mi scuso se la qualità dell'immagine fà cagare,ma credo qualcosa si intuisca.
un giorno,o meglio una sera di qualche tempo fà,quattro gagliardi giovanotti,in una discoteca,non hanno trovato meglio da fare che avvicinarsi alla ragazza della foto e cominciare a chiamarla in simpatici modi come:mostro,cesso,handicappata di merda e altro che adesso non voglio ricordare.cosi,senza motivo.la ragazza in questione aveva un unico torto,quello di essere affetta da una sindrome che deforma le ossa all'infinito,lasciando però dentro un corpo che muta senza regole,una persona normalissima.tralascio quello che è successo dopo,non è importante.ecco,io quel giorno ho scoperto gli abissi dell'animo umano,quanto si possa abbassare un individuo,quanto si possa diventare spregevoli.le lacrime di lei mi hanno lasciato un dolore profondo,inestinguibile e allo stesso momento un senso di vergogna e di rifiuto per quello che possiamo diventare.a volte c'è una ricerca sorprendente nel cercare di ferire la gente,una scientificità accurata nel cercare di capire come e dove colpire,in quali punti fà più male.purtroppo queste cose restano in chi le subisce,restano e segnano,a volte anche per sempre.
per cosa,poi?per farsi una risata?no,non mi sembra un'argomento plausibile.per far male,cosi,gratuitamente,per umiliare una persona e trarre dal suo dolore un senso di potere effimero,una consapevolezza di poter incidere sulla vita di alcune persone.
questa gente vive tra noi,la incontriamo,magari qualcuno lo conosciamo anche,questa gente esiste.
purtroppo.