Cravenroad7

La festa dei morti, una giornata che non ha mai fine e quattro passi nel delirio e nella follia!
Insomma il solito fine settimana nel grande centro commerciale...


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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

preso stamattina e per ora letto solamente l'editoriale, della prima storia faranno una trilogia con cadenza annuale

Di Gregorio mi piace. Di Gregorio mi piace. Ho dovuto ripeterlo per tutta la lettura. Le quattro brevi di Gualdoni non sono niente di eccezionale (ci sono un paio di meccanismi narrativi di uno scemo incredibile, ma la brevità e un generale tono scanzonato rendono il tutto ben più che tollerabile) ma nel complesso sono sicuramente su un altro livello rispetto alle due lunghe.
Tra l'altro, il soggetto della prima storia è davvero buono. Peccato che sia venuta fuori così cessa.

Prima volta sinora che il Maxi mi delude. Pazienza.

Storie mediocri per € 6,50

A me aveva già deluso in parte quello dell'autunno scorso e maggiormente quello di questa estate.
Per ora ho letto solo le brevi di Gualdoni che più m'ispiravano rispetto alle due lunghe di Di Gregorio.

Seguono SSPPOOIILLEERR

Cuore di mamma: niente di nuovo, ma un piacevole raccontino dell'orrore. Voto 6,5.
La Martusciello l'ho preferita qui che nell'ultima storia.

Romeo e Giulietta devono morire!: trasferta italiana per il Nostro in un paesino desolato vicino a Buffalora (con rimando a Dellamorte). Un amore contrastato da due famiglie rivali, che nei nomi (Filotti e Della Bruciata) rimanda ad un episodio di Don Camillo (a lieto fine), che si protrae dopo la morte, ma i veri mostri ovviamente sono certi vivi. Gli ho trovato un certo fascino, anche grazie ai disegni della Romeo. Voto 7.

La camera blindata: storiella assurda (in senso negativo). Non basta un discreto Groucho per sollevarla. Una spolverata di retorica antimilitarista (su cui non sono in disaccordo, ma essendoci giusto perché ci dev'essere, risulta un po' stantia). Voto 4,5.

La rapina: si lascia leggere, ma proprio nulla di memorabile. Voto 5 +


Un Gualdoni che da una parte si riconferma a suo agio con le storie brevi, dall'altra riconferma un certo manierismo, un senso del grottesco/assurdo che spesso non coglie nel segno, dialoghi che a volte lasciano a desiderare.

Voto complessivo a e altre storie..., che poi andrà a far media con le due lunghe: 6 - -

Per ora letto solo le 4 mini gualdonate.
Le prime due rasentano la sufficienza (la seconda più per luce riflessa che per bontà di storia ma tant'è).
Le ultime due non l'avrebbero raggiunta nemmeno fosse stato Sclavi in persona a revisionarle. Spero nelle lunghe di Di Gregorio.

Domenica, giornata festiva, niente lavoro, qualche svago... non ho voglia di rovinarmela con Di Gregorio, ma neanche di impegnarmi troppo con Sclavi. Quindi mi leggo le 4 brevi alla spicciolata, sperando di trovare qualcosa di gustoso. Diciamo che non mi è risalito il megapranzo con dessert+amaro, ma non tutto si digerisce con facilità, per quanto dovrebbero passare per 4 storielle leggere al volo - seeeh, di struzzo, azzoppato

**SPOILER**

Cuore di mamma: l'unica con un po' di atmosfera, qualche languore lugubre, senza troppi spiegazionisimi - ettevogliovedé, con 20 pagine mi dovrei sorbire pure la discettazione demistificante! Forse per l'orrore di tipo vegetale che mi ha sempre incuriosito, ma l'incubo mantiene un buon margine ombratile tra le righe. Soluzione banalotta però: si poteva fare moooolto meglio .

Romeo e Giulietta devono morire! : vabbene Buffalora, ma riportare Dylan indietro in Italia per una ciofeca simile vuol dire che la Brexit forse aveva un senso. Dove grottesco redivivo e sentimentalismi eterni si mescolano in una pataccata scoordinata in accozzaglia come poche. Uno zombie ed una fantasma che non riescono a consumare ma si accontenterebbero di pomiciare platonicamente nei pressi di una cappella fiorata. Una faida familiare servita su polenta tra tipacci armati di coppola e lupara spianata. Una sensitiva in minigonna della scuola do Nascimento. Il solito custode del cimitero che lasalunghissima ma sbotta tutto nel finale, dopo anni omertosi ed inani. E William Shakespeare che si rivolta lui sì nella tomba, per l'offesa alla sua memoria.
Chiude un tentato controfinale d'ebetaggine inconcludente, che mancava

La camera blindata : Gualdoni confonde Dylan per Nathan Never e ci spalma un po' di action militarizzato che qui risulta ridicolo nelle modalità. Vorrebbe esser divertente, ma ci riesce solo per un Groucho abbastanza in palla. Vorrebbe menarla sul farsesco da boutade con il cameo dei Gremlins, ma alla fine rende ancora più evidente la boutadata di fondo nell'idea di base, puerile. Non si capisce perché Bloch mandi a prelevare a suon di cazzottoni Dylan da casa sua, quando bastava fargli una telefonata e sarebbe venuto lo stesso. Altro controfinale da barzelletta... che non fa ridere

La rapina : forse quella che ho preferito. Semplice e lineare. Senza pretese. Qualche doppiogioco e un doppelganger fittizio dal cuore siamese perso nel tempo. Spunto a chiusura del cerchio? Visto che la prima storia breve si chiudeva con un cuore esposto...
Asciugando i dialoghi poteva rendere meglio, ma la scaltrezza non è il mestiere del Gualdo .

[...]

Sui disegni non mi sono espresso, perché - non me ne vogliano i 3 autori, forse sarà stata la fretta - ma mi è sembrato di leggere delle storie disegnate dalla stessa persona. O quasi. Poca velleità nel differenziarsi, nel tentare un approccio estroso o personale, molto appiattimento verso lo standard, fino a rendersi quasi anonimi o indistinti. Alla fine non ti rimane nulla, di riconoscibile, impresso nella memoria... tranne forse qualche primo piano della Romeo, ma solo perché la conosco da tempo.

Infine una cortesia per le prossime uscite Maxi, specie se con tanti titoli, come questo: ma costa così tanto inserire nel tamburino un indice coi numeri delle pagine, storia per storia, in modo che se non si vogliono leggere gli episodi secondo le sequenza di stampa, non bisogna scafrugliare random a vuoto, ringraziando solo Piccatto per il fondo nero ben distinto

ALOHA E' A PAGINA 290

Io l'ho letto tutto. Maxi veramente deludente, salvo solo la seconda storia anche se fondamentalmente la trama è solo un pretesto per citare un po' di vecchie storie dylaniate. La prima è l'ennesimo viaggio agli Inferni. Non ne posso più già dai tempi de I vivi e i morti. E in più scopro che è piaciuto talmente tanto alla redazione che ne faranno addirittura una trilogia. Basta. Vi prego, basta.
Le 4 gualdonate erano da condannare all'ergastolo. Si rivedono anche i mumble mumble di Dylan. Non mi mancavano.

Albo per me storico questo....nel senso che sarà il primo che lascio in edicola di Dyd da quando ho memoria, o almeno ci proverò.
I vostri commenti per ora mi stanno aiutando a rimanere fermo nel mio proposito

Potrebbe seguire qualche SPOILER

Mezzanotte di fuoco. Tentativo di contaminare Dylan col western che sta a La strada per Babenco come uno dei tanti spaghetti western caduti nel dimenticatoio sta a Il mucchio selvaggio.
Non proprio tutto è da buttare e un personaggio come Sisco (sorta di Francesco Dellamorte di un mondo rovesciato) lo rivedrei anche volentieri, ma la storia, tra fughe e sparatorie, l'ho seguita (per quello si lascia leggere velocemente) con sufficienza. Sufficienza che invece non raggiunge come voto (le do un 5 -).

Svegliarsi ieri. Un po' per la storia capace di generare curiosità, almeno per buona parte dell'albo, un po' per i disegni di Bigliardo, un po' per le interazioni con e i flash di albi classici e non (ci sono citazioni dallo stesso Di Gregorio) e nonostante un finale così così, non posso dire che questa storia mi sia spiaciuta. Il 6 lo raggiunge.
La protagonista ha molti tratti arroganti ed irritanti, ma la sua angoscia nel procedere a ritroso nel tempo è ben comunicata al lettore e la rende più fragile. Dylan è attore non protagonista, ma ha un suo perché e la storia m'è parsa certo più dylaniata di altri lavori dell'autore. Si rivede il professor Knock di Tre per zero, che francamente tedia un po'.
Decisamente è stata la lettura di questo Maxi che mi ha preso di più.


Facendo una media generale ne vien fuori un 5,6. Forse son stato di manica larga, ma voto un accettabile con riserva.
Tutto sommato avevo trovato peggio il precedente.

Le quattro brevi sono imbarazzanti, in particolare La camera blindata.
Sembrano degli esperimenti abortiti di un aspirante sceneggiatore che non ha la minima conoscenza del personaggio, del suo genere di riferimento e del suo target di lettori.
Invece chi le ha scritte è stato curatore di Dylan per tre anni.
Del resto, sotto la gestione precedente Dylan Dog era diventato un giornaletto infantile, rassicurante, didascalico, sempre uguale a se stesso, privo di ogni velleità autoriale.
A chi considera le novità del nuovo corso come degli stravolgimenti inaccettabili, consiglio di leggere queste quattro storie brevi per ricordare come e quanto il personaggio era già stato stravolto prima di Recchioni.

Ho letto la prima in 10 minuti e non vedevo l'ora che finisse. Mi è sembrata una brutta imitazione di una storia di John Doe con dylan nel mezzo.

La seconda è più carina, specialmente per chi come me ha la nostalgia facile. Lascerei a Sclavi il dottor Knock, però, per non risultare noioso e scemo dev'essere sceneggiato estremamente bene.
Molto bella invece la caratterizzazione della donna protagonista, fatta davvero bene.

Le quattro di gualdoni sono piene di incongruenze e illogicità. I rapinatori della banca che dicono cose come "taci" o insomma, robe fintissime, non c'è una battuta di dialogo che abbia una parvenza di reale.
Secondo me, poi, bisogna lasciare in pace Buffalora quando non è strettamente necessario citarla.

Probabilmente è colpa del fatto che il giorno prima avevo letto Tiziano Sclavi, ma questa roba è terribile.

Vabbeh, sono delle mezze patacche, ma alla fine le 4 brevi del Gualdo hanno il merito di togliersi subito dalla vista per portare a termine la sofferenza. E comunque la prima e l'ultima sono abbastanza inoffensive alla fine, quasi potabili, se non fosse per l'aria spenta da compitino di quella sul roseto, e i dialoghi tremendi durante la scena della rapina.
A proposito di vegetazione malata...non vorrei che a corto di sbocchi su NN, prima o poi Gualdoni ci propini una breve da qualche parte su questo motivo ispirante :

http://www.corriere.it/salute/16_novembre_01/gli-spinaci-bionici-anti-mina-sentono-esplosivi-terreno-9f54af06-a019-11e6-90f7-78e506adbf1c.shtml

ALOHA COCOMERI ANTICARRO

peccato per le 4 storie brevi, considerando che solitamente quelle di Gualdoni sono sempre carine, mi aspettavo molto di più, invece non ne salvo nemmeno una.
per quanto riguarda invece le lunghe, la prima non è niente di che, ma visto che il personaggio Sisco è carino, comprendo la volotà di farne una trilogia, sarebbe stato un peccato sprecarlo solo per questa storia.
La seconda è quella che mi è piaciuta di più anche se la parte finale in cui la ragazza è completamente persa di Dylan mi è sembrata un po' forzata rispetto allo svolgimento fino a quel punto. Comunque simpatici i richiami ai vecchi albi

albo tutto sommato presto dimenticabile.
magari, non so, di seguito spoilero un zizzino:
un sufficiente al mischione westernhalloweenlandia in particolar modo per le suggestioni visive modernodantesche;
poca roba il back to the future con eleettrodomestici caricati al plutonio e il dottor Knock carico di terrorismo sintattico (come mai prima d'ora);
robaccia il cuoricino di mamma con tutti che parlano senza mai aprire bocca (le due vecchie poi sembrano impagliate tanto sono uguali da vignetta a vignetta);
romeo e giulietta ihn provincia di buffalora livelli bassini a parte i disegni di Romeo (Val non Capuleti) che fra le 4 gualdonate mi sembrano gli unici degni di nota;
le ultime due neanche ne voglio parlare e ho detto tutto.
voto mediocre pentendomi un po' di questa spesa inutile.