Nyarlathotep ha scritto:
Cyber Dylan ha scritto:
L'uccello dalle piume di cristallo - 8,5
Pregi intrinseci a parte, è il film che ha dato vita a un intero genere, il "giallo movie" all'italiana. Basta questo per farne un classico.[...]
Il via al giallo/thriller all' italiana l' ha dato "Sei donne per l' assassino" di Mario Bava.
Eh no, il primo è stato "Totò Diabolicus"
Mi permetto di postare un altro mio intervento dal forum di Tex...
1969
L'uccello dalle piume di cristallo, di Dario Argento con Tony Musante, Suzy Kendall, Enrico Maria Salerno, Umberto Raho, Eva Renzi, Mario Adorf
Cosa rende il primo film di Argento un capostipite, il film spartiacque di un intero genere?
Argento come il Leone di "Per un pugno di dollari" inventa un nuovo linguaggio per raccontare in modo nuovo un intero genere. E se Leone ha preso spunto dal cinema giapponese, Argento gioca in casa prendendo esempio da Bava (da cui riprende TUTTO l'armamentario che diventerà tipico del suo cinema) e i suggerimenti di Antonioni. Poi, ovvio, il suo film ha il successo che era totalmente mancato ai suoi predecessori (variante "sexi" codificata da Lenzi a parte, ovviamente - a proposito, c'è da notare che l'aspetto erotico è quasi totalmente assente dai primi film di Argento). Inoltre Argento riprende sì elementi già visti in altri film, ma li mette insieme e li utilizza con una maestria insuperabile, superiore a quella dello stesso Bava, almeno per quanto riguarda la capacità di spaventare. Insomma, non sarà stato il primo, ma è di sicuro il più bravo. Infine c'è secondo me un aspetto più, diciamo, sociologico e culturale: se si guardano i migliori thriller coevi, film come "Il rosso segno della follia" di Bava o "Una lucertola con la pelle di donna" di Fulci, si ha l'impressione di vedere film appartenenti ad un'altra epoca: colori, vestiti, musiche, ambienti sono ancora tipicamente anni '60. Ne "L'uccello dalle piume di cristallo" c'è invece già quel freddo grigiore, quell'aria plumbea, quel tono acre che saranno tipici del cinema italiano degli anni '70 (nonostante anagraficamente appartenga ancora al decennio precedente). Il thriller all'italiana con Argento smette di essere pop e psichedelico, e diventa qualcosa di più concreto e sottilmente vicino al quotidiano degli spettatori. Al di là di tutto, per chi scrive questo film è il capolavoro assoluto di Argento e del thriller all'italiana. In seguito lo stesso Argento e altri registi raggiungeranno risultati anche più originali e spaventosi, ma mai rifaranno un film così tondo e preciso. Occhio, anzi orecchio, alla pazzesca colonna sonora di Morricone, sperimentale e delirante, che a tratti utilizza solo sospiri e singulti umani: da ragazzo avevo la cassettina e giuro che non avevo il coraggio di ascoltarla se ero da solo in casa, anche di giorno.
Prima che qualcuno venga a farmi la lezione di storia del cinema aggiungo che quando scrivevo cose come "Argento superiore a Bava" e "il più bravo" mi riferivo solo a questo film. In generale considero Bava un autore di gran lunga superiore a qualsiasi altro esponente italiano del genere thriller - horror, Argento compreso.