Cravenroad7

Perché purtroppo? Guarda che a me di quel che pensi/provi tu davvero frega molto poco. Sebbene tu sia iscritto da poco il tuo atteggiamento qua dentro (spocchioso e provocatorio) è già ben noto a tutti. Quindi facciamo così: un saluto, un abbraccio, e d'ora in poi ignoriamoci a vicenda, ok? Cià...

Dopo tante tribolazioni, è arrivata l'ufficialità:
http://www.sergiobonelli.it/news/2018/01/08/news/mercurio-loi-bimestrale-1002333/

se da un lato è poco consolante sapere che l'originalità e la qualità non pagano quanto meriterebbero, dall'altro confido che più respiro fra un'uscita e l'altra possano aumentarne le virtù già quasi pienamente espresse.

Di già? Deve vendere davvero poco...

La motivazione ufficiale è che la serie richiede tempi di realizzazione abbastanza lunghi, quindi per far rifiatare Bilotta e collaboratori si è deciso di passare alla bimestralità. Oltre a ciò non sono da escludere motivi di ordine economico, ovviamente.

Figurati se si accetterà questa versione ufficiale, o anche solamente la si accetterà in parte come anche una delle ragioni, visto che è vero che per Bilotta non dovrebbe essere una cosa facile reggere una serie mensile visto la sua velocità di scrittura.

Non si tratta di accettare o meno.
Si tratta solo di capire (con un pizzico di disingenuità non faziosa) che esistono una serie di diversi fattori in ballo, delle "concause" che interagiscono fra loro creando una risultante. E tra queste alcune influiscono di più, altre sono addotte prevalentemente per annunci di facciata.

Comunque se Bilotta cinguetta meno pagine per il MerLo e più per Dylan sarebbe un vantaggio per tutti.
La mono-conduzione 12mesi12 per 94pp dello stesso autore ai testi non è un peso indifferente. E Chiaverotti ne ha pagato già le conseguenze su Morgan, dove si nota una certa fatica generale. Io penso che in casi come questi, oltre a passare al bimestrale, occorra ritoccare anche il prezzo - per non andare in perdita con meno di 9000 copie vendute, che è una media semi-suicida per un fumetto capillare da edicola SBE, eccetto le miniserie, v. Ut - e magari aumentare le pagine.

UN MESE ALOHA L'ALTRO PURE

Appunto esistono vari fattori in mezzo, non uno e unico cioè le vendite, l'ho detto che c'entra anche quello tra i principali, ma non solo quello appunto, come peró diranno magari molti fenomeni (non parlo del forum eh).

Tra le altre cose - però mi sembra la meno probabile - si può pensare una cattiva programmazione.
Nel senso che Bilotta&co avevano già belli che pronti un tot di numeri prima del lancio (diciamo una decina, perché quelli sono gli standard di cantierizzazione SBE) ma che in corsa hanno perso qualche pezzo, rallentato le revisioni, rivisto dei punti, etc... e così si sono accorti di essere agli sgoccioli come pagine pubblicabili&ultimate, per cui si è dovuto rallentare in modo coatto tutto il blocco, onde evitare lo spezzettamento per stagioni.

Quando non si tratta di miniserie già "concluse" a priori può capitare, eh...

HO UNA RISERVA INFINITA DI ALOHA

Purtroppo è un pessimo campanello d'allarme...

Pennacchioli ha dato alcuni dati di vendita della SBE, Mercurio Loi sta a 9mila copie...

Finalmente ho letto il numero 8. È incredibile come Bilotta riesca ad alzare l'asticella numero dopo numero! Stavolta il professore capitolino ci accompagna in una passeggiata filosofica alla ricerca di Dio (o dell'essenza del mondo), tra apparizioni mariane, discussioni teologiche a tavola e racconti zen. Una non-storia in cui, abbandonata ogni pretesa di trama lineare, il lettore deve perdersi, lasciandosi trasportare dalla corrente degli eventi verso la Grande Domanda, destinata (per fortuna) a rimanere insoluta.
Questo è l'albo della svolta: Bilotta ribadisce una volta per tutte la natura inafferrabile e indefinibile di Mercurio Loi.

ma su questo forum siete tutti studenti di filosofia-dams? dal tono dei commenti mi sembra così, io sono più terra terra non chiedo a un fumetto di indagare la natura di Dio...

Mercurio Loi mi piace proprio perché ha il coraggio di trattare argomenti "alti" o comunque insoliti per una serie Bonelli. Per il resto non disdegno letture più terra terra, anzi...

P.S. Non studio né filosofia né al DAMS

Parafrasando ció che diceva Moore a proposito di Promethea, ci sono già decine e decine di fumetti "più terra terra" lá fuori, ci sarà spazio almeno per uno che parla di filosofia?

Tanti appassionati vedono il fumetto come una forma d'arte alla stregua di altre storicamente considerate piú nobili, come il cinema e la letteratura. É bello pensare che possa avere la stessa ambizione e parlare anche di temi "alti".