Probabilmente la mezza età deve avere obnubilato il mio senso estetico... perché a me l'albo è piaciuto. Non è un capolavoro, è piuttosto lambiccato, contiene minimo due o tre refusi da bestemmia, però la storia scorre con interesse e anche il finale aperto sull'identità della prima entità NON PRESENTE crea un certo interesse per la continuazione. Io un'ideuzza ce l'avrei, anche se scompaginerebbe tipo 38 anni di pubblicazioni e non credo verrebbe mai presa in considerazione però, anche solo per l'ipotesi (suffragata da vaghi accenni dell'interessante gruppo misto d'ingaggio) e la vaga sintonia con "Angel Heart" rende il tutto più interessante. Dirò un'eresia: pur se letti con anni e anni di ritardo a me gli albi post 400 stanno piaciucchiando quasi tutti, rispetto al periodo orribile dal 250 al 320 suppergiù (e a molti, inutili, giri a vuoto pseudoautoriali pre-Meteora) sono letture decisamente intriganti e, be', continuo a pensare che il ciclo 666 avesse creato delle solide fondamenta biografiche e narrative e reso, dopo anni di inutili giri a vuoto, i due odiatissimi esponenti di Scotland Yard dei personaggi accettabili. Peccato non averlo fatto molto prima e aver deciso di resettare tutto: con meno furore e spocchia sui social chi non nomino il suo lavoro lo sapeva fare; un po' meno esibizionismo gratuito e il lavoro sarebbe stato decisamente più gradito e valido, ma la razionalizzazione fatta sulle varie testate era molto più logica dell'attuale, dove coesistono due serie parallele ambientate a un quarantennio di distanza che continuo a comprendere poco. Peggio delle rivoluzioni urlate ci sono solo i ritorni allo status quo che fanno pesare sui lettori anni trascorsi invano per tornare, gattopardescamente, come prima.
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