Cravenroad7

L’Indagatore dell’Incubo è chiamato a risolvere uno spiacevole conflitto di competenze tra due particolari comitati…



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Non riesco a finirlo.
Storia astrusa e inutilmente sovraccarica.
Dialoghi irritanti oltre ogni ragionevolezza.
Inizia con 11 pagine di battutine salaci, sarcasmo e richieste di spiegazioni, quando basta star zitti per sapere cosa vogliono da te.
Invece no, il Dylan della Barbato ha una loquacità scioltona, che non si riesce a tenere a freno. Si parla addosso in continuazione. Quando finalmente sta zitto, la scioltona viene agli altri. Bla bla bla bla.
SPOILER
In sintesi, un numero ragguardevole di personaggi inutilmente aggressivi e nervosi, ma al contempo algidi, eterei e stranosessuali, con nomi ridicoli, si ritrova in una foresta per cercare un buzzurro con la testa piena di capelli.
Nessuno di loro ne ha voglia, ma lo fanno, perché si. Ci sono un mucchio di bla bla, bla bla, per capirlo. Solo che questi bla bla non hanno senso e inducono un gran sonno. Benefico per l'amor di Dio, se non fossero le 5 del pomeriggio. Speriamo mi ritorni stasera, magari per esserne certa lo rileggerò.

P.s. bellissima la copertina

Ho letto poche pagine, il rabbercio per adeguarlo al nuovo corso è imbarazzante. Avrei preferito la nonchalance di fare finta di essere nel pre meteora...

Continuerò dopo cena ma se mi rovinano il tocco del diavolo li uccido!!

Ennesima barbatata, noiosa, verbosa, personaggi inutilmente amtipatici e trama intorcigliata. Si salvano i disegni di Celoni, ma nel complesso bocciata.

Votato insufficiente.
Copertina carina con l'idea comica di lasciare i sopracciglioni al teschio di Groucho.
Ristampa del numero uno in regalo con una buona colorazione che ho gradito ma si poteva fare di piu per i 35 anni. Avrei pagato volentieri per un qualcosa più celebrativo e non l'ennesima ristampa del numero uno. È un capolavoro, è storia, però sembra che idee e voglia non ce ne siano più.
Della storia di questo mese ho apprezzato soltanto il nuovo fronte spizio e i disegni di Celoni. La trama come già detto dagli altri amici è ingarbugliata, noiosa e per nulla interessante. L ho letta controvoglia veramente non me né fregato nulla dell'intera vicenda. Chiudo dicendo solo che sto Dylan ha bisogno veramente di un aiuto. Non è possibile che sono mesi su mesi che si sveglia chiuso in una cella o rapito da chiunque. A sto giro già si ritrova davanti alla corte dell'altro mondo senza sapere come ci è finito. Capisco che è paranormale ci può stare come cosa ma con tanti numeri che hanno la stessa scena iniziale sembra un fesso. Sto povero cristo lo rapiscono pure mentre stà a fare la spesa non è possibile stà cosa. È l'anno del cloroformio per Dylan. Ma ché davvero?!
In stà storia ci sono una strega, un demone e un angelo (Sembra na barzelletta ma non è ) e per spostarsi useranno poteri magici no?! No per nulla. Narcotizzano Dylan a forza di siringhe per caricarlo sull'aereo in tutta tranquillità e normalità. Ma che minchia ho letto?! Ma davvero passa ai controlli stà roba?!

Ci sono dei piccolissimi SPOILER
Dopo un ulteriore lettura che è veramente pesante accidenti, mi rendo conto che la tematica finale del libero arbitrio può essere molto interessante quando per giunta a volere la libertà di scegliere è un demone o un angelo. Il problema è che per me la sceneggiatura è sviluppata male con tantissimi punti non necessari, pipponi lunghissimi e noiosi ed alcuni che sembrano dei veri scioglilingua. Purtroppo non sono avezzo al forum e non riesco a caricare la foto ma chi volesse vada a pagina 72 e provi a leggere le ultime due vignette senza che gli venga il mal di testa.
Dò solo questo come esempio ma l'albo è pieno di dialoghi assurdi.

si ricollega ad un vecchio numero... fuori dalla continuity attuale. Che senso ha, oggi? Cambiare tutto per non cambiare niente.
Mah, sempre più contento della mia scelta

Primo pensiero: che mattonata!
Secondo pensiero: si ma...quindi?
Terzo pensiero: e un altro mese è ito, magari andrà meglio il prossimo, c'è Cavaletto.

Anyway, piccola analisi.

200 numeri fa.

La Barbato tira fuori dal cilindro una delle sue più belle prove coadiuvata da un Celoni immenso (un po' meno dalla copertina di stano, bruttoccia, non tanto per composizione quando per realizzazione dei due comprimari). E' una di quelle storie che ti catturano fino all'ultima tavola e ti lasciano con il desiderio di saperne di più (Vi ricordate "L'ultimo arcano" con quel bellissimo finale aperto?)
E' proprio vero, si deve stare attenti a ciò che si desidera perché alle volte i desideri si realizzano ma non come avresti voluto.

Presente.

forse SPOILER

Dopo un incipit condito da battutine argute, come giustamente faceva notare bertuccia, e da unghie sugli specchi per giustificare il seguito di una storia del-vecchio-corso-nel-nuovo-corso-dove-tutti-corrono-ma-dove-corrono-non-si-sa, si arriva nel cuore della storia. La prima "quest", cioè trovare e svegliare Dust, è semplicemente ridicola. Non posso aggiungere altro se non che questo era il mio viso durante la lettura:
La seconda "quest", trovare l'evaso e ricondurlo nel limbo è ancora peggio, è imbarazzante. Intanto, se nella prima il setting è abbastanza chiaro (foresta amazzonica (mah)), nella seconda dove caspita siamo? Spuntano come funghi personaggi che non hai minimamente tempo di conoscere perchè poi passa il pazzoide che uccide tutti in una confusa sequenza al grido di "è male questo??" (mi ricorda lo Steve di Otto sotto un tetto, "sono stato io a fare questo?") fino a che tutto si risolve a pizza e fichi mentre Dylan discute di contratti con sta gente dell'aldilà. Oh, ma che è???!!!
Poi, sparando in qua e là:
1) Dylan lo spostano di peso tipo pedone negli scacchi, o lo drogano o via onirica o legato. Il suo ruolo è giusto quello di catalizzare l'odio dei tre vecchi protagonisti, perchè in tutto l'albo non fa altro.
2)Leslie. Dio mio che finaccia! Il colpo di scena vero e proprio nel precedente numero riguarda l'evoluzione di questa figura mentre in questo abbiamo una vera e propria involuzione.
3)Ash caro, abbiamo capito che fai ciò di cui la gente ha bisogno, non importa che tu lo ripeta ogni due vignette, il messaggio è arrivato anche a chi non ha letto il 221 (e qui mi viene a mente la Marchesini ne "I promessi sposi" che ripeteva le cose successe dicendo "lo ripeto per chi si fosse sintonizzato solo adesso")
4)Dust. Mah, così, cose a caso, ammazza gente, fa due urli e poi passa tutto, meglio di un'aspirina.
5)Copertina e frontespizio: favolosi!
6)Celoni: mi ha convinto meno di altre volte, soprattutto sui volti.

Boh, io non so che aggiungere, magari rileggendolo (se trovo il coraggio) rivaluterò alcuni aspetti. Così, alla prima lettura è bocciato proprio in toto.

Finisce meglio di come è iniziato, ma Dylan che ripete ogni tot "Ok ma tu a che servi?" è un po' ipocrita.
Non so, la Barbato mi è piaciuta per parecchio tempo, come autrice, anche quando strapazzava il protagonista o metteva Groucho in situazioni anomale, però è come se fa qualche anno abbia perso lo sgurz.

PERSA UN OCCASIONE
l'aggiunta del 1° numero in quadricromia per di più in formato bonelliano poteva fornire un assist clamoroso per una ristampa di tutta la serie regolare in quadricromia;
si obietterà: ma c'è la vecchia serie regolare,la prima ristampa, la seconda ristampa, il Dylan Dog di tiziano sclavi, il cartonato e per di più è in stampa il cartonato gestito dalla gazzetta dello sport corriere della sera; peccato perché si poteva aggiungere alla ristampa della serie completa in atto per tex e zagor, magari aggiornato con l'editoriale di tiziano sclavi;
noblesse obblige: i padroni hanno sempre ragione

Evitabile sequel di un buon albo.
Fastidiosi inserti per ricordare che trattasi di Nuovo Dylan.
Un paio di scene con un certo fascino e i disegni di Celoni (qua e là un po' troppo oscuro però) non salvano una storia che ho trovato noiosa.
Voto: Insufficiente.

Un utente ha posto questo tuo stesso quesito sulla pagina Facebook ufficiale di Dylan. La risposta è stata che spetta agli autori decidere se continuare o meno con la continuity del "nuovo universo" e riadattare storie vecchie dandole un seguito con il corso attuale. In poche parole fanno come vogliono non tengono conto di nulla. La continuity (che di continuity non aveva nulla) era stata fatta e proclamata ai quattro venti all'epoca solo per vendere, nulla più. Ci stiamo a prendere in giro se oggi stiamo a parlare ancora di un nuovo universo e reboot. Non ci sono mai stati e se ne sono scordati già tutti. Anzi credo che più di tanto non è stato preso in considerazione. Oltre a mettere papà Bloch ogni tanto. Minchia se pensiamo che questo numero è il continuo di una storia del 2005....io non l ho letta può essere bella come vuoi, ma ditemi seriamente chi è che si va a recuperare un numero vecchio decennale per leggersi questo?! Ed un nuovo lettore che si vuole avvicinare al personaggio che ci fà con sta storia?!
Riprova che spolverano vecchie sceneggiature e storie lasciate in sospeso da anni. Altro che reboot e nuovo corso...

Era da qualche tempo che non leggevo la regolare, ho fatto bene ad aspettare.

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Paola Barbato omaggia Alan Moore (va di moda ultimamente) e crea il suo personalissimo La lega degli straordinari gentlemen. Come una consumata sceneggiatrice di comics dipana un incredibile multiverso, e attenzione, lo fa con non più di 30 parole! Sublime.
La storia sembra il vecchio cliché paradiso contro inferno, ma qui la cosa è più sottile: non vi è infatti distinzione tra angeli e demoni, che infatti vengono raffigurati entrambi come raffinati burocrati. Ma non è tutto: in una rilettura da zero di tutto ciò che sapevamo, Paola fa rinnegare non solo all'esercito di Nostro Signore , ma anche agli adepti di Satana la possibilità di scelta legata al libero arbitrio. Visionaria.
La vicenda si dipana poi in modo magistrale, con continui dialoghi e didascalie che spiegano per filo e per segno tutto ciò che accade, e siccome meno è meglio, la Barbato decide di non far succedere quasi niente, questo non è più un fumetto, è un piece teatrale, dove cambiano gli sfondi, entrano ed escono personaggi, tutti con la battuta pronta, prontissima. Metronomica.
Non dimentichiamoci i personaggi, vero fulcro di tutta la vicenda: una strega moderna, bellissima e algida; un demone rinnegato costretto (udite udite) ad esaudire i desideri; un angelo caduto col fisico da body-builder, immortale ed invincibile. Maestra.
E poi c'è Dylan: in una metafora straordinaria dell'uomo solo al comando, la Barbato lo fa muovere senza che possa decidere nulla, sballottato di qua e di là, talvolta senza nemmeno sapere dov'è, a simboleggiare lo spaesamento e solitudine del leader. Rivoluzionaria.

L'amaro finale, con un cliffhanger incomprensibile a chiunque tranne che all'autrice, veniamo a sapere che da questa caccia è riuscito a scappare qualcuno: chi sarà? Madame Trelkowski, potente demone votato al bene? Groucho, angelo caduto, ormai noto come il personaggio più camaleontico dell'universo (multiplo) dylaniato, come potrebbe suggerire anche la cover? Sarà l'oscura figura che abbiamo visto salutare Dylan alla fine del (EDIT, che c'entra il 416?) 414? Oppure sarà l'ennesimo lettore medio che rifugge ormai l'edicola come fosse un bosco oscuro, per paura di trovarsi davanti una lettura eccelsa difficile e inarrivabile?

Infine i disegni: Celoni crea qualcosa di spettacolare, citando pagina dopo pagina lo yin e lo yang, tutto in bianco e nero sì, ma nel bianco c'è un po' di nero e nel nero c'è un po' di bianco, entrambi usati come se fossero gli unici colori possibili. Solo applausi.

Voto 10+ (nel senso che devi essere strafatto di lattepiù per dare dieci a sta roba)
La prossima volta aspetto di più, qualche anno magari.....


P.S.: in realtà Celoni fa un buon lavoro ed è anche possibile che con questa storia la Barbato non pretendesse assolutamente di essere presa sul serio, anzi magari c'è una chiave comica che non ho colto io.


V

scusate, questa storia è la continuazione di un altro albo?

Si, de "Il Tocco del Diavolo" se ho ben capito