Alla fine... trovato, comprato, letto, piaciuto!
Dei quattro libri della quadrilogia iniziale, l'<<Autunno del Commissario Ricciardi>> era quello che più mi aveva colpito (anche se il mio preferito era il terzo), forse perché il più peculiare dei quattro. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla fedeltà della sua trasposizione a fumetti. Se il primo a fumetti (Falco-Bigliardo) secondo me rimane ancora il migliore dei quattro (qualità media altissima, s'intende!), questo quarto albo riesce magistralmente a essere estremamente fedele al romanzo. A mio modesto parere, chiaramente.
Come per Cyber Dylan, Siniscalchi non è tra i miei autori preferiti e il suo stile difficilmente l'avrei visto accostato a questo tipo di narrazione (mentre invece fece benissimo con Enna in uno degli ultimi romanzi a fumetti). E infatti i non è che i comprimari fissi (Maione, Enrica, Modo...) siano perfetti. Però il Commissario è il migliore dei quattri visti finora: tormentato, ombroso, scavato, scapigliato come me lo sono sempre immaginato.
Quindi non posso che ritenermi soddisfatto, in definitiva.
Il Commissario Ricciardi a fumetti, escluso, Mercurio Loi, è stato la testata che più ho apprezzato, aspettato con trepidazione e letto con gusto. Un esperimento per me pienamente riuscito di intercettare nuove fette di pubblico con nuovi argomenti e nuovi modi di narrare più raffinati.
Evviva