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#443 - Gli indifferenti
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Mediocre (5) 15%  15%  [ 5 ]
Accettabile (6) 15%  15%  [ 5 ]
Buono (7-8) 33%  33%  [ 11 ]
Ottimo (9-10) 18%  18%  [ 6 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mar ago 08, 2023 2:02 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Parto dagli splendidi disegni di Armitano, davvero azzeccati per il tipo di storia. Spero di rivederlo con continuità. Il duo P&M fa centro anche stavolta confermandosi il miglior ingresso delle "nuove leve", in grado di affiancare gli autori storici. Merito a Recchioni di averle scoperte. Come direbbe qualcuno "ha fatto anche cose buone" :D



Ma le ha usate pochissimo però, non ricordo molti loro albi, mentre c'è un uso/abuso di molti altri sceneggiatori.



Wolkoff, poi concludo: ma che razza di egoismo vuoi che abbia una persona che sta per togliersi la propria vita.
La scelta della metro è dovuta solo all'istantaneità della morte, quanto potrebbe un'arma, che però non tutti hanno a disposizione.
Altri metodi non solo lasciano più spazio alla sofferenza, ma anche alla possibilità di non morire istantaneamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mar ago 08, 2023 2:05 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
EgoTismo è anche non comprendere le conseguenze dei propri gesti sugli altri, non saper relativizzare ciò che esce dal proprio contesto personale, non capire che c'è una foresta dietro l'orticello di casa.

E io personalmente la chiuderei qui, perché questa pseudo-conversazione su come uno debba suicidarsi è più grottesca di quel manifesto.

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mar ago 08, 2023 9:43 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
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wolkoff ha scritto:
Spero di chiuderla una volta per tutte, perché la cosa sembra non esser ancora chiara:
votarxy ha scritto:
OT sulla sedia metropolitana:
Riguardo il concetto alla base che quel manifesto non coglie appieno è evidente che uno può scegliere di suicidarsi in un modo o in un altro in base a estro, dolorosità, possibilità, eccetera [...]
Se io volessi farmi fuori e scegliessi la metro quel cartello non mi servirebbe a nulla, o addirittura sarebbe un maggiore incentivo per me ad usare la metro, .


Ma quel manifesto è una pura provocazione, fingendosi l'autorità di Londra :tc: :tc: :tc:
Non intima/suggerisce a nessuno di fatto né teoricamente una metodologia corretta del suicidio (ammesso che possa esistere): vuole solo ironizzare in modo macabro sul fatto di come spesso l'egotismo autoreferente di un atto del genere comporta effetti collaterali a catena presso illustri sconosciuti a latere, in grandi numero, non considerati dal soggetto in questione, come possono esserlo gli altri passeggeri della metro, e le loro vite intrecciate da ritardi, allarmi, mitomani, posti di blocco, incasinamenti, etc.

L'unico incentivo è a non prendersi sul serio... ma sembra che non l'abbiate capito. Seriamente. :|
Oltre a Luttazzi servirebbe una tripla dose di Medda.


No, no, capire si era capito.
Io spero che si capisca che il senso del mio discorso è che quel manifesto sia una freccia che non colpisce il bersaglio.
Può piacere, può non piacere, può turbare, può non turbare, può essere considerato arte oppure no, ma non colpisce il bersaglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mer ago 09, 2023 2:26 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
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bertuccia ha scritto:
Concordo con RKC in questo senso, che poi è la conferma di quanto vado farneticando da sempre.
Non sono importanti l'originalità del soggetto, le acrobazie multiversali, i crossover con Sbirulino e Ken Shiro, i remake, reboot, remastered o le uscite con le Azuleios con la faccia di Dylan Dog.
Bisogna saper scrivere, dettare i tempi, parlare come si mangia e ABORRIRE tutti quei canovacci da b-movie.
E i dialoghi (brave ragazze), asciutti, efficaci, lineari.


D'accordisssimo, e si sa che sono un sostenitore dei reboot e dei crossover (perciò se proprio io ammetto quanto riportato sopra... buona camicia a tutti! diceva la compianta moglie della De Filippi!), ma questa storia è davvero la dimostrazione che a Dyd servirebbero davvero SOLO scrittura, tempi e dialoghi in simmetria con la propria nutrizione (anche se coprofaga). Gran bei disegni, oltretutto...

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Qui non entrate, ipocriti bigotti,
Ginocchia fruste, sepolcri imbiancati,
(F. Rabelais)


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mer ago 09, 2023 5:36 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
bertuccia ha scritto:
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Parto dagli splendidi disegni di Armitano, davvero azzeccati per il tipo di storia. Spero di rivederlo con continuità. Il duo P&M fa centro anche stavolta confermandosi il miglior ingresso delle "nuove leve", in grado di affiancare gli autori storici. Merito a Recchioni di averle scoperte. Come direbbe qualcuno "ha fatto anche cose buone" :D



Ma le ha usate pochissimo però, non ricordo molti loro albi, mentre c'è un uso/abuso di molti altri sceneggiatori.

Si, sulla regolare hai ragione, ma sul Maxi/OB sono state molto più presenti. La trilogia inziata con Il lago nero è di livello altissimo e il primo in particolare (che se non ricordo male è stato il loro esordio su DD) è una delle migliori storie non solo degli ultimi anni, ma di tutta la vita editoriale del personaggio

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mer ago 09, 2023 10:12 pm 
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Iscritto il: lun ott 03, 2011 11:27 am
Messaggi: 164
Località: State Mental Hospital -Salem- (Oregon)
Le votazioni positive mi hanno spinta a leggerlo.... mi sono resa conto una volta di più del motivo per cui non leggo più Dylan Dog dal.... non mi ricordo più!

Mi ha ricordato almeno un'altra dozzina di albi...

Dylan qualcuno dovrebbe ricordarti che sei morto!

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. . . e vissero sempre infelici e scontenti. Così, per non ingannare il suo bambino, termina le favole. (E.Flaiano)


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mer ago 09, 2023 11:51 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Però se leggo un libro, guardo un film o una serie qualsiasi, mi ricordano sicuramente almeno altri 50 libri, film e serie che ho già visto.

Ma persino le canzoni me ne ricordano altre.
Come si fa ad avere totale originalità in un fumetto, a momenti, di 4 decadi?


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: gio ago 10, 2023 12:42 am 
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Iscritto il: lun ott 03, 2011 11:27 am
Messaggi: 164
Località: State Mental Hospital -Salem- (Oregon)
Sarà che non lo leggevo veramente da troppo tempo :mrgreen:
Tipo una centenaria che si risveglia da un coma dopo 80 anni e ritrova al governo sempre quelli !!!! :o

Quindi ormai Dylan Dog è solo un esercizio di stile...

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 11, 2023 12:39 am 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
Messaggi: 240
Paranoise ha scritto:
Sarà che non lo leggevo veramente da troppo tempo :mrgreen:
Tipo una centenaria che si risveglia da un coma dopo 80 anni e ritrova al governo sempre quelli !!!! :o

Quindi ormai Dylan Dog è solo un esercizio di stile...


Prova con il bis che dovrebbe essere ancora in edicola.
Io l'ho trovata una storia molto onesta, convincente, divertente e che richiama molto le atmosfere dello sclavi meno splatter e più onirico.
E poi c'è Saudelli ai disegni che è tanta roba.

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Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni.
Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.

"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab set 30, 2023 2:03 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4172
Località: Macondo
Pensavo mi piacesse di più, quest'albo, a leggere i commenti. Invece per me rimane nel limbo del senza infamia e senza lode.
Perché non è brutto ma allo stesso tempo, a me, ha trasmesso ben poco. Questo tipo di storie caduta-e-risalita sono complicate e bisogna trovare un bel gancio narrativo per renderle appassionanti, altrimenti il ritmo non basta e sembra di leggere qualcosa che fluttua nel vuoto.
Comunque si è letto molto di peggio, ma da P&M, visti i pregressi, è lecito aspettarsi di meglio.

Invece non ho capito la situazione in cui George sa il codice per aprire la cabina pilota della metropolitana. Nel senso che o mi sono perso io il motivo per cui conosce a livello inconscio quel codice, oppure è una trovata piuttosto imbarazzante ed era meglio una classica maniglia arrugginita.

_________________
Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: dom ott 29, 2023 1:24 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2874
Immagine

gli indifferenti
storia seriosissima, deprimente, forse troppo, metafora abbastanza trita e ritrita, il canovaccio pure...
tante storie si sono viste in questi ultimi anni con dylan imprigionato in una sequenza di gironi infernali
dove non si fa altro che filosofeggiare, citare e, insomma, vaneggiare lasciando un senso di vuoto
riempito dal "monologo" visivo di questo o quel disegnatore, in questo caso il sempre bravo armitano
comunque, a parte in qualche frangente un pò confuso (anche visivamente) l'albo si lascia leggere...
mi sono piaciute due cose: l'indagine noir di dylan (i biglietti della metro) e l'ultima pagina splatter
l'espressione "fottutissima università della vita" è recchioni style, però il discorso di dylan suona bene
buona la copertina

voto 6+


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: mar dic 12, 2023 10:01 pm 
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Iscritto il: ven ago 18, 2023 9:49 pm
Messaggi: 213
Buonasera,
questo albo non riscontra il mio apprezzamento; la trama è eccessivamente cupa e senza speranza e non è il Dylan Dog che mi appassiona. Per quanto mi riguarda Dylan, nonostante le situazioni estreme e surreali, resta l'eroe della testata in grado di risolvere l'irrisolvibile... inutilmente orribile la scena finale e grottesca la corsa sul tetto della metro.
Baron Karza


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