Mi è arrivata un mail, voglio chiedervi cosa ne pensate? Ecco il testo:
<<Corsi e ricorsi Vi proponiamo un brano scritto da Elsa Morante, una tra le più importanti autrici di romanzi del dopoguerra, nata nel 1912 e morta nel 1985. Lo scritto risale al 1945, è intitolato Il Capo del Governo ed è contenuto in Pagine autobiografiche postume, pubblicato in "Paragone Letteratura" n.456 del febbraio 1988
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.
La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è
diventato il capo del governo.
Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare"Il testo è di Elsa Morante, una tra le più importanti autrici di romanzi del dopoguerra, nata nel 1912 e morta nel 1985. Lo scritto risale al 1945, è intitolato Il Capo del Governo ed è contenuto in Pagine autobiografiche postume, pubblicato in "Paragone Letteratura" n.456 del febbraio 1988.
Dalla lettura dello scritto viene spontaneo osservare, con stupore, come la Morante abbia avuto una straordinaria capacità di vedere nel futuro, di descrivere il presente dal passato. E' infatti sbalorditivo riscontrare in un testo scritto da diverse decine d'anni una totale aderenza alla realtà della nostra vita quotidiana, con la descrizione di dinamiche che sembrano scorrere, oggi, davanti ai nostri occhi.
Elsa Morante aveva quindi il dono della preveggenza? No, l'autrice si riferiva Benito Mussolini nello scrivere, nel maggio 1945, Il Capo del Governo.
E' L'Italia che da allora è poco cambiata e molti, troppi italiani, traggono ancora esempio da "un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto".>>
P.S. bisogna riessumare questo topic...anche se la politica in italia è un noia!! Mai nessun colpo di scena!
Bellissima questa citazione... è incredibile quanto sia calzante alla situazione attuale uno scritto di 60 anni fa... Se permetti copio e incollo sul mio profilo Facebook... Grazie..