Cravenroad7

Following (1998, Christopher Nolan)




Primo lungometraggio del regista che oggi in molti conoscono per i la trilogia su Batman. Ma c'è da dire che il primo Christopher Nolan (quello di questo film e di Memento) prima che si impelagasse nel remake di Insomnia e vendesse definitivamente l'anima alla Hollywood dei soldi, era un regista che stava spingendo l'acceleratore, e nel migliore dei modi, su questo genere di film: il thriller psicologico in veste di noir.
Poi ha deciso di non fare più questo tipo di film: non lo critico eh...e i suoi batman sono girati bene, come Inception, ha semplicemente deciso di non fare più film dove lui ha in mano tutto il progetto e "vendersi" su filmoni high budget dove non decide tutto lui. Sono scelte.

68 minuti, un suggestivo bianco e nero filmato in 16 mm e praticamente senza budget (ho letto che Nolan utilizzò le camere degli amici come location e cercò di girare ogni scena massimo un paio di volte per risparmiare perfino sulla pellicola).
Questo basta al regista per tirar fuori una storia che presenta moltissime analogie con la sua opera successiva più matura e che tuttora è il suo capolavoro: Memento. La vicenda di un aspirante scrittore che segue le persone per trarre ispirazione. Tutto cambierà quando si renderà conto che stà seguendo un ladro: Cobb.
Dicevo, il film presenta una frammentazione cronologica simile, anche se si vede da questo punto di vista che l'opera è ancora un pò acerba, perchè alla fin fine si capisce lo stesso dove il regista vuole andare a parare, mentre Memento è un rompicapo perfetto; te lo puoi rivedere 1000 volte e avere ancora 1000 dubbi, con una tecnica della narrazione a ritroso e il piano narrativo diviso in 2 dalle scene colorate/bianco e nero mentre quà tutto sembra più come pezzi di puzzle alla rinfusa messi qua e là "random". Da questo punto di vista Nolan avrà tempo di migliorare.

Questo non toglie però che il finale sia lo stesso bellissimo e suggestivo (lo shot finale è da applausi) e lascia cmq aperto un dubbio




Non è un capolavoro di certo perchè come ho detto Nolan deve crescere sotto diversi punti di vista ma trovare un film d'esordio e no-budget di questa qualità in altri registi è davvero difficilissimo.




7,5

Proprio perché grezzo, è uno dei miei film preferiti di Nolan.

Ok si sceglie un film a testa in comitiva...ma proprio Breaking Dawn.

Tremendo, non solo il film, la trama, i cani dei personaggi ecc ma soprattutto i fanatici in sala che durante il film commentavano 'eh na al libro era così, colà'...odio e tristezza a palate.

Io stasera ho guardato Labyrinth di Jim Hanson (si, proprio lui, l'inventore dei Muppets) e sceneggiato da Terry Jones (si, proprio lui, quello dei Monty Python), e c'è lo zampino di George Lucas (si, proprio lui, il reg...vabbè che ve lo dico a fare?), colonna sonora di David Bowie che interpreta anche il cattivo/mentore, anno '86.
è un tipico esempio di "viaggio dell'eroe" con tutti gli archetipi e tutte le tappe, anche i temi trattati sono i tipici temi da "viaggio dell'eroe", la crescita, i cambiamenti da accettare (anche quelli più interni); e qui sono evidenti le influenze di opere come Alice nel paese delle meraviglie e il Mago di Oz (con tanto di palesi citazioni) -e anche di Escher-.
L'ho trovato un film molto, molto carino e ben fatto. Può essere un'occasione per una visione carina per bambini, per una riflessione per adolescenti e adulti.
Oppure un'occasione per avere sempre davanti all'obiettivo il pacco di David Bowie.






Ouh....scusa David ...



Niente, lui non perdona.

Carinooooo??
Figliola... è un CAPOLAVORO!!!

Quand'ero bambino, la scena del "rapimento" del neonato, con la corte di Bowie che aspetta fremente che la ragazza lo "regali" a loro, mi ha letteralmente terrorizzato.

...Oggi me lo gusto come un ottimo film dark psichedelico!

Labyrinth l'ho visto al cinema!!

Dato che ormai etichette come "grandi scene oniriche" "visionarie" vengono affibbiate pure a registi che mettono stanze buie e fantasmini alla cazzo volevo farvi vedere cosa significa DAVVERO una grandiosa scena da INCUBO.


La scena è tratta dall'inizio de "Il posto delle fragole" (1957) di Ingmar Bergman, la sequenza del primo incubo che ha il professore.


Guardate, guardate e prostratevi

Grandissima scena.
Sapete tutti quello che penso del termine "visionario", quindi evito

Lucignolo, invece, Persona di Bergman l'hai visto?

Forse il mio preferito. E forse anche il più angosciante del regista svedese..

No, Persona mi manca purtroppo...devo rimediare



Cmq finora tra quelli che ho visto (6-7) tra Il posto delle fragole, Il settimo sigillo e Fanny e Alexander faccio davvero fatica a trovare un migliore...forse è impossibile...

Non ho ancora visto Persona, ma finora il film di Bergman che più mi ha angosciato è Sussurri e grida (quindi ne approfitto per consigliarlo a chi volesse farsi venire un po' di sana pelle d'oca).

Di nuovo in gioco, ovvero il ritorno di Clint Eastwood alla recitazione, è un film che ha la propria ragion d'essere nell'ottima interpretazione del vecchio attore. Per il resto, si tratta di una pellicola potabile che, costruita attorno a un soggetto risaputo ma potenzialmente ottimo, pecca (e neanche poco) nella sceneggiatura, che accumula banalità e semplificazioni e risulta eccessivamente telefonata, di grana grossa: dimenticate le raffinatezze di Hereafter e J. Edgar, qui si procede in modo automatico e si tende a semplificare. La regia è sobria e un po' piatta, basilare ma non priva di ritmo, per quanto un po' sbilanciata (troppo frettoloso il finale, per esempio). Tutto questo lascia intendere che Clint ha partecipato alla produzione come semplice attore, mettendosi completamente al servizio del regista Robert Lorenz e limitandosi appunto a recitare: però l'ha fatto con notevole abilità, permettendo a un film che altrimenti sarebbe caduto nel dimenticatoio di diventare degno di essere ricordato, non fosse altro che per la sua performance recitativa.

Io invece vorrei segnalare (con un po' di ritardo) Argo di Ben Affleck che si conferma un ottimo regista. A questo punto mi viene da pensare che il debutto, Gone baby gone, non sia stato una botta di culo (lo ammetto, su Affleck regista non ci avrei scommesso mezzo centesimo). Ora mi recupero al più presto The Town, il suo secondo film.

Quoto in pieno, sono andato a vederlo al cinema al day one e avevo anche lasciato il mio commento