Gas75 ha scritto:
Ma se un lettore di fumetti conosce un film cui il fumetto si è ispirato un po' troppo, va da sé che un autore per mestiere di storie a fumetti debba conoscere anche lui quel film.
[...]
Perché quando devi raccontare una storia collocata in un preciso luogo ed epoca, attingi da più fonti possibili per apprendere elementi di congruenza col contesto storico-geografico e prevenire errori.
Mi dispiace, ma messa in questa in termini si trasforma in una caccia al sorcio col gatto che studia le sue tane
.
Mi spiego meglio: non è un confronto/competizione su chi ha letto di più o cosa di più per stanare eventuali riferimenti, prestiti, citazioni o calchi di sana pianta da parte dell'autore-creatore-riciclatore.
Nessun autore
per mestiere è tenuto a conoscere tutto quello in cui
per caso qualcun'altro [il lettore] si è già imbattuto - almeno che, lo ripeto, non si tratti dei capisaldi del genere o dei best seller di diffusione/conoscenza popolare.
Ognuno ha i suoi percorsi, e non tutto va condiviso, fase per fase
.
E poi attingere da più fonti possibili è, lo ripeto, una battaglia persa perchè
non esiste un limite quantificabile delle fonti stesse, le discriminanti sono soggettive/accidentali nell'eventuale selezione, ed il lavoraccio si morderebbe la coda fino a formare un serpente Uroboro d'inconcludenza, perso nello spaziotempo di cosa altri hanno scritto, pensato, nascosto o perso.
Sai quanti libri, articoli, film, serial, pièce, fumetti, clip, illustrazioni, eventi, dossier animati, etc... sono stati ispirati dal Vietnam e da tutto ciò che ci gira attorno? Difficilmente al di sotto di una cifra con sei zeri.
Non basta una vita per colmare l'abisso delle lacune e dei collegamenti tra queste lacune.
Se
Accatino avesse scelto come punto di partenza un anonimo racconto di un riservista laotiano pubblicato solo in lingua vietnamita e di cui esistono 4 copie nell'intero globo... il problema non si sarebbe posto, (ma solo) nella forma. Perché quella fonte non è raggiungibile ai più, ed amen per gli stanatori.
Colpa nostra, in questo caso, se non ci documentiamo abbastanza e ci facciamo infinocchiare? Non credo
.
Invece qui - e mi ricollego alle parole puntuali di
Nikolaj che presumo abbia confrontato tutto il film - il problema di
Accatino non è tanto nell'aver scelto una fonte facilmente attingibile ai più per finirci dentro
jam-caught, magari presumendo una certa dose di ignoranza compiacente nel lettore disinformato... quanto nel
non averla esplicitata a chiare lettere tra posta, introduzione, rubriche e didascalie.
Ricopiare integralmente, pure fotogramma per fotogramma, si può, e con miriadi di motivazioni, anche artistiche nel caso.
Ma tacerne il processo sottobanco implica quantomeno il dolo, per scorrettezza
E comunque
Il lato oscuro della Luna è stato scritto dall'alter ego di Bilotta, e non dal copy-writer di Accatino.
ALOHA VETERANS