SPOILER
Mi accorgo di non aver scritto niente sul finale... lo faccio ora dicendo che è la naturale conclusione di questo fumetto, in cui tutte le trame (la maschera di VN, il triangolo Ugo-Matilde-Vittorio,Verruca, le figlie di Annibale, etc etc) convergono in un finale coerente ed emozionante.
Non ho resistito alla tentazione di leggere il finale, rinunciando a una rilettura della saga preventiva, che ho comunque fatto dopo aver finito il 14.
E col senno di poi si vede che gli indizi c'erano, solo troppo dilatati nel tempo per associarli:
VN promette a vittorio un incontro con taitù di cui poi non viene fatta menzione, vittorio ha imparato l'uso della fionda nonostante la prigionia, la sua riluttanza a incontrare gli altri prigionieri è dovuta all vergogna, e soprattutto a bordo dlla nave su cui ugo ritorna, c'era solo lui che potesse indossare la maschera, se escludiamo l'affidabile ugo, del quale inoltre conosciamo il punto di vista.
Se siamo stat tutti ingannati (io avevo pnsato che vittorio sarebbe diventato il nuovo volto nscosto, ma non ero arrivato all'idea che lo fosse già), un pò è per il tempo trascorso dalla lettura di un indizio all'altro, un pò perchè nessuno faceva vittorio tanto fanatico da tradire e uccidere i suoi stessi compatrioti.
Una cosa non mi convince però: perchè taitù fosse tanto preoccupata che ugo potesse scoprire l'inganno, visto che arriva a guerra finita quando non c'è più bisogno che Vittorio si travesta ancora... vabbè, è una piccolezza.
Finora ho parlato solo di vittorio, che fa una pessma figura dal punto di vista morale, ma che imne un personaggio molto interessante fino alla fine... anche Matilde si rivela molto forte nel portare a termine le sue vicende, cme anche tutti gli altri, seppur in piccoli ruoli fanno illoro dovere, ma il gigante rimane Ugo, cui non è possibile non rimanere affezionati dopo tutto quello che gli capita, e soprattutto dopo che riesce sempre a preservae la sua integrità, anche quando finalmente (ma ce lo aspettavamo tutti, no?) rompe il suo voto e uccide per la prima volta.
Se davvero ci sarà una nuova miniserie su di lui mi fiondo a comprarla.
Unico difetto, a conclusione è un pò improvvisa, forse avrei preferito qualche pagina in pù in cui Ugo tira le somme, magari alla Dylan Dog, scrivendo sul diario... forse Manfredi ha preferito lasciarsi più spazio di manovra per il seguito... sono curioso di vedere come giustifica il viaggio in cina, visto che l'eredità no rende più necessario il viaggio proposto dal padre... chi vivrà vedrà!
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