Cravenroad7

https://www.youtube.com/watch?v=mJ4qDucAHwM


prima ipotesi
Il finale è una visione, il film finisce con julian e chang al bar. Il taglio delle bracce dato che non si vede(si vede la katana su uno sfondo nero che cala) la si può prendere come una metafora di un taglio alla vita passata. Mentre nella visione che ha nel bordello chang la mano gliela trancia(per non parlare delle altre mutilazioni ai delinquenti)Morta la madre e il fratello può vivere in pace, in fondo julian gli salva la figlia e non voleva vendicare il fratello.

seconda ipotesi

chang lo uccide tagliandogli entrambe le mani. Chang non perdona nessuno e dopo ogni esecuzione canta al karaoke.

Il film mi è piaciuto con riserva. Non mi piaciuto il fatto che julian è già sconfitto in partenza. Succube della madre(1), incapace di fare sesso(2), incapace di combattere,(3)(nello scontro non colpisce chang nemmeno una volta), cambia idea ogni due secondi e via dicendo. Tutto il contrario del personaggio che interpretava in drive sempre dello stesso refner.

https://www.youtube.com/watch?v=czEwBGLFZi4 (1)
https://www.youtube.com/watch?v=9s8JdvZeCuQ (2)
https://www.youtube.com/watch?v=ZaeiHS1ym6I (3)

nessuno?

Mai visto.

Non ricordo il film abbastanza bene per poterti dire. Comunque sarebbe stato meglio porre la domanda nel topic sul cinema, invece che aprirne un altro.

A chi non ha mai visto i film di refner, recuperate almeno bronson e drive.

Refn.

Refner per gli amici. Lo so che si chiama Nicolas Winding Refn.

E' ininfluente alla fine della storia. Penso che il significato del film sia il seguente: se nella vita non ci si stacca dalla figura materna e non si segue la propria strada , non si combina nulla. Julian è sconfitto in partenza perchè tiene il piede in due scarpe. Da una parte non vuole vendicare il fratello perchè lo ritiene colpevole, dall'altra parte è succube degli ordini della madre. Prima del finale infatti decide di riunirsi al grembo della madre morta, lacerandole l’addome e inserendo la mano nel profondo taglio, quasi a tornare in un’esistenza fetale.