...idem con
ostregheta + verdammt!
Nel senso che la storia veneziana è molto bella, ma non arriva ai livelli di
Ritorno a Berlino.
Questo
Giochi di Potere ha quel certo non so che di didascalico e romanzesco d'appendice nell'andatura, la narrazione un po' troppo lineare, un solo punto di vista, da oggi a domani... tranne qualche scossone/lacuna ellittica (leggi: cesura improvvisa, di gran classe, va riconosciuto). Comunque sia
Morales vale sempre l'acquisto, ed ogni volta è un piacere "mettersi in contatto" con lui tramite le sue pagine.
Bella l'ambientazione, ma io ho un debole per il fascino dell'Europa del '500, la Serenissima e Costantinopoli non fanno eccezione, e quindi ci vado a nozze di mio.. per quanto i disegni siano più concentrati sugli interni e non siano questo gran vedere. Il Ponte dei Pugni, poi, è uno dei posti da cui passo sempre quando sono a Venezia, per raggiungere la zona Malcanton o le Zattere dei Gesuati/San Basegio.
Il protagonista è un duro mediamente interessante nel suo percorso post-cinico; da Niccolò mi aspettavo qualcosa in più, vedendo la fine che fa e come spira. Bene anche la spirale spia-fotte-spia-fotte-committente2facce nel meccanismo dell'intrigo, anche se per scioglierlo ci vogliono spiegoncini su spiegoncini. Isabella donna particolare, ma non si è osato abbastanza nel svilupparla. Finale annacquato alla Maruzzella in salsa levantina. Carino l'omaggio alla copertina de
Gli Uccisori.
S'CIAVO DA ALOHA