Ciao Joe, so che ci stai leggendo!
Cioè, non lo so, ma lo spero, e un po' ci conto anche.
Qualche
SPOILER qua e là, quindi leggete a vostro rischio e pericolo.
Wolk e Keanu, più analitici e precisi del sottoscritto, hanno individuato alcuni difetti (chiamiamoli così) dell'albo; su alcuni concordo, su altri no (per esempio sulle motivazioni di Cagliostro, che è capriccioso e si comporta da gatto, tutto lì), ma riconosco che si tratta di appunti sensati. Su tutti, la banalità dell'identità del secondo killer, a cui penso abbiano pensato tutti, ma proprio tutti, coloro che hanno letto l'albo. E fare due parole sulle motivazioni dell'assassino non sarebbe stato male, è vero. Particolare e molto d'impatto, ma anche un po' "buttata via", la scelta di mostrare Dylan invecchiato, in una sequenza che colpisce per brevità ma che si incide nella memoria.
Ma soprattutto, a non andarmi giù è stato il finale, che un senso ce l'ha e quindi non ritengo "chiaverottiano" (ciao, Chiave
), ma che anzi, rimanda a una sorta di affascinante competizione soprannaturale: chi esaurirà per primo le proprie sette vite, Dylan o il rivale? Specifico che qui non siamo di fronte a un problema di scrittura (ovvero di "come"), ma proprio di scelta narrativa (ovvero di "cosa"): okay che Cagliostro è un gatto e le sue motivazioni non vanno indagate più di tanto, l'ho scritto anche quassù, ma cazzarola, io lo considero pur sempre un BUONO, un alleato dylaniato, per cui è perfettamente "in character" che conceda sette vite a Dylan per permettergli di uscire dall'impiccio, ma mi fa storcere il naso che, alla resa dei conti, tutto quel che il gattone fa sia mettere in competizione AD ARMI PARI il vecchio Dylan e un serial killer. Perché, Cagliostro, perché? Ricordati degli amici!
In tutto questo, il risultato è superiore alla somma delle sue parti e l'albo funziona bene, anzi, molto bene dall'inizio alla fine. Un "buono" ci sta tutto, e anche qualcosa in più: si respira aria dylaniana vera, i protagonisti sono ben gestiti, la vicenda sorprende e avvince, i dialoghi suonano un minimo artefatti, forse, ma sono brillanti, divertenti, ben orchestrati. Insomma, si vede che la storia è stata scritta da uno sceneggiatore che ha frequentato a lungo il forum (scherzo, anche se...
).
Ripensandoci, voto "ottimo" grazie anche a Marinello, che disegna un Cagliostro meraviglioso (pagina 4 è da incorniciare) e fornisce lungo tutte le 94 pagine dell'albo una prova di altissimo livello. Se la storia venisse pubblicata in formato maggiorato, valuterei molto ma molto seriamente l'acquisto, perché certe tavole sono una gioia per gli occhi. D'accordo, Bloch non è il massimo, ma tutto il resto sì.
Bravi tutti, Cestaro compresi (anche la copertina è ottima).