Cravenroad7

Molto bello il secondo numero.
Passato e presente si integrano alla perfezione.
Comunque non me lo ricordavo così ombroso con le donne, il buon Nick.

Nemmeno io, ma di albi di Nick Raider in passato ne ho letti davvero pochi, sempre acquistandoli occasionalmente, come penso farò anche ora.
Agguato al porto è stata una buona lettura a ritmo sostenuto, degna di un poliziesco ben fatto alla tv.

Bello anche questo secondo albo, serie per il momento promossa e consigliata!

Sceneggiatura molto buona per un soggetto discreto ma nulla di più; belle le scene fra Nick e la sua fiamma e promettente il finale con Marvin e Nick vecchiarelli.
Disegni altalenanti in alcune vignette molto buoni ed in altre un po' carenti; domanda per i lettori del Nathan Never degli inizi: solo a me alcune vignette sembrano prese paro paro da alcuni numeri disegnati credo da Castellini? Esempio: pagina 13 ultima vignetta in basso a sinistra, ne ricordo una identica a parte ovviamente il colore di capelli che una passata di nero trasforma da Nathan in Nick...

Storia molto buona con continue ripartenze che hanno reso la lettura molto soddisfacente, ma disegni troppo altalenanti, che vanno dagli ottimi sfondi alle (spesso e volentieri) pessime caratterizzazioni dei personaggi. Peccato. Aspettiamo il prossimo.

Il peccato è che proprio il Nick contemporaneo sia bruttino.

Per me un altro peccato è che ero convinto (non so perché) che fosse una serie ambientata al giorno d'oggi, con i personaggi invecchiati, e non solo un cornice per i flashback. Pazienza.

È un po' bolsetto per essere in un protagonista accattivante.

Lo credevo pure io, nonostante da nostalgico mi piaccia re-immergermi in un poliziesco anni 80-90, non sarebbe stata una brutta idea vedere Nick alle prese con le nuove tecnologie.

Devo dire che a me nemmeno questo secondo numero ha entusiasmato: molto facile e lineare la trama, fin troppo, la parte più coinvolgente è sicuramente l'inizio con l'irruzione di Genard nel ristorante.

Inoltre, altro piccolo punto a sfavore risultano essere le cornici iniziali e finali, interessanti di per sé e in continuity tra gli albi, però fanno ridurre l' episodio vero e proprio a un'ottantina di pagine sulle cento potenziali.

Dalle anticipazioni viste, sono convinto che prima o poi i flashback finiranno e si inizierà a raccontare storie ambientate nel presente. Per me secondo numero discreto, anche se troppo venato al malinconico. Continuo comunque l'acquisto.

"Una canzone per il boss". Terzo numero ancora molto valido, una lettura divertente e piacevole, con alcune scene (ad esempio l'assalto alla stazione radiofonica) molto d'impatto. L'escamotage del titolo, invece, purtroppo viene sfruttato un po' malino, ma tutto sommato l'albo funziona molto bene, ed è disegnato davvero in modo eccellente da Furnò.
Esilarante, però, che a pagina 5 ci sia la fotografia disegnata da Freghieri nel numero 1! Misteri dell'editoria...

Continuo a sognare un albo di Nick ambientato solo nel presente, invece di accontentarmi di questi intro e outro che non fanno altro se non ingolosirmi di più. Spero che Rimatt abbia ragione.

Infine, ieri l'ho comprato, e anche solo tenere tra le mani questo fumettone così giallo, nuovo di zecca, bello lucido, mi ha fatto sentire di nuovo un dodicenne che va in edicola per la prima volta. Grande Nick!

Sì, decisamente una bella lettura divertente e piacevole.
Sono soddisfatto di questa miniserie, credo che a questo punto andrò fino alla fine.

Terzo albo decisamente ben riuscito.
Bellissime le scene d'azione.
Dei 3 questo lo promuovo a pieni voti.
Poliziesco duro e puro, con sparatorie e cazzottoni.

Primo numero molto meh, secondo più che decente e terzo decisamente buono, anche grazie ai disegni di un Foderà sempre più bravo. Ho avuto la sensazione di avere tra le mani un albo bonelliano al 100%, e utilizzo il termine nella sua accezione migliore. Molto ben azzeccato il Nick di Eccher, un bel protagonista. Si continua con convinzione.

Concordo con tutti voi qui sopra: serie in crescendo e (per me) finalmente un episodio davvero promosso, al contrario dei primi 2.
Non solo , anche la cosiddetta cornice acquista spessore: molto ben tratteggiate la malinconia del sergente Rayan e il disincanto del fuoriuscito Marvin. E soprattutto, a questo punto, di chi sarà la tomba alla quale vanno a fare visita nel finale? Io mi tengo 2 opzioni:

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Sui disegni: Foderá per me è tra i 10 migliori disegnatori Bonelli, peccato vederlo così poco.
Infine mi sento anche io come Keanu, ringiovanito di 20 anni quando andavo in edicola e compravo questo fumetto dalla copertina lucida e gialla che spiccava su tutti gli altri, bei tempi!