Eva_Luna ha scritto:
Tralasciando il fatto che non è colpa mia se non leggi quello che scrivo, e tralasciando il fatto che Freud è considerato un bimbetto di 5 anni dagli odierni studiosi (leggi cosa hanno da dire Habermas o Jaspers in proposito...)
BUM! POST DEL MESE, DELL'ANNO, DEL SECOLO!
Freud è stato un genio, punto. Basta conoscerlo anche solo un po' per rendersene conto.
Cita:
ripeterò per l'ultima volta la mia opinione: anche Nietzsche nel Naufragio della verità afferma il contrario, sostenendo che istinto primordiale dell'uomo è quello di conservazione della specie e dell'incremento di sè. L'Homo homini lupus è stato confutato da ogni prospettiva con buona pace di Hobbes, già Seneca diceva che l'uomo è cosa sacra per l'uomo.
E che è 'sto minestrone?
Il
Naufragio della verità di Nietzsche non l'ho manco mai sentito, sicura che esista? Comunque Nietzsche è morto nel 1900, oltre vent'anni prima che Freud postulasse l'esistenza dell'istinto di morte. Non parliamo di Hobbes e Seneca, che vanno indietro di diversi secoli... Scusa, eh, ma citare filosofi e autori venuti PRIMA di Freud per confutare Freud è come citare Aristotele per confutare Galileo.
Cita:
Questa è la normalità, ed è una normalità che viene interrotta a volte: mai visto esemplari femmina di un tipo di animale, allattare cuccioli di un altra specie? Secondo te lo fa perchè non riesce a capire che non è della sua specie? Mi sa proprio di no.
Scusa, eh, ma almeno gli animali li conosci, per fare discorsi di 'sto genere?
Io ho avuto diversi cani, e capitava regolarmente che le femmine avessero le gravidanze isteriche... Durante quel periodo, andavano in cerca di qualunque cosa trovassero in giro, comprese scarpe e indumenti che magari dimenticavamo in giro, se li portavano in cuccia e li difendevano come se fossero i loro cuccioli! Ovvio che durante la fase di maternità le femmine hanno - diciamo così - le idee confuse, e lo dico per esperienza diretta! Molto semplicemente, in quel periodo l'istinto materno prende il sopravvento.
Cita:
Forse che nello "stato di natura" spazio per compassione e pietà c'è?
Assolutamente no. Siamo noi che prendiamo per compassione e pietà quello che compassione e pietà non è (ma è sempre la stessa cosa: istinto).
Cita:
Ora, prova a prendere questo punto di vista, e dimmi cosa è più normale: il leone che mangia un cucciolo di gazzella, o un uomo che taglia a pezzetti una donna? (tanto per non fare sempre lo stesso emblematico esempio del soldato dell'Aquila...)
Sono esempi estremi. Ti faccio un altro paragone: da una parte prendi lo scimpanzè, animale erbivoro, che uccide e divora un altro cucciolo di scimpanzé e, dall'altra prendi Leonardo che dipinge la Gioconda, o Dante che scrive la Divina Commedia, o Fleming che scopre la penicillina. Quale dei due esseri viventi si dimostra più evoluto, più complesso, più degno (fermo restando che si tratta di concetti artificiosi che ha poco senso applicare al mondo animale, ma tant'è)?
Ma anche: il leone che uccide il cucciolo di gazzella per nutrirsene e l'uomo che sacrifica la propria vita per salvare alcuni propri simili. Senz'altro il comportamento del leone è più normale, ma il secondo non è forse ancor più degno?
A parte tutto: è chiaro e lapalissiano che l'essere umano segue perlopiù l'imperativo biologico che vuole che la specie sopravviva e proliferi, non serve che citi chissà quale autore per dimostrarlo. Siamo in sette miliardi, che altre prove occorrono? Quello che io voglio dire è che negli uomini esistono, innati, degli istinti crudeli (che peraltro definiamo così sulla base di concetti prettamente umani, come la morale, il bene e il male e via dicendo) che talvolta, in certe circostanze, è difficile o impossibile reprimere. Di nuovo, che prove occorrono? Basta guardarsi indietro per capire che la storia dell'umanità è una scia ininterrotta di massacri e violenze. Come si può negare tutto ciò?