FINAL CUT
Mi sono approcciato a questa storia bello carico di aspettative, visto che le due sceneggiatrici sono le stesse della SPLENDIDA "Il lago nero". Probabilmente avrei dovuto capire sin dalla trama presente sul sito che le cose questa volta non sarebbero andate altrettanto bene.
La storia è "da maxi", da "sotto l'ombrellone", scorrevole, innocua e dimenticabile. Il cattivo si presenta con tutte le frasi tipiche del cattivo classico. La risoluzione del caso è da latte alle ginocchia. E' vero, è lo stesso colpevole che specifica che l'allegro chirurgo è stato scelto perché è una motivazione stupida (della serie, l'importante è essere consapevoli
), ma lo stesso non sono riuscito a mandarla giù. Cioè, dai, l'allegro chirurgo, ma fatemi un piacere! Il vero problema, Porretto e Mericone, è che se mi scrivete "Il lago nero", poi non potete uscirvene con questa storiella. Faccio comunque un mea culpa generale, perché di base non dovevo partire aspettandomi un "Lago nero" 2.0 e, quindi, viverla più alla acqua di rose
.
Voto: 5
HORROR EXPRESS
Io lo sapevo! Ah, sì, lo sapevo! Gigi Simeoni non poteva essermi rinsavito improvvisamente. "Dormire, forse sognare" e (soprattutto) "Il tango delle anime perse" lasciavano ben sperare, è vero, ma tutto sommato era prevedibile che sarebbero state due eccezioni a conferma della regola, due (bellissimi) fari nella notte, più che il segnale che l'autore aveva finalmente ingranato.
Questa storia corre, con determinazione, la sua maratona verso il suo traguardo finale: l'oblio. Ebbene, io dubito fortemente che domani al mio risveglio ricorderò qualcosa della trama, dei personaggi, della dubbia trashata finale del diorama che spara fulmini, ecc. Tutto si perderà nella nebbia, come non fosse mai davvero esistito.
Voto (volemose bene?): 4 e mezzo
IL FEROCE DESIDERIO
Ci sono volte in cui l'hype per una storia è alto, poi la leggi e ne resti deluso. Altre volte non ti aspetti niente, leggi e rimani piacevolmente sorpreso. Altre volte ancora la storia ti ispira, la leggi e -incredibile- ti piace. Questa storia appartiene a quest'ultimo caso.
Bruno Enna ha scritto belle storie per Dylan Dog (indimenticabile, per me, "Nel segno del dolore"). "Il feroce desiderio" è una storia appassionante, angosciante, inventiva, scorrevole... Bella. Ho cominciato a leggerla disteso sul divano. A metà lettura mi sono dovuto sedere, completamente catturato dalla trama. Bella la trama non lineare. Belli i loop temporali. Bello il conto alla rovescia dei sogni (incredibile la mia curiosità di arrivare a leggere il primo sogno!). Bello lo scorrere dei giorni simboleggiato dall'apertura delle tende ogni mattina. Vi lascio immaginare il livello di disagio che mi hanno causato le primissime pagine, visto che io ho paura degli insetti
Unico appunto da fare: abbastanza prevedibile il "colpo di scena" finale. Ben prima del primo sogno era piuttosto evidente la vera natura del ragazzo (i primi seri dubbi già quando sviene sull'uscio di casa e poi sicuro quando il barista dice a Dylan che il ragazzo è un mostro). Nonostante questo, mi sono goduto a pieno il finale e, direi, la storia perde da poco a niente, anche se non si rimane a bocca aperta. Mi ha ricordato (chissà, forse solo a me
) uno dei mie numeri di Dampyr preferiti, "L'amante del vampiro".
Voto: 7 e mezzo