Lo è, un mattone.
Penso sia uno dei King con cui ho faticato di più. Arrivare alla fine è stato più una liberazione che altro
Visto che siamo qui a spulciarti la lista, due mie considerazioni su qualche titolo.
Cuori in Atlantide: uno dei King che più mi è rimasto in mente per la sua diversità. Delle storie ambientate in anni diversi con personaggi diversi, legate fra loro da un filo conduttore malinconico e disilluso che ha come nucleo centrale la guerra in Vietnam e quel periodo storico (fine anni sessanta e tutto quello che ne consegue).
Il gioco di Gerald : per tre quarti è pura goduria e ti ricorda in ogni singola pagina perché King venga chiamato il Re. Maestro indiscusso, qui dà il meglio di sé in claustrofobia, terrore e angoscia (per la maggior parte del libro scrive di una donna legata ad un letto che cerca di liberarsi).
Cujo,
La zona morta e
Pet Semetary: tendo ad associarli spesso per il fatto che sono stati scritti in tempi ravvicinati, e si vede. Ottime letture che spaziano dall'horror al thriller. Un King nero, nerissimo e col solito ritmo incalzante. Non certo i suoi capolavori, ma sono tre dei (tanti) libri causa della mia infatuazione per lo scrittore del Maine e che mi viene sempre naturale consigliare.
Poi il resto, come già detto, è roba che va dal capolavoro (tipo
Misery) al buonissimo (tipo il recente
The dome, o
Blaze).
Gli unici che lascerei fuori sono, appunto,
Insomnia e
L'acchiappasogni.