Ho finito anche "Ninna nanna" ma sostanzialmente sono rimasto un pò deluso: sarà che queste spruzzate di fantasy in un contesto realistico non mi aggradano molto (anzi, affatto), sarà che anche il genere on the road mi annoia un pò (e nella parte centrale il romanzo indubbiamente ha una fase di stanca) ma la parabola sul pericolo di infezioni psichiche in un'epoca di esasperazione dei mass media in effetti è rappresentata in maniera fin tropppo esplicita e anche paranoica.
Non mancano come al solito alcune buone trovate: il personaggio di Ostrica è impagabile, l'episodio dela mucca Giuda è divertentissimo e il finale è talmente visionario e delirante da rimanere allibiti.
Tutto sommato, se proprio "Ninna nanna" dovessi paragonarlo a "Soffocare" non ci penserei due volte a votare per quest'ultimo.
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"No, no, guardi, no, 'un si po' mia parcheggiare ni'ccamposanto, no, 'un si pole!" "Sbiriguda! Supercazzola prematurata!" "Eh?" "No, dicevo, prematurata la supercazzola!" "Ah, 'un capisco..." "Con scappellamento a destra!" "Ah, le 'appelle! E le son la, guardi, a destra, ma qui 'un si po' parcheggiare!" "No, volevo dire: occhiello di privilegio come se fosse antani per lei, ispettore tombale!" "Ispettore? Ma che dice?" "Ispettore... Con fuochi fatui!" "E per quanto tempo sta qua?" "Quintana, o setta! Nel frattempo, trini la confraternita, pulitina!" "Ah, una pulitina..." (Amici miei atto II)
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