmesso meglio l'atmosfera apocalittica. Sequenze con semplici battibecchi se ne sono già viste in abbondanza nelle prime 40 pagine, insistere solo su quelle fa sgonfiare pathos e climax.

- Hamlin ha il ruolo di "deus ex machina" - o, come dice Bertuccia, di "genio della lampada".
Misery di Stephen King ha insegnato a tutti da anni che i deus-ex-machina sono INACCETTABILI. Il loro uso rivela semplicemente la scarsa fantasia di un autore/sceneggiatore che non sa come tirar fuori il personaggio dal guaio in cui lo ha cacciato. A me Hamlin piace, ma farne un banale deus-ex-machina è un errore.

- Dylan è tremendamente passivo. Non fa nulla, semplicemente corre qua e là nell'attesa della 'botta di culo' che risolva la situazione.
La botta di culo arriva puntuale grazie al deus-ex-machina Hamlin, ma questa non giustifica l'inettitudine dylaniana.

- Le inutili considerazioni di Dylan su cose perfettamente chiare sono insopportabili. Siamo ai livelli della peggior fiction televisiva, dove QUALSIASI argomento viene esposto almeno tre volte.
Le tv hanno perlomeno la scusante di dover tenere aggiornato lo spettatore, che di tanto in tanto si abbiocca sul divano, ma un lettore di fumetti si presume sia sveglio mentre regge l'albo e sfoglia le pagine.


Dell'Uomo mi ricorda un po' Dall'Agnol. Entrambi, dopo esordi folgoranti, si sono persi un po' per strada (Dall'Agnol è stato 'rovinato' da Berardi e Julia, Dell'Uomo non saprei...).
Il suo stile attuale mi ricorda troppo Magnus per piacermi. Non fraintendetemi: ADORO Magnus, è appunto per questo che non amo i suoi emuli. Paragonati al Maestro fanno inevitabilmente una figura barbina.

La peste.

approfitto di questa tua considerazione per farne una mia:

il tredicenne di adesso gioca a Call of duty che, per chi non lo sapesse, è un videogioco di guerra (moderna) con scene di violenza inaudita.
io stessa ci gioco regolarmente e nonostante ciò, rabbrividisco di tanto in tanto.
ci sono scene sparse durante l'azione in cui il giocatore assiste (ma può skippare) terrificanti: quella che più mi ha choccata è l'interrogatorio di un prigioniero, una manciata di vetri in bocca e un gran pugno sulle guance.
sangue dappertutto.
non mancano gole squarciate in primo piano ecc.
e vogliamo parlare di assassin's creed?
questa lunga divagazione per dire: possibile che 2o anni fa un fumetto come dylan dog abbia precorso i tempi con un <po'> di splatter e adesso che si è sdoganata la violenza più allucinante, si inneschi la retromarcia per preservare i giovani occhi?
in un fumetto poi, dove non si arriva certo alla minuziosa e certosina documentazione delle sevizie che hanno film o video?

Premesso che nuove (e nostalgiche) fontane di sangue non risolvono l'atrofia compositiva di certi autori a corto di idee/talento/background/capacità/sensibilità/rispetto/feeling col personaggio, quella dell'anemica carenza di splatter è una decisione mirata dalla casa editrice...e da molto tempo ormai .

Hanno deciso di riconfezionare la testata su questi canoni, a tavolino, e c'è poco da fare .
Forse vogliono evitare grane a raffica, forse vogliono ri-orientare il senso di fumetto "popolare" nell'orbita del "di agevole lettura", "senza controindicazioni", "mai disturbante/sopra le righe", ma questo non giustifica l'accanimento anti-terapeutico con cui stanno dando il colpo di grazia alle caratteristiche fondanti della testata - sul setto nasale, bisognerebbe provarla - verso la sua morte artificalmente indotta.
Un accanimento però che altri personaggi della SBE non hanno pagato, per ragioni davvero occulte ai più.

Per loro l'horror "x tutti" attualmente può far senz'altro a meno di certe scene gore di trucidaggine esplicita. Ammesso che DD debba considerarsi ancora un fumetto horror.
Quello slancio '80s derivava da un'altra cognizione/atteggiamento degli autori verso il "genere", con tanta voglia di cimentarsi con esso, a suon di rasojate, squartamenti, aberrazioni e sevizie tendenti all'assurdo, spesso divertito di sè .
Adesso quel filone è smorto anche perchè pochi saprebbero confrontarsi tirando fuori qualcosa di buono, se non in modo goffo o da contentino.

Ma la ragione principale è quella di ri-orientare la testata verso un altro appeal, meno efferrato&sanguinolento, verso un pacioso sognatore/indagatore dei suoi incubi...o dei fatterelli strani in cui incappa.
Si tratta di esplicita policy editoriale. Un cappio da cui è difficile uscire. E chi non si allinea vede mozzate le proprie iniziative o finisce (auto-)spiaggiato su altri lidi vista l'impossibilità di scrivere un "certo" DD. Quello nello spirito originario .

Quella della gioventù da preservare contro le scene di violenza è una scusa grossa come una supposta formato dirigibile .
Non per nulla l'emoraggia di giovani lettori e nuove leve è continua.
Con tutta l'offerta che hanno in giro tra film, cronache, videogames, manga, comics, etc...possono benessimo ignorare l'orrore edulcorato e pseudo-intimista di DD per trovare ben altro in materia di splatterismo, oggettivamente coerente in sè, ed a portata di un clic o di un salto sotto casa .

ALOHA

Wolkoff, ancora una volta ti confermi una delle persone di cui invidio di più la proprietà di linguaggio.
Straquoto ogni singola lettera di quanto hai detto sulla tua lucidissima analisi dell'abbandono di un certo tipo di horror su Dylan.
Applausi!

Nel senso che anche prima del 300 le storie erano allo stesso tempo insufficienti, mediocri, accettabili e buone?

SOGGETTO: 6
SCENEGGIATURA: 5
DISEGNI: 7
COPERTINA: 5

Per me è accettabile.

Ti quoto in pieno, spero anch'io che Dell'Uomo torni per altre storie simili a questa.
Il fascino vintage è gran bella cosa di questi tempi.

Si, sono d'accordo sul fascino vintage ma dovrebbe stare più attento ai particolari secondo me, inoltre il volto di Dylan è cambiato davvero troppe volte nel corso di questa storia!

Allora deduco che non ti piace Roi.

A me l'albo è piaciuto, fino alla spiegazione finale mi ha trascinato durante la lettura in maniera sorprendente (dato che avevo letto certi commenti)...

Logicamente la spiegazione finale rende il tutto un pò confuso e poco plausibile, ma in generale secondo me Gualdoni ha fatto un buon lavoro!

Buoni anche i disegni...

Mi piace il vecchio Roi, per me era uno dei migliori disegnatori di DyD e i suoi disegni erano molto curati, adesso mi sembra un po' troppo affrettato nel disegnare!

Basta, mi è bastata la prima pagina di commenti.
Votato ottimo, e non cagate il cazzo.

Beh, la prima è forse la più negativa, leggi anche le altre dai