Cravenroad7

evabbè.

L'ho letto, ci tengo a precisare prestato da un'amica perché io non compro più la serie regolare, né ho preso il CF e non comprerò nemmeno l'Old Boy, per quanto avessi intenzione di farlo, per via di certe fallaci dichiarazioni rilasciate sui social.
Me lo ha prestato un'amica, che mi aveva mostrato l'anteprima comparsa sul numero 403. I disegni mi avevano intrigato, la storia iniziale no, quindi le chiese se me lo faceva leggere una volta compratolo.
Copertina: accettabile, non è Cavenago a non piacermi, è il nuovo modo di realizzare le copertine che non mi piace. Gli effetti olografici da propaganda per me sono nulli.
Storia: la trama non è male, è abbastanza bella. C'è un ottimo risvolto riguardo Anna, che non scrivo per via degli spoiler ma che chi ha letto l'albo certo avrà colto. Mi ha stufato la comparsa di un villain alla fine dell'albo, cosa che poteva essere risparmiata.
Ovviamente, nemmeno questa volta c'è qualcosa di nuovo. Vedi Anna, vedi il tema già affrontato e reso ancora più bello in uno Speciale degli anni d'oro e non scrivo il titolo per non spoilerare. Tuttavia, la trama è accettabile.
Se faccio un paragone col numero 4 originale, direi che non posso accostarli perché, a parte il plagio del personaggio femminile, hanno poco in comune.
Il mio voto: accettabile.

Ma dai, sul serio? Cosa serve ora, la dichiarazione su carta intestata con timbro e firma in triplice copia originale?
Il film in questione ha fatto parlare di sé un paio di anni fa su di un argomento di interesse politico e sulle piattaforme social noti terreni di caccia di Recchioni, e fatalità viene scelto di mettere il poster proprio di quel film lì, in mezzo ad altri centinaia... Uhm... Mumble mumble... Non credo serva scomodare Sherlock Holmes, o magari persino Dylan Dog che indaga, per risolvere questo difficile caso.
Tra parentesi: sempre per una pura fatalità evidentemente, anche Rocky horror picture show era connesso all'argomento.

Non serve nessuna carta intestata: da che mondo è mondo la gente ama attribuire significati a cazzo alle cose e questo binomio Babadook/mondo gay non fa eccezione.
Sul fatto che abbia fatto parlare di sé per questo motivo è già specificato sulla pagina Wikipedia: "Tutto è nato quando, per errore, il film è stato inserito nella categoria dei film a tematica LGBT su Netflix...". Per errore.

Poi è chiaro che la sostituzione di Rocky con Babadook sulla locandina potrebbe nascere dalla reiterazione di questo fraintendimento (voluta o meno, o dal fatto che il film ha avuto un suo trend) più che per il fatto che "Sclavi ama questo film".

Ma io parlavo del perché è stato scelto di mettere nello specifico proprio quel poster lì su Dylan Dog, mica della causalità di come è nata precedentemente l'associazione tra il film il mondo gay.

Su 'sto argomento avevo già speso qualche parola in un post de "La Lama, La Luna e L'Orco".
Cito


"che, non fosse diventato celebre per determinate ragioni [...] non sarebbe stato minimamente calcolato".
Non mi sbilancio nel dire che c'entra il fattore LGBT ma sottolineo il fatto che viene sfruttato dato il suo trascorso da fenomeno trend.
Poi può essere stato scelto perché è stato un fenomeno modarolo, o per il motivo da te riportato. Dubito che sia per l'amore di Sclavi per questo film...

Ma certo che sì; è stato scelto proprio per la combinazione delle due cose. E il criterio è sempre l'opportunismo, davo per scontato che si partisse da questa logica

Ecco le mie ultime 3 considerazioni su questo albo, e sul perché non l'ho apprezzato.
1) Disegni: Gerasi è tutt'altro che scarso anzi, ma il suo Dylan e le sue donne/ragazze non mi sono piaciute granché. Fa dei bellissimi mostri, usa inquadrature anche raffinate, ma non lo so, non sono riuscito ad apprezzarlo.
2) Lunga scena muta: a me è piaciuta, si può quasi dire che sia la parte migliore del ciclo666, ma proprio per questo qualche dubbio sulla qualità dei dialoghi ti viene...e ripeto vorrei vedere se quanto mostrato è farina di RR in cabina di regia o è l'estro di Gerasi, perché c'è differenza tra una L.S.M. orchestrata dallo sceneggiatore e "scene delle loro relazione random con smostramenti poi vedi tu".
3) L'allegoria della dipendenza: e qui è lunga e piena di SPOILER. Alla fine del 403 vediamo Anna da sola che si masturba pensando a Dylan, Dylan appare, smostra, Anna (che dorme con un coltellaccio sotto il cuscino) lo ferisce, battutine sadomaso, Dylan scompare, Anna va a dormire. Ok. Inizio 404, Dylan beve, ha le visioni, compare Anna, che smostra, lo attacca e lui si sveglia nel suo letto. Chiacchera con Gnaghi, si gira e c'è Anna sanguinante nel suo letto, si sveglia davvero. Doppio sogno. Ok. Esce a fare due passi, trova Anna, che fugge, poi se ne vanno al pub, Anna chiede se la sogna, Dylan dice sì, la uccide?, Dylan dice sì e non è vero. Vabbè. Sì mettono insieme come si diceva alle medie, le scene vanno avanti, lui beve, lei si incazza (perché? Non è lei stessa la dipendenza?). Vabbè. Si allontanano, lei si fa gli affari suoi e Dylan pure, scena tragicomica del rossetto rosso su camicia rossa, lei si incazza a morte (è gelosa? Dylan è anche sessuomane e quindi c'è un conflitto tra dipendenze?). Mah. Vengono alle mani. Lui la uccide. Sì condanna a morte,si risveglia in ospedale,sente le voci,trova Anna, le dice che è quando la uccideva era la parte sana di lui (ok, quindi aver voglia di uccidere è sano, non invece chessó immaginare di essere ucciso che potrebbe fare intuire che un comportamento è distruttivo). Mpfff. Ma ehi, alla fine non è Anna, è Mater Morbi! Che se si fosse fatta i cazzi suoi, Dylan avrebbe continuato a bere all'infinito! Ottima allegoria.

V

anna per sempre
il fantasma di anna never per me è il peggiore dei primi numeri, invece questo è il migliore del nuovo ciclo e come storia sull'alcolismo è meglio di "dopo un lungo silenzio"
pur preferendo il gerasi prima maniera (anna e mater morbi qui gli sono venute brutte), il suo tratto nervosissimo rende bene quella trentina di pagine mute ma che dicono molto, finalmente recchioni smette di parlarsi addosso e fa parlare il personaggio, un fotoromanzo autodistruttivo che ricorda il dylan dog migliore, quello che sapeva emozionare e faceva riflettere, quello di sclavi, di barbato, che tratta il tema sociale con classe (il femminicidio) e la pecorina è un valore aggiunto, nel sondaggio ho votato buono ahahahahaha
la storia stavolta è tradizionale, abbiamo il diario, dylan in teatro invece che al cinema, un classico doppio incubo... certo, non mancano i difetti, un finale banale, una mater morbi più macchiettistica dell'originale (recchioni vuole mettere il marchio su queste nuove "origini" di dylan dog), un dylan quasi infantile a pagina 21, 24, 31, 91
finale di pontrelli con una scena di "gli uccisori" in cui viene cambiata una coppia etero con una coppia gay
copertina particolare, eterea, alla dylan dog

voto 6

E qui sono in netta minoranza nell'esprimere un certo giudizio, dato che il suddetto masterpiece ha suscitato lo stesso effetto dei libri di Sutter Cane (ancora c'è gente che si lancia dalla finestra urlando "capolavorooooo" o che uccide i malcapitati a colpi di scure recitando testualmente "tu non hai letto Anna Per Sempre?").

In breve: potrei definire quest'albo "Carapelli", dato che è una spremitura di olive (ehm).
Abbastanza tedioso, con una trama ridotta all'osso (un ubriacone che sembra Dylan ha gli incubi, tenta il suicidio in uno dei suoi deliri e quindi smette di bere. Potevano metterci Barney Gumble come protagonista) caratterizzata dalla celebre "scena muta" che non ha niente di miracoloso (abbiamo già visto un simile esperimento, più lungo e riuscito, in uno dei Maxi) ma almeno "Dylan" sta zitto.
Tutta 'sta poesia poi... in quella specie di resoconto onirico di come una coppia "scoppia"... boh. Vabbè, degustibus.
Si tenta la carta autoriale, restando alla larga dall'horror propriamente detto, e solo per sommi gradi si tenta un approccio vagamente "à la Poe", dunque alcolismo in abbinamento alla celebre "massima" (per modo di dire: in realtà è il titolo di una stampa tratta da "Los Caprichos") di Goya: "Il Sonno Della Ragione Genera Mostri".
Comunque, fondamentalmente una versione sbiadita di Mater Morbi, con Anna Never che funge solo da pretesto.

Molto espressivi i disegni di Gerasi. Copertina di buon livello.

...riletto di recente e anche il suo corrispettivo originale... e ora dirò una bestemmia in chiesa il giorno di Natale: ma mi piace molto più "Anna per sempre" de "Il fantasma di Anna Never"!
...verissimo che senza il primo non ci sarebbe stato questo e che Recchioni si è trovato la "pappa pronta", però... mi piace di più questo.