tommaso ha scritto:
La Barbato in una intervista ha voluto chiarire che il suo apporto alla storia è stato puramente tecnico, in quanto a Roi serviva una sceneggiatrice esperta (e la Barbato, scivoloni dilaniati a parte, è davvero brava ) e che tutta la storia è frutto della fantasia di Roi.
Ecco, questa è una premessa che in ambito Bonelli non mi piace moltissimo.
Perché?
Perché, in generale, i disegnatori che si improvvisano sceneggiatori spesso non mi piacciono.
Perché, in particolare, il formato Bonelli, che non si presta a storie di pura "visione", è il meno indicato per questo passaggio.
Perché quando hanno bisogno di un aiuto tecnico non è un buon segno.
Beh, questo è molto discutibile, perché se la Bonelli ha bisogno di sprovincializzarsi (v. uscite da libreria) e tastare nuove strade, non vedo nulla di controproducente nel testo/disegno ad autore unico se questo è particolarmente ispirato e si sente pronto per la prova...col benestare dei suoi supervisori
.
Dare un respiro d'insieme non mi pare così male, come approccio personale, non solo collegato alle proprie "visioni" (icono)grafiche. Cosa di cui uno come Roi non credo difetti, a differenza di una certa familiarità nelle gestione dei testi, da cui l'affiancamento barbatiano. Diciamo solo che non è molto elegante da parte della SBE divulgare in giro che Roi avesse bisogno di una "mano tecnica" di supporto...ma la firma di Paola
a latere contribuisce a sensazionalizzare (nella fiducia) l'uscita della nuova serie.
In attesa che Paola pubblichi - come sarà fatalmente inevitabile, prima o poi - una serie tutta sua, disegnata magari dal suo pargolo, per rientrare nella gino-genetica dell'ispirazione
ALOHA IO MAMMETE E TU