Cravenroad7

Smisi anch'io col 7, letto questo e...magari prendo lo prendo ogni tanto; a piccole dosi è un fumettazzo divertente.

Io ho smesso al 12, ho resistito un po' di più, ma poi stop.

I canti dei morti è una raccolta di racconti. C'è quello conduttore di Moon e quelli di alcuni assassini ospiti sulle oniriche seggiole marine (uno degli elementi più affascinanti della serie). Non tutti sono riusciti. Ho preferito, soprattutto visivamente, quello del professore universitario e quello della bambola. La struttura ad episodi nuoce un po' alla fluidità narrativa, pregio finora quasi sempre riscontrato.
Sufficienza raggiunta, ma a mio parere decisamente meno entusiasmante dei due numeri precedenti.
Si cita Von Trier e guarda un po' a pag. 77, prima vignetta, se le nuche di due spettatori del filmone horror-trash non sono quelle di due nostri beniamini

Grande albo, diverso, finalmente, rispetto alla solita struttura che incontravamo sempre in ML, finalmente Chiaverotti è uscito un pò fuori dagli schemi narrativi.

Ho letto che Chiaverotti ha ricominciato a scrivere episodi di ML, dunque credo si continuerà (che mi piaccia o no la serie mi fa piacere per chi la segue con entusiasmo )

Storia corale abbastanza delirante questi Canti dei Morti.
Per me non stona a babbomorto, e ci può stare come variante impazzibile nel contesto della solita caccia al serial killer, perché più del maniaco seriale di turno qui subentrano singoli tizi che diventano assassini accidentali per questioni personali o svalvolamenti di massima. Nel complesso le morti sono poco interessanti in sé, mentre mi hanno stuzzicato la storia-nella-storia della bambola Didi e quella del dentista cornuto.
Buona anche la metafora del male stragista da millenni - i.e. il tumore - ed il projettile della forza di volontà per provare ad abbatterlo. Forse anche Zorin potrebbe essere un buon personaggio per sviluppi futuri, visti certi poteri, e Roman col serpente in bocca mi ha ricordato nostalgicamente certe Vaticinationes Inutiles

Alla fine la questione del sogno "in cerca di visibilità" non mi è spiaciuta affatto, come Morgan che si vede eliminare quest'ipotesi in chiusura, cancellando spiazzato la projezione di Moon dal parterre poltronante delle sue illustri vittime sanguinarie. Si è voluto un po' esagerare nel para-cosmico col pianeta Melancholia... ma fa parte del gioco al rialzo sul trash sballato


ALOHA BARBIE KILLER


...che dovrebbe essere una Barbara...scegliete voi chi...

Albo dal sapore dylaniato. Mi è piaciuto molto, come sempre.

devo essere sincero ...i primi numeri mi erano piaciuto molto ...aspettavo con ansia il mese sucessivo , ora questa mia ansia e' un po scemata ...le trame per me sono troppo ripetitive , il personaggio Morgan davvero troppo serioso ( ma cacchiolina , farlo sorridere ogni tanto non sarebbe male ) , personaggi di contorno poco caratterizzati , e per ultimo , ma per me cosa piu' importante , la mancanza di continuity ...non la pretendo come su Dampyr , ma una cosa leggera non sarebbe male ...detto cio' spero che chiaverotti dia una svolta a questa serie che secondo me avrebbe tutte le possibilita' di viaggiare col vento in poppa !!

"classico" albo a episodi uniti da un filo conduttore, ovviamente in salsa ML che lo sperimenta per la prima volta... sarò ripetitivo ma a me è piaciuto pure questo.
finchè siamo a questo livello, spero proprio che la testata abbia ancora lunga vita...

Nel nuovo numero "Ricordati Di Elizabeth" Chiaverotti conferma che la serie proseguirà dopo il numero 25.

Venendo alla storia, forse è la prima volta che un numero di ML mi ha un pò deluso: troppa carne al fuoco, sembra quasi una storia ad episodi come l'albo precedente, anche se in realtà il soggetto è unico.
Non mi sento di dargli meno di 6 però: non c'è niente da fare, come azzecca "l'espressionismo onirico" - tanto caro anche allo Sclavi dei bei tempi - il Chiave, non lo fa nessuno. Ergo, anche qua ci sono scene meritevoli a iosa con la realtà e l'immaginazione che si compenetrano senza bisogno che l'autore razionalizzi un bel nulla (V. per l'approccio opposto "Cose perdute" della Barbato, storia nominalmente onirica ma in realtà super-razionale come la sua autrice).

Tra l'altro sotto-traccia ci sono tante belle cosette a parte il pulp:

Insomma, avete presente una di quelle canzoni abbastanza mediocri ma che alla fine piazzano un grande assolo di un guitar god o un grande featuring del vostro rapper preferito? Questo numero di ML è abbastanza mediocre, ma certi assoli riescono solo ad un certo guitar god con gli occhiali da sole (pur con tutta la passione che mette nelle sue filastrocche, non mi sento di promuovere il Chiave a rapper )

io invece sono di parere opposto, a me questo albo è piaciuto più degli ultimi proprio per la sua struttura particolare...

e la notizia del prolungamento della serie è davvero ottima!

Siamo contenti per Claudione, una buona notizia che si aspettava da tempo
ML non starà mietendo grandi successi, ma rispetto a Brendon mi sembra più solido e credibile come personaggio da edicola per aficionados del genere/autore, e nella sua nicchia funziona. Tra l'altro in SBE non vende particolarmente meno di colonne storiche come NN o Dampyr, e più di scommesse reiterate come Le storie o Adam Wild, quindi sopprimerlo - se l'autore presenta ancora idee/volontà - poteva rivelarsi controproducente al primo impatto.

Detto questo, secondo me il Chiave dovrebbe sfruttare meglio l'ambientazione distopica, puntare a qualche comprimario un po' più carismatico, un filino di continuity o quest connettivo, e smetterla con le tenebroserie dell'antieroe solitario, che Brandon Lee è morto danavita. Per il resto a me la deriva onirica/trash-er di alcune storie sta abbastanza bene, e l'albo di questo mese m'ispira, a partire dalla copertina. Vedremo...

RICORDATI DI ALOHA

Ricordati di Elizabeth non sarà probabilmente (a scapito del titolo ) tra i più memorabili della serie, il finale m'è parso effettivamente anticlimatico come detto da LebbraDSS e i dialoghi, già non tra i punti di forza della serie, sono perfino peggio del solito, però l'ho comunque preferito al precedente e ha garantito, come quasi sempre, un'ottima tenuta di lettura. Ho trovato convincente il personaggio del serial killer immerso nelle sue ossessioni che poggiano, colorandolo terribilmente, su un desolante grigiore esistenziale. Voto: 6,5.

Continua la mia allergia ai numeri pari
Anche questo #16 poca roba, seppur lo spunto iniziale, nella sua linearità, mi convinceva parecchio ed il grigiore "minimal" del killer protagonista sembrava ingranato bene. Peccato che invece di concentrarsi sulla banalità anonima del (suo) male si è preferita una serie di banalità nello snodare la sceneggiatura ed il tono di scrittura è andato perdendosi pagina per pagina, specialmente nella parte finale. Non ci ho visto nulla di visionario o delirante, ma forse dovrei assumere dell'FTF (fuckthefeeling) prima di leggere certe cose per entrare nell'atmosfera. Carina l'idea di narrare il tutto attraverso il fantasmino della tipa del titolo, ma davvero scarso il suo contributo come vittima parlante. Scadente la bambolona rimorchiabile da tv show, come scadenti le motivazioni del suo raptus nel parco innevato. Abbastanza ridicolo l'input dell'indagine di Morgan

Dialoghi come detto da altri in netto peggioramento: non scorrono, non c'è lo scazzo brusco dei primi numeri, né il poetismo manierato sotto-trip di altri. Certe volte sembra di sentire provincialismi da taverna tra bifolchi storditi .

RICORDATI DI ALOHA

Non sono così sicuro che Chiaverotti, quando dice che ML continuerà dopo il #25, intenda per forza che la sua vita editoriale proseguirà in edicola.
Temo possa semplicemente riferirsi, in maniera sibillina, ad un futuro in libreria...