Cravenroad7

BUON HALLOWEEN A TUTTI!



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Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Come commentare due storie così?

SPOILER

Diciamo che il tentativo di mix tra divertente e horror riesce più a Enna che alla Baraldi. Enna riesce a mantenersi quasi sempre (tragicissima la caduta di stile di pagina 191!) al di qua del ridicolo involontario, la Baraldi ci si tuffa proprio di testa in una delle peggiori accozzaglie di metanarrazione "brillante" mai viste, con le solite citazioni accademiche che ormai hanno veramente stancato. Siamo ancora a Frankenstein Jr... Qualcosina si potrebbe anche salvare, ma per rimanere in tema, in questo momento per me se tanto mi dà tanto!

Cioè, per dire, Groucho sta raccontando una storia dalla quale dipende la sua vita, e Dylan lo INTERROMPE per lamentarsi.

Anche la storia di Enna fa acqua da tutte le parti, ma no così...

Disegni di Acciarino promossi in pieno, disegni di Piccatto e soci, come al solito, buttati lì tanto per. Le ultime pagine, hanno smesso proprio di provarci.

In sintesi, albo bocciato per le storie, salvato per i capelli da Acciarino, che si vede che si è divertito.

Quasi dimenticavo: copertina sotto qualunque livello di guardia, con buona pace della nostalgica citazione dei Peanuts.

Inoltre, i due refusi presenti nelle pagine in anteprima sono stati corretti nella versione stampata, ma ovviamente nel sito Bonelli le tavole pubblicitarie sono rimaste quelle con gli errori. Come sempre. C'è ancora, per dire la mancanza di professionalità, una tavola con quello che sembra un balloon ancora di prova...

P. S. Una gradita sorpresa la cartolina promozionale del film di Dampyr. Non me ne faccio niente e non mi interessa minimamente il film, ma ho apprezzato il gesto.

Comincio con il commentare l unica storia che ho letto, cioè quella della Baraldi che, incredibilmente mi è piaciuta.
L ho trovata divertente e scanzonata e in generale tutte le tre storie sono state ben sceneggiate,in maniera veloce e ritmata. La storia non mi ha mai annoiato e in generale ho apprezzato la storia cornice senza però apprezzare particolarmente il finale. Però c'è da ammettere che in storie del genere il finale è la parte meno importante.
Quello che ho apprezzato rispetto alle ultime uscite e che c'è voglia di raccontarr senza perdersi in inutili lungaggini. Se c'è un urlo Dylan accorre nello spazio di poche vignette non di due pagine fatte apposta per arrivare a pagina 98.

Sei troppo severo Keanu. Il tono della storia è volitamente canzonatorio e proprio non vuole prendersi sul serio.

Capisco che andare in una escape room e trovarsi due con la testa distrutta non sia il massimo e in una situazione reale certamente nessuno avrebbe la forza di raccontare storie. Forse per renderla più credibile avrebbero potuto mostrare gli omicidi all insapita degli altri così che potessero credere che gli altri avessero raccontato una brutta storia e fossero semplicemente usciti e non uccisi.

Però tutto sommato l ho trovata una storia godibile di un dylan umoristico nonostante le cose che accadono.

Certo, Alemans, il tono è chiaro, è volutamente scanzonato. Ma a me è sembrato tutto oltremodo forzato. Per me si vede quando l'ironia non è nelle corde di una persona, e la Baraldi per me rientra nella categoria. Ripeto, nel grande mucchio qualcosa funziona pure, ma per me i modelli di riferimento ormai sono da rottamare (non come film, chiaramente, ma come modelli sì! Non ne posso più di lupo ululà e stracavoli ululì!), le situazioni si vede che vogliono essere buffe per forza, e i soldati che urlano HEIL HITLER quando un tizio gli dice mezza cosa non ce la posso fare davvero!
La cornice esterna è oltremodo pretestuosa, e tra tutte le cose è la più forzata senza dubbio.

Ho letto questo albo e ho pensato: sembra scritto da una persona senza fantasia, o che prende ogni idea da un manuale apposito.

Insomma, le storie che raccontano sono tutte e quattro pessime, forse quella di Dylan è la peggiore delle quattro, ma certo, facciamo saltare la testa a quell'altro, la sua storia era VERAMENTE brutta.
E siamo sempre lì: un altro albo scritto dalla Baraldi "brutto apposta". Quando si cimenterà in un albo "bello apposta"?

L unico appunto che potrei fare è che molto probabilnente le 4 storie sono tutte citazioni. La prima frankestein junior e la terza è fondamentalmente i delitti della rue morgue, la seconda non lo so ma sarà sicuramente anch essa una citazione.

Però ho apprezzato l umorismo. In certi casi mi sono ritrovato a ridere, e anche di gusto. Questione di gusti. ☺️

La seconda è il film "Il nemico alle porte", citato con grande naturalezza da Isobel prima di cominciare a raccontare. Io, personalmente, nel leggere "Isobel Zaitsev" ci ho perso le speranze, e quando ho sentito mi sono messo veramente le mani nei capelli.

E comunque, chi glielo spiega alla Baraldi che l'ironia è una cosa, e le barzellette di Pierino un'altra? Cioè, Groucho che spara battute a raffica non è ironia, è bagaglino, saranno mica la stessa cosa?!?

Copertine così sperimentali su una testata "nostalgica" vecchio stampo chiamata OldBoy sono proprio un controsenso

Ma infatti negli ultimi tempi Recchioni riferendosi all'Oldboy diceva che era diventato "sperimentale". Ma a che cosa si riferisce? Non alle storie, di sicuro, che di sperimentale non hanno proprio un bel niente. Buh.

La prossima copertina è già un po' meglio, anche se Montanari ricicla la copertina del numero 57 di Stano.

Poco da stare allegri, comunque.

Oldboy sperimentale mi sembra addirittura un ossimoro

Non ho letto l'albo in questione, ma amo che nell'editoriale dia citato il mio scrittore preferito, Roberto Bolaño.

Concordo con Keanu. Per me forse il peggior Old Boy uscito finora. La storia di Enna è più potabile, ma di umorismo ne ho avvertito poco. Salvo giusto la scena dal medico di base. Di quella della Baraldi invece mi tengo i disegni di Acciarino e basta.

Senza ombra di dubbio.
Siamo al livello medio dei Maxi del periodo Gualdoni.
Le due storie, insipide e modestissime sotto ogni punto di vista, hanno come unico pregio il non prendersi troppo sul serio.

Dire che l'OldBoy d'ora in avanti seguirà una linea weirdo forse è un modo gentile per dire che ospiterà storie di basse pretese e dai toni leggeri, più o meno involontariamente ironiche e comunque mediocri.

Per me state un po' esagerando nel demonizzare o affondare la valenza effettiva dell'OB con questo fatalismo di risulta - che non risulta appartenermi. Mi sembra di avvertire una sorta di pregiudizio di massima, che collide con gli stessi pareri sulle singole storie, come se poi l'inedito (a confronto) brillasse perchissacosa .

Numeri stretti&secchi sottomano, senza discutere per impressione/sentito dire: siamo arrivati all'OB#15?
Bien, lasciando perdere l'ultimo volume appena uscito, se devo riconsiderare la valutazione da circa un anno di questa pubblicazione, io dico che può vantare alcune delle storie meglio riuscite di recente... con una frequenza di punti a segno che l'inedito se la può scordare da qui alle prossime 4 annate come minimo.
Ad cuius evidentiam, ergo:

OB#8 Gli orrori di Dunwich: top storico di Cavaletto o quasi, Rinaldi superbo, non si discute
OB#9: A me la Barbato de I figli dell'illusione intriga di più, alla maggioranza il Simeoni di Lei abita ancora qui, per il quale su questo forum molti si sono sperticati in lodi dichiarate.
OB#10 Incubi Imperfetti: ancora una volta un coro di gradimento generico, me escluso.
OB#11 Le pareti del cervello: terzo capitolo della saga di Cora, il fiore all'occhiello del duo P&M che non hanno mai raggiunto vette simili sull'inedito.
OB#12 L'invasione degli ultraschermi: per me un piccolo capolavoro meta-sclaviano, a metà tra Grand Guignol e Alfa&Omega.
OB#13 Il Morso del Cobra: anche qui io non mi sono sbilanciato più di tanto, ma in linea di massima è una storia che ha riscosso una maggioranza di consensi stra-palese.

Se devo fare un confronto secco con l'inedito( ), parlando dello stesso periodo, partendo dalle vaccate pro-Vasco (estate 2021) su una ventina di albi usciti salvo soltanto - nel senso di NETTAMENTE SOPRA la sufficienza - Qwertyngton e Nella stanza del Guerriero (da molti archiviata come il peggior Ambrosini), più forse il secondo #bis estivo delle P&M - che a me non convinse - con una serie di ciofeche a corredo nel frattempo che mi rifiuto di citare per buongusto solidale .

Quindi, sordi numeri alla mano, l'OB decanta a voce alta di battere nettamente l'inedito come qualità media sul mucchio di storie periodizzate.
Possono non piacere concept, copertine, involuzionismo, sentore di riciclo, etc. ma se ci trovo storie in linea di massima migliori e più frequentemente, io non vado a dire in giro che necessariamente si tratta di una testata di bassa lega, destinata a far sfigurare il personaggio ed i suoi autori, come se l'inedito de-Gualdonizzato possa vantare chissà quali frecce al proprio arco, nell'esito finale del prodotto

Mi sembra sputare nel calice in cui si è bevuto, soltanto perché la cameriera non ti ha dato il numero, pensando che quella alla cassa invece te lo darà. Notoriamente lesbica.

... dunque, riprendendo il discorso limitatamente a questo OB#15, anche qui vado un po' controcorrente, come i dolci scherzetti di Halloween richiedono, travestitismi a parte





Testi 6 1/2
Disegni 6+

Senza volerci andare troppo di manica larga, per me questa è la migliore Baraldi degli ultimi 2/3 anni.
Non brilla in nulla di particolare, ma il tono leggero le permette di concludere 94pp di sceneggiatura senza troppe storture o barbosità. Anche il citazionismo non mi è pesato molto... d'altronde tutte la storia consiste in pratica in una serie di parodie più o meno dichiarate, che non vogliono prendersi troppo sul serio né nobilitare la loro fonte più di tanto.
Per me il divertimento c'è (v. cervello con 5 sensi e mezzo ), l'ironia di Groucho può risultare un po' soffocante, ma si può concepire nel taglio complessivo della storia, che certe volte sconfina nel meta- con la giusta scanzonatezza. Non ho capito l'uso continuo dei corsivi come per sottolineare citazioni o battute, non si fosse capito

Acciarino non mi è mai piaciuto più di tanto. Anche qui rende i personaggi piccini-picciò, alquanto tozzi, sbavando i contorni senza creare alcune movenza artistica degna di nota. Banali gli zombie, ancora peggio la creatura da laboratorio del Reich. Non è così semplice distinguere Rodolphe da Picarro nella quarta microstoria .

Scendendo nei dettagli, delle 4 microstorie quella migliore e più snella è la prima su Frankestein Jr. La seconda la tira un po' per le lunghe tra spari e fughe senza concludere molto, né a livello "storico" né di rivisitazione, con la soluzione finale scemotta vista in dozzine di storie recenti, sia qui che sul Grouchomicon. Non ho capito se entrambe si ricollegano pro-hype a quanto stanno per combinare sull'inedito (via Speciale?) con i cameo di Xabaras e Hicks, di nuovo all'arrembaggio tra eserciti di non morti e cloni nazistoidi da laboratorio .
La terza viene giustamente affossata con la testa esplosa del tizio che la racconta, data la banalità machista con cui deturpa le citazioni da Blade Runner, mentre la quarta funziona abbastanza specie per autoironia, tra A.Christie (Poirot), E.A. Poe (Rue Morgue) e lo stesso DD (Goblin), per quanto alcuni dialoghi andavano tagliati per renderla più d'atmosfera e meno sul giallognolo verbosizzante.

A non elevare molto il valore dell'intero pacchetto ci sarebbe la cornice boccaccesca, che di fatto suona di beotata impostata peggio che malaccio come pretesto: non ha molto senso che i 4 raccontino con quella nonchalance le loro 4 storie, sapendo che hanno al guinzaglio un collarino che può esplodere da un momento all'altro in base ai gusti narrativi di nonsisacchì

Visto che parliamo di periodo pro-Halloween, sul finale da baracconata "vista dall'alieno" ci avrei subodorato un omaggio alle classiche chiusure di alcuni episodi da "La paura fa 90" dei Simpson .

Sì, le storie che citi non mi sono dispiaciute e fra la serie regolare post-666 e questi primi 15 OldBoy non c'è dubbio che vince l'Oldboy.
Però a quanto si dice la linea della collana sta cambiando ed è destinata a passare dal classico al weirdo, che non ho ben capito cosa significhi. Ecco, se per weirdo si intendono le due storie dell'ultimo Oldboy, la prima dello scorso albo o quel pasticciaccio brutto con più disegnatori di Mignacco, allora non c'è da essere troppo ottimisti.