Cravenroad7

Che cos’ha a che vedere la vicenda della bellissima Beatrix, scomparsa nel nulla all’improvviso, con l’antica tradizione dei whipping boy, ragazzi cresciuti accanto a coetanei di nobile casata per essere puniti al loro posto quando questi ultimi trasgredivano le regole? A Dylan Dog il compito di indagare, in una storia congegnata dal maestro dell’Horror Dario Argento.


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Un'impressione preliminare: la cover argentata vista dal vivo è uno spettacolo, la preview in digitale non le rende affatto giustizia.

intanto c’è il solito voto anonimo negativo iniziale,
se non altro la tradizione è rispettata

Votato ottimo. Bellissime le atmosfere, Roi è fenomenale.
Sceneggiato molto bene, senza punti morti né soluzioni improbabili. Forse l'aspettativa era leggermente più alta, ma la lettura mi ha comunque soddisfatto molto.

Vero, copertina molto bella! Non vedo l'ora di iniziare la lettura...

il voto è mio e lo confermo...Dario Argento non mi è mai piaciuto come regista, ma probabilmente ha dato il colpo di grazia a questa serie con una storia ridicola, a partire dai dialoghi (ma è possibile che ogni donna che incontra DD si prende subito confidenza?)...per non parlare del presunto giallo...siamo ai livelli de "Il cartaio" per la sceneggiatura confusionaria....R.I.P. DYLAN DOG

Mi aspettavo di più sinceramente , finale un po' tirato per i capelli e che sa di visto e rivisto . Votato 6

Dico subito che non è una storia indimenticabile, ma sono contento.
Sono contento che Dario Argento abbia scritto per Dylan Dog e spero che prima o poi lo rifaccia, anche solo un soggetto. Sono contento di avervi trovato atmosfere sia argentiane che dylaniate, grazie anche o soprattutto ad un buon Roi (non ottimo come ne Il bianco e il nero, ma sempre apprezzabile). Marginalmente, ma sono contento anche per la copertina che dal vivo è tutt'altra cosa che quella vista online.
Il voto per la storia è un 6 +, forse un 6,5. 7,5 ai disegni. Voto buono.
Lasciando un po' da parte la verosimiglianza (di moventi, psicologie, ecc.), la storia soffre piuttosto di un ritmo ineguale e di un certo raffreddamento della suspense. Se in un film certi fotogrammi avrebbero portato ad un sicuro effetto sorpresa (per quanto non originalissimo) qui risultano come rallentati, non so se mi spiego, ma ho avuto questa sensazione, forse la causa è principalmente lo stile di Roi.
Lettura di genere discreta direi. Ho apprezzato parecchi dialoghi, non tutti, così come quasi sempre Groucho.
Non mi sono piaciuti i soliti riferimenti al nuovo corso, come le brevi apparizioni di Rania (uff) e Carpenter (già meglio), che una pagina a testa la portano via, si esagera con Irma e poi c'è qualcosa che stona con la pretesa continuity. Qui Dylan dice che il maggiolone ha appena passato la revisione, ma nel prossimo numero...

Copertina meravigliosa.
È un albo da 7,5 per disegni e dialoghi, perfettamente lineari e con ben pochi intoppi. Una storia malata e truce ben congegnata e magistralmente sceneggiata.


SPOILER
Se proprio vogliamo trovare un difetto, direi qualche circonvoluzione troppo complessa, dovuta, probabilmente, alla ricerca spasmodica del colpo ad effetto. Avrei anche evitato quel "ti amo", ho abbassato l'albo dalla disperazione. Grucho ottimo e abbondante; utile quando serve, giullare quando serve. La continuity si piazza in una frase: Rania, e la sua acidità pre-mestruale, nei confronti di Dylan.

Prima che mi arrivi quassu ci vorra del tempo.. Ma da una videorecensione, dove si può vedere bene, soltanto la cover vale il prezzo.. Spero non solo quella alla fin fine...

Alla fine pensavo peggio, viste le ultime prove filmografiche di Argento ... Ci ho invece ritrovato molto delle sue tipiche atmosfere, come la classica storia a base di torbidi passati familiari.
E anche, come marchio di fabbrica

Per me fila tutto abbastanza bene, tranne purtroppo proprio il finale

Roi già non più ai livelli stellari visti su Ut, ma comunque anche lui contribuisce bene con il suo stile ... alcune sequenze tra l' onirico e il visionario, come quella di pag. 18/21

Bellissima la confezione "darioargentata"
Peccato però che l' albo (questo albo !) sia deturpato da quei pupazzetti (compreso il pupazzetto Dylan) sulla quarta di copertina.

P.S. Secondo me Milford Chapman potrebbe essere sulle fattezze di Luigi Cozzi, gestore guarda caso del negozio Profondo Rosso a Roma.

6,5

Roi fantastico come sempre. In alcune scene di azione però, questa volta, non mi ha trasmesso il movimento e la dinamicità
A parte questo (che magari è solo la mia percezione personale) certe tavole sono capolavori.
La storia mi è piaciuta molto. Forse nelle interviste hanno spoilerato un po' troppo sul Nella storia questo fatto viene portato alla luce molto tardi, ma sapendolo prima cominci già ad immaginarti alcune cose in anticipo.
Ad ogni modo il debuttante Dario Argento mi ha convinto molto. Mi è sembrato un DD più autentico di quello di altri scrittori più esperti: le atmosfere cupe, il non spiegare tutto con lo "spiegone" finale, un Groucho più presente...
Un esperimento riuscito, non mi dispiacerebbe affatto una nuova storia di Argento in futuro.
Voto finale buono

è stata scritta una storia a fumetti con tutte le tecniche da professionista , (del cinema e del fumetto) , e sono riusciti a metterla su carta benissimo.
E grazie anche a Roi forse sono riusciti a dare le giuste sequenze , forse anche meglio (visto appunto la visione cinematografica) di tanti albi di Dylan Dog.
Il tema è proprio di Dario Argento , quindi a me è sembrato proprio di leggere qualcosa di Argento è qualcosa che lo contraddistingue , e la trama si sviluppa fino alle ultime pagine.
Penso che più di così non si poteva fare , forse un po’ più sangue , ma comunque la collaborazione è riuscita.
Anzi a questo punto direi che si potrebbe anche fare il bis visto l’ottimo risultato.

sulla trama ,

poi sicuramente ci avrà messo mano anche qualcuno della testata se non Recchioni stesso riguardo a carpenter ,rania e irma , visto che difficilmente Argento e Piani potevano conoscere questi particolari del personaggio.

voto massimo.

Ah copertina riuscita , dark e misteriosa.

Ehi, Bonelli: assumetelo.

POSSIBILI SPOILER
La storia è un classico giallo argentiano (l'assassino guantato, forme di sessualità "deviata", il dettaglio rivelatore ecc.) con l'innesto di un elemento soprannaturale (il fantasma di Beatrix). L'atmosfera morbosa e opprimente è quella dei migliori film del regista romano. La sceneggiatura fila senza gravi intoppi fino al finale, in cui Dylan viene salvato dal fantasma di Bea. Visto che fino a quel momento il fantasma sembra una presenza incapace di agire fisicamente sulla realtà, avrei preferito che Mary Anne fosse realmente uccisa dalla madre (come da tradizione argentiana ).
Mi sono piaciute molto le scene oniriche in cui Dylan frusta Beatrix davanti a una platea di persone travestite da animali (simboleggiano qualcosa in particolare?).
Molto buona la gestione dei personaggi, soprattutto Groucho.
Roi come al solito non delude, anche se in alcuni punti ho avuto l'impressione che ci siano state delle incomprensioni con gli sceneggiatori (ad esempio la dinamica del primo omicidio non mi è del tutto chiara).

Nel complesso la storia mi è piaciuta e ho votato buono (7).