Cravenroad7

DYLAN DOG RINCONTRA SAFARÀ PER UN IMPREVEDIBILE NATALE E UN BRUTALE GIUSTIZIERE LASCIA LE TAVOLE DEL SUO FUMETTO PER AGIRE NELLA REALTÀ!






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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

E mentre su un'altra pagina infuria il dibattito se Dylan sia adatto più a un pubblico di quarantenni o di adolescenti, Gabriella Contu taglia la testa al toro e sforna il primo albo di Dylan Dog adatto a bambini della scuola primaria.
Storia semplicemente agghiacciante, con un paio di punte di cringe disumano e un tasso di melassa da far cariare i denti a Venom. Mai letta, probabilmente, una storia meno dylaniana di questa.

L'apparizione di



la Dylangirl del mese che vince il premio come ragazza più scimunita del multiverso,

e il riferimento a



sono una roba che bisogna vederla per crederci.

Torti, pur svolgendo un lavoro perfettamente aderente alla scemeggiatura, batte di dieci lunghezze Pontrelli per il record di fisionomie altalenanti di Dylan: mai la stessa faccia, mai la stessa pettinatura, mai lo stesso stile.

Groucho penoso al limite della tollerabilità. Ora e sempre, viva Simeoni che, quantomeno, ci prova a rendere Groucho geniale come merita.

La seconda storia aspetterà. Di sicuro non potrà essere peggio, anche se dalle prime pagine, sia per i dialoghi, sia per i disegni, sembra una bella lotta...

Sulla prima mi associo al commento di Keanu.
La seconda, al contrario, l'ho trovata matura, interessante e piuttosto ispirata, anche se ormai ho una certa insofferenza per postmodernismo e metafumetto. Comunque è uno degli esperimenti migliori dell'Oldboy, assieme a L'invasione degli ultraschermi.

La seconda anche a me è sembrata migliore, l'inizio mi aveva portato fuori strada. Purtroppo la trama è un po' confusionaria e i disegni sembrano fatti a dodici mani, però l'impronta di Alessandro Russo è abbastanza personale. Se solo non si fosse incistato sulle per ora troppo inflazionate questioni metafumettistiche, e si fosse dedicato più al sodo, sarebbe stato davvero un bell'albo.

Io ci sono due persone a cui voglio bene sopra a tutte: Luigi Siniscalchi e Piero Dall'Agnol. Ma questi disegni, tolte pochissime eccezioni, non si possono davvero guardare.

la mia recensione!!

https://www.youtube.com/watch?v=LS_3X5NAUe4

telegraficamente: prima storia meh, seconda storia molto buona

Ho letto soltanto la prima storia (la seconda mi ha piazzato un uno-due di verbosità che m'ha messo ko già dalle prime pagine).
La Contu ha sicuramente la fortuna di collaborare spesso con disegnatori fantastici, espressivi e dinamici, cosa che aiuta sempre molto la lettura. Torti a me piace un sacco, è proprio quel genere di autori di scuola francese (alessandrini, tacconi, micheluzzi,...) che a me piacciono molto.
La principale qualità dell'autrice però, secondo me, è la gestione del ritmo. Per quanto abbia scritto anche numeri sciapetti (quel thriller dei tipi in maschera sapeva proprio di poco) riesce sempre a risultare piacevole, grazie a sketch e trovate divertenti che tengono alta l'attenzione e la curiosità del lettore. Anche i dialoghi che scrive sono molto dinamici. Da questo punto di vista (gestione del ritmo) ci rivedo molto Sclavi.
Poi la storia in questione sembra andare a parare chissà dove, e invece rivela un finale molto dolce e inaspettato, che a me devo dire ha stupito e un filo filo commosso.
Nel complesso più che soddisfatto della prima storia, la seconda proverò a continuarla ma, insomma , viste le premesse...
Sono curioso di vedere cosa combina la Contu nel prossimo regolare, con un disegnatore che non mi piace affatto.

>>>>>SPOILER a seguire>>>>

E con questo abbiamo chiuso l'annata 2022 .
Un cadeau natalizio che andrebbe restituito al mittente, sperando inciampi nell'albero ed ingerisca almeno quelle 6-7 statuette del presepe. Dopo aver parlato bene recentemente dell'OB in generale, come testata, stanno facendo di tutto per farmi ricredere con aggravanti da ciofeca poco difendibili, seguendo un trend negativa che sembra declinarsi senza molte speranze anche per il prossimo OB#17.
Tra l'altro entrambe le storie presentano un elemento in comune... quello di Dylan che deve completarsi una storia... al posto degli autori non proprio capaci, suppongo..

Natale con l'Orco

Testi 4
Disegni 6 1/2

Non è il genere di storia che riesco a sostenere, a livello di glicemia iper-stucchevole .
Posso capire l'atmosfera natalizia, ma vedere Dylan che gironzola (da ebete) per Londra tra continue pallate monellesche di neve, fa girare le mie, di balle, fino ad un homerun da qui a pasquetta. Insopportabili i folletti-ovunque: quando si dice, imparare dal maestro Tiziano (v. Il Gigante) non se ne parla proprio, eh? Inoltre ripescare Hamlin per cose simili, con la storiella dell'oggettucolo magggico, non c'azzecca per nulla, riducendo Santa ad un pallido venditore di pennelli, per giunta. Salvo solo la partita a carte tra i due, in questo senso. Anche i disegni sono sopra la media, ma hanno un che di infantile che dopo un po' va in suppurazione.

Banalissima la questione del fantasmino; penosa nella retorica più scontata la faccenda dei perbenisti Vittoriani che ne massacrarano la madre June, colpevole di scrivere fairy tales da outsider. Le ultime mielose 20pp, con la ri-scrittura della favola dell'orco per mano di Dylan, non verrebbero pubblicate neanche nella più puerile delle testate Disney per under10, tanto sembra pateticamente scontata e senza guizzi degni di nota

Difficile capire in che mondo fumettistico la Contu possa trovare collocazione degna: certamente su DD no, e di sicuro NON soltanto alla luce di questa storia... sono anni che dovrebbe togliere il disturbo, senza ovviamente patire le ritorsioni in cui incorse June a causa dei genitori dei suoi giovani lettori.

>>>>>SPOILER a seguire>>>>

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Facce e Maschere

Testi 7 - -
Disegni 6+

Questa è decisamente meglio... non che ci volesse molto, eh
Un meta-giallo gestito bene per l'80% del suo svolgimento, con stoccate significative al mondo dell'editoria fumettistica (il concetto "d'autore" che sa la tira, le modifiche in corsa, i contratti capestro, le recensioni frutto di corruttela, etc). Un Dylan personaggio molto asciutto in senso chiaverottiano, che si fa avanti agile facendosi (solo) domande essenziali, coinvolto con distacco nell'azione, senza riflessioni meta-cosmiche su di sé o su cosa non vada in questo globo terraqueo .

Avvincente la gestione del ritmo, specie nell'interazione Bloch-Dylan nell'indagine. Buoni anche i personaggi collaterali come la dylangirl, il folle Peikoff e (soprattutto) il portiere del suo stabile. Qualche dialogo di troppo poteva esser snellito, e la dinamica di alcune scene action non è sicuramente ben intavolata, ma qui la responsabilità è anche dei disegnatori.
Elementi negativi predominanti? Davvero troppo telefonato il reale "colpevole" (lo si intuisce già praticamente a un terzo della storia, motivazioni incluse) e troppo semplicistico il finalino da meta-scatola cinese riflesso nelle ultime due pagine.

Sui disegni difficile esprimere un parere: non si capisce dove finisca Dall'Agnol e dove cominci Siniscalchi, due autori per cui personalmente stravedo... divisi, mentre qui si crea una sorta di strabismo sdoppiato e controproducente, ma utile a risparmiar tempo in lavorazione, presumo.
Bello lo stile vintage-puntinato del fumetto di Peikoff (da proporre su Daryl Zed? ) come l'andamento pulp generico che addirittura può ricordare un certo Tacconi, con meno tratti. Bella anche la scomposizione degli uomini maligni, con tanto di stelle nere o tentacoli che incombono dal cielo metallico (pp.114-15), molto à la Dall'Agnol, mi pare evidente .

Come già detto prima gestite in modo abbastanza scafesso le scene d'azione - spesso ho faticato a capire chi veniva colpito o verso dove si muovesse - e anche sul meta-incubo di Dylan (pp.169-71) si poteva fare di moooooolto meglio.

A conti (e non -u) fatti vedo che l'avranno letto in 4 questo tomo. Ottimo istinto conservativo... delle proprie risorse.
In conclusione ho votato 5, perché il giallonzolo non può salvare tutta la baracca, quando anche i disegni non brillano particolarmente.