QUALCHE SPOILERValla ha scritto:
A settembre penso uscirà l'ennesimo numero 1 della boh... quinta serie?
Un po' più avanti. La quinta seria comincerà ad Autunno inoltrato, si dice: minimo fine Ottobre, massimo Dicembre.
Goblin ha scritto:
la soluzione dell’inchiostro non so se era già stata usata , ma mi pare di averla già sentita una cosa del genere, ma non ricordo dove.
Il Chiave ci va a nozze (d'argento) con queste cose: quasi 25 anni fa usò un espediente analogo ne
Il Monastero (S10). Non escludo ci sia qualcosa di simile pure su Brendon...
[...]
Detto questo, il 6° episodio del team-up si rivela più interessante, più dylaniato, e più e movimentato del 5°, anche perché non c'è una sottotrama - come quella di
Mr Fear - da innescare e risolvere a livello di profiling. E la serie promette altre scintille per il futuro
Sono molto soddisfatto, il gioco delle parti e delle loro illusioni funziona, anche se (come detto sopra) l'inversione/sovrapposizione dei destini per un intoppo sulfur-burocratico è un'espediente stravisto. Complimenti al Chiave per esser riuscito a tenere questi ritmi e funzionalità narrative nella castrante prospettiva di 64 pagine, imposte dallo yankee sottilettaro
Ayroldus A parte l'occhio golcondiano, manca giusto un filo d'ironia beffarda tipica di quei reparti infernali - l'uomo dai due volti sembra un semplice funzionario alla fine - mentre
K.Poole accentra troppo l'attenzione su di sé per 2/3 dell'albo, con tanta violenza gratuita per rimediare ad una sua gaffe non così fondamentale: chissenefrè se Morgan rimane ad Harlech mentre Dylan scorrazza finto-tatuato per New Heliopolis; in genere i burocrati infernali sono più cinici nello sbattersene di certi pasticci.
Non ho capito cosa ci facesse un tizio vestito da mostro della palude in camera di Dylan (p.24).
Per fortuna ci vengono risparmiate le meta-borbottate sulla funzione (ricattatoria) di Groucho e di Bloch che invece temevo non poco vista la conclusione del precedente numero,
ma qui Claudione sa smarcarsi con disinvoltura dalle tare recchioniane Bellissimi i designi, come la copertina, ed il rosso incute davvero inquietudine hard-boiled. Violenza ed azione si amalgamano con efficacia, e la parentesi sul galeone riprende a puntino Stano. Forse si poteva fare qualcosa in più nella scena del "contatto" (pp. 52-53, piuttosto banale in sé), e Lord Chester (p.27) sembra più Ghor cresciuto con i genomi di Maurizio Battista.
Ci vediamo tra un'annetto.. magari con un
incubo di una notte di mezza estate...per Morgan