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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 7:34 pm 
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SPOILER

Cita:
Ok, quel mostro avrebbe dovuto rappresentare molto di più di un semplice ostacolo, sarebbe dovuto assurgere a simbolo dell’atto di rottura tra la vita precedente e quella, cazzuta, futura. E invece niente, nessuna tensione, l’orso non viene MAI fatto “subodorare” al lettore prima della sua apparizione, non viene creato un clima di minaccia, di paura e tensione, la bestia appare all’improvviso e genera sorpresa, ma l’epica del diario di formazione non richiede sorpresa, ma suspance. Bisognava farlo vedere prima, o almeno farne cenno con una frese, uno stacco ambiguo, qualcosa.


Cita:
Una cosa del genere DEVE basarsi sulla suspance


Questa è una tua personale lettura. Stai praticamente dicendo come e cosa doveva fare. Bisognava di qua, bisognava di là. L'opera è sua e se non ci ha voluto mettere quello che ci avresti voluto mettere tu, non significa che non sia unprodotto valido. Questa cosa che il lettore dica cosa avrebbe dovuto scrivere e come non la capisco. Mi sembra un atto di presunzione. Poi, personalmente, io l'atto di rottura ce l'ho visto eccome! E' palpabile, tra di loro, dopo che uccidono l'orso. L'ho colto già solo dai disegni (pag 53 ad esempio).

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 8:00 pm 
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@joe

Sono d'accordo per quanto riguarda Caravan, ma secondo me di numeri 1 così ce ne sono ben pochi. Di solito il numero 1 ha una funzione introduttiva e getta le fondamenta sulle quali si svilupperà poi la serie in tutto il suo potenziale. E' sempre difficile riuscire a scrivere un primo numero soddisfacente al 100%, e io credo che questo, per quanto imperfetto mostri che la serie il potenziale ce l'ha.

Per quanto riguarda il PPS, io non ho detto che non reputo la mancanza di tensione un difetto, anzi ti ho dato ragione per quanto riguarda la parte sul passato degli Orfani. Non la reputo una mancanza grave nella seconda.

Per me c'è differenza:
la prima parte, racconta una catastrofe e cala i ragazzini in una situazione che dovrebbe essere fortemente drammatica, quindi qui si che si sente la mancanza di un certo coinvolgimento a livello emotivo, e il tutto scorre con troppa freddezza mancando della giusta tensione.
La seconda (IMHO più riuscita, a parte qualche scambio di battute) racconta di come questi ragazzini siano ormai macchine da guerra rodate, sicure di loro e senza paura, quindi secondo me ci sta l'accantonare un certo tipo di suspance per puntare sulla "tamarraggine".

Io penso che alla fine sia un buon albo introduttivo, certo non ottimo per le mancanze citate, ma neanche da bocciare, poi per carità, ognuno ha le sue opinioni e io le rispetto sempre :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 8:14 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Elettra ha scritto:
SPOILER

Cita:
Ok, quel mostro avrebbe dovuto rappresentare molto di più di un semplice ostacolo, sarebbe dovuto assurgere a simbolo dell’atto di rottura tra la vita precedente e quella, cazzuta, futura. E invece niente, nessuna tensione, l’orso non viene MAI fatto “subodorare” al lettore prima della sua apparizione, non viene creato un clima di minaccia, di paura e tensione, la bestia appare all’improvviso e genera sorpresa, ma l’epica del diario di formazione non richiede sorpresa, ma suspance. Bisognava farlo vedere prima, o almeno farne cenno con una frese, uno stacco ambiguo, qualcosa.


Cita:
Una cosa del genere DEVE basarsi sulla suspance


Questa è una tua personale lettura. Stai praticamente dicendo come e cosa doveva fare. Bisognava di qua, bisognava di là. L'opera è sua e se non ci ha voluto mettere quello che ci avresti voluto mettere tu, non significa che non sia un prodotto valido. Questa cosa che il lettore dica cosa avrebbe dovuto scrivere e come non la capisco. Mi sembra un atto di presunzione. Poi, personalmente, io l'atto di rottura ce l'ho visto eccome! E' palpabile, tra di loro, dopo che uccidono l'orso. L'ho colto già solo dai disegni (pag 53 ad esempio).


Be', se la pensi così significa che per te non dovrebbe esistere la critica. La critica E' un atto di presunzione per antonomasia, anch'essa sottende una poetica. E a me il modo in cui è dipanato il momento di rottura è parso inefficace. Essendo io un lettore, ho creduto di poter capire perché la sequenza risulta inefficace ai MIEI occhi (per spiegarmi con me stesso e condividere poi questa spiegazione). Ma le MIE sono parole che non cambiano il prodotto, non troverai le vignette mescolate dopo il mio intervento. Personalmente trovo più irritante chi non motiva una critica (non parlo di nessuno, ovviamente), anche se certo, motivare un appunto è sempre un mettersi personalmente in mezzo al lavoro di un altro. La cosa più normale del mondo, sia chiaro, ma che giustamente non cesserà mai di creare incomprensioni. Lavoro (e in questo caso autore) che io rispetto profondamente ma che, nell'albo specifico, non ho trovato efficace. A te è parso efficace. Benissimo, no? :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 8:25 pm 
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Mr. Wilson ha scritto:
accantonare un certo tipo di suspance per puntare sulla "tamarraggine".


Ora sembrerò uno spacca-maroni infinito :)
Tuttavia:
Penso che per far esaltare con la tamarraggine prima bisogna creare dei personaggi di enorme spessore. Qui sono dei tizi di cui non sappiamo nulla (non sappiamo nemmeno quali dei bambini siano finiti all'interno delle rispettive armature) che spaccano il culo a degli esseri disegnati benissimo di cui non sappiamo nulla. L'atto violento ha un effetto di esaltazione, di catarsi o di turbamento se avviene in seguito alla presentazione di un personaggio di cui conosciamo le intenzioni (Clint Eastwood nel finale degli spietati) o se presenta un carisma magnetico enorme nel modo in cui ci viene presentato (Charles Bronson nell'Incipit di C'era una volta il west).

Ti faccio una domanda/esempio: perché la trafila di morti atroci di Taken con Liam Neeson non ci fa un centesimo dell'effetto di ogni piccola azione da "bullo" del Walter White di Breaking Bad? Perché conosciamo Walter, ci è stato descritto dannatamente bene, è quasi un amico, e il suo agire diviene così pesantemente significativo. Qui abbiamo delle sequenze vuote di carisma. Forse rileggendole a posteriori assumeranno un'altra faccia, ma questa è una richiesta che a un lettore non si può fare.

Scusa se rompo, eh! :) Ma sono ammalato e inchiodato a letto. :) Posso continuare ore :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 8:49 pm 
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Dico la mia umile opinione, un po' provocatoria, ma non vogliatemene.

Orfani 1 si legge nel tempo di una cagata.
E ciò mi innervosisce un pochino visti i 4 dindi e mezzo sborsati.
Però passa subito.

E qui è doveroso fare una premessa.
Al contrario di gran parte del popolo dell'internet che legge fumetti a me Recchioni non è mai piaciuto a scatola chiusa. Non sono un fanboy, seguo il suo blog per passatempo (e perché è uno dei pochi che continua ad aggiornare blogspot) ma molte volte siamo esattamente all'opposto. Questo per dire che quando leggo su Cus o su altri siti utenti che a momenti gli fanno i pompini per principio parlando di Orfani mi girano un po'.
Ho provato a leggere John Doe, mi è piaciuto molto il sesto numero, ma dopo pochi numeri mi ha stancato in fretta. Detective Dante pure. David Murphy l'ho trovato illeggibile. Asso l'ho evitato. La redenzione del samurai mi ha lasciato indifferente.
Oh, che poi so che sto scrivendo questa cosa con l'autore presente nel forum e spero non me ne voglia.

Torniamo ad Orfani.
Era dai tempi di Caravan che non leggevo un numero 1 Bonelli così fottutamente bello.
Lo leggi in dieci minuti, ma appena lo chiudi ne vuoi ancora. E ne vuoi ancora subito. Tipo che uscirei di casa adesso per andare in edicola e fare il tipico cliente da fumetteria: "E' uscito Orfani 2? E' uscito Orfani 2? E adesso è uscito? E' uscito? Eh? Eh? Eh?".
Mi è piaciuto sia perché la scrittura la trovo ottima, a dispetto di altre opere del RRobe, sia perché è qualcosa al 100% fumetto.
E c'è stato solo un'altra opera 100% fumetto che ho letto: Planetary.
Scusate il paragone azzardato.

A me piace molto qualcosa che può esistere solo per il suo medium di appartenenza. Magari sono proprio opposto all'idea che aveva l'autore, ma sarebbe impossibile fare un telefilm o un film o un libro su Orfani, secondo me. Orfani è bello perché è un fumetto scritto per essere un fumetto. E non è da tutti.

Quindi, se i complimenti si fanno sempre a fine serie, per ora posso dire di esserci dentro, e parecchio.
Che per uno che è da anni che cerca di finirla coi fumetti (o che comunque si è parecchio ridimensionato) non è poco.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 8:57 pm 
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Perfettamente d'accordo con l'ultimo post di joe: dietro un combattimento deve esserci un mondo.

Cita:
L'atto violento ha un effetto di esaltazione, di catarsi o di turbamento se avviene in seguito alla presentazione di un personaggio di cui conosciamo le intenzioni (Clint Eastwood nel finale degli spietati) o se presenta un carisma magnetico enorme nel modo in cui ci viene presentato (Charles Bronson nell'Incipit di C'era una volta il west).


Oppure anche quando conosciamo vita e morte e miracoli del protagonista (vedi TEX) ed ogni sua azione violenta diventa in qualche modo epica.

Da semplice appassionato bonelliano dico una cosa: non sarebbe stato meglio per il numero pilota puntare quasi esclusivamente sul capitolo della "giovinezza" cercando di delineare maggiormente i caratteri degli Orfani e fare solamente intendere quello che gli riserverà il futuro piuttosto che avventurarsi in una quarantina di pagine di guerra che magari lasciano poco? Forse sarebbe stato più stuzzicante per il lettore :)


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 9:14 pm 
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Jones ha scritto:
Da semplice appassionato bonelliano dico una cosa: non sarebbe stato meglio per il numero pilota puntare quasi esclusivamente sul capitolo della "giovinezza" cercando di delineare maggiormente i caratteri degli Orfani e fare solamente intendere quello che gli riserverà il futuro piuttosto che avventurarsi in una quarantina di pagine di guerra che magari lasciano poco? Forse sarebbe stato più stuzzicante per il lettore :)


Su questo sono d'accordo, la storia sarebbe stata sviluppata sicuramente meglio con più pagine.

joe montero ha scritto:
Mr. Wilson ha scritto:
accantonare un certo tipo di suspance per puntare sulla "tamarraggine".


Ora sembrerò uno spacca-maroni infinito :)
Tuttavia:
Penso che per far esaltare con la tamarraggine prima bisogna creare dei personaggi di enorme spessore. Qui sono dei tizi di cui non sappiamo nulla (non sappiamo nemmeno quali dei bambini siano finiti all'interno delle rispettive armature) che spaccano il culo a degli esseri disegnati benissimo di cui non sappiamo nulla. L'atto violento ha un effetto di esaltazione, di catarsi o di turbamento se avviene in seguito alla presentazione di un personaggio di cui conosciamo le intenzioni (Clint Eastwood nel finale degli spietati) o se presenta un carisma magnetico enorme nel modo in cui ci viene presentato (Charles Bronson nell'Incipit di C'era una volta il west).

Ti faccio una domanda/esempio: perché la trafila di morti atroci di Taken con Liam Neeson non ci fa un centesimo dell'effetto di ogni piccola azione da "bullo" del Walter White di Breaking Bad? Perché conosciamo Walter, ci è stato descritto dannatamente bene, è quasi un amico, e il suo agire diviene così pesantemente significativo. Qui abbiamo delle sequenze vuote di carisma. Forse rileggendole a posteriori assumeranno un'altra faccia, ma questa è una richiesta che a un lettore non si può fare.

Scusa se rompo, eh! :) Ma sono ammalato e inchiodato a letto. :) Posso continuare ore :mrgreen:


Beh certo, non posso che darti ragione. Più un personaggio è conosciuto o carismatico, più grande è l'effetto della spacconata che farà! Spero che una volta terminata la serie, rileggendo il primo numero e avendo conosciuto a fondo i personaggi, potrò esaltarmi molto più di adesso!

Comunque è vero, sei un bel rompi balle :g: :lol: :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: gio ott 17, 2013 9:23 pm 
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teo ha scritto:
Dico la mia umile opinione, un po' provocatoria, ma non vogliatemene.

Orfani 1 si legge nel tempo di una cagata.
E ciò mi innervosisce un pochino visti i 4 dindi e mezzo sborsati.
Però passa subito.

E qui è doveroso fare una premessa.
Al contrario di gran parte del popolo dell'internet che legge fumetti a me Recchioni non è mai piaciuto a scatola chiusa. Non sono un fanboy, seguo il suo blog per passatempo (e perché è uno dei pochi che continua ad aggiornare blogspot) ma molte volte siamo esattamente all'opposto. Questo per dire che quando leggo su Cus o su altri siti utenti che a momenti gli fanno i pompini per principio parlando di Orfani mi girano un po'.
Ho provato a leggere John Doe, mi è piaciuto molto il sesto numero, ma dopo pochi numeri mi ha stancato in fretta. Detective Dante pure. David Murphy l'ho trovato illeggibile. Asso l'ho evitato. La redenzione del samurai mi ha lasciato indifferente.
Oh, che poi so che sto scrivendo questa cosa con l'autore presente nel forum e spero non me ne voglia.

Torniamo ad Orfani.
Era dai tempi di Caravan che non leggevo un numero 1 Bonelli così fottutamente bello.
Lo leggi in dieci minuti, ma appena lo chiudi ne vuoi ancora. E ne vuoi ancora subito. Tipo che uscirei di casa adesso per andare in edicola e fare il tipico cliente da fumetteria: "E' uscito Orfani 2? E' uscito Orfani 2? E adesso è uscito? E' uscito? Eh? Eh? Eh?".
Mi è piaciuto sia perché la scrittura la trovo ottima, a dispetto di altre opere del RRobe, sia perché è qualcosa al 100% fumetto.
E c'è stato solo un'altra opera 100% fumetto che ho letto: Planetary.
Scusate il paragone azzardato.

A me piace molto qualcosa che può esistere solo per il suo medium di appartenenza. Magari sono proprio opposto all'idea che aveva l'autore, ma sarebbe impossibile fare un telefilm o un film o un libro su Orfani, secondo me. Orfani è bello perché è un fumetto scritto per essere un fumetto. E non è da tutti.

Quindi, se i complimenti si fanno sempre a fine serie, per ora posso dire di esserci dentro, e parecchio.
Che per uno che è da anni che cerca di finirla coi fumetti (o che comunque si è parecchio ridimensionato) non è poco.


Io invece dico che sia un soggetto molto più adatto a un film. Il fatto che Recchioni lo abbia voluto sceneggiare come un film non cambia le cose, anzi, è stato ciò che lo ha fatto toppare: ORFANI, per rendere, avrebbe bisogno di un audio, di tempi a 25 FG al secondo. Una prima parte alla Malick e una secondo spaccatutto alla Cameron. Un film, forse così poteva stare diritto. Avrebbe avuto comunque degli errori ma sarebbe stato in piedi. Vorrei il parere di Manfredi in proposito. Non so perché, lo vorrei. :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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Su fb ne ha parlato bene, non so se posso copiaincollare qui il suo post.

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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joe montero ha scritto:

Io invece dico che sia un soggetto molto più adatto a un film. Il fatto che Recchioni lo abbia voluto sceneggiare come un film non cambia le cose, anzi, è stato ciò che lo ha fatto toppare: ORFANI, per rendere, avrebbe bisogno di un audio, di tempi a 25 FG al secondo. Una prima parte alla Malick e una secondo spaccatutto alla Cameron. Un film, forse così poteva stare diritto. Avrebbe avuto comunque degli errori ma sarebbe stato in piedi. Vorrei il parere di Manfredi in proposito. Non so perché, lo vorrei. :)


Secondo me rende benissimo lì sulla pagina colorata. Parla da solo coi tempi che richiede al lettore e questo basta e avanza. Leggendolo, ed è qui il grande pregio, capti musica, suoni, rumori, movimenti. Ed è questo che lo rende un fumetto degno di questo nome (fumetto, non Orfani :g: )

Al di là che Malick è un nome che proprio non ce lo vedrei (almeno per queste prime 100 pagine), è proprio questo il punto. Il film avrebbe avuto degli errori. Il fumetto non ne ha.

Ovviamente, si discute in amicizia e non pretendo di avere ragione. Però è un ottimo scambio di opinioni a cui non posso tirarmi indietro.

EDIT: ho letto il parere di Manfredi e sono d'accordo. Cinematografico per il modo in cui racconta, ma proprio per questo pienamente fumetto (scrittura fatta di parole da leggere e immagini).


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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Il prodotto si presenta benissimo ,
Copertina di Carnevale , colori belli , persino l'odore della carta e' buono ,
E la storia ?
Troppo presto per giudicare ,
Bisogna vedere dove Rrobe vuole andare a parare , potrebbe essere un videogioco versione fumetto , dei power rangers in battaglia , una clone wars con tanti riferimenti a film di fantascienza , o a quei telefilm giapponesi coi costumi cos'erano i guerrireri della galassia ?

Non so ultimamente fare qualcosa di originale in fantascienza e' davvero difficile , lo dimostrano Oblivion , e prometheus , belli , ma copiati , molti dejavu'.
Comunque il prodotto e l'autore mi piacciono troppo per cui lo seguiro' ogni numero.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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Iscritto il: lun mar 25, 2013 12:14 pm
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Località: San Dona' di Piave
Immagino di essere l'unico, ma a me la copertina di Carnevale del n. 1 non dice proprio niente.
Molto meglio i disegni di Mammuccari all'interno dell'albo.

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Non c'è arte senza cultura.
Non c'è cultura senza birra fresca.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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joe montero ha scritto:
ORFANI 1 – PICCOLI SPAVENTATI GUERRIERI
RECENSIONE

Dunque, io sono un estimatore dell’opera di Roberto Recchioni (un autore spesso recepito in modo dubbio, tanto che prima di scrivere di lui sembra obbligatorio dover puntualizzare da che parte si sta, tanto per rendere chiaro ai followers e agli haters – neologismi delle nostre derive moderne – da che parte pende la propria imparzialità sull’autore romano, che è data per scontata, ormai). Ho apprezzato i suoi numeri di Dylan Dog e ho piena fiducia nella sua gestione futura, ho adorato il romanzo ASSO, “capito” John Doe (capito perché funzionava) e leggo assiduamente i suoi articoli su blog e riviste. Ma il primo numero di ORFANI mi ha deluso, e molto, poiché pensavo che Recchioni (soggettista e sceneggiatore del pilot in questione) una materia del genere l’avrebbe saputa gestire al meglio. E invece no, gli è impazzito il mascarpone o, meglio, nemmeno ha provato a farlo, gli ingredienti stanno ancora là sul tavolo, pronti a un bello scatto per un header di GIALLOZAFFERANO.

Mettiamo subito in chiaro che non è stato il genere ad infastidirmi (si può dire qualsiasi cosa utilizzando qualsiasi genere, cambia solo il modo, e a volte nemmeno quello) né, come dite qua sul forum, il target (concetto che mi ha sempre dato ai nervi, e che comunque, se proprio vogliamo parlarne, mi sembra assolutamente nel range standard Bonelli). Ciò che mi ha deluso è il modo in cui nessun ingrediente narrativo e potenzialmente convincente sia stato sfruttato anche solo minimamente.

Partiamo dalla prima parte, quella della prova di iniziazione: i ragazzi incontrano un mostro (quell’orso da un tera-byte splendidamente disegnato da Mammucari), lo affrontano e lo uccidono. Ok, quel mostro avrebbe dovuto rappresentare molto di più di un semplice ostacolo, sarebbe dovuto assurgere a simbolo dell’atto di rottura tra la vita precedente e quella, cazzuta, futura. E invece niente, nessuna tensione, l’orso non viene MAI fatto “subodorare” al lettore prima della sua apparizione, non viene creato un clima di minaccia, di paura e tensione, la bestia appare all’improvviso e genera sorpresa, ma l’epica del diario di formazione non richiede sorpresa, ma suspance. Bisognava farlo vedere prima, o almeno farne cenno con una frese, uno stacco ambiguo, qualcosa.

Poi ci sono i personaggi: non disdegno la sintesi narrativa, ma qui non si tratta di sintesi, la sintesi deve dire tutto nel minor numero di segni possibili. Qui si dice poco, non vengono imbastite dinamiche nel gruppo, la paura dei ragazzi, che sarebbe dovuta essere gigante e palpabile, rimane imprigionata nel vizio delle vignette cool (“siamo orfani”). I caratteri non sono sottolineati minimamente (e lo so che siamo all’inizio, ma qui si esagera), tanto che a pagina 50 ricordiamo 2 cose: che Ringo è stronzo e che le didascalie le ha scritte Leonida di 300. Per il resto il nulla, pochi e confusi nomi, nessun guizzo emotivo che non sia didascalico o semplicemente inutile. E poi c’è l’idea di “diario di formazione”: qui la faccenda è resa in modo semplicistico, sembra un bignami. E’ “Il signore delle mosche” nella riduzione per il catalogo IKEA. Quello che Recchioni sbaglia è dare per buono che il lettore tipo abbia nel suo bagaglio culturale letture che invece non ha: in ogni piccola frase l’autore vede il proprio mondo, il proprio background, ma il lettore non viene stimolato. E’ reso tutto troppo semplice e retorico (un film di Bay senza il dolby a riempirci i vuoti), è troppo “punta dell’iceberg di quello che si voleva dire”. E non ci sarebbe stato bisogno di parole, solo di ambiguità, non detto, problematicità (e anche di un minimo di sensibilità nel raccontare l’infanzia). E potrebbe anche andare bene se dopo questa passeggiata nei boschi non ci fosse presentata una splash che urla: “Guardate i ragazzi, sono adulti fatti e finiti, guarda come sono sudati, ce l’hanno fatta e spezzeranno il culo a tutti!”. Fine del problema, fatto, ora sono soldati, un orso mostrato in qualche tavola, nessuna paura vera (nel senso, fatta recepire in modo perturbante a chi legge), nessun rischio disidratazione, un tizio sacrificato (ma che personaggio è? Un bambino??? Davvero un bambino fa così? Bay almeno lo fa fare agli adulti!) e via, dateci le fottute armature! Cioè, Recchioni chiude proprio l’arco narrativo! E’ sconvolgente, anche solo a livello di trucchi base da utilizzare sull’attenzione e la curiosità di chi legge!

Passiamo alla parte 2. Abbiamo i nostri eroi anni dopo. Sono incazzati, forti, indistruttibili. Davvero, non c’è una mezza vignetta o un mezzo dialogo che ce li ritraggano in difficoltà. Anzi, si scambiano battute (pessime invero) mentre distruggono gli alieni. Se ne scambiano di continuo!!! Questa descrizione troppo pompata tende a creare mancanza di suspance, si arriva alla noia senza passare dal via, si capisce ben presto che si assisterà a una parata di vignette di presentazione dei characters (e poi anche questa cosa non avverrà con i dovuti crismi) e se tutto andrà per il meglio le ultime tavole saranno dei fantastici poster per la cameretta. E, ovviamente, si chiudono tutti i possibili appigli di interesse per il secondo numero, sappiamo che i mostri sono distrutti, l’esercito è molto meno figo dei nostri, insomma, tutto potrebbe chiudersi qua. Diventa uno spottone, un omaggio freddo e vuoto all’immaginario dei creatori della serie. Certo non voglio sputare su una mini che è solo al primo numero, ma è proprio perché è un pilot che questa lacune sono gravi. Non abbiamo Villain, non abbiamo psicologie, non abbiamo linee narrative aperte (se non quella gossippara del “chi c’è sotto i vari caschi dei bambini, a parte Ringo, ovviamente?” e quelle generica “gli alieni sono ancora in giro”).

Recchioni non sfrutta trucchi del mestiere che mi paiono essere pienamente nelle sue corde. E lo so, sono scelte, ma, per esempio, in una serie tanto manichea, che pesca attitudini narrative a destra e manca, mi chiedo: ma perché i due piani temporali non sono stati mescolati? Si sarebbe potuto dire molto di più, tramite il solo montaggio, problematizzare, fare rime discorsive, dare ritmo, curiosità al lettore! Sarebbe stato un trick abusato, certo, ma certamente il più utile tra i trick abusati che vengono utilizzati nell’albo (e non ce l’ho coi trick abusati, li adoro). Abbiamo invece due parti che non pungono: la prima è una scaletta drammatica per un romanzo di formazione che poi non viene scritto ma lasciato scaletta, la seconda degli studi di grafica per la realizzazione di una scena d’azione su un pianeta X. Ecco, sembra materiale secondario, come si dice quando si parla di ciò che sta dietro alla narrazione ma non rientra nel prodotto finito e proposto al fruitore. Materiale secondario splendido da vedere, ma povero di racconto. Molto povero.

Recchioni e Mammucari non riescono dunque a scovare la statua all’interno del proprio blocco di marmo, ne liberano qualche drappeggio qua e là, molto bello da vedere ma, allo stesso tempo, infinitamente noioso.

Ovviamente continuerò a comprarlo (mi sembra logico  )
NON FACCIAMO ARTE, FACCIAMO CACARE (per adesso)


Vabbè, per l'ultima frase ti meriteresti un vaffa ma chissenefrega.
Non entro nel merito delle critiche che sono costruite e motivate, per quanto basate su assunti del tutto errati (sia per cose che non puoi sapere, sia per cose palesi che non hai notato o hai tralasciato intenzionalmente). Solo una cosa: la parte "bambini" sarà metà di ogni albo. Magari, non era chiaro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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Messaggi: 12588
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Diamo il giusto risalto a questo piccolo capolavoro, opera di Alfredo Castelli e prelevato proprio dal blog del RRobe:

Immagine

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
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Non è di Castelli ma di Artibani.


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