http://www.avvenire.it/Cronaca/Publishi ... 97_300.jpgEcco l'accoglienza italiana...
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Non si arrestano gli sbarchi, con oltre 50mila persone arrivate in Italia in questi primi mesi dell’anno. Ma il nostro Paese sembra procedere a tentoni sul fronte dell’accoglienza dei profughi. E quanto accaduto ieri fra Taranto, Roma e Milano ne è la surreale conferma.
Poche ore dopo aver messo piede a terra, circa 250 profughi sbarcati lunedì nella città pugliese sono stati caricati su autobus e trasportati a Roma o Milano. «È stato loro detto che sarebbero stati sistemati in centri di accoglienza, invece sono arrivati all’alba di oggi (ieri per chi legge, ndr) nei piazzali delle stazione di Anagnina e di Rogoredo – denuncia la portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Carlotta Sami –. Sono stati lasciati soli, abbandonati a sé stessi».
Circa 170 i profughi arrivati a Roma, che sono poi stati sistemati in un centro d’accoglienza dello Sprarr, il sistema di protezione per richiedenti asilo. A Milano invece il gruppo era composto da siriani - che si sono subito dileguati - e da una quarantina di giovani uomini provenienti da Ghana, Nigeria, Sudan, Gambia, Mali. Visibilmente stremati dal lungo viaggio, moltissimi erano scalzi e indossavano gli stessi abiti da giorni. Dalle sette di mattina e fino al tardo pomeriggio, i 43 profughi hanno potuto contare solo sulla solidarietà dei passanti e di chi abita nel quartiere: chi ha portato acqua, chi delle mele, chi dei biscotti, chi magliette pulite. Solo intorno alle 17 sono stati trasferiti alla Questura di Milano per formalizzare domanda d’asilo.
Ma a organizzare il viaggio da Taranto non sono stati - come si potrebbe immaginare - gli stessi migranti o un gruppo di trafficanti particolarmente smaliziati. Il viaggio, denuncia l’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, «è stato organizzato dalla Prefettura di Taranto. È un fatto incredibile e gravissimo». Anche la portavoce dell’Acnur non concede attenuanti: «È inaccettabile che i profughi siano stati abbandonati così. Riconosciamo che la situazione è difficile, ma sono mesi che chiediamo un piano di accoglienza strutturato, che evidentemente non c’è».
Taranto però non ci sta a passare per città negligente. «Abbiamo affrontato la questione dei profughi siriani con la massima serietà - spiega il vice sindaco Lucio Lonoce -. I profughi ci hanno detto di voler raggiungere Milano e Roma, così abbiamo pensato di mettere a disposizione degli autobus che li accompagnassero. Premunendoci che lì ci fossero ad attenderli dei volontari delle associazioni umanitarie». Qualcosa, però, nella catena informativa deve essersi inceppato.
I profughi siriani (ma anche eritrei e di altre nazionalità) non vogliono fermarsi in Italia ma puntano ad arrivare in Svezia, Danimarca o Germania. Milano rappresenta una tappa obbligata lungo questa rotta e da otto mesi la città affronta una grave emergenza. Da ottobre a oggi nel capoluogo lombardo sono stati accolti circa 8.300 profughi siriani, di cui almeno duemila bambini.
Ieri è stato probabilmente il giorno più difficile: a fronte di una capienza di 500 posti letto, sono stati accolti nei centri milanesi 800-850 profughi siriani. E purtroppo non c’è spazio per tutti: almeno 160 siriani hanno trascorso la notte in Stazione Centrale. Una situazione insostenibile. Gli assessori Majorino (servizi sociali) e Granelli (sicurezza) puntano il dito contro il ministro dell’Interno Angelino Alfano che «si è mostrato totalmente assente, incapace di assumersi responsabilità e di prendere decisioni».