Allora, intervengo rigorosamente a gamba tesa con il solo scopo di fare polemica (sì, lo ammetto) e non sul nucleare in particolare. Ma comunque devo dire che dogares sta rappresentando molto bene anche il mio pensiero.
Voglio sottolineare che questo:
Survivor82 ha scritto:
Io penso che non possiamo introdurre centrali nucleari in Italia perchè non saremmo capaci a gestirle. Punto.
E' (secondo me) il motivo principale della "mediocrità italiana" che taluno citava in talaltro topic di questo forum.
Non Berlusconi e le mignotte, non i programmi in televisione con i culi e le lacrime, ma QUESTO.
Il senso di inferiorità nei confronti del 99% del resto del mondo, l'atteggiamento da "eh, ma tanto che vuoi farci, noi italiani sappiamo solo fare da mangiare e fare all'ammmmmore", l'ipocrisia di chi, quando parla degli "italiani", gli italiani sono sempre gli ALTRI.
E non lo dico da patriottico, perché in realtà non lo sono (anche se devo dire che per tanti versi l'Italia mi piace...ma d'altronde è il posto in cui vivo da sempre), ma da chi inorridisce davanti ai soliti stereotipi sugli italiani e, soprattutto, quando sono gli italiani stessi a sbandierare questi stereotipi!
Perché di Ingegneri Nucleari e di Fisici che studiano nel settore italiani ce ne sono eccome. E sono anche bravi, perché DEVONO essere bravi, perché vanno a lavorare all'estero dove devono competere con ingegneri che si sono formati a contatto con la realtà che studiano, in paesi in cui il nucleare esiste e dove le attrezzature a disposizione degli studi sono molte di più che qui in Italia. E riescono comunque a lavorare e a farsi apprezzare, pur partendo in svantaggio rispetto ai loro colleghi di altri paesi.
E il fatto che le università italiane che offrono questi corsi siano poche dipende esclusivamente dal fatto che l'offerta lavorativa è poca, non dipende dal fatto che siamo italiani e ci piace la pasta.
Poi ci arrabbiamo per le prese per il culo a base di "pizza, baffo nero e mandolino".
Facciamoci crescere una spina dorsale e iniziamo a far vedere che siamo capaci di fare anche qualcosa di buono e vedrete che le cose cambieranno.