Comunque c'è da dire che questo s'è condannato la vita. Voglio dire, gira con nomi diversi, cambiando sempre cellulare, pagando sempre in contanti, travestendosi delle volte, costretto continuamente a spostarsi da uno Stato all'altro, e ora pure con l'intelligence americana alle calcagna, accusato di terrorismo e concretamente di stupro (ci credo poco). Cioè, ora come ora, detta senza fronzoli, lo vorrebbe morto tutto il mondo, ma letteralmente. E se domani leggessi sul giornale "Sparito fondatore di Wikileaks", non mi stupirei affatto. Anzi, tutti non farebbero fatica a capire quale sia stato l'epilogo.
Insomma, mi fa quasi un pò pena. E chissà cosa c'è dietro, se davvero solo la volontà di mettere la verità su di un piedistallo, svelare i segreti di stato, rendere pubblico tutto quello che i grandi politici tengono nascosto dietro i soliti sorrisi e frasi di circostanza, o se c'è dietro chissà quale governo, o stato, o paese, o personaggio politico (perché stando a quanto scritto finora anche Assange non è trasparentissimo... forse anche giustamente, tenendo conto quello che rischia) e tutto questo sia solo un'altra presa di culo, tutto sommato, per torna comodo di qualcuno o qualcosa. Ma, ecco, io un pò lo ammiro. E non solo per quello uscito in questi giorni (gossip o quello che volete), ma per quello pubblicato anche prima di tutta questa attenzione mediatica (il sito è nato nel 2006 e ne ha pubblicata di roba). E mi auguro le prossime cose che escono siano rilevanti.
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