Letto "L'occhio dell'Inferno" del, mi pare, esordiente Febbrari.
Esordisce anche una nuova maestra della notte in una storia da record per quanto riguarda la presenza dei Maestri, infatti se ne citano nove se ho tenuto bene il conto.
Per me la storia nel complesso è molto buona, l'ho letta con piacere dall'inizio alla fine ed a parte qualche passaggio arzigogolato di troppo (non tanto per la sceneggiatura perché è fluida ma più che altro per i continui doppiogiochismi dei personaggi) l' ho trovata avvincente, studiata nei minimi dettagli e ben equilibrata. Quindi complimenti.
Fra l'altro la storia da un primo spunto ad eventuali filoni. Uno su tutti, un racconto corale sul passato terreno dei Maestri della Notte (i brevissimi flashback fanno intuire un passato vissuto in comune, almeno da alcuni di loro). Ma anche un racconto incentrato su Dagda, o sul primo Dampyr. Oppure un altro albo su Azara, sicuramente una delle maestre più affascinanti.
Come al solito la carne al fuoco sarebbe tanta, peccato che ultimamente latiti il principale addetto alla griglia, impegnato su altri fronti.
Note su cui migliorare: l'utilizzo dei comprimari (soprattutto Kurjak, abbastanza inutile) ed il sempiterno Vassago che, pur ovviamente utile ai fini della creazione di una trama, ormai ha stufato.
I disegni, parere personale, sono poco adatti in generale ad una serie come Dampyr, seppur buoni.
Voto finale: 8,5.