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#38/S - La somiglianza degli opposti
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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: mer ott 02, 2024 11:03 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Baron Karza ha scritto:
@wolkoff Interessanti le tue riflessioni, come sempre; ho però un dubbio: perché affermi "in cui Dylan per il momento NON HA MAI incontrato (nessun) Reed in questa dimensione né tenuto quella seduta spiritica finita male dalla Trelko" Lo scontro tra Dylan e Reed avviene nel 25, quindi prima dell'inizio dell'ambientazione del PDM. Ho frainteso qualcosa?


Non ho inteso molto il tuo (presunto) fraintendimento...
... ma ho l'impressione che a questo contribuisca parecchio l'incasinamento di timeline(s) sovrapposte da Bilotta negli ultimi 3-4 Speciali :roll: .

Aggiungo solo che la colluttazione Dylan/Reed in casa della Trelko avviene solo nella dimensione parallela della serie regolare (che non determina necessariamente l'antefatto del PdM, anche se potrebbe esserlo... ma tanto non lo sapremo), e nell'ultimo S#38 questi parametri si intersecano in modo alquanto contorto ed ellittico col resto degli eventi, ai limiti dello scalcagnesco tantoper.
Il Dylan di questo S#38 non ha mai menato né incontrato Reed prima di pp.62-70 dove perviene in casa sua e viene da lui aggredito, nella versione fumettista-zombi-sfregiato, che invece dovrebbe essere una conseguenza dei fatti avvenuti nel #25, mai "vissuti" da questo Dylan formato Speciale.

Spoiler!
Ed è fin troppo comodo cavarsela come a p.43 dicendo di averlo "forse" sentito/incrociato in precedenza 'sto Reed, vagheggiando ricordi nebbiosi senza modalità concrete, perché tanto basta giochicchiare con la memoria-lavagna riscrivibile di Dylan per dire che ora ha vissuto in questa dimensione, ora in quella, ora gli hanno resettato dai neuroni una, ora l'altra... :x:

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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: mer ott 02, 2024 8:53 pm 
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Iscritto il: ven ago 18, 2023 9:49 pm
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Ora ho compreso, davo per assodato che la dimensione della regolare fosse l'antefatto del PDM, ma in effetti è tutto da chiarire; comunque in generale la cosa che mi ha tolto più entusiasmo nella lettura è stata proprio l'amnesia costante di Dylan. In attesa (vana, realistica?) di un grande numero chiarificatore che riallacci tutti i fili ne riparliamo l'anno prossimo.
Baron Karza


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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: gio ott 03, 2024 4:43 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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Baron Karza ha scritto:
davo per assodato che la dimensione della regolare fosse l'antefatto del PDM

anche io l'ho sempre pensata così

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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: gio ott 03, 2024 10:05 pm 
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Magari fosse così... semplice :roll: .

In questo Speciale per esempio si allude a quanto avvenuto nel #25, nella seduta medianica dalla Trelkowski, ma la storia è ambientata nei giorni nostri (v. laptop e modelli di auto disegnati da Pontrelli), quindi non c'entra nulla con quanto avveniva sulla regolare illo tempore, oltre al fatto che magicamente Dylan non ricorda nulla ed ha un soltanto vago sentore di qualcosa successo in precedenza (dopo che gli è stato riscritto un passato meta-dimensionale, che poi è la conclusione degli ultimi 3 Speciali se ci fate caso, come espediente per chiudere la faccenda) a livello di pre-nozione di Reed ... senza che s'intravedano in giro le conseguenze personali o collettive di quanto avvenuto nel #25 o altri episodi chiave della regolare. Senza contare che se la regolare fosse l'antefatto del PdM, allora cosa c'entra il #100, che ha tutt'altra prospettiva sulle origini di Xabaras, il suo rapporto con (fata) Morgana, etc.???

Forse non è chiaro che l'intento di Bilotta - più che portare avanti il PdM in quanto tale - era riscrivere i capisaldi dell'epopea sclaviana in una propria saga parallela, a partire dai vari #1, #25; #43 etc. Gli è venuto il pallino degli Hicks bros ed anche quelli nel calderone, le cui vicende sugli Speciali sono una rivisitazione/rilettura (in una nuova chiave, per ora sospesa) di albi come il #7, #22, #57... a metà strada tra cliniche naziste, zone crepuscolari, Opal clonate, etc.
La regolare è (stata) solo uno spunto strumentale in questo senso, né la premessa né il punto di ricongiunzione ideale, tant'è vero che Hicks Senior (quello coi capelli bianchi più grassoccio) non c'entra nulla con dottore di Inverary che operava a fine '800 gli avi di una certa Mabel, mentre nella saga di Bilotta era ancora un regazzetto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Bilotta negli ultimi anni si è auto-mesmerizzato incasinandosi su quelle 3-4 timeline per togliersi sfizi crisma-tici, in mancanza di direttive organiche, quando non sballottato editorialmente da cambi di rotta improvvisati... e difficilmente ne verrà a capo... almeno che qualcuno non gli imponga 300pp all'anno su una collana coesiva a parte per rimettere in sesto tutti i filoni narrativi partiti e poi abbandonati :roll: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: lun ott 14, 2024 1:01 am 
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Iscritto il: mer ago 09, 2017 4:35 pm
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Tendo ad apprezzare il lavoro di Bilotta sugli Speciali, ma in questo caso non vedo alcun tipo di necessità di ampliare gli spunti su Creed già presenti, ed esaustivi, nel numero precedente. Peccato perché ho sempre ritenuto gli sprazzi del numero 25 tra i più visionari della collana, e il mix di disegnatore/medium mi aveva fatto sospettare qualcosa di più sostanzioso. Un filo meglio del Recchioni meta-meta ma secondo me si gira lo stesso assai a vuoto, pur con indubbia eleganza. Però non ci siamo e il migliore Speciale degli ultimi anni resta l'ultimo del PDM col Groucho jokeroso o il Joker grouchesco. Con stima e apprezzamento stilistico... ma il voto è "mediocre". Postilla: sono stato mesmerizzato pure io e il dito è finito su "accettabile", in realtà era sul ciglio tra questo e mediocre e forse è giusto così (con molti "ma").


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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: lun ott 14, 2024 11:59 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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wolkoff ha scritto:
Forse non è chiaro che l'intento di Bilotta - più che portare avanti il PdM in quanto tale - era riscrivere i capisaldi dell'epopea sclaviana in una propria saga parallela, a partire dai vari #1, #25; #43 etc.

in realtà questa è la cosa più chiara di tutte, anche perchè l'ha detto lui stesso a più riprese

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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: dom ott 27, 2024 11:20 am 
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Iscritto il: mar feb 09, 2010 6:34 pm
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Bilotta e’ l’unico vero erede di Sclavi !
Ancora una volta questa ne è’ la conferma


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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: sab nov 02, 2024 2:00 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Località: Macondo
A me questo albo è piaciuto e non poco.
Cionostante, capisco bene come possa non essere gradito a molti.

E' una storia come certamente piacciono a me, con molti piani narrativi sovrapposti tra realtà e finzione e passaggi non sempre chiari tra un piano e l'altro. Indagine e paranormale, chiari riferimenti all'idea di multiverso (ahh, gli altroquandi) e al Dylan sclaviano, un protagonista perfettamente nel personaggio.

Detto questo, è effettivamente un albo ostico con una tempolinea non sempre chiara e sicuramente alcuni punti oscuri.
Se un albo così particolare deve apparire, però, mi sta bene che appaia sullo speciale, essendo un albo in tutto e per tutto speciale.

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: lun nov 04, 2024 10:29 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Altair ha scritto:
Mi sono piaciuti tutti gli Speciali di Bilotta. Fino a quello dello scorso anno.
Questo per nulla, nemmeno i disegni. Forse non l'ho capito io.


Penso sia così anche per me. Alessandro Bilotta ha creato una stupenda fase di albi speciali sul futuro “zombizzato” , con un Dylan rassegnato e disincantato, ma molto reale e originale. Ora è come se avesse finito la spinta creativa e come per le serie Netflix, raschi il fondo del barile per tirar fuori a tutti i costi un qualcosa di nuovo. Ma questo “La somiglianza degli opposti” porta novità che non capisco e tanto di già scritto. Il tratto sporco di Giorgio Pontrelli finisce per apparire più impreciso che artistico, con tavole disegnate di fretta. Questo è un peccato perché le scene splatter non mancano, solo che non inorridiscono. Crandall Reed ha vissuto storie migliori. La copertina di Emiliano Tanzillo è la cosa che ho apprezzato di più. Forse è il caso di cambiare percorso per gli speciali.


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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 10:05 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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A me il tema principale dello speciale, e del filone crandall reed tutto, sembra essere quello della predestinazione e del determinismo.
Crandall vede il futuro nelle sue sedute spiritiche, e da lì impazzisce e decide di scrivere nei suoi fumetti il futuro che ha visto - bada che, come dice lui stesso, "e pensare che non sapevo neanche disegnare", perchè lui NON È un fumettista, come dice a Dylan quando lo incontra- , e di fatto (visto che comunque sempre un fumetto ci ritroviamo tra le mani e stiamo leggendo) crea il futuro che aveva visto.
Un po' come quei viaggi nel tempo in cui quello che il protagonista fa durante il suo viaggio nel passato é in verità già successo nel presente, e di fatto non modifica nulla perché tutto quello che modifica é già successo (la soluzione dei viaggi nel tempo che ritengo più figa ed elegante, vedere il film "time crimes" o anche "harry potter e il prigioniero di azkaban").
Dal momento in cui Crandall sbrocca e decide di mettere su carta ciò che ha visto, non ha più senso parlare di presente, passato, futuro, realtà o finzione, perché in ottica determinista tutto é già scritto e niente é modificabile.
La confusione che Bilotta crea, come quella di Sclavi, secondo me non va capita ma va goduta.
Il Bilotta degli speciali, non finirò mai di dirlo, é l'autore più vicino a Sclavi mai visto su Dylan. La sua scrittura riesce a dosare autorità, umorismo, horror e intrattenimento come solo Tiziano riusciva a fare, e la scrittura é entusiasmante.
Perciò non riesco, neanche con questo numero che forse, ma probabilmente dai, é il peggiore della serie PdM, a non promuoverlo a pieni voti. Una lettura che mi ha lasciato stra soddisfatto. Ma dove lo leggi un Dylan così, dai?
Le criticità espresse dagli altri utenti ci stanno tutte, da una confusione di base della trama, a dei personaggi che cambiano carattere da un numero all'altro, persino aspetto (Crandall é Stano o Celentano?), a un girare a vuoto abbastanza palpabile della serie, alla difficoltà di riconnettere una trama molto complessa da anno ad anno...
Nonostante ciò, se si accetta che la concretezza e la solidità dei primi numeri de il PdM sono ormai un ricordo lontano, e si abbraccia l'attuale speciale per quello che é, cioé una serie dove ogni numero fa gioco a sé in un quadro complessivo più largo ma non troppo stringente, per me rimane la pubblicazione dell'anno.
Disegni meh... Non capisco la direzione presa da questo disegnatore, mi lascia molto perplesso, vedo un grande uso di basi fotografiche a fronte di una inchiostrazione molto personale e autoriale, e non ne capisco il senso.
Non sono disegni brutti, affatto, ma non riesco a capire il percorso di questo autore.

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Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni.
Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.

"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #38/S - La somiglianza degli opposti
MessaggioInviato: gio nov 21, 2024 10:46 am 
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baubau ha scritto:
La confusione che Bilotta crea, come quella di Sclavi, secondo me non va capita ma va goduta.
Il Bilotta degli speciali, non finirò mai di dirlo, é l'autore più vicino a Sclavi mai visto su Dylan. La sua scrittura riesce a dosare autorità, umorismo, horror e intrattenimento come solo Tiziano riusciva a fare, e la scrittura é entusiasmante.


Isolo questo passaggio perché sintetizza alla perfezione quello che è anche il mio punto di vista sullo Speciale e, in generale, sulla direzione presa da Bilotta con il suo PdM (che è diventato qualcos'altro, ma solo fino a un certo punto). Le osservazioni sull'inconcludenza, sull'autoreferenzialità, sulla circolarità della scrittura di Bilotta ci stanno tutte, me ne rendo conto, ma rimane il fatto che leggere le sue storie è sempre una goduria, per me. Mi immergo nella narrazione e sono soddisfatto così. Il piacere puro della lettura che mi danno le divagazioni bilottiane è ineguagliabile, dal mio punto di vista. Che poi per carità, Sclavi era (quasi sempre) più strutturato, però, perlomeno sulla singola sequenza, Bilotta riesce a "sclaveggiare" in modo naturale e probabilmente istintivo.

I disegni, in compenso, non mi sono piaciuti più di tanto.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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