Non ho più scritto niente perchè non avevo molto tempo; inizio però con una sintesi dell'autore sulla Satira.
<b>"Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare."
D.L.</b>
Chiaro?
Che si dica che i monologhi di Luttazzi non sono catalogabili come "satirici" mi sembra sinceramente un pò presuntuoso, soprattutto da parte di non addetti ai lavori ma di semplici ascoltatori radiotelevisivi. Poi..chiaro che ognuno può dire la sua, siamo qui per questo...però parlare senza cognizione di causa mi suona un pò stonato.
Tuttalpiù si può asserire di non gradire un certo tipo di satira - come ha fatto qualcuno - parimenti lo stile del comico o proprio il programma in sè. Personalmente non vedo come si possano creare scale di valori inerenti una buona o cattiva satira sul genere di "più è volgare meno è intelligente".....insomma, c'è ben altro da valutare in merito all'argomento.
Non è applaudendo battute indubbiamente ma volutamente volgari o dicendo parole come "Merda" o "cagare in bocca" (tralaltro quest'ultimo "passo" è riferito ad uno dei maggiori propagandisti della guerra in Iraq, ecco ancora la SATIRA) o "pisciare addosso" che si è più ineducati di un altro che, a sua volta, si scandalizza e "bacchetta" il primo. Anzi, il mio modo di vedere le cose verte completamente sull'opposto... e trovo sempre molto più incivile guardare in video le sofferenze di un essere umano a cui viene tagliata la testa con un coltello. Ma qui si rientra nella sfera escusivamente personale del vedere le cose e quindi non conta come risposta effettiva all'argomento.
Sulla questione ascolti: è errato dire che La 7 e Luttazzi sperassero in "qualcosa di meglio", è ancora errato dire che il programma è stato un successo...è più corretto dire che per La7 è stato un record di ascolti. Il massimo del massimo, dunque.
Infine, ormai non è più un mistero, il programma è stato sospeso per il monologo sulla <i>"Spe Salvi", </i> l'enciclilca papale.
E quindi non per quella battuta che, come ho già scritto in precedenza, è addirittura riciclata dallo stesso autore. E se vogliamo dirla tutta non è neanche sua (si cita Rabelais, come avrete letto). Rabelais uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento francese, scrittore, umanista e filosofo.
"
"Cerco di riprodurmi nell'immaginazione la meccanica di quel sentimento, o sensazione, o gruppo di sensazioni, che prova una persona nell'atto di scandalizzarsi. Beh, mi sembra che, per un gruppo ben determinato di persone, la cosa consista in questo: nel dolore, prima di tutto, di non fare ci? che fanno i personaggi che scandalizzano (cioè in una specie di gelosia), e di non farlo per una specie di autoproibizione che esaspera, poi, tale dolore; questo primo sentimento indistinto di rabbia e di angoscia si tramuta immediatamente in indignazione conformista: ossia la morale corrente si impadronisce subito di quell'istintiva e irrazionale commozione, la fa sua e le d? i suoi argomenti. Con i quali lo scandalizzato si difende dalla tentazione... Insomma sulla censura si compie molto spesso un grande errore: quello di accettare la discussione sul piano su cui la pongono i censori: cioé sul piano moralistico-sessuale. Invece no: bisogna ignorare totalmente il loro ipocrita prestesto: é tanto chiaro che lo capisce anche un bambino, che la CENSURA é SOPRATTUTTO UN FATTO POLITICO, dove il sesso é una semplice e spudorata elusione... La censura intimidisce, minaccia ... pone al pubblico un falso obiettivo, distorcendo completamente la sua capacit? di comprensione ... getta il discredito, la denigrazione, lo scandalo sull'autore, il quale perde cos? di rispettabilit? e di attendibilit?. E questo é il risultato veramente pi? diabolico ..."
Ah, il buon vecchio caro Pierpaolo, precursore per eccellenza. Che stile, che eleganza...e quante cose che dobbiamo ancora imparare da te. Non è vero?[;)]
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La Chiesa cattolica è strepitosa: è riuscita a convincerci che esiste un Dio caritatevole, misericordioso,
che ha creato il cielo e la terra, che ci ama, ci vuole vicini a lui, è onnipotente... e ha bisogno di soldi!
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