Prima di viziarci dal cinese in (bisunta) forma abbiamo visto
Vizio di forma.
Sinceramente sono uscito dalla sala molto più soddisfatto del deludente
Birdman. Anche solo per il coraggio di proporre su pellicola un romanzo intrasponibile e labirintico come quello del paranoico Pynchon.
Infatti nel film non esiste una trama vera e propria da seguire, all'interno dell'indagine "noir" solo in apparenza & (se)movenze. Si tratta più che altro del paracul-
trip dell'investigatore strafattone Doc Sportello - magistrale J.Phoenix, in questo piccolo
Lebowski col taccuino - all'interno della California fricchettona e delirante degli anni '70.
Un' epoca che ci viene mostrata al suo apice - di grottescheria e nonsense - pronta quindi a crollare sotto l'era eroinomane del conformismo reaganiano, scalzando le cartine hippy e le sette più psicotrash.
Tutti i personaggi che incontrerà Doc fanno parte di questo circo surreale, tra complotti sghanghereschi, comunità di recupero, mamme intossicanti, fanciulle enigmatiche, motoband di picchiatori, pervertiti di grido, dentisti evasori, doppiogiochisti confusi e sbirri peggio che disturbati.
Il tutto sotto l'egida occulta della temibilissima "Zanna Dorata"
C'è molta più amarezza che commedia comunque, e non aspettatevi un montaggio serrato come nel trailer, perché il film carbura poco dopo la prima metà, e spesso si compiace di piani sequenza e sequenze malinconiche prolungate.
Non aspettatevi neanche viaggi lisergici oltre le soglie della percezione, perché qui l'esperienza dello sbandamento da sostanze è vista in chiave più affettuosamente terra terra, e ai
Doors fanno strada invece pezzacci storici di
Neil Young con punte sentimentali di rilievo
Molto bella la fotografia ed i colori in generale, come nell'incedere della luce che sgrana alcuni visi, chiaro omaggio alle pellicole o alla copertine sui 33 giri degli anni '70.
Sul titolo soprassediamo, perché topparlo di brutto è un vizio intrinseco della
forma mentis italica
A
JOURNEY THROUGH THE PAST...of
CALOHAFORNIA DREAMIN'