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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mar set 07, 2010 11:47 pm 
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Cristiano ha scritto:
Sui Mafiosi = capobranco selvaggi o galoppini

mah, selvaggi l'hai aggiunto tu. Per animalesco io intendevo l'istinto a crearsi il proprio territorio, marcandolo proprio come fanno i cani, l'istinto a sovrastare su un certo numero di "territoriali" e soprattutto sulle fonti di profitto. Insomma, in barba al tuo concetto di solidarietà sociale o di uno scopo umanistico talmente decisivo nella dinamica mafiosa. Sinceramente questa distinzione tra "criminali selvaggi" e "criminali galantuomini" sembra romanzata e oltretutto mi fa sorgere qualche dubbio.

se sei così esperto di mafia, hai addirittura una conoscenza di movimenti nei bassifondi tra ghenghe e picciotti, o hai informazioni così accurate gi๠il cappello, rispetto la tua opinione e ci rifletto su, però proprio dai più "esperti" mi aspetterei un maggiore tatto nell'affrontare l'argomento, piuttosto che "romanzarlo".

se le tue sono ricostruzioni personali che magari ti sei fatto attraverso un tuo studio, vabè, le rispetto e che vuoi che ti dica. :|

Cristiano ha scritto:
Comunque alla domanda che vi avevo posto non avete dato una risposta approfondita e sopratutto convincente

convincente? chi dovremmo convincere e di cosa, scusami?

queste uscite delegittimano tutto il tuo discorso pure pieno di varie e rispettabili considerazioni, che tu sia palermitano, trentino, ben informato o male informato.


Ultima modifica di Kramer76 il mar set 07, 2010 11:57 pm, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mar set 07, 2010 11:49 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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io trovo assurdo associare la parola LECITO alla parola MAFIA!

EDIT: Cristiano quando parli di queste presunte attività "pulite" di cui si occuperebbe la mafia mi viene da pensare che il tuo sia un inutile tentativo di giustificare un'associazione i cui molteplici crimini sono risaputi e sono abbastanza scioccanti (Giuseppe Di Matteo e Peppino Impastato sono alcuni dei tanti casi, per esempio). Qui non ci sono giustificazione, stiamo parlando di delinquenza allo stato puro, dal riciclaggio di denaro al controllo degli appalti, dalle esecuzioni d'onore al pizzo (e gli esempi sono tanti altri).

_________________
‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


Ultima modifica di Elettra il mer set 08, 2010 12:09 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 12:01 am 
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Cristiano ha scritto:
DYLAN THE QUIRKY ha scritto:
Cristiano... io ti ho chiesto QUALI SAREBBERO secondo te gli affari leciti di cui si occupa la mafia.

"Concessionarie, agriturismi, hotel, ristoranti... e poi in Sicilia si dice che i soldi fanno i soldi e i pidocchi fanno i pidocchi."

Senti, guarda, con tutta la buona volontà che ho in corpo mi esimo dall'esprimere commenti volgari, che ti confesso mi escono naturali leggendo certe bestialità....
Però una domanda mi viene da chiedertela, CI SEI O CI FAI??????

Hai però centrato in pieno, inconsapevolemte temo, il problema del mezzogiorno italiano con quella tua frase veramente abberrante.
Ti faccio una domanda: secondo te su tutte queste attività "LECITE" che gestisce (o meglio, controlla), la mafia CI PAGA LE TASSE?? LO STATO VEDE UN BECCO DI UN QUATTRINO DI TUTTI QUESTI SOLDI CHE GIRANO O CHE LA MAFIA FA GIRARE (see, poi figurati quanto crea soldi la mafia....)??????
Ecco il mezzogiorno.... girano dei soldi, si campa di sussistenza, si campa di quei soldi, tanto finchè c'ho la pancia piene me ne fotto, SCAVALCANDO TOTALMENTE LE ISTITUZIONI!

Qui non si parla più di Stato, lo Stato è morto, sepolto, caput, finchè c'è una organizzazione che si arricchisce, o anche che, come dici tu, creerebbe queste attività "lecite" senza però renderne conto allo Stato, LO CAPISCI O NO???



Che poi mi sembra doppiamente una rispsota cretina...cosa fa la mafia nei ristoranti, si occupa di apparecchiare la tavola??
Che affare gestisce nelle ocncessionarie la mafia, lucida le macchine??? Negli agriturismi la mafia si occupa di mungere le mucche?? Te lo dico io cosa fa, si ciuccia tutti i soldi, a danno dello Stato.

Scusami se te lo dico, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Spero solo che sia rimasto un briciolo di Italia illuminata che si salvi non dalla mafia, che si può sconfiggere con una battaglia culturale in primis, ma da ragionamenti come i tuoi che minano le fondamenta del nostro Stato Italiano. Per me la discussione finisce qui.
Con indignazione, addio.

PS sono veramente incazzata :evil:

_________________
"Non faccio che dire 'piacere d'averla conosciuta' a gente che non ho affatto piacere d'aver conosciuto. Ma se volete sopravvivere, bisogna che diciate certe cose."

Il giovane Holden


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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 3:03 am 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Io non capisco più che altro dove vuoi arrivare, Cristiano, con i tuoi discorsi? Tutto ciò che ritieni buono della Mafia riguarda il passato, sono le sue radici che cerchi di giustificare e qualche codice d'onore di fondo... Ma a che pro?

Mi viene in mente il nano che abbiamo al governo, che urla ai microfoni che Saviano butta merda sull'Italia con ciò che scrive.
Perché lanciare un messaggio del genere? Perché isolare uno scrittore già  isolato e metterlo in cattiva luce?

Cristiano, la Mafia fa schifo. Punto. E' un cancro nero e maligno che ammazza (metaforicamente e non).
Le differenze che cerchi di sottolineare fra Cosa Nostra e le altre sono irrilevanti, inutili. Che i mafiosi siciliani abbiamo radici nobili, risalenti ai Vespri Siciliani, non me ne frega un cazzo. La realtà oggi è diversa.

A cosa servono le tue giustificazioni su Cosa Nostra? Che senso e fine hanno?


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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 3:30 am 
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Allora... dato che mi sento coinvolto nella discussione in duplice veste (Palermitano e negoziante) volevo dire la mia, anche se, sinceramente, non ho idea in quale topic sia iniziato il discorso. Oltretutto son sempre stato abbastanza informato dei fatti per 3 motivi: Il primo perché da edicolante mi informo quotidianamente sull'evolversi dello stato "mafioso" della mia città; il secondo perché ho divorato parecchi libri sul fenomeno mafioso siciliano e sulla sua storia; e il terzo (quello ufficioso) è figlio delle informazioni che mi giungono dai (parecchi) clienti poliziotti che mi ritrovo (Ci sono ben 3 residence abbastanza grandi di appartamenti per le forze dell'ordine lଠdove tengo l'edicola).

Primo punto - Innanzi tutto, a Palermo, fino all'ultima, ufficiale, indagine, vi sono 8 mandamenti e che comandano più quartieri (e non famiglie che spadroneggiano in ogni singolo quartiere come ho letto da qualche parte, se no avremmo 25 mandamenti, tanti quanti sono i quartieri palermitani).
Secondo punto - Lo stato "mafioso" attuale della città è parecchio decadente (ma non debellato, sia ben chiaro) e questo grazie alle coscienze smosse all'indomani delle stragi di Falcone e Borsellino nonché al lavoro delle forze dell'ordine (non indifferente negli ultimi 18 anni). Per farvi un'idea: 5-6 anni fa il "caro" Messina Denaro scriveva in un pizzino a Provenzano che in Sicilia stanno arrestando pure le sedie e che non si trovano più uomini d'onore. Questo status non è da sottovalutare. Tutt'oggi, quei pochi capi che tentano di riorganizzare il mandamento falcidiato dagli arresti, ingaggiano giovani di ben poche speranze (quelli della microcriminalità) che appena vengono beccati subito "cantano"... perché per l'appunto non sono uomini d'onore. I tanti arresti li scoraggiano e checché se ne dica non vendono più nel mafioso il mito di un tempo (salvo sempre l'eccezioni, sia ben chiaro).
Terzo Punto (storico) - Per chi non lo sapesse, la Mafia (o meglio "Cosa Nostra", come la chiamò Lucky Luciano) non è sempre esistita. I primi segnali di "mafiosi" si hanno all'indomani dell'unità d'Italia. Ed è presto detto: nel periodo di totale anarchia del post passaggio Garibaldino, aumentò in modo esponenziale il brigantaggio nelle campagne siciliane. Ovviamente mettendo continuamente a rischio i grandi trasporti di alimenti e di denari dei grandi proprietari terrieri. Mancando le forze dell'ordine (le caserme borboniche smantellate e i nuovi e pochi carabinieri formati e capitanati da piemontesi che ben poco capivano della realtà locale) i grandi proprietari terrieri cominciarono a formare delle squadre armate (tra i loro contadini) che proteggessero con la forza i loro interessi. Questo creò nei latifontisti siciliani una sorta di “senso del comando” che li portò ad usare, quegli stessi uomini, per raggiungere fini non proprio attinenti al brigantaggio: costrizione di vendite di terreni a prezzi irrisori, soffocamento nel sangue delle rivolte contadine contro il loro sfruttamento, controllo delle miniere di zolfo e del silenzio dei parenti che perdevano i propri cari in quegli inferni e così via… a breve quelli che erano gli stessi briganti, vedendo un’oscuro futuro dinanzi a sé (arrestati o uccisi), decisero di farsi assoldare da quegli stessi “Signori” che prima lottavano. Aumentando così la forza armata di questi latifondisti. Tutta questa sorta di “mafia agricola” durò, praticamente, fino al periodo fascista. Proprio nel periodo fascista, Mussolini decise di debellare il fenomeno “maffioso” (protettore, è il significato della parola con due effe) mandando in Sicilia il prefetto Mori che con le loro stesse armi (sentenze e uccisioni facili) diede parecchi colpi alle varie “famiglie” siciliane (famoso è l’assedio di un intero paese, Gangi, dove i giovani del luogo vennero, praticamente tutti trucidati). Questo non piacque ai mafiosi dell’epoca che decisero: chi scappare in america da parenti già  lଠemigrati ai primi del ‘900 e chi quietarsi aspettando tempi migliori. Allo stesso tempo si cercava un’altra strada: la secessione siciliana dal regno d’Italia per liberarsi dalla morsa del fascismo. E in tutta questa situazione(nonché sulla scelta di far liberare per prima la Sicilia dagli alleati nel 1943) gioca un ruolo di primo piano Lucky Luciano. Quest’ultimo faceva parte delle famiglie mafiose siculo-americane che invece di rimanere “piccole” nel loro tessuto agrario negli states si industrializzarono per entrare nei più vari e disparati business. Insomma una mafia non più agricola ma industriale e commerciale. Questa mentalità la portò lo stesso Lucky Luciano in Sicilia all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. Ed è proprio in questo periodo che la mafia dalle campagne scende nelle città (luoghi più industriali e commerciali). E sempre Luciano (il 12 ottobre 1957) in un meeting all’Hotel delle Palme di Palermo (dove tra i vari boss c’era Luciano Liggio) consigliò di strutturare l’organigramma mafioso così come lo conosciamo tutt’oggi, invece di stare, ogni famiglia, isolata e sola dinanzi alle forze dell’ordine.E sempre in quella data diedero il via a Liggio di uccidere Navarra in quel di Corleone formando così i tremendi Corleonesi. Ma questo, è il periodo della mafia “leggera”… nulla di trascendentale per le grandi città. I loro interessi si infilavano in parecchie maglie del tessuto economico siciliano ma senza mai “strafare”… perché tra le prime regole vi era quella di dare la sensazione all’Italia che “la mafia non esiste più”. E tutto, salvo picole rese dei conti, filò tranquillo fino al 1975, quando i Corleonesi (Liggio, Riina, Provenzano, Badalamenti, etc…) decisero di impadronirsi, con la forza e ben pochi accordi, di Palermo e, poi, insieme ai Santapaola e altre famiglie mafiose ma comunque sempre fedeli a loro, del resto della Sicilia. Comincia il periodo della Mattanza… della fuga delle vecchie famiglie mafiose in America… della guerra alle forze dell’ordine… del maxi-processo… del periodo stragista… e infine dei grandi arresti. (Tutto ben spiegato nell’ottimo libro ‘Storia della Mafia’ di Giuseppe Carlo Marino).
Quarto punto – Volevo ben specificare alcune situazioni mafiose, storiche e non, giusto per levare qualche mito dalla testa di chi non conosce bene questa piaga che abbiamo. La mafia non sfrutta donne e bambini. La prostituzione (nella mafia siciliana) non è consentita. Al contrario di quel che succede in America. In compenso, come nei vari e disparati giri di denaro pretendono una sorta di pizzo (negli anni ‘90 era 5 mila lire a notte) per la porzione di marciapiedi in cui battevano (ovviamente chi faceva il mestiere nelle proprie case era esente dal pizzo). Tant’è che i protettori, allora come oggi, o erano stranieri o gente anche del luogo ma che aveva ben poco a che fare con gli uomini d’onore. Poi… il pizzo non è assolutamente vero che c’è sempre stato fin dagli albori del fenomeno mafioso. Venne “inventato” dai corleonesi, agli inizi degli anni ’80, per pagarsi le armi che servivano abbondanti per affrontare la guerra di mafia in atto e per supportare i parenti dei “soldati caduti in battaglia”. Poi… la mafia appoggiava profondamente la DC per due motivi: la religiosità del suddetto partito (e la religiosità in Sicilia era molto vicina alla mafia, oltre che ottima procacciatrice di voti) e l’anticomunismo che spadroneggiava nel partito di Andreotti, Moro e Fanfani (I mafiosi odiavano i comunisti dal periodo della mafia agraria per ovvi motivi). Poi… tutt’oggi non è assolutamente vero che tutti i negozianti pagano il pizzo e ve lo dice uno che non lo paga, e conosce vari negozianti che non lo pagano così come quelli che lo pagano. Poi… la mafia “classica” al contrario della Camorra, ha un rispetto maggiore per la propria terra (salvo infelice eccezioni, ovviamente) e tanti sarebbero gli esempi di cose fatte o non fatte per amore della propria terra (forse per rendervene conto dovreste vedere il Padrino). Un’amore, comunque, tutto particolare. Come la loro famosa religiosità. Se fossero stati VERAMENTE innamorati della Sicilia, non l’avrebbero distrutta (economicamente e socialmente) come poi hanno fatto.
Quinto punto – Considerazioni personali. Checché se ne dica, la Mafia è in profonda decadenza. Le leggi fatte da Falcone in poi, il senso della giustizia profondo nei vari apparati delle forze dell’ordine, l’aumento dei giovani acculturati in Sicilia, il mito Falcone e Borsellino, le tecnologie che vengono utilizzate per beccarli, le migliaia di arresti effettuati e forse, sotto sotto, la voglia di cambiare… sono tutte cose che l’hanno profondamente colpita. E’ come un gigante morente che piano piano se ne sta andando, come piano piano nacque. Come diceva Falcone, è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani avrà  un inizio e una fine. Ma proprio adesso che è moribonda bisognerebbe colpirla ancor di più. Proprio per dargli il colpo di grazia. Ma la profonda crisi e certe lentezze burocratiche (e la frange politica ancora parecchio collusa) la tengono in vita. Magari si migliorerà (lo spero profondamente)… ma chi dice che non è cambiato niente vuol dire che:
1 – Non conosce la storia della mafia e ciò che è stato per noi
2 – Non l’ha vissuta e non ha idea di che cosa il siciliano ha passato (svegliarsi all’alba e scoprire ogni giorno nuovi cadaveri sparsi in città, la paura di uscire la sera, la paura di inveire contro qualcuno, la paura di una sirena e di bombe o proiettili vaganti, la Paura.)
3 – E’ in malafede e vuole o sparlare della Sicilia o, se siciliano, com’è tipico, sminuire la propria terra dinanzi pure all’inferno…
Parlare “bene” della mafia è, praticamente, impossibile. Non vi ho mai trovato neanche un’aspetto che sia lontanamente condivisibile con il vivere liberi e privi da ogni paura. Ha avuto periodi di più o meno ferocia, ma sempre bastarda è stata. E sempre lo sarà â€¦
Spero solo di non essere stato troppo noioso (Prolisso sicuramente…)

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 3:42 am 
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PS Per favore... chi non conosce la storia stia zitto. I vespri siciliani non c'entrano proprio nulla (Una ribellione contro i soprusi degli Angioini nel 1282???) così come i Beati Paoli (Un gruppetto di ricchi che assassinava altri ricchi per le ingiustizie che perpetravano e scomparsi nel nulla già  a meta del '600???) con l'origine del fenomeno mafioso. E' vero che la mafia ha un'origine nobile (nobili erano appunto i proprietari terrieri che armavano i propri "picciotti" per difendere i propri interessi) ma sicuramente non è una NOBILE origine: meschina, vigliacca e omicida... ditemi un po' dove sta la nobiltà d'animo e d'intenti...

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Ultima modifica di Lord Blendings il mer set 08, 2010 2:00 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 8:17 am 
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Ho letto il tuo intervento con grandissimo interesse.Sei stato veramente molto chiaro ed esaustivo.Molte cose che hai detto non le sapevo. :) grazie,davvero molto lineare e chiaro


Ultima modifica di zuppid il mer set 08, 2010 8:58 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 8:21 am 
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Anche secondo me! Davvero un posto molto interessante con un pizzico di buona speranza finale :)

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 8:52 am 
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MessaggioInviato: mer set 08, 2010 12:47 pm 
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mirco con l'avatar che ti ritrovi sei perfettamente IT :D

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 2:59 pm 
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Bravo Lord.Intervento molto interessante ed esaustivo :)

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I pigri intelligenti hanno sempre grandi ambizioni, per giustificare la propria pigrizia alla propria intelligenza.


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MessaggioInviato: mer set 08, 2010 4:09 pm 
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Grazie... :)

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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 9:43 pm 
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Ezekiel 25:17 ha scritto:
Io non capisco più che altro dove vuoi arrivare, Cristiano, con i tuoi discorsi? Tutto ciò che ritieni buono della Mafia riguarda il passato, sono le sue radici che cerchi di giustificare e qualche codice d'onore di fondo... Ma a che pro?
A cosa servono le tue giustificazioni su Cosa Nostra? Che senso e fine hanno?

Nessun pro o fine, cerco solo di analizzare il fenomeno Mafioso in profondita'. I lati peggiori di Cosa Nostra gia' si conoscono ampiamente... ma per avere un quadro il piu' completo possibile bisogna pure dire le cose scomode, che pochi dicono per paura di mettere la Mafia sotto una luce meno oscura di quella in cui viene ritratta sui media. Se Cosa Nostra fosse solo male sarebbe gia' stata sconfitta da un pezzo mentre invece e' ancora viva e vegeta.

@ Lady Jane: Il "benessere" dei mafiosi e' cominciato solo negli anni Settanta quando Cosa Nostra ha iniziato a vivere sopratutto di contrabbando. Prima di allora i mafiosi vivacchiavano con piccole attivita' LECITE. Ognuno aveva un qualche mestiere, o un negozio o una piccola impresa. Il fatto di essere mafiosi non li aiutava visto che non c'era credito presso le banche (che gli erano ostili, per ovvi motivi) e gli appalti li prendevano i grossi imprenditori, quelli ben collegati con la politica e quelli che avevano i soldi per pagare i funzionari che decidevano gli appalti. Poi, come dicevo, negli anni settanta le attivita' illecite si sono ingrandite al punto che i mafiosi hanno cominciato a poterci campare sopra. Erano pochissimi, in passato, gli uomini d'onore ricchi. A parte i Greco e i Salvo, e i La Barbera che avevano cominciato ad arricchirsi facendo i costruttori, la condizione economica della massa dei mafiosi era grama. Un mafioso benestante, come lo hai in mente tu (documentati!), non esisteva. Pensa che un uomo d'onore ricco era cosi raro che Nino Sorci (che dormiva nei cimiteri per non farsi accoppare) veniva chiamato appunto Ninu u riccu. Chiaro ora?

@ Lord Blendings: La parte "storica" del tuo posto e' ben approfondita, bravo, avevo in mente di scriverla anch'io. Il resto del tuo intervento pero' e' meno valido. La sbirritudine ad esempio non e' una cosa di cui vantarsi, anzi...E poi le informazioni degli sbirri tendono a essere molto di parte, visto che mirano principalmente a tranquillizzare il popolo, a tenerlo buono. Basterebbe citare il recente danneggiamento alle statue di Falcone e Borsellino, che ti sei ben guardato dallo scrivere nel tuo post (miii e leggo che sei pure un edicolante...) per capire che la situazione non e' quella che lo Stato ci propina nei media:

Immagine

fonte: http://archivio.blogsicilia.it/?p=68994

Inoltre le famiglie mafiose, a differenza di quello che scrivesti, si possono ancora permettere il lusso di selezionare la gente. Non hanno problemi di domande di ammissione. La base di tutto rimane il quartiere dove vivono gli uomini d'onore. Nella Mafia di Palermo poi il quartiere e' ancora piu' importante che in altre citta'. Infatti i mafiosi palermitani non vanno ad abitare a Palermo "centro", non si spostano dal proprio quartiere. Nascono, vivono e muoiono nello stesso posto. Il quartiere e' la loro vita e la Famiglia vive li' da generazioni. Inoltre non ci sono MAI stati giovani killer a pagamento. Ragazzi che per 200 euro sono andati a uccidere qualcuno. Cosa Nostra non farebbe MAI una minchiata simile perche' non ne ha bisogno. Nessun capomafia si sputtanerebbe con un ragazzino che non conosce e che potrebbe "cantare" se venisse catturato dalla polizia. Se deve far fare un omicidio, un capomafia normale, con la testa sulle spalle, usa uno di suoi uomini d'onore, una persona di fiducia. Non esiste che un rappresentante dica a un ragazzino delle ghenghe, "Vai ad ammazzare Tizio che ti do 200 euro"... sarebbe un pazzo a farlo! Puo' darsi invece che un ragazzo di quindici-venti anni, dopo aver fatto una rapina, paghi poi un altro ragazzino per far fuori qualcuno. Ma questa e' incoscienza, e non c'entra niente con Cosa Nostra. Bisogna capire che molti giovani farebbero qualsiasi cosa per entrare nella Famiglia. Alcuni di questi disgraziati si mettono a fare una rapina anche solo per mettersi in luce agli occhi del capomafia della loro zona! Magari pero' succede che colpiscono un negozio protetto e finiscono sparati prima del tempo :lol: .
Cosa Nostra comanda, questa e' la verita' e continua pure a farsi beffe dello Stato.


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L'ultima parte del tuo post inquadra quello che per me è sbagliato nel tuo pensiero.
Dici che Cosa Nostra non userebbe mai un ragazzino per compiere un omicidio, ma invece lo fa fare ad un uomo d'onore. E quindi? Viva Cosa Nostra perché non usa i bambini per uccidere ma adulti? Resta il delitto, resta il male che fa, che poi usi metodi diversi da altri non me ne frega niente.

Non riesco più a seguirti nei tuoi ragionamenti, li trovo sbagliati completamente.

Ma secondo te perché allora il ragazzino per mettersi in luce agli occhi dei capo mafia uccide o rapina? Perché sono questi i principi della Mafia.

E se poi chiudi con parole come hai usato alla fine del tuo post, posso solo unirmi alle parole dure di rimatt.


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 Oggetto del messaggio: Re: La Mafia Siciliana
MessaggioInviato: mer set 08, 2010 11:25 pm 
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Località: Palermo
@Cristiano
Allora... la "sbirritudine" come la chiami tu non c'entra un fico secco... anzi... proprio perché sono clienti (e in molti casi amici) le cose che dicono sono tutte tranne che tranquillizanti. Io ho detto che mi informano sullo stato delle cose, no che mi tranquillizano. Quindi dimmi tu dove l'ho scritto...
Poi, dire che prima degli anni '70 la Mafia guadagnava lecitamente è una boiata pazzesca. Esempi a iosa della "mafia legale" a te tanto cara:
-Innanzi tutto il famoso Sacco di Palermo comincia dalla fine degli anni '50 per protrarsi durante tutti gli anni '60 e '70. E riempire di dinamite villa Deliella per abbatterla in una notte il giorno prima che compi 50 anni di età (con relativo stop alla demolizione secondo le leggi sui beni culturali) non mi sembra proprio il massmo del lecito (Siamo nel 1958)
-L'assassinio di Rizzotto che osteggiava il controllo mafioso nei campi Corleonesi è del 1948
-L'assassinio di Notarbartolo (che voleva risanare i conti del Banco Di Sicilia in mano alla speculazione mafiosa) è del 1893
-Don Calò Vizzini, straricco, ha spadroneggiato nella mafia agricola fino al 1954
-Se Mussolini si era tanto preoccupato del fenomeno mafioso (tanto da mandare uno dei suoi prefetti migliori) un motivo c'era e non era certo lecito
-La questione (e la speculazione) dell'aeroporto Falcone Borsellino ha inizio nel 1953 fino all'inaugurazione del 1960.Per non parlare dei problemi che ebbe Impastato nel denunciare le ulteriori speculazioni mafiose sulla costruzione della terza pista (1968)
-Vogliamo parlare del "povero" Vito Cascio Ferro, boss di enorme potere vissuto tra l'800 e il '900?
-E perché non di Giuseppe Genco Russo???

E tanti altri esempi che non sti qui a elencare. Insomma... dire che la mafia fosse lecita prima degli anni '70 (in corrispondenza dell'ascesa dei Corleonesi) mi sembra una m*******a pazzesca.

Altro punto... mi porti l'esempio delle statue di Falcone e Borsellino. Premesso che alla deficenza non vi è mai fine e premesso che non ho mai detto che la mafia non esiste più e premesso, pure, che la cosa ha fatto notizia come le lettere e le immagini strappate dall'albero di Falcone (Anche se poi si è scoperto che era una barbona), non posso star qui a dire tutte le cose che vanno e che non vanno oggi in Sicilia. Allora vogliamo parlare dell'associazione Addio Pizzo (Esempio di legalità?) o delle ultime intimidazioni con l'attack (Chiaro esempio di illegalita)? Vogliamo parlare degli arresti di un anno fa a Brancaccio per spaccio di droga, su denunce dei condomini stessi dei palazzi (Chiaro esempio di abbattimento del muro dell'omertà) oppure delle minacce fino a casa e raid notturno nell'ufficio per rubare documenti del sostituto procuratore Ingroia? Non mi venire a fare la morale o dire ciò che posso omettere solo per darti forza nei discorsi. Di cose da dire (negative o positive) ne avrei a iosa, ma mica posso stare qua a scrivere un libro. Sicuramente, in ogni caso, rispetto agli anni passati si vive moooolto meglio.
Sul fatto che le famiglie mafiose non hanno problemi di ammissione, è l'ennesima boiata. Basta leggere le intercettazioni (con relative lamentele) o l'abbandono della "punciuta" (il momento in cui si diventa uomini d'onore) per rendersi conto che le cose, per loro, non vanno così bene come alludi continuamente.
Sul fatto dei Killer "bambini" non ho capito cosa intendi dire. Insomma... in linea di massima, la mentalità mafiosa funzionava non con ingaggi di sicari affidabili come se fosse un mestiere... ma utilizzare gli stessi elementi della famiglia (di sangue) fin dalla tenera età come assassini. E sulle loro capacità e affidabilità capire se sono più o meno "uomini d'onore". Piccoli esempi: Salvatore Grigoli (Killer di Puglisi e di altre 48 persone) ha cominciato a 16 anni. Riina un po' più tardi (19 anni). Però il figlio Giovanni ha superato il padre, non tanto in tempestività (19 anni) quanto in quantità (4 omicidi). Nicchi va già  meglio (25 anni), Sandro Lo Piccolo, invece, ha festeggiato il diciottesimo con un omicidio. Matteo Messina Denaro cominciò a sparare a 14 anni... però a 18 finalmente gli scappò il morto. Insomma... questo per dire che i mafiosi gli mettono, ai ragazzini, in mano, le pistole. Il problema è che sono dello stesso clan. Poi, a sua volta, volevo chiederti una cosa: quand'è stata l'ultima volta che qualcuno ha sparato a Palermo per mafia? E non parlo necessariamente di morti. Anche avvisi o gente "gambizzata" come alludi su comportamenti sbagliati della microcriminalità, lontana dall'organizzazione mafiosa. Così... facendo mente locale, l'ultimo è stato Nicolò Ingarao (2007 ma dopo un salto di soli 12 anni dal deputato regionale ucciso a piazzale Giotto), assassinato da Bonaccorso, Pulizzi e Sandro Lo Piccolo. Tutti dentro. Poi... vediamo... c'è stato un fioraio gambizzato l'anno scorso di questi tempi per... motivi sentimentali. L'ex della sua attuale compagna. Niente a che fare con la mafia. poi... vediamo un po'... si. Ecco: l'attore porno di film omosessuali ucciso nel palazzo Bellavia (Già teatro di 4 omicidi in passato per motivi sentimentali) per... motivi sentimentali. Il suo ragazzo è impazzito quando ha saputo di essere stato lasciato. Però dai c'è stato un omicidio la scorsa settimana... in una portineria. Un pensionato di 70 anni freddato davanti agli occhi di sua moglie. 3 colpi sparati e uno soltanto ha fatto centro. Per sfortuna del pensionato (dalla fedina penale candida) quell'unico colpo l'ha preso in pieno petto. In ogni caso, però, piuttosto scarsi 'sti killer mafiosi se su tre colpi sparati da 1 metro solo uno fa centro... e infatti... si sta rivelando un omicidio per una banale lite condominiale... però con modalità mafiose, dai... bah... prima di sparare a destra e a manca informiamoci, che è meglio. In ogni caso (è bene puntualizzare) il discorso non vale nell'intero ambito regionale. Se la memoria non mi inganna, alcuni omicidi mafiosi (seppur pochissimi) si sono avuti anche qui vicino a Palermo (Vedi: Villabate, Misilmeri, Partinico, Belmonte, etc...) ma poca roba e comunque, anche se le notizie non vengono poi date, sempre seguite dagli arresti di killer e mandanti dopo poco meno di un anno. E poi mi levi una curiosità? ma di dove sei? Che sono le "ghenghe"?

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